La mia vita ormai procedeva alla grande. Stavo migliorando, anche i miei sogni non mi davano quasi più fastidio. Ero circondata da persone che mi volevano bene e me lo dimostravano ogni giorno.
Ogni sera uscivamo: io, Vale e Walter e Lucas.
Dopo un mese di corteggiamenti Walter e Valeria si misero insieme. Ero felicissima per la mia amica poiché meritava, ameno lei, di essere felice.
Ogni sera Lucas mi faceva la corte. Mi divertiva. Era goffo nel suo corteggiamento.
Nonostante fosse un bellissimo ragazzo e avesse un carattere d'oro, non potevo innamorarmi di lui mentre il mio cuore sanguinava per un altro. E la sua goffaggine non era data dall'inesperienza anzi, poco dopo venni a sapere, che lui era molto ricercato fra le ragazze, ma non aveva mai voluto cose serie.
Motivo in più da parte mia per non cedere alle sue attenzioni.
Un giorno parlando con Walter mi confessò perchè Lucas sembrava alle prime armi in fatto di corteggiamento. Disse che era cosi perchè ero l'unica ragazza a non essere caduta ai suoi piedi e che non mostrava il minimo interesse a voler cedere. Ero diventata quasi una sfida e si era intestardito con me.
Gli feci capire in modo carino che non m'interessava. Che gli volevo bene, ma che per me era solo un caro amico.
Il mio cuore, testardo e dolorante, non era ancora pronto ad amare. Soprattutto un ragazzo che amava divertirsi.
Erano passati 6 mesi ormai, dovevo aver dimenticato. Ma non ce la facevo e soffrivo ancora..
A volte, non riuscivo a fare a meno di ricordare, e il dolore ritornava più forte che mai. Valeria ovviamente non ne sapeva nulla! Se avesse saputo di ciò che facevo, e che mi accedeva ancora, mi avrebbe uccisa! E sarebbe partita in quarta armata alla ricerca di...
Ma non potevo e non volevo dimenticarmi di lui. Lo odiavo si, ma lo amavo ancora.
Non potevo ricordare per il dolore. Ma non volevo dimenticare per amore.
CHE STUPIDA..!
Quindi, visto che non volevo dimenticare, soffrivo, e ogni giorno sembrava peggio.
La parvenza di stabilità e serenità era solo apparente, e anche se a volte sembrava anche a me di stare meglio, sapevo che star mentendo a me stessa.
Un giorno uscita da lavoro, consapevole del dolore che stava per arrivare, per aver pensato a lui dopo aver conosciuto un nuovo collega con il suo stesso nome, corsi subito in bagno a fare una doccia, per cercare di rilassarmi e concentrarmi su altri pensieri per non sgretolarmi.
Per far passare il tempo, mi misi a cantare una canzone che passavano alla radio, cosi da rallentare i tempo. Ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato. Lo sentivo già dalle ferite che si riaprivano vicino al cuore, che cominciarono a pulsare e i polmoni che cominciarono a bruciare.
Finita la doccia mi asciugai in fretta e mi vestii. Riusci a mettere le culotta e la canotta, appena finii di abbassare la maglia, sentii le ferite aprirsi completamente. Mi accoccolai a terra e mi strinsi le gambe fra le braccia. Il dolore mi mozzò il respiro e i polmoni smisero di funzionare normalmente e iniziai a piangere.
Ad un certo punto sentii qualcuno che mi chiamava, ma forse era il mio subconscio che voleva farmi uno scherzo.
Poi sentii due braccia forti e muscolose stingermi e un voce dolce come il miele.
"Aurora, piccola, che hai?" era la voce preoccupata e ansiosa di Lucas.
Non riuscivo a parlare, il dolore era straziante. Gli lanciai le braccia al collo e iniziai a piangere convulsamente. Lui mi strinse forte al suo petto e mi fece sfogare. Tra un singhiozzo e l'altro riuscii a sentire il profumo della sua pelle, era meraviglioso e riuscì a farmi respirare meglio.
Nel suo abbraccio riuscii a sentire una strana sensazione. Mi sentivo al protetto e al sicuro. Mi sentii a casa. Non appena me ne resi conto mi si propagò uno strano calore allo stomaco e riuscii a calmarmi.
Quando mi calmai completamente gli confidai tutto e senza controllo le parole uscirono da sole dalle mie labbra. Sicura di potermi fidare, sicura di lui. Lui ascoltò tutto con lo sguardo fisso su di me, mentre io non riuscivo a guardarlo. Gli chiesi di non dire niente a nessuno. Lui esitò ma alla fine annuì. In ritardo mi accorsi di non trovarmi più sul freddo pavimento del bagno, ma sul mio letto, ma non fiatai e mi crogiolai in quel calore sicuro.
