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Autore: Dragon gio    15/01/2012    3 recensioni
Una nuova raccolta con una coppia inedita per me: NaruSasu. Immaginatevi Naruto e Sasuke in un contesto AU, pensate se fossero due giovani ventenni appena sposati che vogliono adottare un bambino, e che tale pargolo sia un personaggio che davvero non vi aspettate. Tante brevi storie autonconclusive che raccontano le (dis)avventure di questa famiglia decisamente "non ordinaria"! Ogni storia varierà nei contenuti, personaggi, etc, quindi occhio agli avvisi all'inizio di ogni One Shot. Buona lettura!
5# La mia prima volta con un bullo - Cosa c’era di carino in quel manico di scopa privo di forme dagli assurdi capelli tinti?
6# Natale - Si sentiva già incompleto, lo yin senza il suo yan, per lui Naruto era la naturale estensione della sua anima. Non poteva vivere senza di lui, semplice.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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La prima parola non si scorda mai

Autore: Dragon gio (wolferetic sui forum)
Rating: Verde
Genere: Sentimentale, Commedia, Fluff, Slice of life
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sai
Coppie trattate: NaruSasu-SasuNaru
Note: AU, Raccolta, One Shot, Shonen Ai

No Ordinary Family
La prima parola non si scorda mai 


Di tutte le cose più stupide, quella gli sembrò davvero la più grande di tutte. Va bene essere contenti, ma esaltarsi così tanto gli sembrava davvero stupido. Eppure per uno come Naruto che si infervorava per ogni sciocchezza, il fatto che il loro figlioletto adottivo lo avesse chiamato “papà” per la prima volta in maniera spontanea sembrava riempirlo totalmente di gioia.

