Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: GoddessHaruna    29/08/2006    12 recensioni
Finalmete la grande scuola di magia "Card Captor Accademy" sta riaprendo i suoi battenti e con se porterà un sacco di misteri e di rivelazioni...Sakura è sola e non conosce nessuno, ma troverà nuove amiche e... Universo alternativo. Fantascienza. E...leggete per scoprire!
Genere: Romantico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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La maledizione delle due corone

La maledizione delle due corone

 

 

Cap.3: prima lezione

 

 

 

Il sole albeggiava dietro le grandi montagne innevate.

La sua luce, fiocca, donava vari riflessi alla sottile nebbia che circondava i piedi delle cascate.

Nell'aria l'odore dell'acqua di ruscello e il profumo dei pini ne facevano da padroni ed inebriavano chiunque respirasse quell'aroma.

Nel cielo alcune piccole stelle non volevano accettare l'arrivo del nuovo giorno e continuavano ad essere presenti, anche se la loro intensità era molto tenue.

Una brezza leggera scompigliò le chiome degl'alberi, come scompigliò i dolci capelli della ragazza che stava osservando quella meraviglia.

Il suo lungo mantello nero si muoveva, seguendo il volere del vento.

Nel cielo la sua aquila volava felice e spensierata, ma sempre attenta alla sua padrona, pronta ad intervenire ad ogni suo cenno.

La ragazza seguì con gli occhi il suo animale, ma poi ritornò a perdersi in quel paesaggio d'incanto.

Nei suoi occhi regnava la tristezza e sembrava che nulla le potesse sollevare l'animo.

- Che paesaggio stupendo -

La ragazza porse il suo sguardo a fianco e vide Tomoyo, in camicia da notte, mentre osservata incantata il paesaggio.

Anche i capelli di Tomoyo danzarono con il vento, movendosi sotto il suo comando.

- E' molto presto, cosa ci fai già in piedi? - domandò Sakura, sorpresa di vederla al suo fianco.

- Beh...-

Ad un cenno di Tomoyo, Sakura si voltò e guardò all'interno della stanza.

Chiharu stava dando dei pugni al suo cuscino mentre dormiva e ripeteva sempre: " Prendi questo e questo!"; Naoko stava dormendo con la sua civetta in testa ed entrambe russavano; Rika era caduta a terra e continuava a scalciare.

- Diciamo che non riuscivo a dormire! - continuò Tomoyo, sorridendo alla vista delle sue amiche.

Sakura riportò il suo sguardo al sole davanti a se, ma il vedere le sue amiche in quelle pose buffe, non le aveva tolto la tristezza negl'occhi.

- E tu? -

La domanda dell'amica la fece risalire.

- Io cosa? -

- Cosa ci fai a quest'ora sveglia? -

Sakura osservò la sua aquila: - Non riuscivo a dormire neanche io -

- Per via del dolore allo stomaco? -

- No, quello è passato è solo che...-

Tomoyo percepì l'insicurezza e la paura nella sua voce e non volle infierire di più, ma voleva allo stesso tempo aiutarla.

Sakura continuava a stare ferma con lo sguardo fisso davanti a se e sospirava ogni tanto.

Alla ragazza al suo fianco venne un'idea.

Tomoyo prese il ciondolo della sua collana tra le mani e lo fece penzolare davanti a se.

Sakura la guardò incuriosita e Tomoyo sorrise, mentre il suo gattino si siese al suo fianco.

La ragazza chiuse gli occhi, si concentrò e un’aura azzurra l'avvolse: - Chiave che possiedi il mistico spirito dell'acqua, rivelami la tua vera forma e donami tutta la tua saggezza! -

Il pavimento sotto ai suoi piedi cominciò a muoversi come se fosse diventato acqua e dai piedi della ragazza partirono una serie d’onde.

ll gatto miagolò e sotto ai piedi di Tomoyo comparve il simbolo dell'acqua, mentre il ciondolo tra le sue mani s'illuminò.

- FLAUTO! - urlò, mentre un muro d'acqua l'avvolse.

Appena il muro si dileguò, la ragazza portava uno strano vestito dalle gradazioni del l'azzurro e in mano non teneva più il ciondolo ma un lungo flauto d'argento trasversale.

Tomoyo appoggiò delicatamente le labbra sul suo flauto e intonò una dolce melodia.

Sakura la guardò e ascoltò volentieri quella splendida musica, che le arrivava dritta al cuore, quando si accorse di una cosa: il suo sguardo si fermò sull'acqua delle cascate che zampillava al ritmo del flauto.

Era una spettacolo meraviglio.

Due grossi serpenti d'acqua si alzarono alti e cominciarono a danzare lentamente, mentre il sole l'illuminava rendendoli ancora più belli e magici.

Sakura si sporse di più per osservare quello spettacolo meraviglio, ma vide i due serpenti d'acqua avvicinarsi ed invitarla a ballare con loro.

