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Autore: MotaCarota    13/01/2012    5 recensioni
Abigail, una delle tante ragazze che devono imparare ad avere più fiducia in loro stesse, un Tomlinson insolente sarà capace di farle perdere la testa?
Madison, pallavolista popolare nella scuola, una di quelle persone che ha sempre il consiglio giusto. Ma non aveva mai pensato a come sopravvivere senza il suo Liam.
Coleen, dopo una delusione non crede più nell'amore, si è chiusa in se stessa e pensa solo allo studio. Riuscirà un riccio a farle cambiare idea?
Effie, tipica ragazza innamorata del suo principe azzurro, che lei ritiene irraggiungibile, è così impossibile farsi notare dall'irlandese più popolare della scuola?
Lux, la ragazza facile che trascorre gli intervalli nel bagno maschile, impegnata nelle sue scappatelle senza impegno. Forse il ragazzo dalla pelle ambrata avrà un altro effetto su di lei?
Cinque ragazze, un solo desiderio: la felicità.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Madison.

 
 
Quel pomeriggio andai all'allenamento senza un filo di voglia di faticare e di giocare. Il martedì era l'allenamento più faticoso della settimana perchè invece di Nick ci allenava Pam, quella donna era capace di farti piangere dalla fatica se solo avesse voluto, e non ci avrebbe di certo messo molto.Entrai in palestra dopo essermi cambiata, indossavo la classica uniforme formata da pantaloncini  e canotta blu e bianchi.Focalizzai subito la figura di Pam che mi veniva incontro dall'altra parte della sala. C'era molta più gente del solito e non capivo il perchè, non era giorno di partita, di solito eravamo otto, ma ci saranno state almeno il doppio delle persone.
"Come mai tutta sta gente, Pam?" le domandai curiosa.
"Per questo mese facciamo allenamento tutti insieme, l'allenatore dell'altra squadra si è assentato per malattia, dunque ora vi allenerò tutti io." mi spiegò seria come sempre.
"Ah." dissi semplicemente.
"Non sei contenta, Madison?" 
"Si si.." dissi non del tutto convinta.
Mi sentivo a disagio, non mi piaceva allenarmi con gente che non conoscevo.
"Dai, cerca di tirarti su rifacendoti gli occhi col capitano!" scherzò lei, era raro vederla sorridere.
"Chi è?" chiesi.
"Si chiama Payne, Liam credo.." rispose indicandomelo.
Liam, Liam Payne, ma certo. 
Me lo ricordavo, bene anche, era il ragazzo della squadra avversaria dell'ultima partita, quello che mi fece l'occhiolino, che mi aveva affibbiato uno strano soprannome.
"Ehi Miss Schiacciata!" sentii urlare alle mie spalle.Per l'appunto..
Mi voltai in fretta."Ciao!" esclamai con un po' troppo entusiasmo,
"Guarda un po' chi si rivede!" esultò avvicinandosi e mettendomi una mano sulla spalla.
Un brivido del tutto inadeguato mi attraversò la schiena, cercai di trattenermi, invano.Quel sorriso che solo il giorno prima mi aveva ipnotizzata mi si era di nuovo presentato davanti.I suoi occhi color nocciola, i suoi capelli disordinati ma perfetti, il suo fisico scolpito.
"Hai sentito, ci alleneremo insieme per un mese intero!" disse lui entusiasta.
"Già" dissi, non riuscivo quasi a parlare, che strano effetto mi faceva quel ragazzo, non lo conoscevo nemmeno eppure..
"Sei contenta?" 
"S-si" balbettai, con lo sguardo fisso sulle mie Superga, non mi osavo a guardarlo negli occhi, mi ci sarei persa dentro.
"Anche io!" esultò prendendomi poi in braccio.
Da dove veniva tutta questa confidenza? Perchè mi trattava così? Ero sorpresa, ma mi faceva piacere, indubbiamente.
"Liam! Madison! Venite qui che cominciamo!" ci ordinò Pam.
L’allenamento sarebbe stato più interessante stavolta, pensai ghignando tra me.
 

 
Coleen.

