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Autore: Nicoletta1993    11/01/2012    1 recensioni
Siamo al tempo di re e regine dove la bella Sakura Haruno, principessa di Konoha, è costretta a sposare un uomo; un giorno conoscerà una persona speciale..
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi ritornata con il secondo, e ultimo, capitolo di questa fan fiction! Che ne pensate, cari lettori?
A presto e buona lettura,
Nicoletta1993

Mi trovavo seduta sul divanetto del mio salottino privato e mi trovavo di fronte due contadini abitanti del mio regno. Avevo intenzionr di sapere che cosa avessero in mente i miei sudditi nei confronti di mio marito.
- Vostra Altezza lei è l'unica in grado di fermare quest'ingiustizia. Il re sperpera i soldi mantenendo le sue amanti e soddisfando i suoi vizi, piuttosto che aiutare il popolo che vive in condizioni precarie. Voi dovete fare qualcosa!- mi disse uno dei due uomini.
- Signori comprendo a pieno il vostro risentimento verso mio marito e mi duole annunciarvi che non posso fare nulla per migliorare questa situazione, la legge me lo impedisce, anche se lo vorrei con tutto il cuore.- risposi.
- Vostra Altezza dovremo comunicarvi che tutto il popolo è in tumulto  e sta organizzando una rivolta. Non vogliamo farle del male nè a lei nè vostri figli. Vi consigliamo di recarvi in un posto sicuro. Siamo a conoscenza del fatto che tra un mese partorirà: dopodichè dovrà prendere i suoi due figli e tutte le sue cose e fuggire lontano da qui. - mi spiegò l'altro contadino.
Fui molto felice della notizia che il mio popolo mi fosse così affezionato, tanto da non farmi del male. Passai l'ultimo mese di gravidanza vedendo le mie cose, poco alla volta, sparirsi in piccoli bauli. I miei gioielli erano stati portati via tutti. Finalmente, con mia grande gioia, il giorno del parto arrivò; ero contenta poichè tre giorni dopo me ne sarei andata via per sempre.  Il mio piccolo pesava 3 chilogrammi ed era un sano maschietto: decisi di chiamarlo Hiroshi; Danzo non si preoccupò nemmeno di far visita a mio figlio, ma non me la presi più do tanto.
Il giorno dopo cominciai a preparare i vestitini dei miei due bimbi in un bauletto: sistemai al suo interno vestitini, scarpe e tutti i loro piccoli giocattoli.  In questi giorni vedevo poco Sasuke  poichè era impegnato a preparare tutto il necessario per il viaggio. Il giorno seguente saremmo partiti; sistemai nel lettino i miei figli e mi misi nel letto. 
Alle 5 di mattina fui svegliata dalla mia cameriera di fiducia:
- Mia signora è ora di svegliarsi; è ora di andare via. I suoi figli sono già sostemati e pronti per partire. Le sue ultime cose sono già state sistemate sulla carrozza-
Mi alzai dal letto in tutta fretta e mi preparai. Misi nel mio piccolo bauletto da viaggio i miei oggetti preferiti che mi sarei portata via per ricordare le mie avventure vissute qui a Konoha. Presi la mia spazzola di ceramica color rosa e il mio specchietto, dello stesso materiale della spazzola, di colore azzurro con dei diamantini incastonati. Mi vestii e uscii dal cortile sul retro dove, nella carrozza, mi aspettavano Sasuke e i miei due figli. Salutai a malincuore i miei collaboratori più fidati e salii.
Partimmo e dopo appena dieci minuti di tragitto uscimmo dai confini della città di Konoha: calde lacrime mi rigarono il volto e immediatamente Sasuke prese la mia mano e la ripose tra le sue.
- Amore non ti preoccupare. Al mio paese sarai felice e verrai trattata con riguardo, come una vera regina. Cresceremo i bambini con tutto l'amore che gli sapremo dare.- mi disse.
Non volevo essere trattata come una regina, ma volevo trovare esclusivamente felicità, quella felicità che non avevo avuto in tutti questi anni. Il viaggio durò 3 giorni, comprensivo delle piccole pause che effettuavamo. Improvvisamente la carrozza si arrestò e Sasuke aprì la portiera della carrozza.
Scesi dalla scaletta e ciò che vidi mi entusiasmò: c'erano delle piccole capannette di legno affiancate a delle casette di cemento. L'aria che si respirava era indubbiamente sana e aleggiava un'aria di allegria in quel piccolo paese.
- Benvenute a Kumogakure, Vostra Altezza.- mi disse Sasuke rivolgendomi un grosso sorriso.
Vidi davanti a me una giovane donna dal lunghi capelli neri, gli occhi del medesimo colore e un sorriso che scaldava il cuore a chiunque. La donna era affiancata da un uomo alto, dai capelli corti e dagli occhi entrambi di colore nero.
- Vostra Altezza vi presento i miei genitori, Mikoto e Fugaku Uchiha.- mi spiegò il mio amato.
I due si inchinarono e io contraccambiai con un grosso sorriso.
- Vi prego di non inchinarvi e di non chiamarmi Vostra Altezza. Da oggi in poi sarò una cittadina come tutti altri, da oggi sarò Sakura Haruno e solamente lei.- dichiarai
Essi mi scortarono in casa e riposi i miei due figli nelle culle che erano state create appositamente per loro.
Nei  giorni successivi venni a sapere che il mio popolo si era ribellato contro il mio ex marito e che al suo posto era stato nominato re un suddito eletto dal popolo. Ero contenta che i miei ex sudditi avessero trovato la felicità e ora, finalmente, l'avevo trovata anche io.

  
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