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Autore: Aurora Mercury    01/02/2012    1 recensioni
Lei, Aurora aveva tutto ciò che una ragazza potesse mai desiderare, una vecchia e triste vita ormai dimenticata e una nuova che nn aveva cercato l'ha interrotta..
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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  La mia vita ormai procedeva alla grande. Stavo migliorando, anche i miei sogni non mi davano quasi più fastidio. Ero circondata da persone che mi volevano bene e me lo dimostravano ogni giorno.
Ogni sera uscivamo: io, Vale e Walter e Lucas.
Dopo un mese di corteggiamenti Walter e Valeria si misero insieme. Ero felicissima per la mia amica poiché meritava, ameno lei, di essere felice.
Ogni sera Lucas mi faceva la corte. Mi divertiva. Era goffo nel suo corteggiamento.
Nonostante fosse un bellissimo ragazzo e avesse un carattere d'oro, non potevo innamorarmi di lui mentre il mio cuore sanguinava per un altro. E la sua goffaggine non era data dall'inesperienza anzi, poco dopo venni a sapere, che lui era molto ricercato fra le ragazze, ma non aveva mai voluto cose serie.
Motivo in più da parte mia per non cedere alle sue attenzioni.
Un giorno parlando con Walter mi confessò perchè Lucas sembrava alle prime armi in fatto di corteggiamento. Disse che era cosi perchè ero l'unica ragazza a non essere caduta ai suoi piedi e che non mostrava il minimo interesse a voler cedere. Ero diventata quasi una sfida e si era intestardito con me.
Gli feci capire in modo carino che non m'interessava. Che gli volevo bene, ma che per me era solo un caro amico.
Il mio cuore, testardo e dolorante, non era ancora pronto ad amare. Soprattutto un ragazzo che amava divertirsi.
Erano passati 6 mesi ormai, dovevo aver dimenticato. Ma non ce la facevo e soffrivo ancora..
A volte, non riuscivo a fare a meno di ricordare, e il dolore ritornava più forte che mai. Valeria ovviamente non ne sapeva nulla! Se avesse saputo di ciò che facevo, e che mi accedeva ancora, mi avrebbe uccisa! E sarebbe partita in quarta armata alla ricerca di...
Ma non potevo e non volevo dimenticarmi di lui. Lo odiavo si, ma lo amavo ancora.
Non potevo ricordare per il dolore. Ma non volevo dimenticare per amore.
CHE STUPIDA..!
Quindi, visto che non volevo dimenticare, soffrivo, e ogni giorno sembrava peggio.
La parvenza di stabilità e serenità era solo apparente, e anche se a volte sembrava anche a me di stare meglio, sapevo che star mentendo a me stessa.
Un giorno uscita da lavoro, consapevole del dolore che stava per arrivare, per aver pensato a lui dopo aver conosciuto un nuovo collega con il suo stesso nome, corsi subito in bagno a fare una doccia, per cercare di rilassarmi e concentrarmi su altri pensieri per non sgretolarmi.
Per far passare il tempo, mi misi a cantare una canzone che passavano alla radio, cosi da rallentare i tempo. Ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato. Lo sentivo già dalle ferite che si riaprivano vicino al cuore, che cominciarono a pulsare e i polmoni che cominciarono a bruciare.
Finita la doccia mi asciugai in fretta e mi vestii. Riusci a mettere le culotta e la canotta, appena finii di abbassare la maglia, sentii le ferite aprirsi completamente. Mi accoccolai a terra e mi strinsi le gambe fra le braccia. Il dolore mi mozzò il respiro e i polmoni smisero di funzionare normalmente e iniziai a piangere.
Ad un certo punto sentii qualcuno che mi chiamava, ma forse era il mio subconscio che voleva farmi uno scherzo.
Poi sentii due braccia forti e muscolose stingermi e un voce dolce come il miele.
"Aurora, piccola, che hai?" era la voce preoccupata e ansiosa di Lucas.
Non riuscivo a parlare, il dolore era straziante. Gli lanciai le braccia al collo e iniziai a piangere convulsamente. Lui mi strinse forte al suo petto e mi fece sfogare. Tra un singhiozzo e l'altro riuscii a sentire il profumo della sua pelle, era meraviglioso e riuscì a farmi respirare meglio.
Nel suo abbraccio riuscii a sentire una strana sensazione. Mi sentivo al protetto e al sicuro. Mi sentii a casa. Non appena me ne resi conto mi si propagò uno strano calore allo stomaco e riuscii a calmarmi.
Quando mi calmai completamente gli confidai tutto e senza controllo le parole uscirono da sole dalle mie labbra. Sicura di potermi fidare, sicura di lui. Lui ascoltò tutto con lo sguardo fisso su di me, mentre io non riuscivo a guardarlo. Gli chiesi di non dire niente a nessuno. Lui esitò ma alla fine annuì. In ritardo mi accorsi di non trovarmi più sul freddo pavimento del bagno, ma sul mio letto, ma non fiatai e mi crogiolai in quel calore sicuro.
Da quel giorno, io e Lucas passammo molto tempo insieme.
Quando tornavo da lavoro non passavano nemmeno 10 min che lui entrava con quel sorriso smagliante in casa. Oppure mi veniva a prendere lui, visto che i nostri orari coincidevano. La cosa avrebbe dovuto darmi fastidio. infondo era sempre casa mia e io ero adulta. Ma invece, la cosa mi rendeva felice e mi faceva sentire lusingata.
Una sera mi riaccompagnò a casa, arrivati alla porta mi voltai per salutarlo.
"be.. allora buona notte!" gli diedi un bacio sulla guancia "a domani"
"veramente..." iniziò lui, lo fissai curiosa "be.. io.. posso rimanere qui?" fece un sorriso timido.
"tu vuoi.. vuoi rimanere.. qui?" chiesi stupita con un sopracciglio alzato.
"si.. beh, se non vuoi fa niente.." e iniziò a parlare imbarazzato, "però ho visto che sei stanca e ho immaginato che non stavi riuscendo a dormire.. quindi.. vabo scusa non avrei dovuto" distolse velocemente lo sguardo.
Rimasi impalata a guardarlo a occhi sgranati, mi conosceva come quasi nessuno prima d'allora.
La cosa non mi dava fastidio, anzi, mi rendeva felice! Ero felice che lui volesse rimanere qui. Mi ritrovai a desiderare che lui rimanesse qui. Sentii nascere un sorriso sulle mie labbra.
"allora è un si?" chiese con occhi scintillanti ed io annuii.
Mangiammo insieme ridendo e scherzando come sempre e poi io andai a fare una doccia. Quando tornai notai a terra delle lenzuola e un cuscino.
"ehi tu! che hai intenzione di fare??" lui mi fissò prima perplesso e poi imbarazzato. "io non ti lascio dormire per terra"
mi guardo confuso e vidi un lampo passargli negli occhi .
"nemmeno io!" replicò lui
"lo so.. però.. volevo chiederti.." deglutii e sentii il mio viso in fiamme, chissà da quanto non arrossisco, pensai. feci un respiro profondo e continuai "io volevo chiederti se.. se ti andava di dormire con me?"
Oddio! Averlo pensato è un conto, ma dirlo.. Sono impazzita! Che diavolo sto dicendo?!
Lui spalancò la bocca e rimase cosi per un min buono. Abbassai la testa, improvvisamente imbarazzata e convinta di un suo no e cercai di riparare balbettando. Che gran figura di.. Fissavo il pavimento in completo imbarazzo e fissavo il mio piede.
"scusa, non avrei dovuto, ma ci stavo pensando sotto la do.."
lui si riprese e m'interruppe "be.."
Alzai la testa lentamente nel sentire il suo tono di voce, sembrava stesse sorridendo. Infatti, quando lo fissai aveva un sorriso a 32 denti.
"certo, non ci sono problemi!!" disse entusiasta.
"Ehy!" dissi alzando le mani "non in quel senso!!" notai il suo sorriso stringersi un pò e un lampo di delusione passeggere negli occhi.
"lo so! stavo scherzando scema!" ed iniziò a ridere. Dopo un pò mi unii anche io, anche se non molto convinta, e misi su un finto broncio alla quale lui rispose ridendo e dandomi un pizzicotto sul fianco.
Mettemmo a posto il suo "letto improvvisato"e poi lui andò a farsi una doccia mentre io mi preparavo per la nottata.
Quando tornò aveva ancora i capelli umidi e delle goccioline d’acqua sulla pelle. Quando lo vidi rimasi a bocca aperta e lo stesso fece lui.
Passò il suo sguardo su tutto il mio corpo e mi fece rabbrividire.
Era davvero... Wow! Era mai esistito ragazzo più bello di lui??
I capelli quasi neri erano in disordine ma cosi gli stavano una meraviglia. Non lo avevo mai visto direttamente, ma aveva un fisico ben scolpito, migliore di quello che mi ero immaginata la prima volta che lo avevo visto. La sua carnagione ancora abbronzata, anche se ci trovavamo a marzo. Cercai di riprendermi
"scusa se mi trovi solo con culotta e canotta ma io di solito dormo cosi" Sentivo le guance in fiamme.
Lui rispose "scusa se ho solo i pantaloni della tuta di solito.. anzi di solito dormo in boxer.."
Ridacchiò. Il mio viso prese. se possibile ancor più fuoco e il cuore cominciò a battere all'impazzata. Ricambiai la risata con un sorriso.
Il suo viso mostrava un sorriso, le labbra piene incurvate all'insù fecero trasparire una fossetta sulla guancia che non gli avevo mai visto. Gli occhi chiari e cangianti non so perchè, ma li tenni per ultimi. Sospirai e deglutii e mi persi nei suoi meravigliosi occhi.
Mi risvegliai dalla trans quando notai che si era avvicinato e stava per prendermi il viso fra le mani. Feci un passo indietro. Non era quello che volevo!
Notai le mie, e le sue, labbra piegarsi verso il basso.
“mi.. dispiace.. ma non sono.. pronta. Forse.. è meglio se non rimanessi qui.”
Mi sentii gli occhi lucidi e mi si annebbiò la vista. Mi sentivo in colpa, non volevo se ne andasse.
Accennò un sorriso per il mio tono sconsolato, ma si spense subito.
“scusa, lo so che non sei pronta, ma fa niente. So aspettare!” e sorrise un pò più convinto.