 
 
"Guarda che oggi pomeriggio arriva il ragazzo delle ripetizioni eh, quindi non uscire." disse mia madre prima di uscire.
"Si si, ho capito." borbottai.
Passai qualche ora al computer, svolsi i compiti per l'indomani e mi distesi poi sul divano per riposarmi un po'.Non feci in tempo a prendere in mano il telecomando che suonarono al campanello. Andai ad aprire, sperando che non fosse già quello lì..  
Dover ospitare un estraneo in casa mia non corrispondeva esattamente al mio concetto di serenità.Aprii la porta.
"Ciao" disse timidamente appena me lo trovai davanti.
"Ciao" bisbigliai io, imbarazzata più che mai.
Non lo conoscevo nemmeno e avrei dovuto invitarlo dentro, in casa mia, nella mia stanza?Avrebbe visto tutte le mie cose, sarebbe entrato in un posto dove solo le persone che scelgo io possono accedere. Cercai di non sembrare impacciata.Mi fissava dritto negli occhi e io fissavo lui.
I suoi occhi erano di un colore verde prato, il viso era incorniciato da ricci capelli castani. Le sue fossette, dovute al sorriso, furono la prima cosa che mi colpì.
"Posso entrare?" fece lui dopo alcuni istanti che era sulla porta.
"Ehm, sì, vieni pure.." farfugliai "S-se vuoi darmi la giacca, te la sistemo di là, intanto tu tira pure fuori i libri.." dissi con voce tremante.
"Oh grazie!" rispose sfilandosi il cappotto e la sciarpa.
Andai nello sgabuzzino per appenderlo insieme alle altre giacche, ma qualcosa nell'aria, qualche profumo mi ipnotizzava. Era un odore talmente forte da non poter non essere sentito.Annusai la sua sciarpa di lana bianca, ricca di disegni e trecce ricamate.Posai immediatamente la sciarpa a posto e tornai dove l'avevo lasciato poco prima, vergognandomi di me stessa.Aveva già tirato fuori qualche libro. Mi sedetti al suo fianco.
"Allora, da cosa vogliamo cominciare?" gli chiesi un po' più sciolta di prima.
"Ma come? Cominciamo subito così?" fece lui. 
"Così come scusa?" 
"Così.. senza presentarci, senza conoscerci.." disse continuando a guardarmi intensamente negli occhi.
"Ah beh.." sbuffai senza sapere cosa dire.
"Io sono Harry!" esclamò porgendomi la mano.
"Coleen" dissi stringendola, il suo sorriso era luminoso e di nuovo quelle fossette gli facevano compagnia sul suo viso.
"Coleen" ripetè lui. Annuii imbarazzata.
"Posso vedere la tua camera?" mi chiese alzandosi dalla sedia.
"Eh.. boh se proprio ci tieni". 
Ci incamminammo nella mia stanza e subito iniziò a ficcare il naso ovunque.
"Chi sono loro?" mi chiese indicando una foto delle mie amiche.
"Quello era il primo giorno di liceo, e loro sono Abigail, Madison, Effie e Lux, le mie migliori amiche."
"Ne hai così tante?" mi chiese.
"Si, non va bene?" risposi fredda.
"Certo, ma di solito il migliore amico è solo uno, io per esempio ho solo Louis" rispose.Louis? Sarà mica quello stesso Louis che di cui parlava sempre Abigail?
"Vabe" dissi dopo un momento di silenzio imbarazzante "La mia camera l'abbiamo vista, ora cominciamo?"
"Ok, prima iniziamo prima finiamo" disse sempre col sorriso sulle labbra.
Lo seguii in cucina e una volta seduti al tavolo cominciammo e leggere un passo di "Romeo e Giulietta".
Notai che mi fissava mentre leggevo, non mi staccava lo sguardo di dosso. Se aveva deciso di mettere alla prova la mia carnagione chiara, ci era riuscito. Maledizione!
 



 

 
Abigail.

