Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Lena_kai_Kate    30/01/2012    1 recensioni
Ricontrollata e modificata
-Secondo te è davvero un ragazzo?- domando a mia sorella
-Non lo so, chiedigli se puoi controllare-
-Ok va bene che ho detto che è carino, ma vuoi veramente farmelo rimpiangere per tutta la mia vita? Anche perchè quello moro col codino è decisamente più carino del nostro caro fratellino- le sorrido
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-NON TUTTO IL MALE VIENE PER NUOCERE (CAP. 2)-

N.B.: Ci siamo dimenticate di dire all’inizio dello scorso capitolo che la storia è stata ricontrollata e che volevamo cambiare alcuni nomi in primis il nome della madre (che poi è rimasto invariato perché ce ne siamo dimenticate) e che comunque diventerà, nei prossimi capitoli, Eirene (pronuncia: Irene). E ora buona lettura!

TITOLO: Forse non sei poi così male…

Busso alla porta di Deidara e non ricevo risposta, busso ancora
-E' tanto complicato capire che voglio stare da solo!!- urla lui di rimando, io abbasso la maniglia ed entro
lo trovo sdraiato sul letto a pancia in su mentre guarda fuori dalla finestra
-Io...ecco...volevo chiederti scusa...per...per quello che ti ho detto...ecco...non volevo...scusa- cerco di fingermi mia sorella ma non riesco molto bene, lei è più decisa e orgogliosa, spero che lui non si accorga che sono la gemella "sbagliata"
-Accetterei le scuse se solo TU mi avessi fatto qualcosa SofiaEleni, anzi no non le accetterei lo stesso, non mi servono ne le scuse ne la compassione di nessuno, e ora fuori di qui- mi è arrivato davanti, e nonostante io sia solo tre centimetri più bassa di lui mi sento molto piccola
-Tu e lei avete lo stesso caratteraccio, e siccome mi hai detto che non sono stata IO a sbagliare non capisco perchè te la prendi con me- l'ho veramente detto?
-Senti Sofia....-
-Eleni- sbuffa
-Ok...Eleni...sei entrata in camera mia, senza permesso, fingendoti tua sorella. Credi di potermi prendere in giro? Katharina non sarebbe mai venuta a chiedere scusa di persona come prima cosa, secondo dubito fortemente sia il tipo che chiede scusa, terzo credete che sia stupido? Che non mi sia accorto che tu hai la maglietta bianca mentre Katharina aveva addosso una maglietta nera? Che tu abbia ancora i jeans e lei i pantaloni di una tuta?-
-Ok, scusa se sono entrata senza permesso, e no non credo tu sia stupido, semplicemente non avevo fatto caso che mia sorella si fosse cambiata- lo guardo negli occhi
-Mpf- si gira e io faccio per uscire, poi mi fermo
-Ah, un'ultima cosa, le dispiace davvero- gli sorrido e mi chiudo la porta alle spalle

