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Autore: pallina90    25/01/2012    14 recensioni
“Lasciami immediatamente” sibila a denti stretti. La accontento e lei riprende a camminare
“Fermati. Dove hai intenzione di andare?”
“Non ti riguarda” esclama
“Cazzo Bella,non posso lasciarti andare via da sola” le urlo mentre lei continua imperterrita a camminare. Sentendo le mie parole si blocca,si volta verso di me ed urla,con il viso rigato dalle lacrime, “E perché? Non sono mica tua sorella” e corre verso la strada. E’ un attimo,succede tutto in un secondo:io che urlo il suo nome e un motorino la travolge,investendola in pieno e lasciandola a terra sull’asfalto.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buon pomeriggio ragazze!!!
Lasciatemi dire quanto vi adoro *_* il primo capitolo ha avuto un successo pazzesco che non mi asoettavo proprio e sono ancora senza parole, quindi grazie, grazie e ancora grazie!
Vi lascio al secondo capitolo che attendete da tanto e ci rileggiamo sotto ;)


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PROBLEMI

 

“ Eddy. ” Esclama felice Alice, gettando in aria le coperte e volando giù dal letto per correre ad abbracciare il suo amato fratello, troppo piccola e buona per accorgersi degli sguardi di fuoco che lui indirizza a me.

“ Ciao piccolina. ” Edward le si avvicina, prendendola in braccio e le schiocca un tenero bacio sulla guancia, poi torna a guardare me e nuovamente mi chiede cosa ci faccia nella camera di Alice.

“ Non hai risposto alla mia domanda. ”

“ Stavo raccontando una fiaba alla piccola per farla addormentare, me lo ha chiesto lei, altrimenti non  sarebbe riuscita a dormire. ” Gli rispondo timidamente, senza staccare lo sguardo dalle mie mani, che tengo sul grembo tormentandole fra di loro. Non sopporto il modo in cui riesce a mettermi in soggezione, lo fa sembrare più minaccioso e arrogante di quanto già non lo sia.

“ Ci sono io per questo. ”

“ Scusami. È solo che tu non eri ancora arrivato e così Alice lo ha chiesto a me. ”

“ Adesso sono qui; puoi andare via, non abbiamo bisogno di te, non sei nostra sorella. ” Mi risponde gelido.

Io mi sento ferita da quella risposta, è vero che non ho alcun legame di sangue con loro, ma non credevo che ciò potesse essere un problema. Senza dire nulla mi alzo velocemente, accarezzo il braccio di Alice per darle la buonanotte, mentre lei, ancora in braccio ad Edward, ci guarda confusa ed esco dalla stanza prima di scoppiare in lacrime: non voglio dargli anche questa soddisfazione.

Arrivata in camera mi butto sul letto e comincio a piangere; odio questo lato del mio carattere, mi fa apparire più debole di quello che sono, ma piangere al momento è l’unica soluzione che trovo per sfogare la rabbia e la delusione che provo per le parole che mi ha rivolto Edward. Sussulto quando sento qualcuno accarezzarmi i capelli; sollevo il viso dal cuscino e incontro lo sguardo tristissimo di Alice, che mi osserva con i suoi occhioni verdi pieni di lacrime. Senza pensarci un attimo la stringo forte al mio petto e cerco di calmare i singhiozzi che scuotono entrambe.

“ E’ cattivo Eddy. ” Sussurra Alice quando riesce a prendere fiato. Mi stupisce sempre: più sto a contatto con lei, più mi rendo conto di quanto stia attenta a tutto ciò che la circonda nonostante sia così piccina. Le prendo il viso tra le mani e la guardo attentamente, legando i suoi occhi ai miei, prima di iniziare a parlare.

“ No amore, non è cattivo. Ha detto solo la verità: io non sono veramente tua sorella. ” Cerco di spiegarle trattenendo le lacrime, non voglio che per colpa mia il rapporto che c’è tra Alice e Edward si rovini: Esme mi ha raccontato che sono molto uniti, per la piccola il fratello è quasi un padre, visto che quello vero li ha abbandonati quando lei aveva solo un anno.

