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Autore: Arwenlight    22/01/2012    1 recensioni
una goccia di argento in un mare di puro oro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Draco rimase un attimo attonito ed alquanto scioccato dalle parole erano appena uscite dalla bocca della sua eterna rivale.

Si domandò se non soffrisse di qualche problema all’udito, se fosse stato un frutto della sua immaginazione o se avesse solamente bisogno di un buon psichiatra.

 

- scusa?- domandò con finta indifferenza per non far trasparire il suo strano stupore.

 

La Granger sapeva benissimo di aver appena detto qualcosa che lui non si sarebbe mai aspettato di udire da lei, ma non ci fece caso. 

Non per niente era andata li con la disperata intenzione di convincere Draco ad andare con lei.

Hermione stessa non era a conoscenza dello strano motivo che l’aveva spinta a fare una tale proposta.

Era stato un impulso improvviso dettato dalla necessità di scappare, di sentirsi libera come lo era stata prima di finire risucchiata in un romanzo epico in cui faceva la parte dell’eroina.

E chi era l’unica persona che avrebbe potuto capire cosa significa sentirsi oppressi se non Draco, vittima di un signore troppo potente ed un padre comandante?

Sentiva che quella domanda andava fatta,  percepiva che era la cosa giusta da fare, nel bene o nel male, non avrebbe avuto rimorsi.

 

- voglio che tu venga con me, lontano per un po’ di tempo da questa realtà, da questi posti che per quanto possano sembrare sereni e allegri come una volta, non saranno mai come prima.

La gente riprenderà a lavorare, le mamme cureranno i loro figli e le faccende domestiche come hanno sempre fatto, i mariti o fidanzati rientreranno a casa salutando le loro dolci metà benedicendo il fatto che possono ancora godere dell’amore.  Ma noi? I miei genitori, che tanto hai disprezzato sono babbani, non hanno mai saputo tanto del mondo magico perché non volevo spaventarli rivelandogli che rischiavo di morire un giorno si e l’altro anche. Non hanno mai saputo che ho vissuto in una tenda, mangiando funghi, ricercando maledettissimi oggetti.

In questo ultimo anno non sapevano nemmeno di avere una figlia. Io non potrò tornare da loro e sperare di ricominciare a vivere come se niente fosse.

Per quanto io li possa amare non capiranno mai come mi sento. Non saranno mai in grado di consolarmi quando ripenserò alla risata di Fred, ai tremendi capelli di Tonks, al cioccolato di Lupin o allo strano sguardo di Malocchio. –

Le immagini le si presentavano alla memoria come stilettate nei polmoni.

 

Hermione s’interruppe, e Draco che la stava ascoltando senza però guardarla, notata la pausa alzò il capo per osservarla e ciò che vide lo spaventò.

La ragazza aveva le guancie bagnate da lacrime silenziose, le mani che erano stette al grembo tremavano convulsamente e i suoi occhi solitamente profondi e vivi, erano diventati vacui, persi e desolati.

 

“forse hai avuto sempre torto Draco” si disse mentalmente il ragazzo.

“ La ragazzina che hai qua davanti a te, la stessa ragazzina che per anni hai odiato e schernito, è migliore di quello che pensavo e forse anche più sola.

Non siete poi tanto diversi tu e lei.

Hermione ha vissuto con una famiglia che per quanto bene le volesse, non era in grado di comprenderla, ne di aiutarla.

Un po’ come te.

E se fosse lei la mano di salvezza in grado di sollevarti dal fondo in cui sei per aiutarti a risalire?

E se lei fosse esattamente sul fondo come te e non sul piedistallo insieme a Potter e Lenticchia?”

Osservandola il ragazzo pensò proprio che lei si trovasse esattamente dove stava anche lui.

 

Draco si alzò e decise di fare una cosa che per tutta la sua vita non gli era mai stata concessa dai suoi genitori: un abbraccio.

Voleva abbracciarla.

