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Autore: Speedlink    07/09/2006    3 recensioni
E' uno shojo? Non saprei... E' una parodia? Di nuovo, non saprei... E' una critica? Boh... E'...breve, almeno questo! Leggete e sforzatevi di credere che io NON mi drogo quando scrivo! Grazie...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti

 

Salve a tutti! Questa sarà una storiella breve (tre capitoli) è un po’ fuori di testa…anzi parecchio (ma chi mi conosce non dovrebbe stupirsi più di tanto…)! Spero tanto che il suo messaggio (perché, incredibilmente, un messaggio c’ è!) arrivi a tutti i lettori, ognuno dei quali poi interpreti a suo piacere.

Solo due avvertimenti: il riferimento “Antiqua Illusione” è ad una mia vecchia storia, pubblicata su EFP, dalla quale traggo lo spunto per l’ ambientazione. Per chi non la conoscesse, non preoccupatevi, non è assolutamente necessario per capire questa storia!

La sigla, invece, è il testo della canzone (che da il nome alla storia) “Hoshi ni negai wo” di Chieko Kawabe, che vi consiglio di ascoltare perché molto carina e dolce. La sigla finale, alla fine del capitolo, è la mia personale traduzione del testo originale giapponese.

Bando alle ciance, buona lettura!

 

 

 

 

(sigla iniziale…come in un anime!! Eh eh!)

 

Hoshi ni negai wo

Mado no soto wa yotei tojikometa ame
"Kyou wa gomen, to ka omou nara mukae ni kite"
Iitai kedo dame da...

RIT.

Hoshi ni negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni
Anata ni chitto mo oitsukenai

Ato san jikan de kyou ga owatchau n da yo?
Ashita aeru kedo oyasumi ga kikitai dake
Kenka nante iya da...

RIT.

Hoshi ni negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni
Anata ni chittomo oitsukenai

Hoshi ni negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau nara
Anata ni mottomo chikazukitai

Konna mainichi de mo
Zutto tsuzukimasu you ni
"Omoide ni naritakunai"

Kitto...

RIT.

Hoshi ni negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni
Anata ni chittomo oitsukenai

Hoshi ni negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau kara
Anata ni mottomo chikazukitai

Hitotsu no kumori mo nai aozora ni
Futari de naretara ii ne

 

(Chieko Kawabe)

 

 

 

Salve a tutti!

Mi presento, io sono Speedlink.

E sono…

 

 

….L’ AUTORE DI QUESTA STORIA!!! (applausi)

 

In questo momento, vi parlo in diretta dal liceo-collegio Sagashima.

Questo collegio, rinomato per il suo lusso e la qualità dell’ insegnamento, è purtroppo stato anche teatro di una strana, tragica, romantica vicenda.

In questo liceo succedono cose assai strane…la realtà spesso si deforma, segue un flusso tutto particolare e raramente la logica umana riesce ad accettare appieno ciò che qui accade, perché è difficile comprendere la ragione delle cose.

 

La verità è che certe cose NON hanno una ragione.

 

Parli del diavolo…ecco per l’ appunto che passano davanti ai miei occhi i quattro protagonisti di quella strana, tragica, romantica vicenda: Kenichi, Shinji, Yuki ed Akiho.

Chiacchierano allegramente.

Ma non siamo qui per parlare di loro.

(Come se non ne avessimo abbastanza!!)

Quella che cerchiamo è una nuova storia.

Nuovi personaggi.

Nuove situazioni.

Nuove emozioni.

Nuovi colpi di scena.

Insomma, per dirla tutta, nuove idee. E quale terreno migliore per la ricerca di nuovi spunti, se non proprio il liceo Sagashima, teatro di quella strana, tragica, romantica vicenda?

 

Per cui lasciamo perdere “Antiqua Illusione” e cerchiamo in una nuova classe.

 

Ecco, da qui sento provenire un vociare interessante.

Entriamo.

 

….

 

Perfetto!!!

Erano proprio questi i personaggi che stavo cercando per la mia nuova storia!!

Sì, sono perfetti!!!