Vado in camera di mia sorella per dirle quello che mi ha detto il biondo e torno in camera mia. E' la prima volta che ci entro, ieri sera infatti ho dormito in camera con Kate. La camera è abbastanza grande, al centro a destra c'è il letto ad una piazza e mezza, non il futon ma comunque un letto basso di quelli con il vano sotto la rete e la struttura di tessuto color celeste pastello. Attaccato alla parete vicino al letto c'è la specchiera, bianca con le rifiniture celestine. Davanti al letto c'è l'armadio, anch’esso bianco con le rifiniture celestine. Tra il letto e il muro c'è un basso comodino. I muri sono giallo chiaro. L'ampia finestra è ancora priva di tende e la luce mattutina entra indisturbata. Al centro della stanza c'è un tappeto, quasi invisibile sotto gli scatoloni. Decido di iniziare a sistemare la mia roba nella nuova stanza. Mi siedo per terra e inizio ad aprire lo scatolone con le lenzuola, cerco di alzare il letto ma è molto pesante. Poi una mano mi aiuta a tirarlo su.
-Grazie. Deidara- lui non risponde e si guarda intorno - Cosa vuoi?- domando iniziando a sistemare le lenzuola e i piumoni nel vano. Lascio fuori solo delle lenzuola per poi iniziare a rifare il letto, e quando ho finito di rifarlo lui si siede infondo vicino al bordo
-Solo parlare-
-Bè scusa ma come vedi al momento ho leggermente da fare- gli volto le spalle. Apro tutte le ante dell'armadio e inizio a cercare la scatola con gli asciugamani.
-Ok io parlo e tu ascolti. Così va meglio?-
-Deidara senti...-
-Hai da fare si lo so. Grazie mille- se ne va incavolato
-Deidara! Ora che ti prende?- lo fermo in mezzo al corridoio tirandolo per il braccio
-Non hai tempo. Lasciami- si libera dalla mia presa
-Deidara!- la voce del signor Iwa mi fa sobbalzare -Cosa succede?-
-Niente- Deidara entra in camera sua e sbatte la porta. Il padre inizia a bussare, poi batte i pugni contro il legno urlando
-Signor Iwa, credo che non ci sia bisogno di fare tutto questo rumore perchè Deidara non aprirà-
-Quello di cui ha bisogno Deidara è una dose di schiaffi. Va in camera tua e finisci di sistemare le tue cose- poi se ne va
-Deidara- busso delicatamente alla sua porta, poi entro senza aspettare la sua risposta. E' sdraiato sul letto e guarda fuori dalla finestra -Vieni di là e parliamo?- rimango sulla porta
-Non ne ho più voglia- neanche mi guarda
-Ok, come vuoi, se ti tornasse io sono in camera mia- esco e chiudo la porta. Deidara ha la camera tra la mia e quella di Kate. Tornata di là ricomincio a sistemare le mie cose. Guardo l'orologio del cellulare, sono le undici meno dieci. Tra una quarantina di minuti i neo-sposini hanno il treno che li porterà in viaggio di nozze per due settimane.