Da quel giorno, io e Lucas passammo molto tempo insieme.
Quando tornavo da lavoro non passavano nemmeno 10 min che lui entrava con quel sorriso smagliante in casa. Oppure mi veniva a prendere lui, visto che i nostri orari coincidevano. La cosa avrebbe dovuto darmi fastidio. infondo era sempre casa mia e io ero adulta. Ma invece, la cosa mi rendeva felice e mi faceva sentire lusingata.
Una sera mi riaccompagnò a casa, arrivati alla porta mi voltai per salutarlo.
"be.. allora buona notte!" gli diedi un bacio sulla guancia "a domani"
"veramente..." iniziò lui, lo fissai curiosa "be.. io.. posso rimanere qui?" fece un sorriso timido.
"tu vuoi.. vuoi rimanere.. qui?" chiesi stupita con un sopracciglio alzato.
"si.. beh, se non vuoi fa niente.." e iniziò a parlare imbarazzato, "però ho visto che sei stanca e ho immaginato che non stavi riuscendo a dormire.. quindi.. vabo scusa non avrei dovuto" distolse velocemente lo sguardo.
Rimasi impalata a guardarlo a occhi sgranati, mi conosceva come quasi nessuno prima d'allora.
La cosa non mi dava fastidio, anzi, mi rendeva felice! Ero felice che lui volesse rimanere qui. Mi ritrovai a desiderare che lui rimanesse qui. Sentii nascere un sorriso sulle mie labbra.
"allora è un si?" chiese con occhi scintillanti ed io annuii.
Mangiammo insieme ridendo e scherzando come sempre e poi io andai a fare una doccia. Quando tornai notai a terra delle lenzuola e un cuscino.
"ehi tu! che hai intenzione di fare??" lui mi fissò prima perplesso e poi imbarazzato. "io non ti lascio dormire per terra"
mi guardo confuso e vidi un lampo passargli negli occhi .
"nemmeno io!" replicò lui
"lo so.. però.. volevo chiederti.." deglutii e sentii il mio viso in fiamme, chissà da quanto non arrossisco, pensai. feci un respiro profondo e continuai "io volevo chiederti se.. se ti andava di dormire con me?"
Oddio! Averlo pensato è un conto, ma dirlo.. Sono impazzita! Che diavolo sto dicendo?!
Lui spalancò la bocca e rimase cosi per un min buono. Abbassai la testa, improvvisamente imbarazzata e convinta di un suo no e cercai di riparare balbettando. Che gran figura di.. Fissavo il pavimento in completo imbarazzo e fissavo il mio piede.
"scusa, non avrei dovuto, ma ci stavo pensando sotto la do.."
lui si riprese e m'interruppe "be.."
Alzai la testa lentamente nel sentire il suo tono di voce, sembrava stesse sorridendo. Infatti, quando lo fissai aveva un sorriso a 32 denti.
"certo, non ci sono problemi!!" disse entusiasta.
"Ehy!" dissi alzando le mani "non in quel senso!!" notai il suo sorriso stringersi un pò e un lampo di delusione passeggere negli occhi.
"lo so! stavo scherzando scema!" ed iniziò a ridere. Dopo un pò mi unii anche io, anche se non molto convinta, e misi su un finto broncio alla quale lui rispose ridendo e dandomi un pizzicotto sul fianco.
Mettemmo a posto il suo "letto improvvisato"e poi lui andò a farsi una doccia mentre io mi preparavo per la nottata.
Quando tornò aveva ancora i capelli umidi e delle goccioline d’acqua sulla pelle. Quando lo vidi rimasi a bocca aperta e lo stesso fece lui.
Passò il suo sguardo su tutto il mio corpo e mi fece rabbrividire.
Era davvero... Wow! Era mai esistito ragazzo più bello di lui??
I capelli quasi neri erano in disordine ma cosi gli stavano una meraviglia. Non lo avevo mai visto direttamente, ma aveva un fisico ben scolpito, migliore di quello che mi ero immaginata la prima volta che lo avevo visto. La sua carnagione ancora abbronzata, anche se ci trovavamo a marzo. Cercai di riprendermi
"scusa se mi trovi solo con culotta e canotta ma io di solito dormo cosi" Sentivo le guance in fiamme.
Lui rispose "scusa se ho solo i pantaloni della tuta di solito.. anzi di solito dormo in boxer.."
Ridacchiò. Il mio viso prese. se possibile ancor più fuoco e il cuore cominciò a battere all'impazzata. Ricambiai la risata con un sorriso.
Il suo viso mostrava un sorriso, le labbra piene incurvate all'insù fecero trasparire una fossetta sulla guancia che non gli avevo mai visto. Gli occhi chiari e cangianti non so perchè, ma li tenni per ultimi. Sospirai e deglutii e mi persi nei suoi meravigliosi occhi.