Non risposi e mi avvicinai al letto.
"e poi almeno oggi sto in compagnia di qualcuno visto che i miei non ci sono. Quindi in un certo senso sto sfruttando la tua ospitalità"
Rise e non riuscii a trattenermi dal ridere anche io. Mi sdraiai e poco dopo mi raggiunse. Ammirai il suo fisico mordendomi il labbro.
Mi rannicchiai su un fianco verso la sua parte, lui si girò di fianco e mi diede le spalle. Ora che ne avevo la possibilità fissai i muscoli delle sue spalle. Oddio..
“buona notte”disse.
“buona notte..” risposi tesa. Sentivo il calore del suo corpo e il suo profumo m'inebriava.
Passarono forse meno di 5 min, e mi girai verso il muro, iniziavo a fare dei pensieri davvero sconci. Provai a chiudere gli occhi e dormire ma sentivo il sangue bollirmi nelle vene.
Sentii che anche lui si girava e dopo un pò sentii il suo braccio che mi avvolgeva e la sua testa posarsi sull'incavo del mio collo. Mi diede un bacio sulla guancia e mi tirò più vicino a se. Un migliaio di farfalle iniziò a volare nel mio stomaco, le guance mi s'infiammarono e il cuore batteva velocissimo. Riuscivo a sentire anche il suo battito accelerato e strinsi più forte la presa delle sue braccia.
Mi accorsi di aver voglia di lui, lo desideravo, lo volevo vicino. Mi scoprii bramante del suo corpo caldo contro il mio delle sue labbra.
Mi stavo forse innamorando di lui? Chissà.. sentivo ancora il mio cuore sanguinante. Però lui poteva guarirlo, come stava già facendo, lui sapeva quello che stavo passando, mi capiva e mi accettava.
No! NO!! non potevo usarlo! non dovevo illuderlo! era ingiusto! Ma il desiderio della sua pelle sulla mia.. si fece più forte, un desiderio irrazionale!
Lui alla mia reazione s’irrigidì e smise di respirare. Poi si riprese, mi prese le mani e le alzò. Credevo che stesse per allontanarsi,
dicendomi che avevo ragione e che forse non era il caso ed il mio cuore si strinse. Ma lui mi girò verso la sua parte con un sorriso sul volto. Era bellissimo! Mi persi di nuovo nei suoi occhi.
Con una mano mi strinse delicatamente i polsi e con l’altra avvicinò i nostri corpi e mi strinse forte. Io rincuorata da quel gesto sorrisi, lo strinsi e misi la mia testa sul suo petto. Con una mano cominciò a carezzarmi la schiena e giocare con i miei capelli e l'altra la intrecciò alla mia.
Poco dopo mi addormentai felice.

Mi svegliai, avevo sentito dei rumori.
Rimasi li ad ascoltare, ma non sentii niente, forse mi ero sbagliata e cercai di riaddormentarmi. Una lieve pressione sulla mano e mi ricordai di lui ed alzai la testa di scatto. Eravamo ancora abbracciati e ci tenevamo per mano uno di fronte all’altro.
Quanto è bello! Sorride nel sonno! pensai e fissai di nuovo la sua fossetta carezzandola dolcemente con la punta delle dita.
Mi strinsi di nuovo a lui e lui strinse la presa. Sorrisi felice e chiusi gli occhi.
Quando poi senti urlare “OH, Mio DIO!” era Valeria.
“Che c’è amore?” con Walter.. “oh”
Mi alzai di scatto rossa per la vergogna. Walter sorrideva a Valeria cosi tanto da farmi pensare che gli si sarebbero paralizzati i muscoli facciali e guardava me e Lucas ridacchiando.
Vale mi guardava a bocca aperta con uno sguardo che diceva ‘mi hai tradita!’. La implorai con lo sguardo chiedendole scusa
Mi schiarii la voce. “ragazzi non è come pensate!” dissi con voce un pò troppo alta.
Lucas si svegliò sicuramente a causa del mio scatto. “che succede?” chiese cercandomi con la mano.
Quando non mi trovò aprì gli occhi di scatto “oh, cavolo!” disse quando ci vide.
“Emh.. Lucky alzati! Ti prego..! ..digli che non è come pensano!” dissi implorante e imbarazzata.
Si alzò e mi affiancò, “no ragazzi davvero, non è come pensate..” disse lui.
Nessuno dei due riuscì ad obiettare perchè nelle sue parole c’erano tanta sincerità e tanta delusione, che era impossibile non crederci. Abbassai lo sguardo sui miei piedi e strinsi i pugni sentendomi in colpa.
“noi dobbiamo parlare!” dissero Vale e Walter all’unisono.
Io e Lucas ci scambiammo uno sguardo preoccupato e poi iniziammo a ridere. Dopo poco anche Vale e Walter iniziarono a ridere e la tensione si allentò un poco.
Vale mi prese per un braccio e mi trascinò in cucina.
“tu! perchè non mi hai detto che stavate insieme?!”era arrabbiata, ma aveva frainteso.
“no Vale, non stiamo insieme, hai frainteso. È rimasto qui tutto qua. Non è successo niente”
“Aurora!" Quando diceva il mio nome per intero non si annunciava niente di buono.
"non prendermi in giro! Ho visto come lo guardavi! Ho visto come stavate abbracciati!”
“Vale! Lo sai che ti dico tutto! Perchè non avrei dovuto dirti di noi?!” sentii montarmi la rabbia.
“ecco! Hai visto! Allora c’è qualcosa!”
“No vale!” iniziava ad irritarmi però mi divertivo anche.
“Non.C'è.Niente.! Punto! Lo sai meglio di tutti come sto in questo momento!”
A queste parole si zittì e il suo sguardo diventò comprensivo, quindi continuai “Però.. devo dirti una cosa..” dissi sorridendo
Lei mi guardò circospetta ma lasciò che continuassi “credo di iniziare a provare qualcosa per lui!”
A quelle parole alzò gli occhi al cielo iniziò a sorridere e ci trovammo a saltellare come delle bambine.
“però ti sembra modo di dormire con un ragazzo cosi?!” Mi rimproverò Vale sorridendomi dolcemente.
“scusa ma lo sai che odio il pigiama!” Ridacchiò e aggiunse
"che ne dici di andare ad origliare?" Sorrisi e le risposi
"sei sempre la solita!" e le diedi una spintarella col fianco.
Poi andammo ad origliare ciò che si dicevano i ragazzi.

“ma sei scemo! Che ti salta in testa? Lei non è pronta ad avere una relazione, lo sai! E forse non la vuole nemmeno con te! Non voglio che tu soffra, fratello! Non posso stare a guardare mentre ti ferisce! Anche se non lo fa a posta o non se ne accorge Lei ti ferisce! Non puoi continuare cosi!”
Era Walter.. che non era arrabbiato, era solo preoccupato per il suo amico e parlava di me.
Sentii gli occhi farsi lucidi. E' vero, lo sto ferendo. mi sentii un groppo in gola e mi sedetti a terra prendendomi la testa fra le mani.Vale mi strinse la spalla e mi accarezzò la testa.
“Walter, lo so che non è pronta.. ma non abbiamo fatto niente.. E poi non mi fa niente.. lei ha detto che non è pronta.. Lo ha detto già dall’inizio..” sentii il dolore nelle sue parole e lo immaginai mentre digrignava i denti e serrava i pugni.
Quel tono di voce fu per me come una lama conficcata nel cuore. Non dovevo più farlo soffrire, per nessuna ragione al mondo, mi promisi.
“Amico, lo so ciò che provi per lei. Ma non puoi continuare!" Qualcuno sospirò pesantemente. "Cosi ti farai solo del male.”
“no! Lei prova qualcosa per me. Non è pronta.. Ma prova qualcosa per me!”
“no! Lei non ti ama! Ti vuole bene solo come se fossi un fratello! Capiscilo!” Le parole di Walter furono dure ma io lo capii. Avrei fatto lo stesso con Valeria al posto suo.
Era cosi? Gli volevo bene come ad un fratello?
“no.. devo solo aspettare.” disse Lucas con decisione e sofferenza.
“non puoi aspettare.. restare con lei farà solo aumentare il sentimento che provi verso di lei. Non posso vederti cosi.. non voglio che ti distrugga.”
A quelle parole trasalii. Sentii una rabbia profonda verso Walter, non mi conosceva affatto bene e non sapevo cosa provavo quindi, non poteva parlare.
Valeria mi guardava in silenzio. Forse la pensava cm Walter.Mi sentii doppiamente ferita.
“Aury ti prego.. dimmi che non è cosi!” disse lei con sguardo ansioso.
Non lo sapevo.. non ne ero sicura. No.. per me non era un fratello! Io provavo qualcosa per lui! Che cresceva ogni giorno! Lo spiegava il desiderio di lui. La sensazione che provavo vicino a lui, l'accelerazione del mio battito..
Mi sentivo bene quando stavo con lui.
Mi alzai da terra e feci un sospiro per riprendere il controllo ed entrai nella stanza.
“Walter dobbiamo parlare” dissi dura.
“ok, parla” rispose arrabbiato senza degnarmi di uno sguardo.
“da soli!” Lucas mi si avvicinò e mi asciugò le lacrime con sguardo preoccupato. Lo ringraziai con un sorriso e notai uno sguardo misto fra rabbia, tristezza e irritazione da Walter.
Lo presi un braccio e lo portai in cucina
“non dirgli niente di quello che ti ho detto!” dissi a Vale quando le sfrecciai d’avanti.
“Cosa vuoi?” disse Walter arrabbiato.
M’irritò il suo tono di voce e mi fece arrabbiare ancor di più, ma quando ricordai il motivo persi parte della mia arrabbiatura.
“Walter.." cominciai indecisa, feci un respiro profondo e continuai "Walter lo so che per te Lucky è come un fratello”
“si e tu…”iniziò a dire ma io lo interruppi .
“no aspetta! Devo dirti una cosa.. Ho sentito ciò che gli hai detto.. e non è vero!" Lo fissai intensamente negli occhi. "Per me non è più solo un amico, provo qualcosa di più e cresce di giorno in giorno. Hai visto anche tu come sono migliorata da quando passo del tempo con lui.”
“tu non lo ami!” ribatte lui
“E invece si dannazione!”
