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Autore: 4lb1c0cc4 Herondale    10/01/2012    2 recensioni
"Sono di nuovo di ronda questa mattina.
Scorgo un nuovo odore che mi mette in allerta, non è un odore pungente e nauseabondo come quello dei vampiri questo è molto più dolce come se fosse di ciliegie e lillà, ma a preoccuparmi maggiormente è l’odore del sangue che sento di sottofondo."
CHi è la persona che Seth ha trovato nel bosco? Come è arrivata lì? E perchè? queste e moltre altre domande tormentano i protagonisti ma ...
per scoprirne di più non vi resta che leggere
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Capitolo 4




 

Non è giusto! Questa situazione fa proprio schifo! Perché non posso dirglielo?!Le mie grida di protesta stanno tormentando la mente di Paul, che questa sera è di ronda con me.
Dai moccioso non rompere … lo sai gli ordini sono ordini e devi rispettarli.

Si ma non capisco perché … lei è il mio imprinting. Tutto questo è a causa di quel dannato conflitto tra noi e la sua tribù. Ma ti sembra normale? A me francamente no.

Non ne avevo dubbi … comunque datti una calmata e cerca di esporre con calma il tuo pensiero a Jake, senza attaccarlo, sono sicuro che ti capirà.
Non posso credere di pensare una cosa del genere ma forse Paul ha ragione.
Ehi moccioso non ti allargare … e poi io ho sempre ragione.
 

La chiacchierata notturna con Paul mi ha fatto riflettere. Devo smetterla di lamentarmi e devo trovare un accordo con Jacob.
Mentre cammino sono dai Cullen, non riesco a starle lontano. Devo vederla.
Edward deve avermi percepito arrivare.
“Ciao Seth … mi dispiace ma sta dormendo”
“Lo immaginavo Ed … senti posso entrare solo un attimo per vederla?”
“Certo amico, solo evita di svegliare Reneesme. Oggi ha faticato un po’ per addormentarsi”
Deve mancarle molto Jake. “Si, e la cosa inizia ad infastidirmi un po’. Mia figlia non vuole addormentarsi tra le mie braccia, ma solo con Jacob. Sono stato letteralmente spodestato da un cagnaccio”
Non posso fare a meno di sorridere. Edward stravede per la sua bambina, ma lei vuole il suo Jake. È normale che Ed sia geloso.
“Non sono geloso! E ora muoviti prima che cambi idea”
I Cullen sono stati davvero gentili con Dafne, le hanno dato una bellissima stanza. Hanno usato la mansarda e l’hanno sistemata ottenendo una fantastica camera.
A dire il vero Rosalie voleva cederle la sua stanza per tutto il tempo che voleva, con un leggero disappunto di Emmett. Ma Dafne non ha voluto sentire ragioni, non vuole essere di peso e non vuole privare nessuno della propria stanza e del proprio letto. Non conosce la vera natura dei Cullen, quindi non può sapere che a conti fatti il letto non gli serve poi a molto.
Ha anche proposto di dormire sul divano ma questa idea è stata bocciata ancor prima che le desse voce, intercettata subito da Edward. Non si può certo affermare che i Cullen non siano ospitali.
Rosalie sembra essersi affezionata molto a lei e questo non può che rendermi felice. Avere la vampira bionda dalla mia parte è un bene, sono sicuro che la proteggerà al meglio.
Anche se un po’ a malincuore ho dovuto accettare l’idea di farla venire qui, anche se mi piacerebbe averla un po’ più vicino. Di sicuro farla stare alla riserva sarebbe stato problematico anche se mamma si è subito offerta di ospitarla.
Mamma quando ha saputo del mio imprinting è diventata su di giri, non l’ha ancora conosciuta ma è ottimista in merito.
Leah non è del suo stesso avviso, ma lei ha una visione diversa dell’imprinting. Per lei è stato solo una continua fonte di dolore.
L’unico aspetto positivo, per ora, è che nessuno soffrirà a causa del mio imprinting. Non ho spezzato il cuore a nessun’altra, come ha fatto Sam con  mia sorella.

 
Passo davanti alla porta della vecchia camera di Edward cercando di non fare rumore, perché è lì che dorme Nessie quando è a casa dei nonni.
 
Finalmente arrivo da Dafne. È distesa sul letto, i capelli sono raccolti in una grossa treccia che ricade pesante di lato. In questo preciso istante mi piacerebbe avere i poteri di Edward per sapere cosa sta sognando. Perché un piccolo sorriso le si disegna sulle labbra.
Non riesco a trattenere l’impulso di accarezzarle il viso, è un po’ fredda per i miei gusti, meglio coprirla per non farle prendere freddo.
Mentre sono in contemplazione del suo viso la porta della camera di apre rivelando la piccola Nessie con gli occhi assonnati.
“Ehi piccola vai a dormire” non mi da retta e continua a camminare nella mia direzione. E dopo essersi seduta sul letto fissa prima me e poi Dafne.
Se Dafne si sveglia a mi trova a fianco del suo letto in piena notte è la volta buona che mi prende per un maniaco … è meglio se me ne vado. “Nessie andiamo altrimenti la svegliamo”
La piccola scende dal letto, senza fare il minimo rumore, e mi da la mano, che paragonata alla mia è così piccola.
Non le dai il bacio della buonanotte? Il pensiero di Nessie mi arriva forte e chiaro, come se avesse urlato. Così mi chino sul letto e poso un leggero bacio sulla fronte di Dafne.
 