 

Davanti a me, un ragazzo e una ragazza si stanno accarezzando le guance l’ un l’ altra.

Yuhuuu!!! Un inizio scoppiettante!!!

IT’S SHOW TIME...anzi, no...IT’S SHOJO TIME!!!

Ok, vi descriverò la scena nei minimi particolari!

 

Lei sfiora delicatamente la guancia di lui e dice:

            -“Come sei dolce, mio Takeshi!”

Lui sfiora delicatamente la guancia di lei e dice:

            -“Anche tu sei dolcissima, mia Chise!”

 

Takeshi all’ improvviso ha un’ illuminazione: batte i palmi delle mani su un banco ed esclama forte:

            -“Chise, ho un’ idea! Perché non ci mettiamo insieme?”

Chise risponde, commossa:

-“Oh, amore mio! Temevo che non me l’ avresti mai chiesto!”

 

I due si tengono per le mani e sfoggiano un sorriso da pubblicità del dentifricio.

E poi si guardano in cagnesco.

E poi sbottano insieme:

            -“NEANCHE MORTA!”

            -“NEANCHE MORTO!”

Si girano di spalle.

L’ intera classe ha assistito alla strana scena.

Chise torna a sedersi al suo posto.

Hina, sua vicina di banco, sospira e le chiede:

-“Ma perché tu e Takeshi finite sempre col litigare? E pensare che sareste un’ ottima coppia, se solo andaste d’ accordo!”

 

Anche io lo penso!!! Sareste fantastici, insieme! I protagonisti perfetti per una nuova, struggente storia d’ amore.

 

Chise si alza di nuovo in piedi, e questa volta si rivolge a tutta la classe, che la fissa in silenzio:

-“Ascoltatemi bene tutti quanti! Mettetevi bene in testa che io non mi fidanzerò mai con quel…COSO!”

 

Il coso…cioè Takeshi, appoggiato con la schiena al muro, le risponde con noncuranza:

-“MA CHI TI VUOLE?? CHI TI PENSA?? Ci sono tante ragazze in giro molto più affascinanti di te! Perché dovrebbe interessarmi la più sfigata di tutta la scuola?”

Chise si siede. Hina la scruta attentamente, e subito riconosce i segni premonitori. Questione di secondi, e la schiena di Chise prende a tremare.

            -“Chise…no, non fare così…”

Ma prima che Hina possa finire la frase, Chise lascia fuoriuscire un sonoro singhiozzo. Si alza e corre fuori dall’ aula, coprendosi il volto con le mani.

Hina prontamente la segue. Prima di oltrepassare l’ uscio, si volge verso Takeshi e urla:

            -“Guarda che cosa hai fatto! Vergognati!”

 

Fantastico!! Fantastico!! Che situazione iniziale!!

Ahhh, sento che verrà fuori un racconto coi fiocchi!!

 

Hina cerca di consolare Chise, che lacrima copiosamente nel lavandino del bagno.

            -“…dai, non piangere…”

Le accarezza la testa e tenta di abbracciarla, ma Chise si divincola.

            -“LO ODIO!! LO ODIO CON TUTTO IL CUORE!! GIURO CHE LO ODIO!!”

            -“Sai, sinceramente non credo proprio!”

            -“Cosa??”

-“D’ accordo, è uno…stronzo di prima categoria, stavolta lo ha ampiamente dimostrato. Ma anche tu, Chise, potresti evitare di litigarci continuamente! In fondo, chi te lo fa fare di sorbirti ogni volta le sue frecciate?”

            -“Guarda che non lo faccio mica perché mi diverto!”

 

Hina le fa uno strano sorrisetto.

-“E’ proprio qui il punto…secondo me, questo invece dimostra che la faccenda non è come tu la racconti!”

            -“Che vuoi dire?”

            -“Che non vi odiate affatto!”

            -“E cos’ altro, scusa?”

Hina sbuffa, esausta:

            -“Chise, ma devo proprio dirtelo io? Non ci arrivi da sola?”

            -“Che cosa??” urla lei, esasperata, con le lacrime che fanno luccicare i suoi occhi castani.

            -“Se te lo dico, prometti di non prendertela con me?”