Mi guardo incredulo e non riuscì a dire una parola quindi continuai
“non lo amo quanto lui ama me.. però.. Lo amo.” ed arrossii dicendo questo. (mi imbarazzava parlare dei miei sentimenti con gli altri).
Il suo sorriso mi sorprese “davvero lo ami?” mi chiese.
“certo stupido! Se no non starei qua a cercare di convincerti!” dissi sorridendo.
Mi abbracciò "Sono felice che tu lo abbia capito."
“non ti azzardare a dirgli nulla!”
“e perchè non dovrei dirgli niente?” mi chiese preoccupato.
forse stava pensando che mi ero inventata tutto
“perchè voglio dirglielo io!” e sorrisi a 32 denti.
“ah, ok..” era scettico.
“se solo gli vai a dire qualcosa..” gli puntai un dito contro minacciandolo.
“lo so lo so! Mi ucciderai con le tue stesse mani!”
ed io aggiunsi ridendo "con una lenta e atroce tortura!"
Sorrise “tanto non puoi farmi niente! C’è Vale!”
“Vale è d’accordo con me! Quindi..”
Stavo per finire la frase ma m’interruppe “quindi ti aiuterà con le sue stesse mani..” il suo sorriso tentennò e ridemmo insieme.
Tornammo in camera da letto che ancora ridevamo.
Quando Lucas mi vide mi studiò ma quando vide me e Walter sorridenti la preoccupazione dal suo volto sparì. Valeria invece ci guardava felice, acciambellata sul mio letto. Walter andò subito da lei e la baciò.
“ragazzi vi prego! io ci dorma lì!”Ed iniziammo tutti a ridere.
Lucas mi prese dolcemente per mano e mi portò con se in cucina. Mi prese in braccio e mi appoggiò sul ripiano della cucina e mi si mise di fronte.
“Ehy, è freddo!” dissi sorridendo e con la scusa mi portai più vicina a lui.
Lui non rispose.Sicuramente era perso nei suoi pensieri ed io, lo feci pensare tranquillo, ma poi pensai che stesse prendendo sul serio le parole di Walter. Sentii una fitta allo stomaco e al cuore e mi vennero gli occhi lucidi.
Quando lui si riprese mi passò le dita sulle guance. Non mi ero accorta che le lacrime fossero uscite.
“piccola, che hai?” mi chiese ansioso. Non riuscii a rispondergli .
“Walter ti ha detto qualcosa? Ha fatto qualcosa?” Da ansioso divenne arrabbiato.
“no, anzi, abbiamo chiarito..” riuscii finalmente a dire.
“e allora perchè piangi?”
“di ciò che devi dirmi, non preoccuparti di ferirmi o cose del genere..”
Dissi, mi asciugai le lacrime e mi feci forza, dovevo fargli prendere le sue decisioni senza che pensasse a me. Alla fine io ero ancora difettosa, nulla poteva convincerlo ad accettarmi.
“ma no tesoro! Che hai capito! Io.." si morse il labbro "Beh.. volevo confessarti una cosa! ecco..” disse d'un fiato.
Intuii cosa stava per dire.. ma alzai una mano e con un dito gli tappai le labbra. Gli sorrisi.
Poco a poco vidi diffondersi sul suo volto una smorfia di dolore e distolse lo sguardo.
“no..”gli dissi “non ti sto rifiutando” gli strinsi le mani e cercai il suo sguardo.
“allora..”
“ti prego.. Aspetta fino a domani.. ok?”
“ok..ma perchè devo aspettare domani?”
Gli diedi un bacio sulla guancia ma a pochi millimetri dalle labbra ed entrambi rabbrividimmo.
Prima che potesse dire o fare qualcosa gli buttai le braccia al collo e lo abbracciai. Lui confuso mi strinse a se. Dopo un po’ mi staccai ed ebbi un idea.
“Andiamo in pineta!”
“A fare cosa?” chiese perplesso.
“A fare un pick-nick! Ovvio!” e sorrisi. Andammo in camera per cambiarci e trovammo Vale e Walter in una posizione un po’ intima, che si baciavano. Meno male che erano vestiti!
Mi alzai in punta di piedi per spiegare a Lucas il piano che avevo in testa. Quando finii lui sorrise ed annuì.
“Al mio 3” bisbigliai lui annuì “1..”, “2..” “e 3!”
E ci buttammo sul letto facendo spaventare Vale e Walter. Cominciò una gara di solletico e pizzicotti.
Presi il cuscino e lo buttai in faccia a Lucas. Lui sorpreso si girò verso di me e mi fece uno sguardo e un sorriso che mi fecero fare istintivamente un passo indietro. Sapevo cosa stava per fare..
"Non ci provare!” lo avvertii. Iniziò ad avvicinarsi.. “Lucky non voglio farti male..”
Vale e Walter non ci badavano. E lui si butto su di me.
“no! no no no no!” urlai, ma lui m’ignorò ed iniziò a farmi il solletico.
“basta! Basta!” dissi fra le risate “..non riesco.. a respirare!”
Lui si alzo sulle braccia e i nostri sguardi s'incontrarono. Non mi ero resa conto della posizione in cui eravamo, me ne accorsi solo quando mi ritrovai il suo magnifico volto a pochi centimetri dal mio. Arrossii imbarazzata e con il cuore a mille. Sdraiata sotto di lui, lo tenevo stretto con le gambe intorno ai suoi fianchi e con le mani sulle spalle. Lui si teneva alzato su di me con le braccia per non schiacciarmi, ma sentivo il suo corpo caldo sul mio e dei piccoli brividi si propagarono sulla mia schiena.
Strinsi il suo collo fra le braccia e mi persi nei suoi occhi cosi belli. Schiusi le labbra e mi morsi il labbro inferiore.
Dovevo riprendere lucidità! Che tentazione... no!no no e no!!
I nostri volti piano piano si avvicinavano. Quando distolsi gli occhi dai suoi, credetti di morire, per posarli sulle sue labbra ripresi un pizzico di lucidità.
Lo spinsi via da me mettendogli le mani sul petto e mi sedetti a cavalcioni su di lui. Lui mi guardò sorpreso e mi sorrise malizioso ed io, iniziai a fargli il solletico. Ed iniziammo a ridere facendoci il solletico a vicenda.
Dopo un un po’ mi sentii osservata, alzai la testa e vidi Vale e Walter che ci squadravano sorridenti.
“che c’è?” chiesi irritata dai loro sguardi.
Vale mi fece segno di guardare in giù, e mi fece notare il modo in cui stavo sopra a Lucas.
Gli presi le mani e lo alzai fino ad abbracciarlo e lo fissai con dolcezza e lanciai uno sguardo di possesso a Vale. Lui sorpreso, non disse nulla, sicuramente credeva fosse un modo di far irritare Vale e Walter, comunque ricambiò l’abbraccio.
“io e Lucky abbiamo qualcosa da dirvi!” dissi
Al quel punto ebbi 3 paia di occhi che mi fissavano curiosi e preoccupati.
“Preparatevi perchè andremo in pineta a fare un pick-nick!” dissi allegra.
Mi alzai presi dei vestiti e mi defilai con la scusa del cambiarmi. Diedi un bacio sulla fronte a Lucas ed ‘ignorando’ Vale e Walter.
Quando uscii andai in cucina, non ci misi piede che Vale disse:
“Tu e tu! Andate a fare la spesa!” indicando me e Lucas
Poi di nascosto mi fece l’occhiolino sorridendomi e le risposi con un gran sorriso. Presi la lista e e il portafogli Poi presi la mano di Lucky ed uscimmo.
“Andiamo a piedi?” mi chiese lui.
“Si. Ma se vuoi possiamo volare!” gli dissi sorridente.
Lui ricambiò il sorriso e aggiunse “Veramente, io avrei un’idea migliore.” il suo sorriso si allargò “vieni!”
Gli strinsi la mano e mi feci trascinare.
“Dove andiamo?” chiesi dopo un po’. “A casa mia” rispose tranquillo. M’impietrii sul posto! A.. Casa.. Sua..? Trasalii. Casa sua= Genitori.
“Forse è meglio se ti aspetto qui..”dissi
“Non ti preoccupare non ci sono i miei” disse ghignando. Come faceva a saperlo? Leggeva nel pensiero? Possibile mi conoscesse tanto?
“Ma cosa andiamo a fare a casa tua?”
Si sorrise in modo malizioso e mi fece arrossire..“vedrai” disse
Arrivati a casa sua, una splendida villa forse degli inizi del '900 bianca, aprì il garage e mi trascinò d’avanti ad una moto. Rimasi a bocca aperta.
Era stupenda! Sportiva ed elegante, la mia preferita. “E'.. tua?” gli chiesi sbalordita.
“Si, ti piace?”
“E'.. stupenda! È la mia moto preferita!” sorrise e mi aiutò a salire.
Andammo al supermercato e mentre stavamo andando alla cassa per pagare, lo vidi.
Non era cambiato molto. Mi diedi della stupida, cosa poteva essere cambiati in 7 mesi?
Era rimasto lo stesso di sempre, sorrideva ad una ragazza che teneva per mano, non la riconobbi subito, ma dopo un po’ mi ricordai di lei. Era la ragazza con la quale lo trovai lì quella sera, in quella via..
Li guardai e notai che la ragazza aveva la pancia rotonda. Non ci potevo credere.Era incinta! Lo fissai intensamente e notai che nel guardarlo non provavo nulla.
Lucas mi passò una mano sulla schiena e mi abbracciò baciandomi il capo quando non ebbe risposta mi guardo confuso. Mi accorsi quando capì che fissavo qualcosa e seguì il mio sguardo. Capì chi erano. Lo notai dalla tensione e dall’immobilità del suo corpo e da come strinse i pugni. Gli strinsi forte la mano per rassicurarlo.
Poi Marco si girò e mi vide, mi salutò con la mano. Aveva un sorriso stampato in faccia mentre mi veniva incontro.
Mi aspettai l'accelerazione del cuore e l'impulso di corrergli incontro per abbracciarlo, oppure (molto più probabile), il rumore del mio cuore che andava in frantumi e il dolore che, mi avrebbe straziata, i ricordi sarebbero riaffiorarmi, ma non accadde nulla.
