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Autore: roby chan    03/09/2006    0 recensioni
Una voce nella notte... Vari personaggi raccontano un pezzo di storia sconosciuta ai più. R & R please!
Genere: Generale, Triste, Malinconico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Noemi – Side Story 2 : Colui che tutto sapeva

Domani finalmente saremo al Villaggio.
Dopo due anni e mezzo d'allenamenti, sono riuscito nei miei propositi.
Ho preparato Naruto al suo destino. O almeno spero…
Anche se manca poco meno di un'ora di cammino, ho preferito bivaccare qui in questo boschetto.
Ho lasciato il cucciolo a dormire al campo e mi sono addentrato tra gli alberi.
La mia meta è una grotta qui vicino.
Sembra strano, ma non pare che qui siano passati quindici anni, come allora le piante sono rigogliose e il silenzio perfetto.
Con gesti sicuri scosto una fitta coltre di foglie ed entro in una spaccatura nascosta.
Tutto è rimasto come allora.
Sembra sempre che sia appena passato un ciclone.
Graffi sul pavimento e i muri, mobili distrutti e tanto sangue in giro, particolarmente concentrato intorno e su una culla lignea e in un'alcova di roccia piena di pelli.
Come allora i miei occhi si soffermano sulle cornici rotte, ricordi e simboli di un amore.
Senza rendermene conto ne sollevo una, dalla foto una donna dai capelli rossi e gli occhi sanguigni mi sorride, mentre si accarezza il ventre gonfio.
Kyubi, la demone volpe.
Ne sollevo un'altra, Kyubi è teneramente abbracciata ad un uomo biondo con gli occhi azzurri.
Shin, il quarto Hokage.
Infine una terza foto, Shin seduto accanto a Kyubi, mentre lei tiene in braccio un fagotto da cui spunta un ciuffo dorato.
Noemi.
Un sospiro mi sale alle labbra.
Kyubi, Shin e Noemi non sono stati di certo baciati dalla fortuna…

Il sogno di Shin è sempre stato uno: Diventare Hokage.
Non lo faceva certo per il suo clan, distrutto nel tentativo di diventare potente, ma solo per se stesso.
Certo era un piccolo genio, ma possedeva un'umanità sconosciuta a molti ninja.
Quando lo conobbi mi dissi subito che sarebbe diventato un gran brav'uomo.
E, naturalmente, non mi sbagliai.
A quindici anni era già a capo della migliore squadra di Ambu col soprannome di "Fulmine Giallo".
Ogni volta che c'incontravamo, lui mi diceva di fare meno il maniaco.
Allora io gli rispondevo di divertirsi di più, di innamorarsi.
E immancabilmente lui sorrideva, un sorriso sereno, felice e appagato.
Non capii quel sorriso per anni.
I problemi iniziarono, quando lui aveva circa ventun'anni.
Al villaggio fu offerta un'alleanza con un villaggio minore.
E quale metodo migliore c'era dell'unione matrimoniale tra la figlia del capo villaggio, con il migliore dei nostri ninja?
Shin era il migliore dei nostri e il consiglio per convincerlo gli offrì la carica che tanto bramava e per piegarlo ai suoi voleri, in caso di rifiuto, ci sarebbe stata la degradazione a vita.
Non c'erano vie d'uscita, così fu costretto a sposare Rei Fon.
La loro unione non fu felice, ma neanche triste; Rei stessa era stata costretta alle nozze e col tempo strinsero una pacata amicizia.

Gli anni passarono.

Shin era un ottimo Hokage e grazie al suo lavoro eravamo in una fragile pace.
Mi sorpresi quando, al ritorno da un viaggio, Shin mi disse che sarebbe diventato padre; decisi così di rimanere al villaggio.
Fino a quando, una piovosa sera d'ottobre il mio ex-allievo m'invitò a festeggiare.
Di Shin si può dire tutto, tranne che reggesse bene l'alcool.
Dopo un paio di bicchieri iniziò a ridere e continuò per altre due bottiglie di saké, poi improvvisamente smise e cominciò a battere la testa sul tavolo dandosi dello stupido.
Decisi di chiedergli finalmente cosa festeggiassimo.
La sorpresa quando mi disse – La nascita di mia figlia. –
Mi dissi che non era possibile, tutto il villaggio sapeva che Rei aspettava un maschio.
Quando lui si spiegò rimasi di sale.
Da ragazzino aveva conosciuto una persona e con gli anni l'amicizia e l'affetto si erano trasformati in amore e in una solida relazione; volevano addirittura sposarsi e mettere su casa, ma l'alleanza e il ricatto erano arrivati prima.
Erano stati sul punto di lasciarsi, ma il loro amore era troppo forte, così erano rimasti più o meno insieme.
Rei sapeva che nel cuore di suo marito c'era un'altra donna e lo accettò; gli chiese solo di darle qualcuno da amare: un figlio.
Così Rei rimase incinta, peccato che anche l'altra donna era rimasta incinta nello stesso periodo.
E in quel giorno di pioggia era nata sua figlia, però non poteva portarla al villaggio.
La donna che amava era una demone volpe e sua figlia una mezzo demone.

Purtroppo all'epoca non riuscii a trovare un modo per aiutarlo, poi le cose precipitarono.