Era una domenica come tante, di quelle uggiose, dove si stava bene coricati sul divano con in mano un buon libro da leggere in santa pace. Il tuo maritino che riordinava la casa e il tuo bambino che giocava tranquillo nella sua cameretta. Il quadro perfetto per una famiglia perfetta, peccato che la loro non fosse nemmeno una famiglia ordinaria.
- Sasuke! Sasuke! – il suo nome urlato gli trapassò le orecchie tanto quanto quel rumore di piedi in corsa. Sopraggiunse in sala piazzandosi davanti al divano dove Sasuke se ne stava beatamente sdraiato.
- Nah, Sasuke! – all’ennesimo schiamazzo si irritò di brutto perdendo il controllo.
- Che cazzo succede?! – lo vide lì, con in braccio Sai, la faccia stravolta come se avesse visto un fantasma. Sasuke scalpitava per avere una risposta, anche se sapeva che sarebbe stato qualcosa di assolutamente sciocco.
- Sasuke, ascolta! Dai Sai, come mi hai chiamato prima? – fece riferendosi tutto gioioso al bimbo di due anni appena. Lui guardò prima Naruto e poi Sasuke, poi come colto da ispirazione esclamò – Papà Naruto! –
Naruto a quella frase sfoggiò un sorrisone gigantesco, l’ultima volta che glielo aveva visto fare era stato quando gli aveva chiesto se voleva sposarlo. Provò uno strano sentimento di contrasto a questo pensiero.
Inarcò appena un sopracciglio dubbioso, non mostrò alcuna emozione particolare mentre serafico diceva – Sono contento per te Naruto… - però quei denti stretti con cui aveva parlato sibilavano mostruosamente e Naruto se ne era accorto, purtroppo. Gli occhi celesti dell’amato si assottigliarono e la sua boccaccia che sapeva essere sexy a volte, si allargò a dismisura – Sei geloso, vero? –
Punto nel vivo, l’Uchiha cercò di non cedere cadendo nelle sue subdole provocazioni. Aveva un orgoglio da difendere in fondo, quello dell’uomo di casa, colui che porta i pantaloni, quello che prende in mano le situazioni dentro e fuori dal letto.
- Mh, non essere ridicolo! Sai che me frega di come ti chiama quel piccoletto! –
- Non piccoletto Sasuke, nostro figlio! – lo corresse subito Naruto. Ultimamente era diventato ripetitivo, non faceva altro che rammentargli come un disco rotto che Sai era il loro bambino, il loro figlioletto, il loro pargolo. Poco ci mancava che esclamasse che fosse il frutto dei suoi lombi, ma non osava mai dirlo manco per scherzo perché se no si beccava in piena faccia il primo oggetto contundente che capitava sottomano a Sasuke. Era già esausto da quella nuova condizione di padre, ed erano passati solo un paio di mesi da quando lo avevano adottato.
- Dai Sai, torniamo a giocare! Lasciamo stare questo musone geloso! – trillò allegro dando tanti bacini sulla guancia del piccolo facendolo ridere.
- Papà Naruto! Batta! –
Quelle scenette “commoventi” per Sasuke erano solo la dimostrazione di quanto quella piccola peste si stesse catturando tutte le attenzioni di Naruto. Ormai il compagno non faceva altro che parlare di lui, anche quando erano sotto le coperte. Anche quando si sarebbero dovuti dedicare ad attività rinvigorenti come il sesso, ed invece finivano con il discutere dei problemi del figlio. Come se a due anni potesse averne.
- Nah… Sasuke! Scusa mi guardi un attimo Sai, devo andare in bagno! –
- Eh? –
- Devo andare al bagno ho detto! Guardalo un secondo tu! – disse Naruto abbandonando il piccino fra le braccia del compagno per poi schizzare via alla velocità della luce.
- Aspetta tu! – ribatté stizzito Sasuke, accidenti lui stava cercando di rilassarsi con un buon libro ed ora si ritrovava in braccio quel piccoletto. Anzi no, suo figlio. Per una frazione di secondo si guardarono tutti e due negli occhi, dubbiosi. Poi Sai interruppe il contatto concentrandosi sui piedini scalzi e cominciando a giocherellarci. Sasuke stava immobile, quasi rigido. Per la prima volta si rese conto di non sapere assolutamente come diavolo si tiene in braccio un marmocchio. Lo aveva fatto davvero poche volte da quando Sai aveva invaso le loro vite. Era sempre Naruto quello si occupava della sua igiene, di farlo giocare, insomma, era sempre a ciondolare fra le braccia muscolose del suo amato. Per cui Sasuke non aveva fatto proprio la minima pratica.
- Ehi… stai fermo! Che vuoi fare?! – andò nel panico quando vide il piccino che si agitava, come se volesse sfuggire al suo abbraccio. Ma se lo lasciava andare rischiava di cadere dal divano, facendosi male. Così strinse di più la prese perché non si dimenasse troppo. Il corpicino di Sai emise un suono strano, simile ad un lamento. Si voltò verso Sasuke con un espressione alquanto buffa. Aveva gonfiato le guanciotte indispettito, forse non si aspettava che avrebbe fatto resistenza al suo tentativo di fuga.
- Mh! Tu non vai da nessuna parte! Non sono mica arrendevole come Naruto che sta dietro a tutti i tuoi capricci! – esclamò Sasuke sorridendo soddisfatto per aver imposto un limite al piccolo. Credeva di averla avuta vinta. Capì che si sbagliava quando non poté in alcun modo porre un freno a quegli occhietti scuri che si riempirono di lacrime per poi esplodere in un pianto a dirotto. Fu così che lo trovò Naruto di ritorno dal bagno. Sasuke totalmente nel panico e Sai che piangeva disperato.
- Ma che diavolo hai fatto?! –
- Non ho fatto nulla! E’ lui che ha iniziato a piangere senza motivo! –