Lui e la sua fidanzata venivano verso di noi, sempre con quel suo sorriso. Dopo tutto quello che mi aveva fatto! E come se ciò non bastasse, aveva la faccia tosta di venirmi a parlare! Fossi stato in lui sarei scappata il più lontano possibile!
Buttai uno sguardo a Lucas, preoccupata e dispiaciuta, era teso, gli strinsi la mano e gli dissi di calmarsi, e cercai si seguire anche io il mio consiglio.
“Ciao Aurora!”disse quel c******e allegro.
“Ciao Marco..” risposi fredda.
“Ciao” dissero Lucas e la ragazza in unisono, dalla voce dei due trapelava tensione. Sentivo Lucas teso e ciò non faceva che aumentava la mia.
“Come va?” Chiese Marco guardandosi intorno.
“Bene” Brutto verme schifoso! Mi vieni a chiedere dopo sette fottuti mesi come sto?! Non ci hai pensato nei mesi passati?! Neanche una chiamata per dire mi dispiace ti sei degnato di inviarmi.. Io che soffrivo e TU! te la sei spassata! Hai addirittura messo una povera ragazza incinta!
Dentro di me provai compassione e odio per lei.
Marco buttò uno sguardo alla mia mano intrecciata a quella di Lucky e fece una smorfia. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso! Ora hai anche il coraggio di essere irritato del mio uomo?!
“Scusa, ma ora devo andare!” dissi con sguardo pieno d'odio. “Prima che ti spacchi la faccia!” dissi a voce poco più bassa.
Probabilmente si sentì perchè vidi Lucas sorridere e Marco passarsi una mano sul volto. Mi girai e senza degnarli di uno sguardo me ne andai con il mio adorato Lucas.
Pagammo ed uscimmo in fretta e in silenzio.
Quando uscimmo feci per andare alla moto, ma Lucas mi spinse e mi fece entrare con lui in una stradina. Mi venne un brivido lungo la schiena e mi si ghiacciò il sangue.
“Era lui quel verme?”mi chiese un po’ arrabbiato, il volto teso e gli occhi fiammeggianti.
“Si..”gli risposi a testa china, sicura che ce l’avesse con me. Ma lui mi strinse a se.
“Come stai?” mi chiese in tono dolce e preoccupato.
“Bene, perchè?” gli chiesi sinceramente confusa. Non e' arrabbiato con me?
“Non stai male?”
Mi venne un groppo in gola ma lo scacciai via. Mi scostai per guardarlo in faccia e gli sorrisi
“No, sto bene! ..Non era per lui che stavo male, quello lo avevo superato” gli dissi  convinta.
“ma allora…” mi fissò perplesso.
Lo interruppi “io non stavo male per lui! Ma stavo male perchè mi sentivo sola e abbandonata. Ma ora ho te” gli dissi e non potei fare a meno di guardarlo dolcemente e carezzargli il viso.
Distolsi lo sguardo rossa in viso e lui mi abbracciò. Dopo un pò gli diedi un bacio sulla guancia e tornammo a casa.
“ti ho mai raccontato di come l’ho lasciato?” Gli chiesi sorridendo mentre andavamo alla moto.
“no” s'irrigidì. E io ridacchiai per allentare la tensione.
“gli ho tirato un pugno sul naso!" altra risatina "Sai penso di averglielo rotto!” dissi orgogliosa ed iniziai a ridere. Lui mi guardò un pò scettico ma poi gli si illuminò il viso.
“Ah! ecco perchè era storto!" lo guardai confusa e lui mi rispose un pò imbarazzato.
"Sai, mi stavo preparando per tirargli un pugno io sul naso e quando l’ho visto mi sono chiesto come mai aveva il naso un po’ storto.” Non potei fare a meno di ridere e abbracciarlo. Mi fermai e lo guardai dritto negli occhi e lui fece lo stesso, e gli chiesi
"Lo avresti fatto davvero? Cioè lo avresti picchiato per me?"lui mi guardò, mi strinse a se e mi mormorò all'orecchio
"per te questo ed altro" e mi baciò sulla testa.
Tornammo a casa mano nella mano. Ahh.. che sensazione stupenda!
Aprii la porta.
"Era ora! Iniziavo a pensare che vi foste persi!" disse Vale severa .
Alzai gli occhi al cielo "uffa! siamo andati solo al supermercato!" e le sorrisi, affianco a me Lucky s'irrigidì, era ancora arrabbiato.
Walter studiò l'amico e decisi di dargli delle spiegazioni.
"mmmh... sapete chi abbiamo incontrato al negozio?" chiesi esitante .
"i suoi genitori" disse Vale
"no, non.." iniziai a dire
"i tuoi!" disse Walter inarcando un sopracciglio e fissando Lucas.
"uffa! no! allora mi fate parlare si o no? ecco.. allora.. abbiamo trovato Marco.."
Vale mi guardò e lasciò cadere la borsa che aveva in mano
"sto bene" mimai con le labbra, notai che Walter fissava Lucas, "quel coso ha avuto il coraggio di venire a parlare con me! Ma ci credete?" e feci un sorriso radioso.
Walter mi fissò preoccupato e gli feci segno di no con la testa.
"Aurora.. ti devo parlare" disse Vale interrompendo quel silenzio teso.
"ok..." dissi preoccupata
“beh, che intenzioni hai di fare domani?” mi chiese impaziente quando rimanemmo sole. Feci un sospiro di sollievo
“beh.. ho pensato di trovare una scusa per farmi portare al mare, mangeremo e poi andremo a guardare il tramonto e poi glielo dirò!”
le feci lo sguardo da cuccioletta bastonata “mi faresti un favore?”
“no! non farmi quella faccia! lo sai che non resisto!” disse distogliendo lo sguardo.
Sorrisi e continuai certa della vittoria.
“prenderesti le chiavi dei tuoi della casa a mare?” dissi con tono da bambina che la inteneriva sempre.
“oh no! Questo no! Sei pazza?! Se mi beccano mi uccidono!”
“giuro pulirò tutto! Non sporcherò niente! Lo giuro! Ti prego..!” dissi continuando
“no..non posso..” disse con tono già rassegnato
“Ti prego! Ti prego! Ti prego!Ti prego! Ti prego! Ti prego!!”
Iniziai a saltellare sul posto sempre con quello sguardo da cucciola.
“ohhh d’accordo!! Uffy! Cosi non vale!”
Sorrisi “grazie amica mia! Ti voglio tanto bene!” e le diedi un bacio
Quando andai da Lucas si era calmato.. un po’. Quando rimanemmo da soli gli chiesi:
“Perchè sei arrabbiato? Ho fatto qualcosa..”
Lui m’interruppe “No! No piccola! Non sono arrabbiato con te! Sono arrabbiato perchè volevo... Accusarlo e ucciderlo per tutto quello che ti ha fatto..” mi fissò con sguardo tenero, mi accarezzo il viso e con il pollice mi sfiorò il labbro che si schiuse. Quel solo gesto mi aveva già riempita di brividi.Mi schiarii la voce e gli sorrisi
“oh, ci ho già pensato io!” e sorrise e mi abbracciò stretta a lui.
<3
Passammo una giornata stupenda. Io e Lucky non ci separammo quasi mai. Lo tenevo sempre per mano o lo abbracciavo.
Poi mi chiesi se non gli stavo troppo appiccicata e mi staccai un po’ per lasciargli il suo spazio. Ma lui venne da me e mi chiese perchè mi ero allontanata, con sguardo da disappunto. Feci spallucce e lo abbracciai felice nascondendo il viso sul suo petto.
Quando tornammo a casa io e lui, m’intristì. Lui sarebbe tornato a casa..
“domani è sabato vero?” chiesi triste. Speravo mi chiedesse di rimanere di nuovo.
“si” rispose guardandomi e posò una mano sulla mia guancia.
“beh, allora.. buona notte” gli dissi sulla porta piegandomi verso lui per dargli un bacio. Lui mi cinse la vita. Stavo per dargli il solito bacio sulla guancia ma alla fine cambiai idea e decisi di baciarlo sulle labbra.
Ma lui m’interruppe “beh, veramente.. io.." Fece un respiro profondo. "Posso dormire di nuovo qui?” mi chiese speranzoso.
“ma certo!” risposi felice, forse troppo in fretta, infatti lui rise.
"Ti piace la mia presenza ,eh?" mi chiese malizioso.
Io arrossii e corsi in casa a cambiarmi. Mi bloccai sulla porta imbarazzata. Stare in pantaloncini con il ragazzo che ami.. Mi morsi il labbro e cercai di mandar via il rossore. Poi feci spallucce e mi sdraiai. Appoggiai la testa sul suo petto e lo abbracciai.
Al tocco delle mie mani il suo cuore iniziò a battere velocissimo. Sorrisi intenerita ed emozionata. Sicuramente se ne accorse perchè divenne rosso.
“buona notte mio caro Lucky”
lui mi fissò negli occhi e disse "Perchè Lucky?"
Imbarazzata mi tirai un poco indietro ma lui non me lo permise.
"non so... non ci avevo mai pensato prima. Ma se non ti piace.. Voglio dire posso, chiamarti Lucas.."
Ci pensò un attimo e mi rispose "no, ero solo curioso del perchè. Non ho mai avuto un nomignolo. Mi piace Lucky e poi.." avvicinò il suo volto al mio e con l'indice mi fece alzare ancor  di più il viso verso il suo. Schiusi le labbra ed il mio cuore scalpitò facendo accelerare il mio respiro. "..mi piace perchè l'hai scelto tu" e mi baciò sul naso e divenni rossa.
Ridacchiò “Buona notte piccola”
Gli risposi con un bacio sulla guancia. Al mio bacio il suo cuore sembrò andare in tilt. Non riuscii a trattenere un sorriso e mi abbandonai al sonno.

Quella notte lo sognai.
Mi svegliai con un gran sorriso stampato in faccia
“buongiorno piccola! Era ora!” mi disse sorridente.
Ero ancora abbracciata a lui e mi sentivo in paradiso. Mi strinsi più forte a lui ed intrecciai la mia mano alla sua.
“buongiorno tesoro! perchè che programmi abbiamo?”
M'ignorò “perchè non mi hai avvisato che parlavi nel sonno?” Mi chiese divertito. Arrossii. Cosa aveva sentito?!
“cos’hai sentito?” gli chiesi con sguardo basso e le guance in fiamme.