La ragazza rimase un pò perplessa, ma poi accettò l'offerta e fu avvolta dalla fresca acqua.

Volteggio a lungo spensierata, mentre il sorriso sembrò tornarle.

Tomoyo continuò la sua splendida canzone e lentamente fece ritornare Sakura sul balcone dai due serpenti d'acqua, che pian piano si ritirarono nelle loro cascate e ritornarono semplice acqua di ruscello.

Tomoyo tolse il flauto dalla bocca e osservò l'amica: - I miei antenati hanno voluto affidarmi quest’immenso potere: l'acqua. Non sono sicura di esserne ancora all'altezza, ma con lei mi trovo bene e spero un giorno di diventare brava abbastanza da essere chiamata Master Water...-

Sakura abbracciò l'amica: - Mi hai risollevato l'animo con la tua magia e questo significa che sei un'anima pura e degna di questo grande potere! -

Dalla mano di Sakura, comparve una piccola sfera di luce che la ragazza spinse all'intero del corpo di Tomoyo, senza che quest'ultima se n’accorga.

- I tuoi sogni si realizzeranno, Tomoyo! -

Sciolsero l'abbraccio e si guardarono negl'occhi: Tomoyo arrossì leggermente nel vederla sorride e nel sentire i suoi complimenti.

- Ho ancora molta strada davanti a me...non possiedo neanche le antiche carte del mio elemento e questo mi svantaggia molto, ma sono sicura che un giorno ce la farò! -

Sakura annuì: - Io non ne sono sicura, ma lo so che tu sarai la prossima Dea dell'acqua -

 

 

Dopo un'abbondante colazione, le lezioni iniziarono.

Le nostre amiche raggiunsero tutte quante il giardino interno alla scuola, dove incontrarono altre ragazze come loro.

Tra la folla, Sakura vide anche Meiling, la principessa.

Meiling indossava un bellissimo vestito da guerriera e in mano aveva la campana della Signora Mizuchi, sua zia.

Al centro del giardino vi era la loro insegnate che radunò a gruppo tutte quante.

- BENVENUTE A TUTTE, SIGNORINE! MOLTE DI VOI MI HANNO GIà VISTO NEGL'ANNI PRECEDENTI, MA ALTRETTANTE NON MI HANNO MAI VISTO! PERCIO' MI PRESENTO: SONO LA PROFESSORESSA KOHERI E SARO' LA VOSTRA INSEGNANTE D’ADDOMESTICAZIONE DEI POTERI E DELLA CATTURA DELLE CARTE! -

La signorina Koheri era una donna alta e molto magra, portava lunghi capelli neri e aveva occhi verdi.

- ORA CI DIVIDEREMO IN DUE GRUPPI: DA QUESTA PARTE ANDRANNO LE NUOVE ARRIVATE E DA QUESTA QUELLE CHE SONO QUI DA PIù ANNI! -

Subito la folla di ragazze si divise in due e Sakura dovette lasciare le sue amiche.

- BENE! V’E' STATO DATO UNO SCETTRO UGUALE A TUTTE QUANTE! -

Sakura e le sue compagne avevano in mano una piccola chiave a forma di becco d'uccello.

- AVETE RAGIONE! NON E' ANCORA UNO SCETTRO MA DOVRETE FARLO DIVENTARE! CI VORRA' DEL TEMPO, MA NON VI PREOCCUPATEVI: CI RIUSCIRETE! VI SARANNO DISTRIBUITE DELLE CARTE DELL'ACCADEMIA CHE NATURALMENTE SONO NEUTRE! DOVRETE CATTURARE GLI SPIRITI, COME BEN VOI SAPETE! QUESTO PROCESSO RICHIEDERA' MOLTISSIMO TEMPO! COME VEDE NEANCHE LE ALTRE RAGAZZE DEI LIVELLI SUPERIORI, AD ECCEZIONE DI MEILING, HANNO CARTE! -

Meiling si soffiò sulle unghie e si vantò del suo grandissimo potere: - Sono troppo forte! - disse, mentre tutte le altre ragazze la osservarono con disprezzo.

- BENE! PRIMA D'INIZIARE VORREI FARVI VEDERE UNA COSA CHE POCHI HANNO L'ONORE DI VEDERE! ABBIAMO IN QUESTA SCUOLA QUATTRO RAGAZZE CHE POSSIEDONO GLI ELEMENTI! METTETEVI COMODE PERCHE' CI MOSTRERANNO LA LORO POTENZA! -

La prof si spostò dal suo posto e Rika, Tomoyo, Chiharu e Naoko fecero un passo in avanti.

Iniziò Tomoyo, mettendosi al centro del giardino e concentrandosi: - CHIAVE CHE POSSIEDI IL MISTICO SPIRITO DELL'ACQUA RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E DONAMI TUTTA LA TUA SAGGEZZA! FLAUTO! -

Tomoyo fu avvolta dall'acqua e quando ne uscì era vestita con il vestito che aveva mostrato quella mattina a Sakura.