Mi risvegliai dalla trans quando notai che si era avvicinato e stava per prendermi il viso fra le mani. Feci un passo indietro. Non era quello che volevo!
Notai le mie, e le sue, labbra piegarsi verso il basso.
“mi.. dispiace.. ma non sono.. pronta. Forse.. è meglio se non rimanessi qui.”
Mi sentii gli occhi lucidi e mi si annebbiò la vista. Mi sentivo in colpa, non volevo se ne andasse.
Accennò un sorriso per il mio tono sconsolato, ma si spense subito.
“scusa, lo so che non sei pronta, ma fa niente. So aspettare!” e sorrise un pò più convinto.
Non risposi e mi avvicinai al letto.
"e poi almeno oggi sto in compagnia di qualcuno visto che i miei non ci sono. Quindi in un certo senso sto sfruttando la tua ospitalità"
Rise e non riuscii a trattenermi dal ridere anche io. Mi sdraiai e poco dopo mi raggiunse. Ammirai il suo fisico mordendomi il labbro.
Mi rannicchiai su un fianco verso la sua parte, lui si girò di fianco e mi diede le spalle. Ora che ne avevo la possibilità fissai i muscoli delle sue spalle. Oddio..
“buona notte”disse.
“buona notte..” risposi tesa. Sentivo il calore del suo corpo e il suo profumo m'inebriava.
Passarono forse meno di 5 min, e mi girai verso il muro, iniziavo a fare dei pensieri davvero sconci. Provai a chiudere gli occhi e dormire ma sentivo il sangue bollirmi nelle vene.
Sentii che anche lui si girava e dopo un pò sentii il suo braccio che mi avvolgeva e la sua testa posarsi sull'incavo del mio collo. Mi diede un bacio sulla guancia e mi tirò più vicino a se. Un migliaio di farfalle iniziò a volare nel mio stomaco, le guance mi s'infiammarono e il cuore batteva velocissimo. Riuscivo a sentire anche il suo battito accelerato e strinsi più forte la presa delle sue braccia.
Mi accorsi di aver voglia di lui, lo desideravo, lo volevo vicino. Mi scoprii bramante del suo corpo caldo contro il mio delle sue labbra.
Mi stavo forse innamorando di lui? Chissà.. sentivo ancora il mio cuore sanguinante. Però lui poteva guarirlo, come stava già facendo, lui sapeva quello che stavo passando, mi capiva e mi accettava.
No! NO!! non potevo usarlo! non dovevo illuderlo! era ingiusto! Ma il desiderio della sua pelle sulla mia.. si fece più forte, un desiderio irrazionale!
Lui alla mia reazione s’irrigidì e smise di respirare. Poi si riprese, mi prese le mani e le alzò. Credevo che stesse per allontanarsi,
dicendomi che avevo ragione e che forse non era il caso ed il mio cuore si strinse. Ma lui mi girò verso la sua parte con un sorriso sul volto. Era bellissimo! Mi persi di nuovo nei suoi occhi.
Con una mano mi strinse delicatamente i polsi e con l’altra avvicinò i nostri corpi e mi strinse forte. Io rincuorata da quel gesto sorrisi, lo strinsi e misi la mia testa sul suo petto. Con una mano cominciò a carezzarmi la schiena e giocare con i miei capelli e l'altra la intrecciò alla mia.
Poco dopo mi addormentai felice.
Mi svegliai, avevo sentito dei rumori.
Rimasi li ad ascoltare, ma non sentii niente, forse mi ero sbagliata e cercai di riaddormentarmi. Una lieve pressione sulla mano e mi ricordai di lui ed alzai la testa di scatto. Eravamo ancora abbracciati e ci tenevamo per mano uno di fronte all’altro.
Quanto è bello! Sorride nel sonno! pensai e fissai di nuovo la sua fossetta carezzandola dolcemente con la punta delle dita.
Mi strinsi di nuovo a lui e lui strinse la presa. Sorrisi felice e chiusi gli occhi.
Quando poi senti urlare “OH, Mio DIO!” era Valeria.
“Che c’è amore?” con Walter.. “oh”
Mi alzai di scatto rossa per la vergogna. Walter sorrideva a Valeria cosi tanto da farmi pensare che gli si sarebbero paralizzati i muscoli facciali e guardava me e Lucas ridacchiando.
Vale mi guardava a bocca aperta con uno sguardo che diceva ‘mi hai tradita!’. La implorai con lo sguardo chiedendole scusa
Mi schiarii la voce. “ragazzi non è come pensate!” dissi con voce un pò troppo alta.
Lucas si svegliò sicuramente a causa del mio scatto. “che succede?” chiese cercandomi con la mano.
Quando non mi trovò aprì gli occhi di scatto “oh, cavolo!” disse quando ci vide.