“oh, solo il mio nome..” sorrise “qualche migliaio di volte!”
Mi alzo il mento con in dito e con il pollice mi sfiorò il labbro inferiore. E il suo sorriso compiaciuto si allargò insieme al mio rossore.
"Adoro farti arrossire" mi diede un bacio sul naso.
Io lo ignorai, anche se a malincuore. “solo quello?” gli chiesi esitante .
“si solo quello.. avrei dovuto sentire altro?” rispose finto deluso .
“no, no!” divenni se possibile ancora più rossa.  
Ridacchiò. "Ti va di raccontarmelo?"
Il respiro mi si bloccò in gola. Mi aveva parlato con il suo meraviglioso viso vicinissimo al mio e le nostre labbra si erano quasi sfiorate.
Deglutii rumorosamente e voltai leggermente il viso. Avevo bisogno di aria.
Mi sfiorò il collo con il naso. "Allora?"
Quasi non riuscivo a respirare. "Emh.." Di cosa stiamo parlando..? Ah! "Emh.. no. Non puoi saperlo." Distolsi in fretta lo sguardo. Il solo pensiero di ciò che facevamo.. Repressi un brivido.
"Dai. Andiamo a fare colazione!" mi alzai di scatto, lasciandolo di sasso.
Facemmo colazione in silenzio, strano per lui, non era un tipo silenzioso. alzai la testa e vidi che mi fissava, stavo per chiedergli cosa guardasse ma, vidi che non chiudeva le palpebre. Ah sta pensando.  Repressi una risata. Aspettai che finisse e quando si riprese -quasi 10 min dopo- chiesi :
“Oggi che si fa? Vale e Walter avevano da fare..” alzai gli occhi al cielo accennando un sorriso.
“non lo so.. vorresti fare qualcosa?” sembrava pensieroso.
Evvai! La domanda giusta! Sorrisi .
“Veramente,io.. beh, volevo andare al mare..” mi morsi il labbro fingendomi timida. Il suo viso s’illuminò entusiasta.
“Ottima idea!”
“Ok, vado a prepararmi ed andiamo, ok?”
“ok.” presi la mia tazza e la lavai, poi gli diedi un bacio ed andai a prepararmi.
Quando uscii lui era già pronto ed aveva preparato quasi tutto.
Lo ringraziai sorpresa. Non mi aspettavo questo da un ragazzo. La mia infatuazione per lui non poté che aumentare.

Impiegammo più tempo per trovare la casa che per andare al mare! Non andavo in quella villa da anni ormai e non avevo nemmeno chiesto a Vale le indicazioni.
“Ti va di fare un giro?” gli chiesi
“certo, andiamo”
Lo presi per mano ed andammo a vedere un mercatino che si trovava sulla spiaggia. Gli comprai una collana, era un cuore di ferro con un serpente attorcigliato. Ne comprai 2: uno per lui, ed uno per me. Cosi, come per segnare il nostro legame.
Tornammo a casa mangiammo un panino ed andammo a letto. Lo coccolai un pò godendomi quella sensazione di benessere e, quando fui certa che si fosse addormentato, andai in cucina a preparare la nostra cena.
Feci gli spaghetti al sugo e tonno- il suo piatto preferito-, fettine di pollo, insalata ed una torta al cioccolato decorata con delle frugoline fresche.
Quando finii mi andai a cambiare, dormiva ancora cm un sasso e sembrava un angelo. Presi un pò di tempo per ammirarlo.
Sospirando cominciai a cambiarmi. Misi una gonna di jeans con una giacca di jeans abbinati e le converse.Quando finii decisi di svegliarlo. Gli diedi un bacio sulla guancia e lo accarezzai e continuando a baciarlo.
“Ehy, cucciolo, svegliati” gli sussurrai in un orecchio, sorrise. Gli diedi un altro bacio e lui mi abbracciò.
“mi piace come sveglia”disse facendomi sentire le farfalle nello stomaco.
“quando vuoi” gli dissi sorridendo.
“comunque, alzati tesoro e vieni.. è pronta la cena”
Lui si alzò. Dio.. Adoro vederlo senza maglia."perchè non mi hai svegliato prima? ti avrei dato una ma.." Disse mentre la infilava.
Quando vide ciò che avevo preparato strabuzzò gli occhi e rimase a bocca aperta.
"volevo farti una sorpresa" e lo guardai con occhi innocenti da cucciola e lui mi accarezzò la guancia.
Ci sedemmo e iniziammo a mangiare e lui si complimentò spesso con me per la mia bravura.
Quando venne il momento della torta andai a sedermi in braccio a lui e presi una fragola e gliela imboccai.
Mi strinse forte a lui, mi prese i fianchi ed un calore iniziò a farmi bollire il sangue.
Schiuse le labbra e mi indicò un altra fragola e feci lo stesso. Si leccò le labbra per levarsi la cioccolata.
Immagini di lui che iniziava a baciarmi e toccarmi mi affollarono la mente. Mi strinse ancora più forte a lui e mi accarezzo la schiena sotto la giacca, facendomi inarcare la schiena e questa volta immaginai che mi prendeva e metteva sul tavolo per..Oddio! Che sto pensando! Divenni rossa, era la prima volta che mi comportavo cosi con un ragazzo.
Sentii la gola secca e cercai di schiarirmela e lui sembrò come svegliarsi. Si schiarì anche lui la gola e io mi alzai per poter respirare. Riprendemmo a mangiare.Mangiò quasi mezza torta sotto al mio sguardo stupito. Era magro come un chiodo ma mangiava tantissimo!
Quando finimmo mi aiutò a pulire. Mentre lavavo i piatti e lui li sciacquava e li metteva a posto, gli schizzai un po’ d’acqua addosso. Da li la guerra.
Iniziai a ridere e mi misi a correre e lui m’inseguì, mi prese la vita da dietro e mi strinse a sé e mi baciandomi la guancia.
Mi girai e lo abbracciai. Volevo baciarlo, volevo dirgli che lo desideravo e che lo volevo solo per me. 
Un veloce sguardo all'orologio mi fece capire che avrei dovuto aspettare, stava per arrivare il tramonto.
“Vieni! Andiamo in spiaggia!” lo trascinai fuori ridendo.
Gli lasciai la mano e misi un telo da mare a terra e mi ci sedetti sopra. Eravamo su una duna, un posto perfetto e bellissimo, anche senza tramonto. Gli presi per mano .
“Sediti qui” dissi tamburellando vicino a me con le dita.
Lui si sedette e io gli presi il braccio, me lo passai sulla spalla, appoggiai la testa sulla sua spalla e lui mise il mento sulla mia testa e mi diede un bacio.
“Cosa facciamo ora?” chiese confuso.
“Guardiamo il tramonto” dissi sorridendo.
“A che devo tutto questo?” mi chiese sospettoso .
“Cioè? mi finsi confusa e lui stette al gioco.
“Il mare, la collana, la notte insieme.. La cena e i baci. Non capisco” aggrottò la fronte.
Gli sorrisi di rimando e mi sdraiai sul telo, felicissima. Lui sospirò, fece lo stesso e mi abbracciò mettendomi il braccio sotto la testa come cuscino.
Quando il sole iniziò a tramontare mi sedetti e lui mi abbracciò da dietro mettendo la testa nell'incavo del mio collo.Sentivo il suo respiro farmi il solletico sul collo e lui inaspettatamente mi diede un bacio sul collo.
Mi voltai ed arrossii. Lui mi guardo in silenzio e nei suoi occhi vidi tutto ciò che provava in questo momento. Felicità, frustrazione, serenità, imbarazzo, paura e.. amore.
“senti.. ho una cosa da dirti..” iniziai io,
“no aspetta! Devo dirti una cosa.. È da troppo che rimando..”rimasi in silenzio guardandolo negli occhi.
Si alzò mi prese per mano, mi aiutò ad alzarmi e mi prese il viso fra lei mani dicendo:
“Io ti amo! Non so come reagirai.. Lo so che non sei pronta.. ma io posso aspettare! Io..” parlava a raffica tanto era emozionato.
Gli misi una mano sulle labbra per fermarlo
“shh! posso dirti una cosa? Tu parli troppo!” gli sorrisi ed arrossii ancora di più e aggiunsi “Ti amo, ti amo tanto anche io Lucky” avevo gli occhi lucidi per l'emozione.
Mi sorpresi del tono sicuro al 100% della mia voce, credevo di non amarlo abbastanza ma mi sbagliavo.
Sorrise anche lui emozionato e senza parole e io gli buttai le braccia al collo. Abbassò la fronte sulla mia e guardandomi negli occhi,
iniziò a sfiorarmi il naso con il suo, con la mano mi accarezzò il collo fino alla guancia e con il pollice sfiorò il mio labbro che si schiuse mentre il cuore mi batteva a mille e e farfalle svolazzavano senza controllo e il sangue iniziava a ribollirmi. Mi strinse le braccia alla vita e toccò le mie labbra con le sue.
Con un brivido di piacere mi abbandonai al bacio migliore della mia vita. Non pensavo di poter desiderare qualcosa come in quel momento desideravo lui. Desideravo che questa giornata non finisse mai, che questo bacio non finisse mai. Nuove e potenti sensazioni, mai provate m'inondarono.
Fu un bacio tanto, tanto tenero, che mi fece sciogliere e allo stesso tempo fu molto passionale. Ci staccammo per respirare e ci fissammo negli occhi sorridenti ,
"Comunque, ritornando al discorso di prima, dovresti fare come me!"
"Cioè?" Chiese curioso e con un sopracciglio alzato.
"Dovresti agire!" dissi ridendo e baciandolo di nuovo. Si staccò da me troppo presto. Avevamo il respiro accelerato.
“Perchè.. perchè hai aspettato.. cosi tanto.. a dirmelo?” i suoi occhi erano scuri.
“l’ho capito solo da poco e ieri mentre stavo sentendo ciò che ti diceva Walter.. Quando ho sentito ciò che ti facevo.. che ti facevo soffrire.. Ho sentito una fitta al cuore.. cosi forte da non riuscire a respirare. Quando ho Capito il dolore che ti ho fatto passare..”
Avevo gli occhi lucidi e non riuscii a finire la frase che la voce mi si strozzò in gola. Lui mi abbracciò teneramente.