            -“Promesso!”

Hina alza un dito e sentenzia, con aria da esperta:

-“Bene…insomma, è chiaro come la luce del sole che siete innamorati pazzi l’ uno dell’ altra!”

Chise reagisce all’ istante:

            -“Ma-ma-ma non è vero! Io non sono innamorata di quel….di quel…COSO!”

Hina ridacchia, maliziosa.

-“Sì, sì, certo! Ma a chi vuoi darla a bere, Chise? Perché non diventi più onesta con te stessa e non ammetti che lo ami? Dai, è talmente evidente…!”

-“No! Io non lo amo! Non l’ ho mai amato! Mi è sempre stato sui nervi! Non l’ ho mai sopportato! Perché non vuoi credermi?”

-“Ehi! Mi avevi promesso che non ti saresti arrabbiata! Ora sciacquati per bene la faccia e poi torna in classe!”

-“Non ci penso nemmeno!”

Hina apre la porta del bagno ed esce:

            -“Non preoccuparti! Ora vado io a dirgliene quattro!”

Non appena si ritrova sola, Chise si guarda a lungo nello specchio.

Tira su col naso rumorosamente.

            -“Io non lo amo…lo odio! Lo odio!”

 

Nel frattempo, Hina ha agganciato Takeshi e lo affronta a testa alta:

            -“Questa volta hai proprio superato il limite, Takeshi! Chise ha pianto parecchio!”

Takeshi replica, sfacciato:

            -“E che me ne importa? Piangesse pure, quella stupida!”

            -“Ma non hai un briciolo di cuore? Non capisci quanto la fai soffrire?”

-“Come-come? IO la faccio soffrire? E che ho fatto io di male? Semmai dovrebbe ringraziarmi! Sopporto il suo caratteraccio da quando ci conoscemmo, in prima media!”

-“Certo che siete entrambi due idioti cronici!! Ma perché continuate a farvi del male a vicenda in questo modo? Basterebbe che parlaste col cuore, una volta sola, e tutto si aggiusterebbe!”

-“Parlare col cuore? Che stai blaterando?”

-“Uff! Sei più scemo di lei! Ti rendi conto o no che la tratti male solo per nascondere a te stesso il fatto che le vuoi bene?”

 

Takeshi rimane un attimo interdetto, e balbetta nervoso. Poi scoppia a ridere:

            -“Ah ah ah ah ah! Questa è proprio buona!”

Si gira verso i suoi compagni:

            -“Ma l’ avete sentita? Ma da dove se l’ inventa che io….ehi, ragazzi, che avete?”

Silenzio.

            -“Pe-perché mi guardate così?? Mi fate paura!”

L’ intera classe gli risponde, a voci alterne:

            -“Perché è la verità!”

            -“Dai, finiscila di recitare la parte del duro!”

            -“Guarda che l’ abbiamo capito tutti quanti, è inutile che fai finta di niente!”

Le ragazze fanno coro a Hina:

            -“Hina ha ragione, dovete farla finita con questa recita, o continuerete a soffrire!”

            -“Si! Dovete dirvi cosa provate l’ uno per l’ altra, o la situazione non si sbloccherà mai!”

 

A quest’ ultima affermazione, l’ intera classe esplode in boati di approvazione.

Takeshi non sa più da che parte voltarsi, e muore dall’ imbarazzo.

-“Ma-ma che dite? Siete impazziti? Io non provo assolutamente niente per lei! State fraintendendo tutto!”

 

Hina ha un’ idea improvvisa.

            -“Ragazzi, ascoltatemi!”

Poi si gira verso Takeshi:

            -“Tu non ascoltare!”

 

Sottovoce, confabula con i compagni, poi:

            -“Ok, a Chise ci penso io! Vado!”

E scompare nuovamente oltre la porta.

Tutti ora fissano Takeshi.

            -“Che c’ è? Perché mi guardate così?”

 

Chise, nel frattempo, viene trascinata da Hina in una grande aula vuota.

            -“Ma che fai? Non dicevi di tornare in classe?”

            -“Ho cambiato idea! Entra e chiudi la porta!”