Il 10 ottobre, all'ospedale del villaggio Rei partoriva suo figlio.
L'undici sera portarono il piccolo per la poppata serale. Tutto bene.
Il 12 mattina un'infermiera andò a svegliare Rei per una visita di controllo, ma Rei era morta nel sonno.
I medici dissero poi che la causa fu un aneurisma cerebrale.
Shin divenne così vedovo.
Volendo poteva portare al villaggio la donna che amava e sua figlia, però era troppo preoccupato per suo figlio che era di salute cagionevole e aveva bisogno di molte cure.
Così fu costretto a rimanergli accanto per alcuni mesi, fino a quando il piccolo non si riprese almeno un po'.
Nel frattempo erano sorti alcuni problemi ai confini e, appena fu possibile, il consiglio mandò Shin al fronte.
Riuscì a risolvere la battaglia a nostro favore in breve tempo.
Ma erano ormai tre mesi che non dava sue notizie a Kyubi, la donna che amava.
Posso supporre che a causa della preoccupazione e della mancanza di notizie lei impazzì.
Perse il controllo del suo lato più "umano" e prese forma animale.
Secondo Tsunade riprendere la forma animale, per un demone, è molto doloroso e per questo probabilmente si ferì.
In un ipotetico impeto materno, durante la mutazione, andò alla culla e la trovò vuota.
Completamente fuori di sé lasciò la caverna e attaccò il villaggio.
Quando Shin arrivò, capì caricandosi d'ogni colpa, inoltre vide tra le sue fauci uno dei pupazzi di Noemi, così decise di fermare la donna che amava con le proprie mani.
Evocò Gamabunta e il resto è storia, rinchiuse il demone dentro un contenitore vivente: suo figlio.
Quando alla fine lo raggiunsi era troppo tardi, riuscii solo a sentire le sue ultime parole: Noemi e Naruto.
In quel momento incominciò a piovere.
Lasciai subito il villaggio alla ricerca della bambina.
A tutt'oggi non so come riuscii a trovare la grotta; fortuna caso o altro.
C'era sangue, tanto sangue. E distruzione.
In un primo momento ero sicuro che Kyubi avesse dilaniato la piccola, quando vidi la culla imbrattata di sangue.
Stavo per andarmene, quando sentii un rumore provenire dal letto, con un rasengan in mano mi avvicinai e tirai un lenzuolo macchiato di sangue.
Rimasi gelato, quando vidi una bimba bionda dagli occhi celesti che si stava ciucciando il pollicione del piede che appena mi vide lasciò andare il piede e rise.
Rise come tutti i bambini felici.
Ammetto che i miei occhi si sono riempiti di lacrime.
Portai la piccola al villaggio dall'Hokage e ancora oggi me ne pento.
A causa mia Noemi è rinchiusa in un feretro di cristallo, sigillata a vita.
Tutti mi chiamano Sennin, ma dove sta la vera saggezza?

Ponendomi l'ultima domanda sono tornato al campo, ormai sta albeggiando e tra poco il cucciolo si sveglierà.
Presto dovrà affrontare Alba e Orochimaru.
Com'è che l'ha definito Itachi Uchia? Eredità del quarto Hokage? Be non sa quanto.
Mi chiedo cosa direbbe Naruto se sapesse di Shin, Rei e Noemi, i suoi genitori e sua sorella.
Sorrido, non è ancora il tempo.
Presto, forse…

- Presto, forse… - mormora la ragazza invisibile, alle spalle di Jiraya.
Sa che quel giorno, quando arriverà, nessuno potrà fermare il suo protetto, anzi suo fratello.
Lo ha sempre saputo, del resto sono sempre stati simili.
Ora bisogna solo aspettare.
Solo aspettare…

Fine

Grazie per i vostri commenti.
(L'autrice s'inchina e va a rinchiudersi in un bunker. Affida l'angolo dei commenti a Gaara.)

Gaara: Dato che l'autrice teme ripercussioni, mi ha affidato il siparietto.
Sakura: Ma lo volevo fare io!
(Sakura subisce un funerale del deserto, l'autrice dal bunker esulta.)
Gaara: Qui si termina la seconda Side Story. Vi prego di commentare.
Kisame: Non ne ho nessuna voglia.
(Kisame subisce un funerale del deserto, dopo essere stato pestato a sangue.)
Gaara: La soluzione del NOEMI QUIZ è: Grigione = Kakashi, Sopracciglione = Gai, Barbetta = Asuma, Dango = Anko, Vecchietto = Maestro Sarutobi/Terzo Hokage, Biancone = Jiraya e Signorina = Tsunade.
Sasori: Fin troppo facile.
(L'autrice esce dal bunker e smonta Sasori, poi Gaara fa cinque funerali del deserto a ciò che resta del marionettista. L'autrice torna nel bunker.)
Gaara: Hanno indovinato Giodan e Lucifer_the_Darkslayer. A loro è dedicato il capitolo.
(Nessun commento)
Gaara: Chiudo il siparietto chiedendovi ancora di commentare e arrivederci alla prossima.
(Gaara raggiunge l'autrice nel bunker, - per non farla sentire sola – dice lui.)

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