- Sasuke, i bambini non piangono mai senza un motivo! E’ colpa tua, lo avrai spaventato! –
- Che cosa?! – Naruto glielo strappò letteralmente dalle mani per poi cercare di farlo calmare.
- Buono, buono! – lo cullava piano accarezzandogli la testolina. Sasuke rimase attento ad osservare, sembrava che il suo abbraccio avesse un che di “magico”, visto che il bimbo si rilassava subito. Smise infatti subito di piangere per la gioia del suo papà biondo – Nah, visto che è passato?! Papà Sasuke non è cattivo, è solo stupido! –
- Ehi! Vacci piano Dobe, non dire cose strane a nostro figlio! – saltò letteralmente in piedi puntandogli contro un dito accusatore. Non notò l’espressione addolcita di Naruto – Che… hai? –
- Lo hai chiamato “nostro figlio”… - affermò mostrando un sorriso intenerito. Proprio quello a cui Sasuke non aveva mai saputo resistere.
- Sasuke, quando lo prendi in braccio devi essere rilassato… se no gli metti agitazione! E se tenta di sfuggirti rimani calmo, se non vuoi assecondarlo devi solo fargli capire dolcemente che per adesso deve starsene buono fra le tue braccia… - Naruto si avvicinò a Sasuke e gli porse di nuovo quel fagottino, lui un po’ timoroso lo prese. Sai lo guardò incuriosito, sembrava stranamente più sereno di poc’anzi.
- Così… va bene? – domandò un po’ scettico l’Uchiha mentre imitava i gesti di Naruto come il cullarlo leggermente.
- Sì, perfetto! Ci sei riuscito, ‘tebayo! –
Il bimbetto non avvertendo più tensione si rilassò poggiando la testolina al suo petto. Sasuke provò una strana sensazione quando si rese conto di poter sentire i battiti del suo cuoricino. Erano così veloci, come se si fosse emozionato tutto un tratto.
- Non è così difficile in fondo… - replicò lui non smentendo per nulla il tipico orgoglio Uchiha. Il bimbo sollevò nuovamente il visino pallido verso Sasuke, una strana espressione dipinta in volto. Era come molto concentrato e le sue labbra si mossero subito dopo dicendo una singola parola – Papà… -
Era la prima volta in assoluto che si rivolgeva a lui con quel termine. Anzi, era proprio la prima volta che gli rivolgeva la parola.
- Nah, Sasuke ti ha chiamato papà! Non è meraviglioso?! – Naruto era già al settimo cielo e aveva preso ad saltellare qua e là come uno scemo. E anche Sasuke a modo suo pareva felice per quell’evento, solo che non lo mostrava in maniera esagerata come l’amato.
- Papà… - disse nuovamente Sai, forse questa volta avrebbe pronunciato anche il suo nome. La cosa stranamente lo interessava. Sia lui che Naruto erano in attesa della sua prossima parola, praticamente con il fiato sospeso.
- Papà… uke! – disse infine tutto sorridente il piccino. Sasuke si pietrificò sul luogo, incapace di controbattere. Naruto invece prese a ridere e ridere. Per poco non soffocò dal ridere.
- Papà uke! –
- Ti piacerebbe! Non sono un uke, io! – offeso a morte Sasuke stava per strozzarlo, ne era sicuro Naruto quando glielo prese, celermente, dalla braccia.
- Ma dai Sasuke! Sai ha solo detto la verità! – lo canzonò divertito Naruto. L’occhiata di fuoco che gli rivolse subito dopo gli fece intuire che era diventato alquanto suscettibile sul suo ruolo a letto.
- Fino a prova contraria non sono io quello lo prende! Io sono colui che da! –
Naruto lo squadrò un po’ perplesso dinanzi cotanto egocentrismo – Sasuke Uchiha, non avrai ripreso a leggere quegli stupidi manga yaoi che ti regalò Ino ai tempi dell’università, vero? –
- Ma quali manga yaoi! Non sono mica una ragazzina in calore! –
- Però io mi ricordo di come ti sei infervorato a parlare con Ino dei ruoli Seme-Uke che c’erano in quei manga… - sogghignò malignamente Naruto rammentando come se fosse ieri la scena.
- Mh, ricordi male Dobe! –
- Eddai Sasuke, scherzavo! Lo sai che il nostro rapporto è molto versatile, no? Una volta io, una volta tu, abbiamo sempre fatto così! –
Sasuke grugnì seccato dandogli le spalle, sembrava quasi che le orecchie gli fumassero tanto era adirato. Lui allora sospirò afflitto, volgendo lamentale a tutti i Kami del cielo. Quanta pazienza ci voleva con Sasuke, ma quanta.
- Ehi, Sasuke… -
- Cosa? –
- Guarda che Sai non ti ha chiamato così per offenderti! Cosa vuoi che ne sappia di ste cose? Anche il mio nome non lo pronuncia in maniera corretta a volte, dagli tempo! –
- Tsk… -
- Sasuke… - avvertì una mano posarsi sulla sua spalla e obbligarlo a voltarsi.
Le calde labbra di Naruto parvero avere su di lui lo stesso effetto calmante che avevano gli abbracci di quest’ultimo per Sai. Non furono necessarie altre parole dopo quel bacio appassionato, con la lingua intendiamoci.
Il piccolo Sai, che nel frattempo era stato rimesso a terra, si avvicinò a Sasuke aggrappandosi ai suoi pantaloni. Sasuke lo osservò ancora un poco arrabbiato – Ed ora che c’è? –
- Papà Sas’ke! – e allungò le manine verso di lui.
- Credo che voglia che tu lo prendi di nuovo in braccio! – disse Naruto ridendo nuovamente, ma questa volta con maggiore dolcezza. Non gli era sfuggito quello sguardo dapprima duro sciogliersi del tutto quando il figlioletto ebbe pronunciato in maniera quasi corretta il suo nome. Sasuke allora si chinò e lo riprese in braccio per poi andare a sedersi sul divano con lui sulle gambe.
- Naruto, ora ci sto un po’ io con il bambino! Tu riposati… -
- Ok! – esclamò il ragazzo biondo allontanandosi dalla stanza, questa volta tranquillo di lasciare il piccino con Sasuke.