“Emh.. Lucky alzati! Ti prego..! ..digli che non è come pensano!” dissi implorante e imbarazzata.
Si alzò e mi affiancò, “no ragazzi davvero, non è come pensate..” disse lui.
Nessuno dei due riuscì ad obiettare perchè nelle sue parole c’erano tanta sincerità e tanta delusione, che era impossibile non crederci. Abbassai lo sguardo sui miei piedi e strinsi i pugni sentendomi in colpa.
“noi dobbiamo parlare!” dissero Vale e Walter all’unisono.
Io e Lucas ci scambiammo uno sguardo preoccupato e poi iniziammo a ridere. Dopo poco anche Vale e Walter iniziarono a ridere e la tensione si allentò un poco.
Vale mi prese per un braccio e mi trascinò in cucina.
“tu! perchè non mi hai detto che stavate insieme?!”era arrabbiata, ma aveva frainteso.
“no Vale, non stiamo insieme, hai frainteso. È rimasto qui tutto qua. Non è successo niente”
“Aurora!" Quando diceva il mio nome per intero non si annunciava niente di buono.
"non prendermi in giro! Ho visto come lo guardavi! Ho visto come stavate abbracciati!”
“Vale! Lo sai che ti dico tutto! Perchè non avrei dovuto dirti di noi?!” sentii montarmi la rabbia.
“ecco! Hai visto! Allora c’è qualcosa!”
“No vale!” iniziava ad irritarmi però mi divertivo anche.
“Non.C'è.Niente.! Punto! Lo sai meglio di tutti come sto in questo momento!”
A queste parole si zittì e il suo sguardo diventò comprensivo, quindi continuai “Però.. devo dirti una cosa..” dissi sorridendo
Lei mi guardò circospetta ma lasciò che continuassi “credo di iniziare a provare qualcosa per lui!”
A quelle parole alzò gli occhi al cielo iniziò a sorridere e ci trovammo a saltellare come delle bambine.
“però ti sembra modo di dormire con un ragazzo cosi?!” Mi rimproverò Vale sorridendomi dolcemente.
“scusa ma lo sai che odio il pigiama!” Ridacchiò e aggiunse
"che ne dici di andare ad origliare?" Sorrisi e le risposi
"sei sempre la solita!" e le diedi una spintarella col fianco.
Poi andammo ad origliare ciò che si dicevano i ragazzi.
“ma sei scemo! Che ti salta in testa? Lei non è pronta ad avere una relazione, lo sai! E forse non la vuole nemmeno con te! Non voglio che tu soffra, fratello! Non posso stare a guardare mentre ti ferisce! Anche se non lo fa a posta o non se ne accorge Lei ti ferisce! Non puoi continuare cosi!”
Era Walter.. che non era arrabbiato, era solo preoccupato per il suo amico e parlava di me.
Sentii gli occhi farsi lucidi. E' vero, lo sto ferendo. mi sentii un groppo in gola e mi sedetti a terra prendendomi la testa fra le mani.Vale mi strinse la spalla e mi accarezzò la testa.
“Walter, lo so che non è pronta.. ma non abbiamo fatto niente.. E poi non mi fa niente.. lei ha detto che non è pronta.. Lo ha detto già dall’inizio..” sentii il dolore nelle sue parole e lo immaginai mentre digrignava i denti e serrava i pugni.
Quel tono di voce fu per me come una lama conficcata nel cuore. Non dovevo più farlo soffrire, per nessuna ragione al mondo, mi promisi.
“Amico, lo so ciò che provi per lei. Ma non puoi continuare!" Qualcuno sospirò pesantemente. "Cosi ti farai solo del male.”
“no! Lei prova qualcosa per me. Non è pronta.. Ma prova qualcosa per me!”
“no! Lei non ti ama! Ti vuole bene solo come se fossi un fratello! Capiscilo!” Le parole di Walter furono dure ma io lo capii. Avrei fatto lo stesso con Valeria al posto suo.
Era cosi? Gli volevo bene come ad un fratello?
“no.. devo solo aspettare.” disse Lucas con decisione e sofferenza.
“non puoi aspettare.. restare con lei farà solo aumentare il sentimento che provi verso di lei. Non posso vederti cosi.. non voglio che ti distrugga.”
A quelle parole trasalii. Sentii una rabbia profonda verso Walter, non mi conosceva affatto bene e non sapevo cosa provavo quindi, non poteva parlare.
Valeria mi guardava in silenzio. Forse la pensava cm Walter.Mi sentii doppiamente ferita.
“Aury ti prego.. dimmi che non è cosi!” disse lei con sguardo ansioso.
Non lo sapevo.. non ne ero sicura. No.. per me non era un fratello! Io provavo qualcosa per lui! Che cresceva ogni giorno! Lo spiegava il desiderio di lui. La sensazione che provavo vicino a lui, l'accelerazione del mio battito..
