Capitolo
1
Avviso
importante ai lettori:
Io
non mi baso più sul libro quindi se nell’epilogo
c’è scritto
qualcosa di diverso
Da
questo…pazienza devo usare l’immaginazione!
Era
tutto finito.
Non
potevamo riavere indietro l’essere speciale, il trio come
prima, l’avventura.
Era tutto finito.
Odiavo
che dentro di me volessi Voldemort ancora lì, a
terrorizzarci, a darci forza.
Non
eravamo più Harry, Hermione e Ron, ma eravamo
Harry..…..Hermione e Ron.
Separati
dalla fine di tutto.
-Vi
va di andare in vacanza?- Se ne uscì il mio ragazzo. Mise il
suo braccio
intorno alle mie spalle.
-Dici
una settimana?- Rispose Harry che, per la prima volta dopo la nostra
separazione, si era seduto con noi a mensa.
Era
passato molto tempo dalla sua morte.
Non che nessuno ne parlasse più, eh. Era un fatto che
sarebbe rimasto nella
storia.
Poggiai
una mano sui suoi capelli rossi e glieli spettinai. Mi diede un bacio,
l’ennesimo, l’unica cosa che mi faceva sentire un
po’ meglio.
-Io
propongo due mesi.- I due mi sorrisero.
Notai
qualcosa di diverso nel mio amico, lo scrutai con attenzione. Mi guardo
perplesso e lanciò un’occhiata alla ‘Che
succede?’.
Capii.
-I
tuoi occhiali?- Domandai. Rise. Alzai un sopracciglio
(abilità acquisita
finalmente). Smise di ridere.
-Lenti
a contatto.- Indicò i suoi occhi e vidi che anche il colore
era cambiato.
Risi
io stavolta. Il mio amore mi strinse a sé.
-Che
ne pensa Ginny?- Chiesi.
D’un
tratto si fece scuro e sentii che Ron chiudeva il pugno violentemente
dalle
dita che fecero un rumore strano.
-Ragazzi,
mi dite che succede?- Ero nel bel mezzo di una situazione di tensione.
Non
capivo che succedeva. Deglutii.
-Diciamo
che lei…ehm…è stata attaccata da una
farfalla!- Esclamò. A quelle parole gli
lanciai un pugno sul braccio.
-Ahu!-
Mi feci male al posto suo. Diciamo che durante quell’anno si
era allenato.
I
due si misero a ridere. –Vi eravate preparati la battutina?
-Tranquilla
amore.- Mi calmarono le sue parole.
Poggiò
le sue labbra sulle mie e notai il lucidalabbra che gli avevo stampato
in
faccia prima. Mi lasciai andare in una risata.
-Che
c’è?
-Ooh.-
Harry aveva capito. Sorrise trattenendosi dallo scoppiare a ridere.
-Hermy?
-Pulisciti.-
Gli porsi un fazzoletto. – Hai del lucidalabbra spalmato
sulla faccia.
A
quel punto Harry non resistette più e rise così
forte da farlo sentire a tutti.
-A
proposito della vacanza?-Cercò di cambiare discorso il mio
fidanzato premendosi
il fazzoletto sul viso.
-Dammi
qui.- Dissi e presi il fazzoletto con l’intento di pulirlo.
-Che
ne dite di una bella spiaggia in Spagna?- Proposi. Loro due sferrarono
un
grande sorriso.
Mi
serviva un po’ di ossigeno, vero, che si respira in quello
che, per i babbani,
è il mondo reale.
-Spagna?
Per cosa?- Piombò Ginny e le sorrisi.
-Vacanze.
– Risposi.
Notai
che qualcuno mi stava fissando, appena lo raggiunsi con lo sguardo
rimasi
incantata, i suoi occhi illuminarono i miei, sembrò
nascondere un sorriso, poi
si girò verso i suoi amici.
In
quel periodo Draco Malfoy era
strano.
Dimenticai,
o finsi di farlo, quel momento.
La
piccola (non più così tanto) Wesley mi stava
scrutando.
-Che
guardi?- Domandò. Mi svegliai da quella trance.
-Ho
dormito poco. Devo andare a…
-Studenti
di Hogwarts…-Cominciò la Mcgranitt. –So
che Silente, il vostro preside, avrebbe
voluto fare questo discorso, ma so anche che adesso lui avrebbe ceduto
la
parola a una persona di grande impatto per questa guerra. Harry
Potter…puoi
venire qui, per favore?- Proseguì.
Mi
girai verso il mio amico e gli lanciai un sorriso. Lui diede un bacio
sulla
guancia alla sua ragazza e si alzò in piedi.
Non
riuscii ad immaginare cosa provava passando tra la gente che aveva
subito
perdite a causa sua. Era così.
A
dire il vero non lo pensavo anche se era la verità secondo
qualcuno.
