La maledizione delle due corone
Cap.3: prima lezione
Il sole
albeggiava dietro le grandi montagne innevate.
La sua
luce, fiocca, donava vari riflessi alla sottile nebbia che circondava i piedi
delle cascate.
Nell'aria
l'odore dell'acqua di ruscello e il profumo dei pini ne facevano da padroni ed
inebriavano chiunque respirasse quell'aroma.
Nel cielo
alcune piccole stelle non volevano accettare l'arrivo del nuovo giorno e
continuavano ad essere presenti, anche se la loro intensità era molto tenue.
Una
brezza leggera scompigliò le chiome degl'alberi, come scompigliò i dolci
capelli della ragazza che stava osservando quella meraviglia.
Il suo
lungo mantello nero si muoveva, seguendo il volere del vento.
Nel cielo
la sua aquila volava felice e spensierata, ma sempre attenta alla sua padrona,
pronta ad intervenire ad ogni suo cenno.
La
ragazza seguì con gli occhi il suo animale, ma poi ritornò a perdersi in quel
paesaggio d'incanto.
Nei suoi
occhi regnava la tristezza e sembrava che nulla le potesse sollevare l'animo.
- Che
paesaggio stupendo -
La
ragazza porse il suo sguardo a fianco e vide Tomoyo, in camicia da notte,
mentre osservata incantata il paesaggio.
Anche i
capelli di Tomoyo danzarono con il vento, movendosi sotto il suo comando.
- E'
molto presto, cosa ci fai già in piedi? - domandò Sakura, sorpresa di vederla
al suo fianco.
- Beh...-
Ad un
cenno di Tomoyo, Sakura si voltò e guardò all'interno della stanza.
Chiharu
stava dando dei pugni al suo cuscino mentre dormiva e ripeteva sempre: "
Prendi questo e questo!"; Naoko stava dormendo con la sua civetta in testa
ed entrambe russavano; Rika era caduta a terra e continuava a scalciare.
- Diciamo
che non riuscivo a dormire! - continuò Tomoyo, sorridendo alla vista delle sue
amiche.
Sakura
riportò il suo sguardo al sole davanti a se, ma il vedere le sue amiche in
quelle pose buffe, non le aveva tolto la tristezza negl'occhi.
- E tu? -
La
domanda dell'amica la fece risalire.
- Io
cosa? -
- Cosa ci
fai a quest'ora sveglia? -
Sakura
osservò la sua aquila: - Non riuscivo a dormire neanche io -
- Per via
del dolore allo stomaco? -
- No,
quello è passato è solo che...-
Tomoyo
percepì l'insicurezza e la paura nella sua voce e non volle infierire di più,
ma voleva allo stesso tempo aiutarla.
Sakura
continuava a stare ferma con lo sguardo fisso davanti a se e sospirava ogni
tanto.
Alla
ragazza al suo fianco venne un'idea.
Tomoyo
prese il ciondolo della sua collana tra le mani e lo fece penzolare davanti a
se.
Sakura la
guardò incuriosita e Tomoyo sorrise, mentre il suo gattino si siese al suo
fianco.
La
ragazza chiuse gli occhi, si concentrò e un’aura azzurra l'avvolse: - Chiave
che possiedi il mistico spirito dell'acqua, rivelami la tua vera forma e donami
tutta la tua saggezza! -
Il
pavimento sotto ai suoi piedi cominciò a muoversi come se fosse diventato acqua
e dai piedi della ragazza partirono una serie d’onde.
ll gatto
miagolò e sotto ai piedi di Tomoyo comparve il simbolo dell'acqua, mentre il
ciondolo tra le sue mani s'illuminò.
- FLAUTO!
- urlò, mentre un muro d'acqua l'avvolse.
Appena il
muro si dileguò, la ragazza portava uno strano vestito dalle gradazioni del
l'azzurro e in mano non teneva più il ciondolo ma un lungo flauto d'argento
trasversale.
Tomoyo
appoggiò delicatamente le labbra sul suo flauto e intonò una dolce melodia.
Sakura la
guardò e ascoltò volentieri quella splendida musica, che le arrivava dritta al
cuore, quando si accorse di una cosa: il suo sguardo si fermò sull'acqua delle
cascate che zampillava al ritmo del flauto.
Era una
spettacolo meraviglio.
Due
grossi serpenti d'acqua si alzarono alti e cominciarono a danzare lentamente,
mentre il sole l'illuminava rendendoli ancora più belli e magici.
Sakura si
sporse di più per osservare quello spettacolo meraviglio, ma vide i due
serpenti d'acqua avvicinarsi ed invitarla a ballare con loro.
La
ragazza rimase un pò perplessa, ma poi accettò l'offerta e fu avvolta dalla
fresca acqua.
Volteggio
a lungo spensierata, mentre il sorriso sembrò tornarle.
Tomoyo
continuò la sua splendida canzone e lentamente fece ritornare Sakura sul
balcone dai due serpenti d'acqua, che pian piano si ritirarono nelle loro
cascate e ritornarono semplice acqua di ruscello.