Mi sentivo bene quando stavo con lui.
Mi alzai da terra e feci un sospiro per riprendere il controllo ed entrai nella stanza.
“Walter dobbiamo parlare” dissi dura.
“ok, parla” rispose arrabbiato senza degnarmi di uno sguardo.
“da soli!” Lucas mi si avvicinò e mi asciugò le lacrime con sguardo preoccupato. Lo ringraziai con un sorriso e notai uno sguardo misto fra rabbia, tristezza e irritazione da Walter.
Lo presi un braccio e lo portai in cucina
“non dirgli niente di quello che ti ho detto!” dissi a Vale quando le sfrecciai d’avanti.
“Cosa vuoi?” disse Walter arrabbiato.
M’irritò il suo tono di voce e mi fece arrabbiare ancor di più, ma quando ricordai il motivo persi parte della mia arrabbiatura.
“Walter.." cominciai indecisa, feci un respiro profondo e continuai "Walter lo so che per te Lucky è come un fratello”
“si e tu…”iniziò a dire ma io lo interruppi .
“no aspetta! Devo dirti una cosa.. Ho sentito ciò che gli hai detto.. e non è vero!" Lo fissai intensamente negli occhi. "Per me non è più solo un amico, provo qualcosa di più e cresce di giorno in giorno. Hai visto anche tu come sono migliorata da quando passo del tempo con lui.”
“tu non lo ami!” ribatte lui
“E invece si dannazione!”
Mi guardo incredulo e non riuscì a dire una parola quindi continuai
“non lo amo quanto lui ama me.. però.. Lo amo.” ed arrossii dicendo questo. (mi imbarazzava parlare dei miei sentimenti con gli altri).
Il suo sorriso mi sorprese “davvero lo ami?” mi chiese.
“certo stupido! Se no non starei qua a cercare di convincerti!” dissi sorridendo.
Mi abbracciò "Sono felice che tu lo abbia capito."
“non ti azzardare a dirgli nulla!”
“e perchè non dovrei dirgli niente?” mi chiese preoccupato.
forse stava pensando che mi ero inventata tutto
“perchè voglio dirglielo io!” e sorrisi a 32 denti.
“ah, ok..” era scettico.
“se solo gli vai a dire qualcosa..” gli puntai un dito contro minacciandolo.
“lo so lo so! Mi ucciderai con le tue stesse mani!”
ed io aggiunsi ridendo "con una lenta e atroce tortura!"
Sorrise “tanto non puoi farmi niente! C’è Vale!”
“Vale è d’accordo con me! Quindi..”
Stavo per finire la frase ma m’interruppe “quindi ti aiuterà con le sue stesse mani..” il suo sorriso tentennò e ridemmo insieme.
Tornammo in camera da letto che ancora ridevamo.
Quando Lucas mi vide mi studiò ma quando vide me e Walter sorridenti la preoccupazione dal suo volto sparì. Valeria invece ci guardava felice, acciambellata sul mio letto. Walter andò subito da lei e la baciò.
“ragazzi vi prego! io ci dorma lì!”Ed iniziammo tutti a ridere.
Lucas mi prese dolcemente per mano e mi portò con se in cucina. Mi prese in braccio e mi appoggiò sul ripiano della cucina e mi si mise di fronte.
“Ehy, è freddo!” dissi sorridendo e con la scusa mi portai più vicina a lui.
Lui non rispose.Sicuramente era perso nei suoi pensieri ed io, lo feci pensare tranquillo, ma poi pensai che stesse prendendo sul serio le parole di Walter. Sentii una fitta allo stomaco e al cuore e mi vennero gli occhi lucidi.
Quando lui si riprese mi passò le dita sulle guance. Non mi ero accorta che le lacrime fossero uscite.
“piccola, che hai?” mi chiese ansioso. Non riuscii a rispondergli .
“Walter ti ha detto qualcosa? Ha fatto qualcosa?” Da ansioso divenne arrabbiato.
“no, anzi, abbiamo chiarito..” riuscii finalmente a dire.
“e allora perchè piangi?”
“di ciò che devi dirmi, non preoccuparti di ferirmi o cose del genere..”
Dissi, mi asciugai le lacrime e mi feci forza, dovevo fargli prendere le sue decisioni senza che pensasse a me. Alla fine io ero ancora difettosa, nulla poteva convincerlo ad accettarmi.
“ma no tesoro! Che hai capito! Io.." si morse il labbro "Beh.. volevo confessarti una cosa! ecco..” disse d'un fiato.
Intuii cosa stava per dire.. ma alzai una mano e con un dito gli tappai le labbra. Gli sorrisi.
Poco a poco vidi diffondersi sul suo volto una smorfia di dolore e distolse lo sguardo.