Sasuke con la mano libera riprese il suo libro, per fortuna ora Sai pareva rilassato e se ne stava quieto seduto in braccio a lui. Ogni tanto le sue piccole dita andavano a sfiorare la superfice del libro, indicando frasi a caso.
- Quando sarai più grande ti spiegherò i kanji, Sai… - il bimbetto gli sorrise di nuovo gioioso prima di esclamare un insensato – Mamma uke! –
- Ma perché i mocciosi cominciano a parlare?! –

Era proprio vero che la prima parola di tuo figlio non te la scordi mai.

END
08/01/12



*****

Ciao a tutti! Ed ecco la seconda one shot di questa stramba raccolta! XDD Sono rimasta piacevolmente sorpresa nell'apprendere che questa raccolta stia destando un certo interesse, ne sono felice!! ♥
In questa seconda one shot ho messo alla prova Sasuke, badare al piccolo Sai non è così semplice, neh, caro il mio scoiattolo?! * v * Deve imparare ancora tanto, sia lui che Naruto sono ancora dei genitori in prova ma vedrete che in qualche modo se la caveranno, forse, ha ha! XD
Bè insomma, è troppo divertente scrivere questa raccolta, mi rilassa ed ogni volta trovo nuovi interessanti spunti da trattare!! :D
Altre storielle sono già in lavorazione, preparatevi dunque, il peggio deve ancora arrivare, ha ha! XD E tu Sasuke aspettati di venir maltrattato perchè sì, perchè sei un ragazzo cattivo e ti meriti solo carbone sotto l'albero! U_U Lo so che Natale è già passato da un pezzo, era così per dire! XDD

Bene, ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno commentato, salvato fra i preferiti e inserito fra le seguite!!

In particolare GRAZIE a Miwako_chan, perchè è sempre così carina da seguire ogni cavolata che pubblico!! XDD Sono felice che per una volta riesco a trattare il NaruSasu che a lei piace tanto, anche se in forma AU! ^////^

Ci si vede al prossimo aggiornamento, un bacione immenso a tutti!!! ♥

See you soon fan writer...

  
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