Era splendida e con il suo flauto intonò un piccola canzone.

Quando ebbe finito, tutte le applaudirono, tranne Meiling: - Chissà che cos'avrà fatto! -

A Sakura non piacque per nulla quell'affermazione, ma lasciò scorrere perchè Naoko era già al centro del giardino.

- CHIAVE CHE POSSIEDI LA PUREZZA DELLA LUCE, RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E SOSTIENIMI CON LA TUA ENERGIA! FRUSTA! -

Ai piedi della ragazza comparve il simbolo della luce che l'avvolse e la vestì di un abito dai colori caldi e splendenti.

Nella sua mano si fece largo una lunga frusta illuminata che Naoko la usò per fare mille acrobazie.

- Mediocre, nulla paragonata a me! - continuò Meiling, mentre Naoko lasciò il posto a Rika.

La ragazza si concentro: - CHIAVE CHE POSSIEDI LA FORZA PROROMPENTE DEL FULMINE, RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E INCORAGGIAMI CON IL TUO SPLENDORE! LANCIA! -

Una scarica di fulmini l'avvolse e sul terreno si scolpì il simbolo del fulmine.

Il suo abito ricordava i colori della natura e nella sua mano c'era un lungo bastone dalla doppia lancia.

- Dilettante! - riprese la principessa.

Toccò a Chiharu.

- CHIAVE CHE POSSIEDI IL CALORE TRAVOLGENTE DEL FUOCO, RIVELAMI LA TUA VERA FORMA E INNONDAMI DELLA TUA PASSIONE! ARCO! -

Anche a lei il simbolo del fuoco comparì ai suoi piedi e il suo abito era di un rosso acceso, mentre in mano teneva arco e frecce.

Meiling sbadigliò: - Che noia! -

Sakura non potè più star zitta: - LA VUOI PIANTARE! - le urlò contro mentre tutte la osservarono.

Meiling guardò la sua rivale: - Che vuoi da me, boccina? -

Sakura lanciò in aria davanti a se la chiavetta che la prof le aveva dato e urlò: - CHIAVE CHE POSSIEDI LA FORZA DELL'OMBRA, RIVELAMI IL TUO VERO ASPETTO E AIUTAMI A SCONFIGGERE IL MALE! RELASE! RESCISSIONE DEL SIGILLO! -

Sotto gli occhi increduli di Meiling, la professoressa e tutte le altre ragazze, sotto ai piedi di Sakura comparve uno strano cerchio, raffigurante un sole e una piccola luna.

La piccola chiave si allungò e divenne una grossa chiave che Sakura prese al volo e fece girare con estrema maestria.

- Non è possibile! - disse la professoressa guardando quella novellina mentre usava, alla sua prima lezione, con abilità lo scettro e il sigillo di Clow.

- Che vorresti fare novellina? Non mi fai paura sai! - Meiling la provocò ancora di più.

- Come ti permetti di insultare queste quattro future dee! Il loro potere supera di moltissimo il tuo! Chi sei tu per permetterti di insultarle? - chiese Sakura mentre nei suoi occhi ardeva una grande luce.

- Dee? Hai il coraggio di chiamarle così? -

Sakura si incavolò ancora di più e porse davanti a se la mano vuota, concentrandosi: dalla sua mano comparve una carte diversa da quelle dell'accademia, ma uguale a quelle che Meiling possedeva.

- CARTA DELLA LOTTA! -

Meiling guardò stupita la ragazza, mentre il sigillo di Clow ricomparve sotto ai suoi piedi e mentre fece roteare in aria lo scettro per poi colpire la carta.

- Come fai a possedere una mia carta? - chiese la principessa.

Lo spirito della lotta uscì dal suo nascondiglio e rafforzò Sakura.

La ragazza osservò Meiling, poi passò all'attacco.

- FERMA! -urlò la professoressa mentre le lanciò un incantesimo, ma a Sakura fece il solletico.

Meiling si spostò appena in tempo per schivare un mega pugno.

Sakura si voltò velocemente e la prese per la maglia alzandola in aria: - QUELLE SONO MIE AMICHE E NON TI PERMETTO D’INSULTARLE, VISTO CHE TU NON POSSIEDI ALCUN POTERE! -

Che stava dicendo? Perchè parlava così?

Meiling non ebbe il tempo di rispondere perchè Sakura la fece cadere a terra, mentre la carta della lotta ritornò nelle sue mani.

La principessa si toccò il sedere dolorante e poi alzò gli occhi, incontrando quelli verdi come smeraldi di Sakura.

- Non permetterti mai più di insultare qualsiasi ragazza che c'è in questo istituto! Ricordatelo Meiling! Tu non hai alcun potere! -

Detto ciò, Sakura le lanciò la carta addosso e poi le diede le spalle, mentre il suo scettro ritornò una semplice chiave.

- Ah! Un'ultima cosa, principessa! Prima di dare della boccina ad una persona, prova a chiederle quanti anni ha! -

  
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