“no..”gli dissi “non ti sto rifiutando” gli strinsi le mani e cercai il suo sguardo.
“allora..”
“ti prego.. Aspetta fino a domani.. ok?”
“ok..ma perchè devo aspettare domani?”
Gli diedi un bacio sulla guancia ma a pochi millimetri dalle labbra ed entrambi rabbrividimmo.
Prima che potesse dire o fare qualcosa gli buttai le braccia al collo e lo abbracciai. Lui confuso mi strinse a se. Dopo un po’ mi staccai ed ebbi un idea.
“Andiamo in pineta!”
“A fare cosa?” chiese perplesso.
“A fare un pick-nick! Ovvio!” e sorrisi. Andammo in camera per cambiarci e trovammo Vale e Walter in una posizione un po’ intima, che si baciavano. Meno male che erano vestiti!
Mi alzai in punta di piedi per spiegare a Lucas il piano che avevo in testa. Quando finii lui sorrise ed annuì.
“Al mio 3” bisbigliai lui annuì “1..”, “2..” “e 3!”
E ci buttammo sul letto facendo spaventare Vale e Walter. Cominciò una gara di solletico e pizzicotti.
Presi il cuscino e lo buttai in faccia a Lucas. Lui sorpreso si girò verso di me e mi fece uno sguardo e un sorriso che mi fecero fare istintivamente un passo indietro. Sapevo cosa stava per fare..
"Non ci provare!” lo avvertii. Iniziò ad avvicinarsi.. “Lucky non voglio farti male..”
Vale e Walter non ci badavano. E lui si butto su di me.
“no! no no no no!” urlai, ma lui m’ignorò ed iniziò a farmi il solletico.
“basta! Basta!” dissi fra le risate “..non riesco.. a respirare!”
Lui si alzo sulle braccia e i nostri sguardi s'incontrarono. Non mi ero resa conto della posizione in cui eravamo, me ne accorsi solo quando mi ritrovai il suo magnifico volto a pochi centimetri dal mio. Arrossii imbarazzata e con il cuore a mille. Sdraiata sotto di lui, lo tenevo stretto con le gambe intorno ai suoi fianchi e con le mani sulle spalle. Lui si teneva alzato su di me con le braccia per non schiacciarmi, ma sentivo il suo corpo caldo sul mio e dei piccoli brividi si propagarono sulla mia schiena.
Strinsi il suo collo fra le braccia e mi persi nei suoi occhi cosi belli. Schiusi le labbra e mi morsi il labbro inferiore.
Dovevo riprendere lucidità! Che tentazione... no!no no e no!!
I nostri volti piano piano si avvicinavano. Quando distolsi gli occhi dai suoi, credetti di morire, per posarli sulle sue labbra ripresi un pizzico di lucidità.
Lo spinsi via da me mettendogli le mani sul petto e mi sedetti a cavalcioni su di lui. Lui mi guardò sorpreso e mi sorrise malizioso ed io, iniziai a fargli il solletico. Ed iniziammo a ridere facendoci il solletico a vicenda.
Dopo un un po’ mi sentii osservata, alzai la testa e vidi Vale e Walter che ci squadravano sorridenti.
“che c’è?” chiesi irritata dai loro sguardi.
Vale mi fece segno di guardare in giù, e mi fece notare il modo in cui stavo sopra a Lucas.
Gli presi le mani e lo alzai fino ad abbracciarlo e lo fissai con dolcezza e lanciai uno sguardo di possesso a Vale. Lui sorpreso, non disse nulla, sicuramente credeva fosse un modo di far irritare Vale e Walter, comunque ricambiò l’abbraccio.
“io e Lucky abbiamo qualcosa da dirvi!” dissi
Al quel punto ebbi 3 paia di occhi che mi fissavano curiosi e preoccupati.
“Preparatevi perchè andremo in pineta a fare un pick-nick!” dissi allegra.
Mi alzai presi dei vestiti e mi defilai con la scusa del cambiarmi. Diedi un bacio sulla fronte a Lucas ed ‘ignorando’ Vale e Walter.
Quando uscii andai in cucina, non ci misi piede che Vale disse:
“Tu e tu! Andate a fare la spesa!” indicando me e Lucas
Poi di nascosto mi fece l’occhiolino sorridendomi e le risposi con un gran sorriso. Presi la lista e e il portafogli Poi presi la mano di Lucky ed uscimmo.
“Andiamo a piedi?” mi chiese lui.
“Si. Ma se vuoi possiamo volare!” gli dissi sorridente.
Lui ricambiò il sorriso e aggiunse “Veramente, io avrei un’idea migliore.” il suo sorriso si allargò “vieni!”
Gli strinsi la mano e mi feci trascinare.