 

Poco dopo, dal corridoio si sentono voci concitate. Una di queste urla:

            -“No! Non ci voglio venire!”

Pochi secondi, e Takeshi viene sbattuto all’ interno dell’ aula.

Prima che Chise possa reagire, Hina si ritira in gran fretta:

            -“Buona fortuna, ragazzi!”

E si chiude la porta alle spalle, lasciandoli soli.

 

Silenzio.

Takeshi continua a mormorare:

            -“Ma sono impazziti? Mi hanno portato con la forza…”

Chise resta, in silenzio, a fissare il pavimento. I suoi occhi sono ancora provati dal pianto.

Takeshi si volta di spalle.

 

Passano circa due minuti di assoluto silenzio.

Poi, finalmente, Takeshi si muove verso la porta:

            -“Mi dispiace per prima.”

Chise non risponde.

            -“La tua amica dovresti proprio tenerla a bada! E’ convintissima che…”

Non continua.

            -“Vabbè, io me ne vado da qui. Ci vediamo.”

 

Ma, non appena apre la porta…

…sono tutti lì, che origliano!!!

Hina è in prima fila, l’ orecchio ancora teso.

 

            -“Che cavolo fate? Spiate??? Bastardi!!”

La classe protesta, delusa. Hina li rimprovera:

            -“Perché vi siete fermati proprio adesso?? Ci eravate quasi arrivati!”

 

Takeshi perde del tutto la pazienza.

            -“Adesso basta con questa storia!”

Si rivolge a Chise.

            -“Chise, ascolta. Dimostriamo a questi impiccioni che quello che dicono su di noi è falso!”

Chise rimane ancora a testa bassa.

-“Facciamoglielo vedere! D’ ora in poi non litighiamo più, non parliamo più, non ci guardiamo più neanche in faccia! Ignoriamoci del tutto! Ti sta bene l’ idea?”

 

Dagli spettatori arrivano esclamazioni di dissenso:

            -“Ma che dici? Sei rincitrullito?”

            -“Takeshi, stai sbagliando!”

 Hina è preoccupata, e chiama Chise da lontano:

            -“Chise…no…ricorda quello che ti ho detto…così soffrirai soltanto!! Non devi…”

 

Ma Chise risponde.

            -“Va bene, ci sto.”

 

 

Aaaaahhh, che roba!! Questa è la storia perfetta!!! Amici lettori, preparatevi ad un’ intensa commedia romantica ricca di colpi di scena!!

 

Ok, le anticipazioni del prossimo episodio:

 

Riusciranno Chise e Takeshi a riappacificarsi?

Sboccerà finalmente il loro amore?

 

E adesso…sigla!!!

 

(eh eh eh…proprio una bella storia….)

 

 

 

(sigla finale)

 

La pioggia fuori dalla finestra ha bloccato i miei programmi,

vorrei dirti “Se ti dispiace per come è andata oggi, allora vieni qui da me”

ma non posso, perchè…

 

RIT.

…anche se i desideri che ho espresso ad una stella cadente

si avverano uno dopo l’ altro,

non riesco ancora a raggiungerti…

 

Solo altre tre ore e finirà, questa giornata?

Potremo vederci domani, mi basta sentire un tuo “buonanotte”,

non voglio litigare…

 

RIT.

…anche se i desideri che ho espresso alla stella cadente

si avverano uno dopo l’ altro,

non riesco ancora a raggiungerti…

 

… ma se i sogni che ho confidato alla stella cadente

continueranno ad avverarsi,

potrò avvicinarmi a te sempre di più…

 

E in questo modo, ogni giorno,

spero che continui per sempre,

perché non voglio diventare solo un ricordo.

 

Sicuramente…

 

RIT.

…anche se i desideri che ho espresso alla stella cadente

si avverano uno dopo l’ altro,

non riesco ancora a raggiungerti…

 

… ma se i sogni che ho confidato alla stella cadente

continueranno ad avverarsi,

potrò avvicinarmi a te sempre di più…

 

Vorrei…

…noi due, insieme,

sotto un cielo senza nuvole…

 

  
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