Arrivò
accanto alla Mcgranitt.
-Ciao
a tutti.- C’era aria di imbarazzo.
–
So che alcuni di voi mi avrebbero voluto
morto in questo momento, molta gente ci ha lasciati perché
non è stato così.
Io, però, continuo a pensare che se non mi fossi opposto lui
ci avrebbe distrutti
e sarebbe stato peggio.
-Almeno
saremmo morti con i nostri cari!- Urlò qualcuno dal fondo
della classe, un
maschio. Mi diede fastidio.
-Avete
ragione…-Ammise il mio amico Potter rassegnato.
-Non
ascoltarlo, è solo un idiota! Tu ci hai salvati e non credo
che sareste stati
felici se lui si fosse sacrificato e basta.- Urlai alzandomi in piedi
sulla
sedia.
Era
inappropriato. Piton mi guardò con gli occhi spalancati, ma
la Mcgranitt mi
sorrise. Tornai al mio posto.
Notai
che gli occhi furbi di prima mi guardavano ancora. Gli sorrisi prima di
ricadere nelle braccia del mio ragazzo.
-Ti
amo.- Mormorai. Ron mi baciò in testa.
-Grazie.-
Mi disse Harry. Riposi tutta l’attenzione su
un’altra cosa o meglio, persona,
credo.
Guardai
Draco. Mi fissava. Stavolta, però, mi guardava con un
sorriso beffardo sul
volto.
-Hai
avuto coraggio.- Mi disse Ginny. Annuii. Lo aveva preso per un grazie.
Annuì
anche Draco. Aggrottai le sopracciglia.
‘Mezzosangue’
Mimò. Strinsi i pugni. Harry era tornato al posto. Gli
sorrisi.
-Che
succede? – Disse alludendo ai miei pugni serrati. Scossi la
testa e mi
agganciai a Ronald.
-Ragazzi
potete continuare la cena.-
Sospirai.
-Ron,
io vado non mi sento tanto bene.- Lo avvertii. Sorrise.
-Che
hai?- Mi sentii quasi male.
-Dolori
di stomaco, ti prego, devo andare.
Mi
diede un bacio in fronte mi avviai verso i dormitori.
-Piccola
innocua mezzosangue…- Era lui. Mi voltai di scatto.
-Che
vuoi idiota?-
-Oh
oh la signorina Granger si ribella!-
Afferrai
i lati della sua uniforme e lo spinsi contro il muro.
Ricambiò il gesto e mi
ritrovai al suo posto.
Incontrai
i suoi occhi così pieni di luce, ma non mi feci ipnotizzare,
solo che non
riuscivo a staccare la mani da lui.
-Malfoy
sei proprio…- Lui, che mi aveva insultata per anni e che mi
avrebbe uccisa
prima o poi mi guardò negli occhi.
Quel
momento fu intenso, sentivo qualcosa dentro di me che mi spingeva ad
avvicinarmi, era come se avessi voluto abbracciarlo e rimanergli
attaccata per
sempre. Il mio stomaco era in festa e non sapevo il perché,
era un motivo
profondo ed allo stesso tempo misterioso ed inesistente.
Avvicinò
il suo viso al mio e poggiò delicatamente le sue labbra
rosee sulle mie, le
aprii di scatto provando a sfuggirgli, poi, però, mi lasciai
andare, ricambiai
il suo bacio. Era intenso e sentivo il bisogno di avere di
più, semore di più.
-Scusa.-
Disse staccandosi. ‘Grazie al cielo’
-No,
niente.
-Veramente…-Stava
cominciando a piangere.
-Malfoy
tu non…
-Vedi?
Tutti mi chiamano per cognome, nessuno di voialtri mi chiama per nome
solo
perché sono un cazzone.- Sembrava disperato.
-Cosa?
-Sono
voluto diventare un mangia-morte per sentirmi speciale, ed era
così…quanto
vorrei che almeno tu mi accettassi.- Spiegò.
-Ma
sono la persona che più odi al mondo!
-Non
è vero! Hermione, ascoltami, io ti amo. Rimani ad ascoltarmi
almeno ora che ho
perso tutto!- Mi implorò.
Sentii
il cuore battermi forte ed il senso di colpa che mi afferrava. Dovevo
mettere
fine a ciò.
-Malfoy
tu non sei capace di amare!- Urlai.- Tu non sei capace di fare niente.
Cominciai
ad andarmene a passo affrettato.
-Controlla
sotto il tuo letto!- Esclamò. Corsi via con un vuoto nel
cuore incolmabile.
Lui non
mi amava
veramente.
Spazio
alla Babbana
Bentornati su questo
canale!
Grazie mille e
stavolta vi volevo chiedere di recensire tutti, please.
Bacioni, Michi.