“ Sì invece, io ti voio bene. ” Mi abbraccia forte, stringendo il mio collo con le sue braccine e infilando la testa nell’incavo tra il collo e le spalle. Ricambio il suo abbraccio e alzando lo sguardo vedo riflesso nello specchio Edward che ci osserva da dietro la porta. Subito riabbasso gli occhi: è un comportamento da codardi, ma non riesco a fare di meglio. Nel frattempo sento il respiro di Alice regolarizzarsi, e lentamente la scosto un po’ dal mio corpo per vedere se si è addormentata: ed infatti è così. E’ crollata per la stanchezza e adesso che la vedo dormire è ancora più carina, con il viso rilassato e la boccuccia leggermente aperta. Facendo attenzione che non si svegli l’adagio sui cuscini del mio letto e cerco di infilarla sotto le coperte senza svegliarla. Salto in aria quando vedo una mano sbucare da dietro la mia schiena e aiutarmi a sollevare il piumone, visto che con l’altra mano tengo alzate le gambe di Alice.

Dopo averla messa a letto Edward le fa una carezza leggerissima sul viso e io sussurro un “ grazie ” sperando capisca che mi riferisco al fatto che mi ha appena aiutato.

“ Dopo quello che ti ho detto poco fa mi dici anche ‘grazie’? ” Sussurra anche lui, per evitare di svegliare la bambina. Non riesco a capire se il suo è un rimprovero o un’accusa implicita a se stesso per quanto ha fatto prima.

“ Mi hai aiutato a mettere a letto Alice e quindi io ti ringrazio. Anche se probabilmente lo hai fatto solo per evitare che cadesse. ”

“ Scusa. ” Dice, cogliendomi di sorpresa. “ Prima ho esagerato. Ma mi sono ritrovato ad essere geloso di te.”

“ Cosa? ” Chiedo allibita.

“ Ogni sera sono io a raccontare la favola ad Alice per farla dormire. Prima lo faceva mio padre, ma da quando i miei si sono separati ho preso io il suo posto; il fatto che ci fossi tu mi ha fatto sentire un fratello cattivo, che non pensa alla sua famiglia. Ho avuto paura che Alice credesse che l’avessi abbandonata pure io. Tu non sei sua sorella, non devi prenderti cura di lei. ” Il suo tono si indurisce e conclude la frase con le stesse parole con cui prima mi ha offesa: strano modo per chiedermi scusa.

“Non c’è bisogno che ti scusi se la tua opinione rimane sempre la stessa. Adesso scusami tu ma ho sonno e voglio dormire. Buonanotte. ” Rispondo a tono, non voglio che mi veda piangere di nuovo.
Con un’occhiata sprezzante prende delicatamente Alice in braccio, ed esce. Sarei stata una stupida se avessi creduto che l’avrebbe lasciata dormire con me dopo quello che ha detto.
Prima di chiudere la porta lo vedo portare Alice in camera sua: l’adagia sul letto e poi le si corica affianco, stringendola tra le sue braccia come a volerla difendere da qualcuno. Di scatto chiudo la porta e mi butto sul letto, mi infilo sotto le coperte e faccio di tutto per non piangere, ma non ci riesco, e piangendo mi addormento. Purtroppo però il mio sonno non è affatto tranquillo: per tutta la notte non faccio altro che sognare me che scappo di casa a causa del comportamento meschino che Edward ha nei miei confronti.

Il mattino dopo, quando suona la sveglia ho un aspetto orribile: il volto pallido, segnato da profonde occhiaie per la pessima dormita, gli occhi rossi e gonfi per le lacrime che sono continuate a scendere imperterrite tutta la notte e un mal di testa assurdo che rende anche il rumore dell’acqua della doccia fastidioso. Tento di mascherare il mio viso degno della notte di halloween con un leggero strato di fondotinta e poi, stampandomi in faccia il più falso dei sorrisi, scendo a fare colazione.

In cucina trovo già tutti seduti a tavola, compreso lui che gioca amorevolmente con Alice; quando saluto, lui alza appena gli occhi dal piatto della colazione per poi tornare a mangiare. Alice invece si sporge dalla sedia per scendere, ma prima che cada la raggiungo io e mi inginocchio alla sua altezza. Senza avere il tempo di dire nulla lei appoggia un ditino sul mio naso e poi scoppia a ridere, seguita a ruota dagli altri, compreso Edward che non riesce a trattenere un lieve sorriso che gli increspa le labbra. Io non capisco cosa sta succedendo così Esme mi passa un cucchiaino invitandomi ad usarlo a mo di specchio; lo faccio e scoppio anch’io a ridere: quella piccola peste mi ha sporcato il naso di nutella. Con il dito mi pulisco per poi prenderla in braccio e farle il solletico.

“ Batta, batta Bella. Non lo faccio più. ” Mi dice quasi senza fiato.