“Ti amo, non posso rimediare a ciò che ho fatto, però..” gli dissi baciandogli il collo perchè non riuscii ad arrivare alle labbra.
Scosse la testa. “Anche io. Non sai quanto mi rendi felice." Il suo sguardo diventò ironico. "Quindi, ora siamo fidanzati!” Mi disse sorridente, facendomi l'occhiolino ed io risi.
“si!” dissi felice quanto lui.
Passeggiammo mano nella mano sulla spiaggia in riva al mare quando mi girai per dargli l’ennesimo bacio, mi venne un idea.
“ti va di fare un bagno?” chiesi eccitata con gli occhi che luccicavano
“ma sei pazza? Fa freddo!”
“e daii! Non fa tanto freddo!" una folata si vento passò in quel momento come a farmi ricredere ma continuai "E poi se fa freddo ci riscaldiamo a vicenda!” Gli feci lo sguardo da cucciola alla quale, avevo scoperto, non sapeva resistere.
“daiiii.. non dirmi che hai paura!” dissi per stuzzicarlo, ridendo e facendo la falsa sorpresa.
“ah, è cosi allora! Vuoi stuzzicarmi eh?” mi disse sorridendo con una strana luce negli occhi . Feci automaticamente un passo indietro, quando faceva cosi era pericoloso
"oh, no!" dissi ridendo, pronta a correre via.
Non feci in tempo a girarmi che mi prese in braccio, si mise a correre ed entrammo in acqua. Era ghiacciata! Ma non m'importava, forse perchè avevo le gambe strette alla sua vita e gli cingevo il collo con le braccia. Forse perchè lo baciavo, forse perchè era perfetto.. forse.. Ma chi se ne frega!La dovevo smettere con tutte queste domande.
Tremavamo ma non solo dal freddo.
“Amore” le sue labbra tremavano e toccarono di nuovo le mie. Mi venne un brivido di felicità quando mi chiamò cosi.
Sorrisi quando si staccò. “s..sss..sii di..dddii..mmmiiii”
“fa davvero.. freddo.. forse è.. meglio se.. Torniamo a casa!”
“oh.. dd..dd’aaa..ccooo..rdddo!”
Corremmo fino a casa e ci asciugammo per riscaldarci.
“io vado a fare la doccia” dissi sorridendo e baciandolo mentre lui mi prendeva il viso fra le mani.
“vengo con te!” rispose malizioso stringendomi più forte divenni rossa e iniziai
“Senti..”
“Ehy piccola! stavo scherzando. È ancora presto!” lo guardai negli occhi e vidi che era sincero.
“ok..” dissi felice.  “vado a mettermi un costume” dissi sorridendo maliziosa.
“a cosa ti serve un costume??” mi guardava con la fronte aggrottata.
“serve a fare la doccia con te” Sorrisi “non saremo nudi ma faremo la doccia insieme”
Prima sembrò sorpreso e poi esclamò “stai scherzando vero?”
“ovvio! Credi che farei la doccia in costume?”
Scoppiò a ridere. “sai per un momento ci ho creduto veramente.” Ed iniziammo a ridere come degli scemi baciandoci di nuovo.


Tornammo presto a casa, alzando gli occhi al cielo. Ordini di Vale. Non voleva che 'facessimo cose'.. un brivido mi percosse la schiena.
Passammo tutto il tempo del viaggio a sorriderci agli specchietti e a parlare tranquillamente.
Poi mi accorsi che non stavamo prendendo la strada di casa.
"amore.. dove.."
"stiamo andando a casa mia e tranquilla! Non ti farò conoscere i miei!" lo sentii soffocare una risata. Se la stava spassando alle mie spalle. Lasciai perdere con un sorriso.
"allora.." iniziai ma lui m'interruppe
"ti dico tutto a casa, è una cosa.. un pò complicata.."
Spense la moto, mi baciò ed andò via. Ero persa nei miei pensieri e non lo sentii tornare.
"amore" al suono della sua voce scattai.
Lo guardai confusa, aveva un borsone pieno di qualcosa. Non aprii bocca, indecisa e incapace di dire qualsiasi cosa, e nemmeno lui.
Chissà a cosa serve quella borsa. Aggrottai le sopracciglia. Cosa complicata.. mi si bloccò il respiro nel momento
in cui mi arrivò un pensiero in testa. Se ne sta andando.
Ma.. non poteva.. non.. perchè?! perchè mi ha assecondata se doveva partire? Forse voleva chiedermi di andare con lui.. E se non lo avesse fatto?! Io non volevo un rapporto a distanza!
Senza farmi vedere misi la testa sulla sua schiena e cercai di reprimere le lacrime.
Arrivati a casa nessuno dei due aveva proferito parola, non sopportavo più questo silenzio. Mi asciugai le lacrime ed andai ad aprire la porta mentre lui aggiustava la moto.
"Aurora" il mio stomaco sussultò. Da quanto non mi chiamava per nome..
Non mi voltai e le lacrime iniziarono a scendere.
"dimmi" cercai di controllare la voce ma mi scappò un singhiozzo.
Mi prese per le spalle, mi girò e mi abbracciò ma io mi scostai. Se proprio doveva lasciarmi..
Mi si mozzò il respiro al solo pensiero. Mi chiesi quanto poteva durare un cuore massacrato e calpestato più e più volte...
Lui s'impietrì "Che c'è? Che succede?" mi strattonò delicatamente.
Mi asciugai le lacrime "parla" gli dissi con voce fredda e dura. Mi guardò perplesso ma rispose.
"Io.. beh.." chiusi gli occhi.  "Non so come dirtelo. Insomma, avevo deciso.. anzi ho deciso.. scusa.. forse.. avrei dovuto dirtelo prima.."
Ecco, avevo ragione.. "o chiedertelo.. beh..." Mi guardò negli occhi indeciso,dubbioso e triste. Aggrottò la fronte e un lampo attraversò i suoi occhi."Ti sei pentita di quello che è successo? mi chiese con voce dura mentre si raddrizzava.
Aprii gli occhi di scatto "No! Io.." non riuscii ad aggiungere altro e li richiusi.
Lui fece un sospiro e mi strinse. Mise la testa sulla mia spalla e mi sussurrò
"Se vengo a vivere da te?" ASPETTA! Cosa?? Aprii gli occhi sorpresa. Non voleva lasciarmi?? Non doveva partire?? Ecco perchè la borsa..
Non risposi, un pò per lo shock un pò per la sorpresa. Mentre nella mia testa imprecavo e mi davo della stupida!
E lui fraintese "se non vuoi.. fa niente.. non ti preoccupare!"
Scossi la testa per riordinare le idee "tu,vuoi venire.. a vivere qui?" Annuì cauto. Iniziò ad aprirsi un enorme sorriso sul mio volto.
"Davvero?" chiesi con il cuore a mille, emozionata come non mai.
Lucas annuì di nuovo, questa volta con più convinzione. Io lo abbracciai forte e lo baciai felice e rincuorata.
"Certo! Certo che puoi venire!!" Stupida! stupida! stupida! Mi ripetevo senza sosta.
Lui si bloccò e mi chiese"Perchè piangevi prima?" il suo sguardo era preoccupato.
Io scossi la testa imbarazzata e dissi "ho visto la borsa.. hai detto complicato.. pensavo dovessi partire e lasciarmi di nuovo sola.." abbassai lo sguardo imbarazzata.
Mi prese il volto fra le dita e mi disse "Non lo farò mai piccola, mai intenzionalmente" e mi baciò con passione.
Mi trascinò in casa che ancora ci baciavamo. Mi sollevò da terra e mi ritrovai sul mio, sul nostro letto e si sdraiò su di me.
Circondai i suoi fianchi con le gambe, per sentirlo più vicino a me. Misi le mani sulle sue spalle, felice di sentirle forti, felice perchè erano solo mie, felice di potermici aggrappare.
Senza accorgermene le mie mani iniziarono a toccare la pelle sotto il maglione, a sfiorare la sua schiena, il suo petto, le sue braccia, i suoi addominali.. Gemetti.
Mentre lui mi baciava le labbra, le guance, le palpebre, gli zigomi, il mento, il collo.. la clavicola. Presa dall'emozione travolgente, presi il lembo del suo maglione e glielo tolsi. Mi bloccai con il cuore in gola e il respiro affannoso.
Anche lui si fermò e aprendo gli occhi vidi che mi fissava, perplesso e sorridente. Fissai i suoi occhi che ardevano come animati da una fiamma blu di desiderio.
"scusa, non so che mi ha preso" mormorai rossa, ancora percossa dai brividi.
"fa niente! puoi continuare.." lo sguardo con la quale mi sfiorò il corpo..
Alzai gli occhi al cielo e ripresi a baciarlo per non "litigare".

Mi staccai "non riesco.. a.. respirare" sussurrai, con voce roca ed il respiro affannoso.
"Vuol dire che ti piace" mi rispose mordendomi il lobo e riprendendomi a baciare.
Di nuovo mi ritrovai ad accarezzare il suo magnifico corpo e gli tolsi anche la canotta facendolo rimanere a torso nudo. Merda!! E ora che starà pensando?! Ma Lucas riprese a baciarmi e io misi le mani sulla sua schiena. 
Infilò una mano sotto la mia maglietta e con dita leggere mi sfiorò dalla pancia fino ai fianchi. Li inarca leggermente. Avevo le farfalle nello stomaco.
Mi ritrovai orgogliosa di lui. Della sua magnifica personalità. del suo corpo.. Solo quando mi levò il maglione mi accorsi di come mi ero avvinghiata a lui.
avevo le gambe strette alla sua vita e inarcavo la schiena contro il suo torace, ansimando. Mi scostai da lui e mi alzai in piedi confusa, lui non avendo più me sotto cadde a peso morto sul letto.
"amore.. tutto ok? sussurrò con il respiro affannoso.
Feci si con la testa cercando di ricordare come si respirava. Abbassò lo sguardo improvvisamente rosso
"scusa.. ho.. ho frainteso le tue mosse.." disse con voce bassa.
"no.. scusa tu.. non sono pronta..e.. non so che mi abbia preso.." scossi la testa confusa e accaldata.
"Andiamo a dormire prima che facciamo qualche danno!" disse sorridendomi e trascinandomi sul letto.