 
 
Quel pomeriggio non avevo nulla da fare, stavo cominciando ad annoiarmi davanti al computer e alla tv non c'era nulla di divertente.Uscii un attimo in giardino per buttare la spazzatura, quando ad un tratto sentii una voce pronunciare il mio nome, ma non una voce qualsiasi, una voce famigliare.
"Abigail!"
Mi voltai, proveniva dalla casa di Louis. Chi, in quella casa, avrebbe potuto chiamarmi? Era logicamente impossibile.Feci finta di niente, pensando che fosse la mia testa che, per l'ennesima volta, si divertiva a farmi strani giochetti.
"Abigail!" la voce insisteva, questa volta non potevo essermelo immaginato.
Una donna dai capelli castano chiaro e lisci mi si avvicinò.
"Abigail, ti ricordi di me?" mi chiese.
Quella donna non avrei potuto dimenticarla nemmeno volendo, era impossibile non riconoscerla. La conoscevo da anni e, malgrado il passare del tempo, era rimasta sempre uguale.Il viso tondo, senza l'ombra di una ruga, degli occhi e un sorriso inconfondibili, esattamente identici a quelli del figlio.La mamma di Louis.Cosa poteva mai volere da me in questo momento?
"Certo che mi ricordo" esitai, come potevo chiamarla? "Johanna"
"Come stai Abigail? Da quanto tempo che non ti vedevo, sei cresciuta! "
Non sapevo cosa rispondere. Perchè la madre di Louis, dopo tanti anni, mi stava rivolgendo la parola?
Sorrisi timidamente."Senti" riprese lei "non so cosa sia successo tra te e Louis…”
"Si.. " balbettai, ma fui subito interrotta.
"Ascolta, non voglio impicciarmi nei vostri affari, ma io ho da chiederti un immenso favore." si bloccò.
"M-mi dica" sospirai.
"Ecco, io sono molto in ritardo, e Louis è fuori casa, ho provato a chiamarlo, ma non mi risponde" abbassò lo sguardo "Mi chiedevo se potessi guardare le gemelle al posto mio, solo per un paio di orette, io ho ricevuto una chiamata urgente dal lavoro e non voglio lasciarle da sole in casa, sono ancora troppo piccole.."
Tutto ciò era davvero sconvolgente.
Stavo per cercare di giustificarmi in qualche modo, ma poi riflettei: come avrei potuto dire di no ad un piccolo favore?La mamma di Louis era sempre stata disponibile e buona con me, non potevo ricambiarla con un no.
"Si, va bene.." dissi con un fil di voce.
"Oh grazie Abigail! Sapevo che avrei sempre potuto contare su di te!" esultò stringendomi a sé "Queste sono le chiavi, io scappo, al mio ritorno ti ringrazierò come si deve, intesi?" 
"Si, ma non si preoccupi." 
Si allontanò e, una volta salita in macchina, sparì.Ero nel panico più totale.Infilai la chiave nella serratura e aprii la porta.
Quella casa.Quell'ingresso.Quell'odore.Quelle stanze.
Sentivo le gemelle ridere al piano di sopra.
Non potevo, non ci riuscivo, troppe emozioni, troppi ricordi che venivano a galla dopo aver cercato inutilmente di affogarli.Sentii qualcosa muoversi dentro di me, qualcosa che voleva venire fuori da tempo, ma che io avevo sempre trattenuto.Scoppiai in lacrime e mi accasciai sul pavimento, stringendomi le ginocchia al petto.
"Perchè piangi?" la vocina inconfondibile di Phoebe interruppe il mio pianto.
Era troppo per me, volevo andare via da lì, immediatamente.
 
 
 
 
 
 
 
ECCO LE RAGAZZE:
 
COLEEN 
EFFIE 
LUX 
MADISON 
ABIGAIL
 
Chi vi piace di più?
 
Carota's Moment.
Aleeeee! (?) I POV di Abigail sono sempre tristi, non so mi escono così, scusate.
Per la cronaca Phoebe è una delle gemelline di Louis, è proprio il suo nome vero :3
Comunque ragazze, come procede finora?
Mi scuso con Luds xx per non aver mantenuto la mia promessa.Avevo in mente di fare un capitolo solo di Madison, poi ho pensato che fosse ora di far entrare Harry in scena e poi, come se non bastasse,mi è venuta questa idea di Abigail.
Sorry, troverò il modo di farmi perdonare, anche perchè ho trovato molto da scrivere su Liam e Maddie.
Grazie per chi ha recensito, per chi segue e visita la FanFiction, sono davvero felice, vi ringrazio molto.
Avrei una domanda per voi: qual'è la vostra "quasi coppia" preferita? 
MotaCarota. :)
  
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