Usciti dalla stanza accompagno Reneesme a letto prima che Edward si arrabbi.
“È ora di dormire” dico adagiandola  delicatamente sotto le coperta.
“Seth non riesco a dormire … resti con me finché non mi addormento?” questa volta ha usato la sua voce per parlarmi e la cosa mi stupisce un po’, infatti preferisce comunicare attraverso il suo dono perché è più facile. Ora come posso dirle di no se mi guarda con quegli occhioni da cucciolo indifeso?
La risposta è semplice non posso.
“Ok! Resto. Fammi un po’ di spazio altrimenti cado”. Per fortuna il letto è matrimoniale, altrimenti dubito che, per quanto lei sia piccola, ci sarebbe stato spazio per entrambi.
Il respiro di Nessie si fa quasi subito regolare, segno che si è addormentata.
Dovrei alzarmi dal letto e tornare a casa, ma sono davvero troppo stanco. Così Morfeo mi accoglie tra le sue braccia.






Sento un leggero tepore sul viso, sono i pochi raggi del sole che riescono a filtrare dalla tenda.
Da quanto ne so qui nella penisola di Olimpia i giorni di sole in un anno si possono contare su una mano. Di certo questo è un buon segno, credo proprio che si prospetti una bella giornata.
Apro la finestra e un leggero venticello mi accarezza il viso, non fa freddo però perché il sole riesce a mitigare la giornata. Oggi sembra essere una piacevolissima giornata primaverile.
Il vento porta con se l’odore del bosco, è un profumo buonissimo … mi ricorda Seth.
Speriamo di vederlo anche oggi.
Vivere con i Cullen è davvero facile, sembra che riescano a capire cosa desidero e cercano sempre di rendermi felice. Non so, o meglio non ricordo, molto della mia famiglia ma mi piacerebbe che fosse come loro.
L’odore dei pan cakes, che proviene da basso, sveglia il mio appetito, subito mi precipito giù per le scale. Facendo il mio frettoloso ingresso in cucina, dove ad attendermi ai fornelli ci sono Esme  e Rosalie.
“Buongiorno Dafne, come siamo energiche questa mattina spero che tu abbia dormito bene” le premure e la gentilezza di Esme mi mettono sempre un po’ in imbarazzo, non credo di meritarle.
“Mamma lasciala mangiare, deve essere veramente affamata” mentre Esme sembra una nonna sempre pronta a viziarmi, Rosalie sembra una mamma un po’ apprensiva.
“Un po’” faccio per sedermi, ma mi accorgo dell’assenza di qualcuno “Nessie ha già fatto colazione?”
“No, cara. Sta ancora dormendo. A dire il vero ieri ha fatto un po’ di capricci prima di addormentarsi. Ma ora è tardi” mi informa Esme.
“Posso andare a svegliarla?”
Entrambe mi fanno cenno di si con la testa e vado in camera sua.
Quella bambina è adorabile con quei grandi occhi marroni, e quei bellissimi boccoli ramati. E poi la sua pelle è così chiara e le guancie rosate la fanno somigliare a una bambola.
A dire il vero sembra molto più sveglia ed intelligente dei suoi cinque anni e poi ogni giorno che passa sembra crescere velocemente.
Somiglia incredibilmente a Edward, ma anche un non so che che mi ricorda Bella. È strano! Se non sapessi che è quasi impossibile direi che è la loro bambina.
Quando apro la porta della camera di Nessie vedo una scena tenerissima: Nessie abbracciata, anzi praticamente accoccolata a dosso a un ragazzone, credo sia quel Jacob. La piccola ha una vera e propria adorazione per quel tipo.
Mi avvicino piano, non voglio che il loro risveglio sia brusco, ma mi accorgo che quello nel letto non è Jacob … ma Seth.
La scena che fino a pochi secondi fa reputavo tenera ora mi risulta fastidiosa.
Lo so che è sbagliato essere gelosa di una bambina, ma non posso farci niente; se penso che lui ieri è venuto qui per lei e non mi ha neppure salutata.
Sveglio Nessie, che mi guarda ancora un po’ assonnata, e le faccio sefno di fare silenzio. Poi pian piano le bisbiglio “Vuoi venire a fare colazione?” annuisce contenta, per poi guardare Seth “Perché non gli facciamo il solletico?” la mia proposta è davvero pessima, ma costituisce una specie di vendetta da parte mia. Le nostre dita si muovono veloci sulla pelle di Seth, facendolo svegliare e inizia a contorcersi per il solletico.
“Ma che diamine” borbotta con la voce ancora impastata dal sonno.
“Muoviti pelandrone la colazione è pronta” il mio tono è un po’ alterato e scontroso.
Seth mi ferma, bloccandomi per il polso. “Nessie inizia a scendere, io devo parlare con Dafne”.
 Mi libero facilmente dalla sua presa “Non vedo di cosa dobbiamo parlare e poi ho fame. Ti aspettiamo da basso”.