Mi stesi e gli diedi le spalle e subito sentii le sue braccia avvolgermi. Non mi opposi, infondo era ciò che volevo, ciò che desideravo.
Però, mi sentivo un pò in imbarazzo ed avevo ancora questo calore..
Ma chi se ne frega! pensai e con un brivido, mi abbandonai al sonno felice e beata.


Il mattino dopo mi svegliai. Allungai la mano verso il suo posto per controllare se c'era, senza aprire gli occhi crogiolandomi nella felicità, lo toccai e s'irrigidì.
"Buon giorno, amore" dissi.
Sorridendo, mi trascinandomi vicino lui. Non rispose e il mio euforismo vacillò. Aprii gli occhi preoccupata. Non mi fissava, guardava il soffitto tenendo le mani dietro la testa. Mi alzai su un gomito per guardarlo in faccia ma lui schivò il mio sguardo.
"Amore.. cos'è successo?" chiesi preoccupata, forse era arrabbiato per la sera precedente.
Lui si girò a fissarmi, il suo sguardo mi spaventò, era furioso e sprezzante.
"Non chiamarmi amore!"
Mi vennero gli occhi lucidi e le vertigini e il cuore si strinse. Strinsi tra le dita il lenzuolo convulsamente e lo portai più vicino al petto.
"Che ho fatto?" la vista si annebbiò e iniziai a respirare a scatti.
"Tu non mi ami" sputò fra i denti.
"Che dia.." iniziai a parlare arrabbiata mentre le lacrime lottavano per scendere.
M'interruppe "hai parlato nel sonno. L'hai confessato."
Cercai di ricordarmi il sogno..
Eravamo io e Lucas, abbracciati. Avevo gli occhi chiusi protetta dal suo abbraccio.
Dopo un po’ sentii “Aurora!” Lo ignorai, non m’interessava chi era: ero nel mio piccolo paradiso personale.
“Aurora piccola!” aprii gli occhi e abbracciato a me non c’era più Lucas.. ma Marco.
“Marco? Ma che ci fai tu qui?! Dov'è Lucky?” mi guardai in giro spaventata e disorientata
"Lucky? Chi è Lucky?!"
"No.." mi alzai in preda ai capogiri e alla nausea. "Lucas.. dove sei?" singhiozzai
"Marco.. dov'è Lucas?!"
“Ma sono io! Sono Lucas! Come scusa?! Marco?!”
Chiusi gli occhi e quando li riaprii vidi Lucas..
Poi divenne di nuovo Marco, poi di nuovo Lucas, a sequenza di poco.
Poi si fermò definitivamente su Lucas mi sentii sollevata e sospirai.
“ti amo” dissi riabbracciandolo per farmi confortare.
Non riuscivo a ricordare altro. Non parlò più.
"Lucas cos'hai sentito?"
Non rispose alla mia domanda. Forse era più arrabbiato di quello che credevo. Continuava a non rispondere. Mi alzai irritata.
“ok, io vado a vestirmi!” dissi cercando di apparire dura ma mi uscii un tono sconsolato.
“Aspetta!” il suo tono mi colpii come se mi avesse dato uno schiaffo. “Io ti amo! Lo sai..” mi disse in tono disperato.
“Anche io!” dissi convinta e dispiaciuta del suo tono e cercai di fargli una carezza, ma lui si scansò. Mi sentii una fitta al cuore e di nuovo le lacrime ritornarono.
“Non mi toccare!” indietreggiai di un passo al suo tono.
Rimasi in silenzio. Stavo per mettermi a piangere ma mi costrinsi a trattenermi. Poggiai una mano sullo stomaco per non farmi assalire dalla nausea e cercando di bloccare il bruciore. Trattieniti.trattieniti.trattieniti.trattieniti. mi ripetevo. Ma cos'è successo stanotte?!
Non accennava a parlare.
“devo vestirmi.. o arriverò tardi a lavoro..” dissi per spezzare il silenzio.
Notai un angolo dl sua bocca alzarsi un po’.. Ma poi ritornò giù. Era straziante vederlo cosi.. Cosi.. lontano da me. Mi girai ed andai verso il bagno.
“Aspetta!” notai allo specchio il suo braccio alzarsi per prendere il mio polso, ma lo rimise giù. Fu come un colpo di frusta.
“hai deciso di dirmi qualcosa?” mi stupii del tono della mia voce duro e arrabbiato.“dimmi cos’è successo!" Perchè? Che ho fatto? Ieri.. eravamo cosi felici.. Cos’è cambiato?
Non notai di averlo detto ad alta voce, ma quella frase lo fece riprendere.
“Oggi non si va a lavoro.. È domenica.” Fece un sospiro e continuò. “Vuoi sapere.. Vuoi sapere perchè sono arrabbiato?”
Annuii e mi asciugai una lacrima ribelle.
“Perchè mi hai preso in giro! Tu non mi ami! Tu Credi di amarmi..”
Il suo dolore uscì mischiato alla rabbia e mi fece ancora più male. Ma come poteva credeva che non lo amassi!? dopo tutto quello che avevo fatto!
“Io..cosa?! Che diamine stai dicendo?!” urlai frustrata.
“tu. Ami. Marco!” rimasi senza parole .
“io cosa?! Tu 6 impazzito!”
“no! Non dirmi che sono fuori di testa! Ti ho sentita stanotte!”
“Non è vero! Io, non lo amo!”
“Si che è vero maledizione! Se vuoi ti dico cos'hai fatto! Hai detto il mio nome.. fatto una smorfia e poi hai pronunciato il suo nome! Marco” Il suo nome uscì come uno sputo fra i denti. “e lo sai che hai fatto dopo? Hai sorriso e hai detto ‘ti amo’! con tanta dolcezza..
Ora non venirmi a dire che mi sto inventando tutto o che sono impazzito!”
Sospirò e dallo specchio vidi la disperazione sul suo volto e l'amarezza.."e io che ci ho creduto alle tue belle parole.. sono stato uno stupido.. Walter mi aveva.."
“no aspetta! hai frainteso” sospirai con sollievo e rabbia per le sue parole.
Stava per rispondere ma io mi girai a fissarlo e continuai “Aspetta. Non saltare alle conclusioni. Ti prego, ascoltami”
Feci un sospiro e lo guardai negli occhi avvicinandomi per fargli capire che non mentivo. Gli raccontai di tutto il sogno.
“Lo so cosa stai pensando.. Starai dicendo: non è vero sta mentendo” Sorrisi amaramente “ lo leggo nei tuoi occhi.." un singhiozzo
"ma non è vero.. Sarei anche brava a mentire.. Non lo nego, ma guardami negli occhi! Lo sai che sono la cosa più sincera che ho! Che con loro non riesco a mentire! Ti prego credimi” Stava scuotendo la testa. M’infuriai e non riuscii più a trattenere le lacrime.
“bene! Se non mi credi.. puoi anche andartene.. Non abbiamo più niente da dirci” Il mio tono, ancora una volta, uscì più come una supplica disperata che duro e deciso. Le lacrime cominciarono a sgorgare come un fiume ma riuscii a perdermi nei suoi occhi.
“io.. non..” iniziò a dire. Chiusi gli occhi e mi voltai.
“Allora vattene” ringhiai. Vattene, ti prego, lasciami sola.. Basta.
Iniziai a contare i secondi, arrivata a 12, sentii due braccia grandi e forti stringermi. Mi girai e appoggiai la testa sul suo petto ed iniziai a piangere percossa da silenziosi singhiozzi che non riuscivo a trattenere. Mi alzò il viso e mi asciugò le lacrime. Aprii gli occhi e lo abbracciai. Mi rialzò il viso, sorpresa riaprii gli occhi, li avevo richiusi?? chissà quando..
“ti amo”disse “scusa se non ti ho creduto.. Era la rabbia a controllarmi.. Ma come potevo reagire?” la sua voce si affievolì. Ci guardavamo intensamente negli occhi parlandoci, dicendoci parole che non riuscivamo a dirci.
“ma ti ho spiegato..”
“per me potevi esserti anche inventata tutto sul momento”
“non ti farei mai una cosa del genere”
“Ora lo so” mi sorrise e mi baciò
Lo trascinai sul letto dove cademmo, mentre ci baciavamo sorridemmo entrambi. Lui era sdraiato sotto di me, mi sedetti a cavalcioni e gli presi le mani fissandolo con rabbia negli occhi.
“come hai fatto a non credermi?! Mettitelo in testa! Io. Ti. Amo! E niente e nessuno mi farà cambiare Idea! Hai capito?!”
Mentre parlavo stringevo la presa delle mani, cercando inutilmente di fargli del male. (per scherzo!)
“si, ormai l’ho capito! mi fido!” disse sorridente
Alla fine mi arresi “ma davvero non ti sto facendo niente?”
Mi guardò confuso e bisbigliai “le mani!”
“veramente se non me lo avessi detto, starei ancora pensando che tu mi stessi tenendo le mani” sbuffai ed iniziammo a ridere e poi ripresi a baciarlo.
Fummo interrotti dallo squillo del mio cellulare. Non ci badai e continuai a baciarlo. Chiunque fosse doveva aspettare.
Drin! Drin! Drin! Drin! Sbuffai e mi staccai da lui che sorrise e disse
“non ti preoccupare! Possiamo continuare dopo! Tanto ne abbiamo di tempo!"
E sorrise, ricambiai il sorriso euforica delle sue parole.
“pronto?” dissi un po’ acida e arrabbiata con chi ci aveva interrotto
“Ehy buongiorno! Sei già nervosa? Hai fatto colazione?”
“ciao Vale.. no.. stavamo giusto andando..”
“ok! Beh com'è andata racconta!”
“ehm.. quando ci vediamo ok?”
“ok! Tanto stavo già per venire!”
“no!”quasi gridai “cioè scusa ma.. Non potresti venire più tardi..? Volevamo dormire ancora un po’..”
“Chissà che hanno fatto!” la sentii borbottare e le mie guance presero fuoco “mm.. la prima volta è sempre la più stancante.."
"Vale!!" dissi per riprenderla, lei rise e continuò
"Vabo, ci vediamo a casa tua per l’ora di pranzo! Non ti preoccupare! Porto io da mangiare!E fatevi trovare vestiti.. chiaro?!” alzai gli occhi al cielo ma la ignorai
“ok.. grazie.. ciao” e chiuse. Feci una smorfia
“stanno per venire..”dedusse.