“ Sarà meglio per te signorina. ” Le rispondo e poi sfrego il mio naso contro il suo: lei diventa tutta rossa, mentre con la coda dell’occhio vedo Edward irrigidirsi. Ma non mi importa, non cambierò i miei atteggiamenti per lui, mi trovo bene in questa famiglia e voglio godermela il più possibile.

 

POV EDWARD

Ho sempre odiato stare al centro dell’attenzione, ma da quando io e Isabella siamo costretti a condividere la stessa casa a scuola sembra non si parli d’altro e siamo solo al primo giorno: spero che la cosa scemi con il tempo. Ma oggi me la sono anche cercata, perché per non accompagnare anche lei, ho inventato a mamma che la macchina aveva un problema, e il risultato che ho ottenuto è stato che ci ha accompagnati ad entrambi Charlie con l’auto della polizia. Complimenti Edward, queste trovate di prima mattina sono ottimi modi con cui iniziare la giornata.

“ Ehy Cullen. ” Mike con la sua delicatezza mi saluta con un pugno sulla spalla e io sono certo che mi ritroverò con un livido nel giro di qualche ora. “ Come ti butta amico? ”

“ Secondo te Mike? Tra un’ora abbiamo la prima verifica di matematica e mi chiedi come sto? ” Sono sempre stato uno studente modello, il mio sogno è studiare medicina e quindi mi sono da sempre impegnato a scuola, ma io e la matematica siamo due calamite che si respingono, due poli positivi che cozzano invece di unirsi tranquillamente.

“ Non potevi farti dare una mano da quella gnocca di tua sorella? ” Se vuole farmi perdere le staffe, il mio amico ci sta riuscendo benissimo.

“ Punto primo non è mia sorella, secondo come fai a dire che è gnocca? ”

“ Edward non dirmi che non hai mai pensato a fartela? Io fossi in te una bottarella gliela darei. ”

“ Mike vuoi che ti spacchi la faccia subito? Non fare casini con lei, non sarà mia sorella ma ormai abita con noi e io non voglio certo ritrovarmi per colpa tua a dover essere il suo segugio. ” Lo mollo al centro del corridoio senza aggiungere altro, la campanella è appena suonata e io non ho intenzione di beccarmi un rimprovero per stare a sentire le sue cretinate.

 Se il buongiorno si vede dal mattino avrei già dovuto immaginare che quella giornata non avrebbe riservato nulla di buono. Il compito di matematica era più difficile di quanto prevedevo e stavolta sarà un miracolo se riuscirò a strappare la mia solita B.

Quando apro la porta di casa, mia madre esce come una furia dalla cucina.

“ Dove sei stato? ” Il suo tono di voce è decisamente incazzato e mi stupisco di non vederla con un cucchiaio di legno in mano come nei migliori cartoni animati.

“ Avevo gli allenamenti di basket. Oggi è mercoledì, ti sei scordata? ”

“ E avvisare Bella ti costava parecchio sforzo? E’ tornata a casa a piedi perché ti ha aspettato un’ora all’uscita da scuola e l’autobus non passava più. Adesso stai esagerando Edward, capisco che tu possa avere delle remore sul fatto che lei e suo padre  stiano qui con noi, ma almeno comportati in maniera educata: se dovesse succede un’altra volta, tu la macchina te la scordi per un mese. ” Mi dice con aria minacciosa e dal suo sguardo è facile intuire che non sta mentendo.

“ Non succederà più. ” Le dico e poi salgo velocemente in camera mia. Mi fiondo in bagno e apro l’acqua nella doccia; mi spoglio lentamente, dando così tempo all’acqua di raggiungere la giusta temperatura. Quando mi infilo dentro lascio che il getto della doccia mi colpisca le spalle, cercando con il calore di farle rilassare. Mamma non ha ancora capito che la sua convivenza con Charlie non è un problema, la persona che temo è Isabella. Alice ha subito legato con lei e io ho paura che possa prendere il mio posto nella sua vita. La mia sorellina mi ha sempre visto come il suo punto di riferimento, la persona più vicina ad un padre che abbia mai conosciuto, ma è chiaro che lei crescendo avrà più bisogno di una sorella che di un fratello. E questi pensieri mi torturano dal giorno in cui ho saputo che loro si sarebbero trasferiti qui.

 


Allora, abbiamo visto che il vero problema per Edward è Isabella: lui teme che Alice possa affezionarsi maggiormente a lei, essenso entrambe delle ragazze.... Si sistemeranno le cose? A mercoeldì prossimo  per scoprirlo, un bacio Paola
   
 
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