Il risveglio non è stato dei migliori se non altro per l’atteggiamento glaciale di Dafne.
Vorrei sapere cosa ho combinato questa volta.
È davvero difficile stare dietro ai suoi ragionamenti contorti, rischio seriamente di impazzire andando avanti di questo passo.








“Dafne” la voce cristallina di Nessie interrompe i miei pensieri, mi giro verso di lei per farle capire che ha la mia attenzione “perché sei arrabbiata con Seth?”
L’ho già detto che questa bambina è troppo sveglia, vero?
Come faccio a spiegarle cosa mi passa per la testa senza che lei riesca a capire i miei sentimenti?
“Non sono arrabbiata con lui, sono solo delusa dal suo comportamento” dal suo sguardo capisco che la mia risposta non è sufficiente “come ti sentiresti se Jacob non ti venisse a trovare?”
La sua espressione mi fa capire che ha compreso “Sono tanto triste e mi sento sola. Il mio Jake non è potuto venire perché aveva la ronda di notte … però, anche se era tardi, Seth è venuto a darti la buonanotte”
“Cosa?”
“Si, ma tu stavi già dormendo. Quando sono entrata nella tua camera Seth ti stava rimboccando le coperte e poi ti ha dato il bacio della buonanotte. Proprio qui” dice indicando la fronte “poi gli ho chiesto di dormire con me perché Jake non c’era … e io senza di lui non riesco a dormire. Mi manca il suo calore. Jake è tanto caldo. Come Seth. Non devi essere delusa da lui, perché è tanto premuroso e gentile”.
Ora mi sento davvero una stupida, mi sono fatta influenzare da quella brutta bestia verde chiamata gelosia.
“Hai proprio ragione. Credo che dopo vado a parlare con lui e gli chiedo scusa”
“Bene … Seth era davvero triste prima. Lui ti vuole bene”.
 
Quando Seth arriva in cucina mi sembra una persona totalmente diversa dal ragazzo che conosco. Lui che è sempre così allegro e solare, ora è mogio. Quell’espressione da cucciolo bastonato mi fa star male … e mi fa sentire in colpa. Ma non è possibile che stia così solo per il mio atteggiamento nei suoi confronti.
“ ’Giorno”
“Seth caro cos’hai questa mattina? Mi sembri un po’ triste”
Il suo stato d’animo non è passato certo inosservato all’occhio vigile di Esme.
“Nulla … è tutto ok”
Certo che Seth non le sa proprio dire le bugie.
Uffi!!!
L’ho combinata grossa questa volta, devo chiedergli scusa il prima possibile.


 



In cucina Nessie e Dafne stanno facendo colazione, io non ne ho voglia.
Mi si è letteralmente chiuso lo stomaco.
Pensare che Dafne è arrabbiata con me non mi fa stare bene.
Sembra che entrambe si siano accorte del mio arrivo. Nessie mi concede un piccolo sorriso per poi tuffarsi sul piatto pieno di pan cakes tra bordanti di sciroppo d’acero. La fame della piccola è molto simile a quella del branco. Dafne invece mi guarda di sottecchi, mentre spilucca quello che ha nel piatto. Lei invece mi sembra un uccellino quando mangia.
La studio attentamente, non posso fare a meno di guardarla. Sembra essere dispiaciuta e allo stesso tempo combattuta, come se non sapesse cosa fare.
Anche Esme e Rosalie si sono accorte del mio stato d’animo a avranno facilmente capito chi ne è la causa.
“Seth” il mio nome è solo un sussurro tra le sue labbra, ma arriva alle mie orecchie chiaramente “Vieni a sederti” dice indicando il posto vuoto accanto a lei “muoviti pelandrone altrimenti si fredda” la sua voce ha assunto di nuovo quel tono dolce e affettuoso di sempre, abbandonando quello da era glaciale.
Il solo vederla rivolgermi un sorriso mi fa star bene. Lei è il mio sole, il mio mondo.
“Scusami per prima” bisbiglia, convinta di non essere ascoltata da orecchie indiscrete … quanto si sbaglia “il mio comportamento è stato ehm … un tantino eccessivo. Ho sbagliato. Mi sono comportata così perché … cioè … scusa” mentre parla continua a torturarsi quelle povere labbra con i denti.
“ehi tranquilla! Scuse accettate. Ma ora smettila di morderti le labbra altrimenti farai uscire il sangue”  e con dei vampiri in casa non è mai una buona idea, per quanto i Cullen sono allenati “ … quindi non sei arrabbiata con me?”
“No”
La mia giornata ha assunto decisamente una piega migliore rispetto a com’era iniziata.










Salve a tutti ^_^
lo so che avevo promesso di postare prima delle vacanze di Natale ... ma non mi è stato possibile. Quindi vi chiedo scusa.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Il resto lo lascio a voi ... mi raccomando ditemi la vostra :)
Un bacione :*

 
  
 

  
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