-Ragazze noi ce ne andiamo, mi raccomando- nostra madre ci scocca un bacio a ognuna e il padre di Deidara ci stringe la mano. Il biondo porge la mano a nostra madre e poi sparisce per le scale. Mamma e Iwa escono dopo altri 10 minuti di raccomandazioni.
Torno in camera mia e mi distendo sul letto. Mi accorgo che mancano i miei libri, così decido di andarli a cercare. Mia sorella non li ha, nella sala non ci sono, in camera di mia madre neanche. Dopo aver girato tutta la casa decido che forse dovrei controllare nello studio del signor Iwa.
-Cosa stai cercando?-
-Lo scatolone con i miei libri. Ma credo che sia nello studio di tuo padre- dico avviandomi verso la stanza. Infatti nello studio in mezzo alla roba di mia madre ci sono i miei libri -Deidara? Non è che per favore mi potresti aiutare? E' troppo pesante per me- lui si avvicina e prende lo scatolone da una parte. Insieme lo portiamo nella mia stanza e lo posiamo sul letto.
-Così è più carina sai?- si siede dove era seduto prima poi si butta all'indietro schiacciando il mio pupazzo a cane (Che ha più o meno la forma di una pelle d'orso di quelle che si mettono davanti al camino NdE) lo prende in mano e lo guarda -Diciannove anni e ancora ti piacciono i pupazzi?-
-Ehi! Quello si chiama Skìlos! Ed è il primo pupazzo che mi hanno comprato i miei! Trattalo bene!- lui mi guarda e ride
-Skìlos? Ha un significato in greco?-
-In effetti significa cane- (-.-" Si il mio primo pupazzo a cane si chiama Skìlos. Lo so è triste ma a due anni cosa volete che capivo?! NdE)
-Aspetta, fammi capire il tuo pupazzo a cane si chiama Cane!?-
-Si- smetto per un momento di mettere a posto i libri e lo guardo
-Tu hai dei problemi ragazzina!-
-E sentiamo come si chiamava il tuo pupazzo?- smette di sorridere per un momento
-Non ho mai avuto un pupazzo-
-Cosa?-
-Non ho mai avuto un pupazzo. Sono un maschio cosa credi?!- non credo sia solo perchè sei maschio...
-Comunque cambiando discorso- ricomincio a sistemare i volumi -Cosa volevi dirmi prima?-
-Niente. Senti è manca poco a mezzogiorno. Che si fa per pranzo?-
-Io so cucinare, ma se non ti fidi puoi fare da te o andare fuori-
-Ok provo a fidarmi. Perchè se siete gemelle siete così diverse?-
-Non lo so, forse è questione di abitudine-
-Non ci sono-
-Da bambine ci comportavamo nello stesso modo, quello che faceva una faceva l'altra, i vestiti uguali e così via, poi a sei anni a scuola ci siamo rese conto che nessuno riusciva a riconoscerci, così anche i nostri genitori, per non crearci problemi futuri hanno iniziato a farci fare vite diverse. Mia sorella per esempio ha iniziato a fare nuoto, io ho iniziato a suonare il pianoforte, così abbiamo fatto amicizie in gruppi diversi e siamo diventate come siamo ora-
-Suoni il pianoforte?-
-Suonavo ho smesso sette anni fa. Dimmi qualcosa di te ora però-
-Vediamo...ho vissuto solo per quasi tredici anni dopo che è morta mia madre, se non consideriamo i miei amici; mio padre se ne è quasi sempre fregato di me…Che altro vuoi sapere?-
-Dai la tua vita non può essere stata completamente nera. Poi non è possibile che tu non abbia passioni o cose del genere-
-L'unica cosa che mi interessa è l'arte-
-Arte...troppo generico...scultura...pittura...?-
-Esplosione, l'arte è qualcosa che non dura nemmeno un secondo. Un istante di bellezza assoluta-
-Interessante-
-Lo credi davvero?-
-Si, è un concetto originale-
-Cosa mi dici tu? Cosa è l'arte?-
-Sinceramente l'arte è qualcosa che ci permette di esprimerci senza essere vincolati da nulla, poi la sua durata non ha importanza, anche se credo sia più di un istante e meno dell'eternità-
-Uhm...poetica- mi guarda -Ma comunque ho ragione io: l'arte è un'esplosione-
-Credo sarebbe inutile contraddirti, e comunque non ho alcun interesse a convincere gli altri che ho ragione io. Ognuno la pensi come vuole. Comunque, senti io dovrei andare a fare delle compere per la scuola...ehm...domani...n-non è che ti va...si insomma...di accompagnarmi...cioè...dal momento che non conosco bene Tokio...se ti va...se hai altri impegni...insomma non mi offendo...- ho iniziato a balbettare come una cretina e sono diventata rossissima da quando ha iniziato a guardarmi fisso negli occhi
-Tua sorella non viene?-
-No, le compere per la scuola di solito le faccio io, e comunque anche se venisse nessuna delle due conosce Tokio, sarebbe inutile andare tutte e due-
-Ah, ok ti accompagno- gli sorrido
-Grazie-
-Adesso andiamo a pranzo? Hai detto che sai cucinare no?-
-Si non ti preoccupare, ci penso io. Andiamo-
Usciamo dalla mia stanza e ci dirigiamo in cucina. "Non sarà perfetto, ma mi sembra abbastanza simpatico, o comunque spero non mi creerà problemi"

 

SPAZIO AUTRICE: Questa volta il capitolo l’ho scritto io: Lena! Grazie di aver letto! Lasciate un commentino per farci sapere cosa ne pensate please!! Baci Lena

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Lena_kai_Kate