Tomoyo
tolse il flauto dalla bocca e osservò l'amica: - I miei antenati hanno voluto
affidarmi quest’immenso potere: l'acqua. Non sono sicura di esserne ancora
all'altezza, ma con lei mi trovo bene e spero un giorno di diventare brava
abbastanza da essere chiamata Master Water...-
Sakura abbracciò
l'amica: - Mi hai risollevato l'animo con la tua magia e questo significa che
sei un'anima pura e degna di questo grande potere! -
Dalla
mano di Sakura, comparve una piccola sfera di luce che la ragazza spinse
all'intero del corpo di Tomoyo, senza che quest'ultima se n’accorga.
- I tuoi
sogni si realizzeranno, Tomoyo! -
Sciolsero
l'abbraccio e si guardarono negl'occhi: Tomoyo arrossì leggermente nel vederla
sorride e nel sentire i suoi complimenti.
- Ho
ancora molta strada davanti a me...non possiedo neanche le antiche carte del
mio elemento e questo mi svantaggia molto, ma sono sicura che un giorno ce la
farò! -
Sakura
annuì: - Io non ne sono sicura, ma lo so che tu sarai la prossima Dea
dell'acqua -
Dopo
un'abbondante colazione, le lezioni iniziarono.
Le nostre
amiche raggiunsero tutte quante il giardino interno alla scuola, dove
incontrarono altre ragazze come loro.
Tra la
folla, Sakura vide anche Meiling, la principessa.
Meiling
indossava un bellissimo vestito da guerriera e in mano aveva la campana della
Signora Mizuchi, sua zia.
Al centro
del giardino vi era la loro insegnate che radunò a gruppo tutte quante.
-
BENVENUTE A TUTTE, SIGNORINE! MOLTE DI VOI MI HANNO GIà VISTO NEGL'ANNI
PRECEDENTI, MA ALTRETTANTE NON MI HANNO MAI VISTO! PERCIO' MI PRESENTO: SONO LA
PROFESSORESSA KOHERI E SARO' LA VOSTRA INSEGNANTE D’ADDOMESTICAZIONE DEI POTERI
E DELLA CATTURA DELLE CARTE! -
La
signorina Koheri era una donna alta e molto magra, portava lunghi capelli neri
e aveva occhi verdi.
- ORA CI
DIVIDEREMO IN DUE GRUPPI: DA QUESTA PARTE ANDRANNO LE NUOVE ARRIVATE E DA
QUESTA QUELLE CHE SONO QUI DA PIù ANNI! -
Subito la
folla di ragazze si divise in due e Sakura dovette lasciare le sue amiche.
- BENE!
V’E' STATO DATO UNO SCETTRO UGUALE A TUTTE QUANTE! -
Sakura e
le sue compagne avevano in mano una piccola chiave a forma di becco d'uccello.
- AVETE
RAGIONE! NON E' ANCORA UNO SCETTRO MA DOVRETE FARLO DIVENTARE! CI VORRA' DEL
TEMPO, MA NON VI PREOCCUPATEVI: CI RIUSCIRETE! VI SARANNO DISTRIBUITE DELLE
CARTE DELL'ACCADEMIA CHE NATURALMENTE SONO NEUTRE! DOVRETE CATTURARE GLI
SPIRITI, COME BEN VOI SAPETE! QUESTO PROCESSO RICHIEDERA' MOLTISSIMO TEMPO!
COME VEDE NEANCHE LE ALTRE RAGAZZE DEI LIVELLI SUPERIORI, AD ECCEZIONE DI MEILING,
HANNO CARTE! -
Meiling
si soffiò sulle unghie e si vantò del suo grandissimo potere: - Sono troppo
forte! - disse, mentre tutte le altre ragazze la osservarono con disprezzo.
- BENE!
PRIMA D'INIZIARE VORREI FARVI VEDERE UNA COSA CHE POCHI HANNO L'ONORE DI
VEDERE! ABBIAMO IN QUESTA SCUOLA QUATTRO RAGAZZE CHE POSSIEDONO GLI ELEMENTI!
METTETEVI COMODE PERCHE' CI MOSTRERANNO LA LORO POTENZA! -
La prof
si spostò dal suo posto e Rika, Tomoyo, Chiharu e Naoko fecero un passo in
avanti.
Iniziò
Tomoyo, mettendosi al centro del giardino e concentrandosi: - CHIAVE CHE
POSSIEDI IL MISTICO SPIRITO DELL'ACQUA RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E DONAMI
TUTTA LA TUA SAGGEZZA! FLAUTO! -
Tomoyo fu
avvolta dall'acqua e quando ne uscì era vestita con il vestito che aveva
mostrato quella mattina a Sakura.
Era
splendida e con il suo flauto intonò un piccola canzone.