“si..” sorrisi tristemente “ma non ora! Abbiamo ancora un paio d'ore!" il mio viso s'illuminò.
"Allora dov'eravamo rimasti prima che quella cara guasta feste ci interrompesse?” chiesi sorridente lui rise e fece tremare me che mi trovavo sopra di lui ed il letto con la sua risata
“credo stessimo facendo questo..” Disse prima di baciarmi.


Alle 11 ci alzammo, anche se nessuno dei due lo voleva.
“Vale e Walter arriveranno presto..” e dicendo questo feci una smorfia ironica.
“mm.. facciamo cosi.. Io me la sbrigo con Walter e tu, con Vale!” disse baciandomi il collo, mentre mi abbracciava da dietro. Risi. E decisi di cambiare argomento.
“scusa amore.. ma mi levi una curiosità?” chiesi girandomi verso di lui per guardarlo in faccia
“dimmi cucciola” quant'è dolce!
“ma.. cos’hai detto ai tuoi? Cioè gli hai detto che te ne andavi.. no? Ma non ti hanno chiesto dove andavi o altro?”
“si.. gli ho detto che andavo a vivere con Walter. Non ti preoccupare, non ho accennato niente di te”
“non voglio che per un mio stupido capriccio tu debba mentire ai tuoi..” dissi abbassando lo sguardo, mi mise un dito sotto al mento e me lo fece rialzare.
“non ti preoccupare amore. È una mia scelta”
“uff.. e Walter? I vostri non si conoscono?”
“si che si conoscono”
“ma allora..”
“Emh.. Walter ha detto che veniva a vivere con me.. Invece è andato da Vale.. che ha detto che veniva da te”
Rimasi a bocca aperta “quindi, io sarei l’unica cretina che non ne sapeva niente?”
trattenne una risata ed annuì. Mi sedetti sul ripiano della cucina.
"E se i suoi mi avessero chiamato! o peggio se fossero venuti?! Che avrei dovuto dirgli?? uffa! potevate almeno avvisarmi!!"
"Vale ha detto che per te non sarebbe stato un problema.. quindi.."
"certo che non è un problema! ma voglio almeno essere avvisata!"
Sorrise come per scusarsi, uff.. era difficile arrabbiarmi con lui quando faceva cosi. Con una mano gli feci segno di raggiungermi accompagnato da un sorrisetto malizioso. Lui venne, mi abbracciò e mi baciò.
Ci stavamo ancora baciando quando Walter e Vale entrarono, ma non ce ne accorgemmo.
“ma è possibile che ne avete ancora voglia?” Scattai spaventata dalla voce di Vale.
Walter si mise a ridere mi girai verso di loro fulminandoli
“Ma a casa vostra non si usa suonare? E lo sai che a volte hai la lingua troppo lunga?!”mi fece la linguaccia sorridente
“oh, è vero.. ormai questa è anche casa casa tua Vale, vero?”e la guardai tradita
“Emh..mi sono dimenticata di dirtelo..” E fece un sorriso per scusarsi.
“comunque se vi staccate.. non avremmo niente da ridire” disse imbarazzata
Io e Lucky ci guardammo sorridendo. Arrossii e ci staccammo.
“amore, iniziate a preparare la tavola tu e Luc.." S'interruppe e mi fisso "Io devo parlare un attimo con Aury” e mi lanciò uno sguardo truce. Io la guardai perplessa ma la seguii.
Appena entrate in camera disse: “Avanti racconta! Ti ha fatto male? Ti è piaciuto? Com'è stato? Dove? Quanto è durato?”Mi sommerse di domande ma era fatta cosi, era Valeria. Alzai gli occhi al cielo e sospirai.
“aspetta! Non l’abbiamo fatto!” ed arrossii .
“ah.. davvero? Io credevo.. dopo tutto quello che hai fatto..”
“Lo so. Ma è ancora presto per noi” e mi acciambellai sul letto sorridendo.
“invece, la vostra prima volta?”
“come hai fatto a capirlo?”
Le sorrisi “ormai ti conosco troppo”
“è stata stupenda! Magnifica! La migliore di tutte!”
E detto da Vale.. Lei era diversa da me, lei era una alla quale piaceva divertirsi,ma non era affatto una facile, anzi la dovevi prima conquistare. Io ero quella che voleva la storia seria.
“sono felice per te tesoro!” e l’abbracciai davvero felice.

Trovammo i ragazzi che ridevano
“quindi.. state insieme?” era Walter.
“già!” disse Lucas soddisfatto
“com'è stato? L’avete fatto? Vero?”
“Emh, no” Perchè quell'esitazione? voleva avere qualcosa di più da raccontare?
“no? Come no?”
“ci siamo appena messi insieme! Voglio, anzi, vogliamo aspettare”
“ma dai! Non l’avete fatto? non è da te.. avanti racconta!” chiese scettico “Lei non vuole vero?” e ridacchiò "hai trovato finalmente una bella tosta..."
“no.. cioè si, anzi no.. non lo so. Forse. non voglio metterle fretta punto!”
"ma dai! questa è la prima volta che ti capita.. con le altre.." Che fitta di gelosia... le mie dita si strinsero a pugno.
“e a te? Com' è andata?” lo interruppe Lucky. Misi da parte quei pensieri.
“magnifico! La nottata migliore della mia vita!”
Lucas ridacchiò "sei partito fratello"
Vale s’illuminò e decidemmo di entrare. Ma volevo fargli uno scherzo, arrivargli alle spalle per spaventarlo. Ma mentre attraversavo il corridoio presi il mobile.
“ahi!” Ed iniziarono tutti a ridere mentre io saltellavo su una gamba per il dolore. Sbuffai entrando e Lucas mi venne incontro con un gran sorriso.
“amore!” Mi prese il viso, mi baciò e dimenticai quel maledetto mobile attentatore, dimenticai il dolore al ginocchio, dimenticai quello stupido ginocchio.
Poco dopo però Walter si schiarì la voce, era peggio di un fratello iperprotettivo.
“mm.. ci stacchiamo.. o lo facciamo impazzire?” chiesi a fior di labbra a Lucas
“forse è meglio se ci stacchiamo..” e fece una smorfia .
“mmmh.. adoro troppo i tuoi baci..” S'illuminò con un sorriso e mi vennero le farfalle allo stomaco.
“quando se ne andranno sarai tutto mio!” dissi e gli diedi l’ultimo bacio. E Walter Grugnì.
“ma lo sai che quando ti ci metti, sei proprio un rompi palle!” disse Lucky frustrato.
“giusto!” dissi annuendo ed iniziammo a ridere.
Nel pomeriggio, mentre preparavo uno spuntino, mi misi a canticchiare a bocca chiusa.
"Aury!" Sobbalzai spaventata e per poco non mi affettai un dito.
"Vale! Ma sei impazzita?? Che urli?"
Ridacchiarono. "Tesoro mio!" Mi venne incontro a braccia aperte.
"Vale.. Ti senti bene?" chiesi confusa.
"Oh." Mi abbracciò forte. "Ora sono sicura che tu sei felice." Avevo un punto interrogativo stampato in faccia.
"Stavi canticchiando la nostra vecchia canzone." mi sorrise raggiante. "Mi è mancata così tanto la tua voce."
Ridacchiai. "Sorellina, tu sei strana!" Mi tirò un pizzicotto ed iniziò ad aiutarmi.
Chissà come ci ritrovammo a cantare a squarciagola "Non vivo senza te - Vasco".
Appena finimmo di cantare iniziammo a ridere e ci abbracciammo forte.
"Ti voglio bene sorellina."
"Anche io." mi strinse più forte.
Qualcuno si mise a battere le mani ed io e Vale ci staccammo rosse in viso.
Lucas e Walter si sorridevano appoggiati alla porta.
Walter diede una gomitata a Lucas. "Ehy! Siamo proprio fortunati. Abbiamo scelto proprio bene. Due cantanti!"
Ridacchiammo e Vale gli andò incontro. "Fai attenzione, potrei scappare con il bassista."
Walter rise e la prese fra le braccia. "Peccato che il bassista è morto"
Lei scrollò le spalle. "C'è sempre il batterista."
"Ah, posso stare tranquillo allora. Sei già fra le sue braccia." Risero insieme prima di baciarsi.
Dopo aver visto un film, Vale e Walter decisero di tornarsene a casa. Sbirciai l'orologio e notai l'ora.
"Oddio! Sono già le dieci?"
Vale scosse la testa esasperata e Lucas annuì nella sua direzione, come per darle ragione.
"Non sapevo sapessi cantare." mi disse cingendomi la vita.
Feci spallucce. "Non me l'hai mai chiesto."
"Lo sai che da adesso vorrò sentirti spesso, vero?"
Lo abbracciai. "Ogni volta che vuoi." Gli saltai addosso baciandolo.
Lui si staccò da me. “Ti va di cantare?” disse tra un bacio e l'altro.
“no, adesso no.. mi va di fare altro” e sorrisi.
Increspò la fronte “cioè?” 
“non lo so.. mmmh.. fammici pensare..” E lo baciai
“ok, piace anche a me”
Risi “beh, se andiamo a letto.." iniziai a giocare con il suo colletto, con le dita. "..stiamo più comodi..”
Mi baciò e mi prese in braccio. Io risi e mi ritrovai sul letto sotto di lui.
Lucas con il respiro corto si staccò da me. Scese a baciarmi il collo regalandomi dolci ed infuocati brividi.
Sospirò. "Piccola, è meglio se andiamo a dormire."
Mi schiarii la voce. "Lo penso anch'io" dissi ancora con il fiato corto.
“buona notte amore” disse dandomi un bacio.
“buona notte mio piccolo grande uomo.” Sorrisi e Lui mi guardò con aria perplessa
“beh.. piccolo perchè sei dolce e muscoloso come sei non posso che chiamarti grande.. E infine, se hai cambiato sesso non si nota.” dissi con finta non curanza
Rise di gusto stringendomi a lui. "Dormi adesso. Io davvero non so se certe battute le inventi sul momento o le studi la notte."
Ridacchiai e gli tirai un pizzicotto sullo stomaco.

a

Ciao!
Come sempre spero che vi piaccia ( :p )
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Dark Sense .
Baci!

  
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