“Dove andiamo?” chiesi dopo un po’. “A casa mia” rispose tranquillo. M’impietrii sul posto! A.. Casa.. Sua..? Trasalii. Casa sua= Genitori.
“Forse è meglio se ti aspetto qui..”dissi
“Non ti preoccupare non ci sono i miei” disse ghignando. Come faceva a saperlo? Leggeva nel pensiero? Possibile mi conoscesse tanto?
“Ma cosa andiamo a fare a casa tua?”
Si sorrise in modo malizioso e mi fece arrossire..“vedrai” disse
Arrivati a casa sua, una splendida villa forse degli inizi del '900 bianca, aprì il garage e mi trascinò d’avanti ad una moto. Rimasi a bocca aperta.
Era stupenda! Sportiva ed elegante, la mia preferita. “E'.. tua?” gli chiesi sbalordita.
“Si, ti piace?”
“E'.. stupenda! È la mia moto preferita!” sorrise e mi aiutò a salire.
Andammo al supermercato e mentre stavamo andando alla cassa per pagare, lo vidi.
Non era cambiato molto. Mi diedi della stupida, cosa poteva essere cambiati in 7 mesi?
Era rimasto lo stesso di sempre, sorrideva ad una ragazza che teneva per mano, non la riconobbi subito, ma dopo un po’ mi ricordai di lei. Era la ragazza con la quale lo trovai lì quella sera, in quella via..
Li guardai e notai che la ragazza aveva la pancia rotonda. Non ci potevo credere.Era incinta! Lo fissai intensamente e notai che nel guardarlo non provavo nulla.
Lucas mi passò una mano sulla schiena e mi abbracciò baciandomi il capo quando non ebbe risposta mi guardo confuso. Mi accorsi quando capì che fissavo qualcosa e seguì il mio sguardo. Capì chi erano. Lo notai dalla tensione e dall’immobilità del suo corpo e da come strinse i pugni. Gli strinsi forte la mano per rassicurarlo.
Poi Marco si girò e mi vide, mi salutò con la mano. Aveva un sorriso stampato in faccia mentre mi veniva incontro.
Mi aspettai l'accelerazione del cuore e l'impulso di corrergli incontro per abbracciarlo, oppure (molto più probabile), il rumore del mio cuore che andava in frantumi e il dolore che, mi avrebbe straziata, i ricordi sarebbero riaffiorarmi, ma non accadde nulla.
Lui e la sua fidanzata venivano verso di noi, sempre con quel suo sorriso. Dopo tutto quello che mi aveva fatto! E come se ciò non bastasse, aveva la faccia tosta di venirmi a parlare! Fossi stato in lui sarei scappata il più lontano possibile!
Buttai uno sguardo a Lucas, preoccupata e dispiaciuta, era teso, gli strinsi la mano e gli dissi di calmarsi, e cercai si seguire anche io il mio consiglio.
“Ciao Aurora!”disse quel c******e allegro.
“Ciao Marco..” risposi fredda.
“Ciao” dissero Lucas e la ragazza in unisono, dalla voce dei due trapelava tensione. Sentivo Lucas teso e ciò non faceva che aumentava la mia.
“Come va?” Chiese Marco guardandosi intorno.
“Bene” Brutto verme schifoso! Mi vieni a chiedere dopo sette fottuti mesi come sto?! Non ci hai pensato nei mesi passati?! Neanche una chiamata per dire mi dispiace ti sei degnato di inviarmi.. Io che soffrivo e TU! te la sei spassata! Hai addirittura messo una povera ragazza incinta!
Dentro di me provai compassione e odio per lei.
Marco buttò uno sguardo alla mia mano intrecciata a quella di Lucky e fece una smorfia. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso! Ora hai anche il coraggio di essere irritato del mio uomo?!
“Scusa, ma ora devo andare!” dissi con sguardo pieno d'odio. “Prima che ti spacchi la faccia!” dissi a voce poco più bassa.
Probabilmente si sentì perchè vidi Lucas sorridere e Marco passarsi una mano sul volto. Mi girai e senza degnarli di uno sguardo me ne andai con il mio adorato Lucas.
Pagammo ed uscimmo in fretta e in silenzio.
Quando uscimmo feci per andare alla moto, ma Lucas mi spinse e mi fece entrare con lui in una stradina. Mi venne un brivido lungo la schiena e mi si ghiacciò il sangue.
“Era lui quel verme?”mi chiese un po’ arrabbiato, il volto teso e gli occhi fiammeggianti.
“Si..”gli risposi a testa china, sicura che ce l’avesse con me. Ma lui mi strinse a se.
“Come stai?” mi chiese in tono dolce e preoccupato.
“Bene, perchè?” gli chiesi sinceramente confusa. Non e' arrabbiato con me?
“Non stai male?”