Quando
ebbe finito, tutte le applaudirono, tranne Meiling: - Chissà che cos'avrà
fatto! -
A Sakura
non piacque per nulla quell'affermazione, ma lasciò scorrere perchè Naoko era
già al centro del giardino.
- CHIAVE
CHE POSSIEDI LA PUREZZA DELLA LUCE, RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E SOSTIENIMI CON
LA TUA ENERGIA! FRUSTA! -
Ai piedi
della ragazza comparve il simbolo della luce che l'avvolse e la vestì di un
abito dai colori caldi e splendenti.
Nella sua
mano si fece largo una lunga frusta illuminata che Naoko la usò per fare mille
acrobazie.
-
Mediocre, nulla paragonata a me! - continuò Meiling, mentre Naoko lasciò il
posto a Rika.
La
ragazza si concentro: - CHIAVE CHE POSSIEDI LA FORZA PROROMPENTE DEL FULMINE,
RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E INCORAGGIAMI CON IL TUO SPLENDORE! LANCIA! -
Una
scarica di fulmini l'avvolse e sul terreno si scolpì il simbolo del fulmine.
Il suo
abito ricordava i colori della natura e nella sua mano c'era un lungo bastone
dalla doppia lancia.
-
Dilettante! - riprese la principessa.
Toccò a
Chiharu.
- CHIAVE
CHE POSSIEDI IL CALORE TRAVOLGENTE DEL FUOCO, RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E
INNONDAMI DELLA TUA PASSIONE! ARCO! -
Anche a
lei il simbolo del fuoco comparì ai suoi piedi e il suo abito era di un rosso
acceso, mentre in mano teneva arco e frecce.
Meiling
sbadigliò: - Che noia! -
Sakura
non potè più star zitta: - LA VUOI PIANTARE! - le urlò contro mentre tutte la
osservarono.
Meiling
guardò la sua rivale: - Che vuoi da me, boccina? -
Sakura
lanciò in aria davanti a se la chiavetta che la prof le aveva dato e urlò: -
CHIAVE CHE POSSIEDI LA FORZA DELL'OMBRA, RIVELAMI IL TUO VERO ASPETTO E AIUTAMI
A SCONFIGGERE IL MALE! RELASE! RESCISSIONE DEL SIGILLO! -
Sotto gli
occhi increduli di Meiling, la professoressa e tutte le altre ragazze, sotto ai
piedi di Sakura comparve uno strano cerchio, raffigurante un sole e una piccola
luna.
La
piccola chiave si allungò e divenne una grossa chiave che Sakura prese al volo
e fece girare con estrema maestria.
- Non è
possibile! - disse la professoressa guardando quella novellina mentre usava,
alla sua prima lezione, con abilità lo scettro e il sigillo di Clow.
- Che
vorresti fare novellina? Non mi fai paura sai! - Meiling la provocò ancora di
più.
- Come ti
permetti di insultare queste quattro future dee! Il loro potere supera di
moltissimo il tuo! Chi sei tu per permetterti di insultarle? - chiese Sakura
mentre nei suoi occhi ardeva una grande luce.
- Dee?
Hai il coraggio di chiamarle così? -
Sakura si
incavolò ancora di più e porse davanti a se la mano vuota, concentrandosi:
dalla sua mano comparve una carte diversa da quelle dell'accademia, ma uguale a
quelle che Meiling possedeva.
- CARTA
DELLA LOTTA! -
Meiling
guardò stupita la ragazza, mentre il sigillo di Clow ricomparve sotto ai suoi
piedi e mentre fece roteare in aria lo scettro per poi colpire la carta.
- Come
fai a possedere una mia carta? - chiese la principessa.
Lo
spirito della lotta uscì dal suo nascondiglio e rafforzò Sakura.
La
ragazza osservò Meiling, poi passò all'attacco.
- FERMA!
-urlò la professoressa mentre le lanciò un incantesimo, ma a Sakura fece il
solletico.
Meiling
si spostò appena in tempo per schivare un mega pugno.
Sakura si
voltò velocemente e la prese per la maglia alzandola in aria: - QUELLE SONO MIE
AMICHE E NON TI PERMETTO D’INSULTARLE, VISTO CHE TU NON POSSIEDI ALCUN POTERE!
-
Che stava
dicendo? Perchè parlava così?
Meiling
non ebbe il tempo di rispondere perchè Sakura la fece cadere a terra, mentre la
carta della lotta ritornò nelle sue mani.
La
principessa si toccò il sedere dolorante e poi alzò gli occhi, incontrando
quelli verdi come smeraldi di Sakura.
- Non
permetterti mai più di insultare qualsiasi ragazza che c'è in questo istituto!
Ricordatelo Meiling! Tu non hai alcun potere! -
Detto
ciò, Sakura le lanciò la carta addosso e poi le diede le spalle, mentre il suo
scettro ritornò una semplice chiave.
- Ah!
Un'ultima cosa, principessa! Prima di dare della boccina ad una persona, prova
a chiederle quanti anni ha! -