Come quando.
Ed
è come quando si spegne la luce e le immagini permangono per un
po' verdine dietro le retine impressionate da ombre e profili,
marcate sul muro da lampade al neon che puliscono dalle impurità e dalla memoria e quella che hai è solo un'altra delle tante immagini della realtà.
Come quando nel camino c'è un ceppo di troppo che soffoca il braciere che è avido di fuoco che è avido di aria e non puoi quasi più far niente per
ridargli vita ma poi ti ricordi che puoi aprire l'aspiraggio dell'aria...ma il tuo fuoco è già morto.
Come quando sotto le coperte, nel buio profondo, cerchi qualcosa da stringere e cerchi perché sai che qualcuno lo trovi, come al solito, ma non
ricordi che oramai sei rimasto solo, e ti rimane solo quella brutta sensazione di impotenza.
Così la luce non l'accendi più, ti volti e immagini che la tua persona sia li, non allunghi le braccia verso l'altro lato del letto, non tendi le dita verso
l'interruttore della luce.
Proprio come quando sei e invece preferiresti non essere.