Mi venne un groppo in gola ma lo scacciai via. Mi scostai per guardarlo in faccia e gli sorrisi
“No, sto bene! ..Non era per lui che stavo male, quello lo avevo superato” gli dissi convinta.
“ma allora…” mi fissò perplesso.
Lo interruppi “io non stavo male per lui! Ma stavo male perchè mi sentivo sola e abbandonata. Ma ora ho te” gli dissi e non potei fare a meno di guardarlo dolcemente e carezzargli il viso.
Distolsi lo sguardo rossa in viso e lui mi abbracciò. Dopo un pò gli diedi un bacio sulla guancia e tornammo a casa.
“ti ho mai raccontato di come l’ho lasciato?” Gli chiesi sorridendo mentre andavamo alla moto.
“no” s'irrigidì. E io ridacchiai per allentare la tensione.
“gli ho tirato un pugno sul naso!" altra risatina "Sai penso di averglielo rotto!” dissi orgogliosa ed iniziai a ridere. Lui mi guardò un pò scettico ma poi gli si illuminò il viso.
“Ah! ecco perchè era storto!" lo guardai confusa e lui mi rispose un pò imbarazzato.
"Sai, mi stavo preparando per tirargli un pugno io sul naso e quando l’ho visto mi sono chiesto come mai aveva il naso un po’ storto.” Non potei fare a meno di ridere e abbracciarlo. Mi fermai e lo guardai dritto negli occhi e lui fece lo stesso, e gli chiesi
"Lo avresti fatto davvero? Cioè lo avresti picchiato per me?"lui mi guardò, mi strinse a se e mi mormorò all'orecchio
"per te questo ed altro" e mi baciò sulla testa.
Tornammo a casa mano nella mano. Ahh.. che sensazione stupenda!
Aprii la porta.
"Era ora! Iniziavo a pensare che vi foste persi!" disse Vale severa .
Alzai gli occhi al cielo "uffa! siamo andati solo al supermercato!" e le sorrisi, affianco a me Lucky s'irrigidì, era ancora arrabbiato.
Walter studiò l'amico e decisi di dargli delle spiegazioni.
"mmmh... sapete chi abbiamo incontrato al negozio?" chiesi esitante .
"i suoi genitori" disse Vale
"no, non.." iniziai a dire
"i tuoi!" disse Walter inarcando un sopracciglio e fissando Lucas.
"uffa! no! allora mi fate parlare si o no? ecco.. allora.. abbiamo trovato Marco.."
Vale mi guardò e lasciò cadere la borsa che aveva in mano
"sto bene" mimai con le labbra, notai che Walter fissava Lucas, "quel coso ha avuto il coraggio di venire a parlare con me! Ma ci credete?" e feci un sorriso radioso.
Walter mi fissò preoccupato e gli feci segno di no con la testa.
"Aurora.. ti devo parlare" disse Vale interrompendo quel silenzio teso.
"ok..." dissi preoccupata
“beh, che intenzioni hai di fare domani?” mi chiese impaziente quando rimanemmo sole. Feci un sospiro di sollievo
“beh.. ho pensato di trovare una scusa per farmi portare al mare, mangeremo e poi andremo a guardare il tramonto e poi glielo dirò!”
le feci lo sguardo da cuccioletta bastonata “mi faresti un favore?”
“no! non farmi quella faccia! lo sai che non resisto!” disse distogliendo lo sguardo.
Sorrisi e continuai certa della vittoria.
“prenderesti le chiavi dei tuoi della casa a mare?” dissi con tono da bambina che la inteneriva sempre.
“oh no! Questo no! Sei pazza?! Se mi beccano mi uccidono!”
“giuro pulirò tutto! Non sporcherò niente! Lo giuro! Ti prego..!” dissi continuando
“no..non posso..” disse con tono già rassegnato
“Ti prego! Ti prego! Ti prego!Ti prego! Ti prego! Ti prego!!”
Iniziai a saltellare sul posto sempre con quello sguardo da cucciola.
“ohhh d’accordo!! Uffy! Cosi non vale!”
Sorrisi “grazie amica mia! Ti voglio tanto bene!” e le diedi un bacio
Quando andai da Lucas si era calmato.. un po’. Quando rimanemmo da soli gli chiesi:
“Perchè sei arrabbiato? Ho fatto qualcosa..”
Lui m’interruppe “No! No piccola! Non sono arrabbiato con te! Sono arrabbiato perchè volevo... Accusarlo e ucciderlo per tutto quello che ti ha fatto..” mi fissò con sguardo tenero, mi accarezzo il viso e con il pollice mi sfiorò il labbro che si schiuse. Quel solo gesto mi aveva già riempita di brividi.Mi schiarii la voce e gli sorrisi
“oh, ci ho già pensato io!” e sorrise e mi abbracciò stretta a lui.