Sentiva che quel gesto andava fatto,  percepiva che era la cosa giusta da fare, nel bene o nel male, non avrebbe avuto rimorsi.

Lei si era esposta andando in suo aiuto, adesso avrebbe dovuto farlo anche lui.

 

A passi indecisi e tentennanti, abbandonata la spavalderia che lo contraddistingueva, si avvicinò a lei, tirò fuori un fazzoletto dalla tasca e abbassandosi per trovarsela di fronte le asciugò le guancie rosse.

Hermione sussultò alla vicinanza del ragazzo, ma non si allontanò. In realtà non riusciva a capire la strana sensazione che stava provando, imbarazzo per certo, ma qualcosa degli occhi di Draco le fecero capire che lei non era sola. Si sentì al caldo. Osservò il suo viso e ne rimase incantata.

Era veramente un bel ragazzo, con quei regali zigomi appuntiti e quegli occhi freddi color dell’argento fuso.

Senza aspettare ne uno sguardo, ne una parola, ne un gesto, sciolse le braccia di Hermione ancora avvinghiate allo stomaco, se le portò ai fianchi e la strinse forte, con una mano le accarezzava i capelli e con l’altra la teneva attaccata al suo corpo che l’avvolgeva come una coperta.

Compreso che il contatto non dava poi così grande fastidio ad Hermione che in un primo momento si era irrigidita poi si era lasciata trasportare, Draco sorrise e lentamente avvicinò la sua bocca all’orecchio della ragazza e le sussurrò:

-  Goditelo questo momento cara la mia Granger, non succederà spesso quando saremo in viaggio, avremo altro a cui pensare, altro da vedere e visitare. –  

 

Lei si staccò dal suo corpo quanto bastava per guardarlo negli occhi e accennando un breve sorrisetto acquoso disse:

-   allora è un si ?-

 

- per fortuna che sei la strega più intelligente del tuo secolo eh Granger? –

Lei afferrata la sua risposta, sfoderò un sorriso smagliante e si alzò sulle punte per abbracciarlo ancora.

- grazie grazie grazie furetto. Non so  come mai tu abbia accettato, ma ne sono veramente contenta. –

 

Draco si staccò da lei, camminò verso la riva voltandole le spalle e rimanendo girato disse:

- non lo faccio solo per te, lo faccio principalmente per me, perché ho capito che devo essere diverso da quello che sono sempre stato. Come hai detto te.

Ho inseguito il male, ho agito contro i buoni di cuore e i coraggiosi, perché era lo stile di vita con cui sono stato cresciuto, ma ora che ho visto dove ha condotto chi lo adorava fanaticamente, comincio a comprendere di essere sempre stato dalla parte sbagliata del fiume. –

 

Si girò e divertito disse:

- non fraintendermi, non avrei potuto sopportare di far parte del circolo di San. Potter e re Lenticchia, ma avere un padre che di nome non faccia Lucius sarebbe stato meglio. –

E osservata la faccia contrariata di Hermione alla presa in giro dei suoi migliori amici, scoppiò a ridere di gusto. Si avvicinò, le diede un buffetto sulla guancia e le disse:

- dai, sto solo cercando di sdrammatizzare la situazione, che già di per se è abbastanza drammatica. Mai infatti si è sentito che Draco Malfoy fraternizza con Hermione Granger, non pensi?-

 

Hermione ripensò ad una discussione avuta anni prima con Ron.

<< è di Durmstrang!>> esplose Ron.

<< Gareggia contro Harry! Contro Hogwarts! Tu… tu stai…>> Ron evidentemente stava cercando parole abbastanza forti da definire il crimine di Hermione,

<< Fraternizzando con il nemico, ecco cosa stai facendo!>>

 

Sorrise al solo pensiero di quello che avrebbe detto Ron se avesse saputo del suo imminente viaggio con Draco Malfoy.

“ si, il mondo sta proprio cambiando”

 

 

 

 

 

 

  
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