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Autore: GoddessHaruna    12/09/2006    12 recensioni
Finalmete la grande scuola di magia "Card Captor Accademy" sta riaprendo i suoi battenti e con se porterà un sacco di misteri e di rivelazioni...Sakura è sola e non conosce nessuno, ma troverà nuove amiche e... Universo alternativo. Fantascienza. E...leggete per scoprire!
Genere: Romantico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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La maledizione delle due corone

 

La maledizione delle due corone

 

Cap.8: la scelta

 

 

 

 

 

 

La nottata si era fatta tarda ormai e il buio del cielo era intenso e cupo.

Le stelle brillavano di una luce non loro e la luna era altissima nel cielo.

Takashi continuava a camminare avanti e indietro, sembrava irrequieto.

Chiharu si alzò dal posto in cui era e gli si avvicinò.

- Takashi? -

Il ragazzo si fermò al dolce suono della sua voce e si voltò, osservandola.

La luce della luna si rifletteva sulla candida pelle della ragazza, mentre le sue corte trecce si muovevano avanti e indietro spinte dal vento.

Takashi era incantato, ma poi si riprese e sorrise.

Chiharu non lo capì: - Perchè ridi? -

Il ragazzo si avvicinò a Chiharu portò le mani petto, mentre le loro labbra s'incontrarono in un dolce e tenero bacio.

Takashi la guardò e le accarezzò una guancia: - Rido perchè sono felice di stare insieme a te, mia dolce Chiharu...grazie di esistere -

Takashi aveva detto quelle parole dal profondo del suo cuore, perchè sapeva che tra pochi minuti sarebbero partiti per una battaglia più grande di loro e aveva paura di perdere la sua perla più preziosa: Chiharu.

Negl'occhi della ragazza calde lacrime si fecero spazio e lentamente scivolarono lungo le delicate gote rosate.

- Takashi! -

La ragazza abbracciò il suo uomo e gli trasmise tutto il suo amore.

Da lontano le sue amiche li osservavano e sorridevano alla loro vista.

- Siamo sicure di quello che facciamo? -

Le parole di Naoko ruppero il silenzio che Tomoyo e Rika avevano instaurato.

- Che vuoi dire? -

Naoko guardò le sue compagne: - Siamo sicure di voler fare questa battaglia? Infondo non siamo coinvolte e se vogliamo possiamo andarcene anche subito! -

Rika si avvicinò all'amica e l'abbracciò: - Anch'io ho paura Naoko, ma anche se conosco da poco Sakura sento di volerle bene...sento che il mio cuore vuole vederla sorride e sento che lei mi vuole bene...-

Tomoyo prese le mani a Naoko: - Lo stesso vale per me, Naoko, e so che vale anche per te...-

Naoko annui dolcemente e osservò il cielo.

- Non devi aver paura perchè noi saremo sempre con te e non ti abbandoneremo mai! -

Le tre ragazze si strinsero in un affettuoso abbraccio.

Mizuchi le osservava mentre stringeva le proprie mani intorno al corpo, come a ripararsi da un freddo che solo lei sentiva.

Qualcosa di soffice e caldo le coprì le spalle e la donna si voltò mentre i suoi lunghi capelli rossi si mossero lentamente.

- Senti freddo cara? -

Il sorriso di Clow la fece sospirare.

- Ora no perchè ci sei tu... -

Sulle fredde sponde del lago, Shaoran passeggiava tranquillo mentre aspettava il momento giusto per intervenire.

La sua pantera lo seguiva sempre e ovunque e non lo lasciava mai da solo, mai.

Il ragazzo la guardò e i loro occhi s'incrociarono fissandosi allungo.

Poi decise: - E' ora! -

Takashi e Chiharu sciolsero il loro abbraccio mentre il resto del gruppo si riunì alle spalle di Shaoran.

Il ragazzo porse davanti a se la propria mano e chiuse gli occhi:

- Dei del cielo,

Dei della terra,

Dei dell'acqua e del fuoco...

...donatemi la spada

che fu forgiata da Marte,

rinforzata da Giove,

benedetta da Mercurio

e sigillata da Venere... -

 

(- Dei del cielo,

Dei della terra,

Dei dell'acqua e del fuoco...

...donatemi la spada

che fu forgiata da Marte,

rinforzata da Giove,

benedetta da Mercurio

e sigillata da Venere... - )

 

Intorno alla mano di Shaoran si formò un'entità che sprigionava una forza inaudita.

- Spada!

Il Sole ti comanda,

il Sole ti chiama...

...mostrami la tua vera forma

e aiutami a scongiere i nemici

del bene! -

 

(- Spada!

Il Sole ti comanda,

il Sole ti chiama...

...mostrami la tua vera forma

e aiutami a sconfiggere i nemici

del bene! - )

 

Dalla mano di Shaoran si formò una sfera lucente che piano, piano si allungò fino a raggiungere la forma di una lunga spada.

La lama era lucente e affilata, dal manico partiva uno strano oggetto tondo, marrone, che sigillava la spada.

Shaoran la prese in mano e la luce sparì.

La portò in fine sulla sua fronte e lo strano oggetto marrone s'illuminò, per poi cadere e liberare la spada dal suo sigillo.

Il ragazzo la fece roteare in aria e poi si fermò con le gamba leggermente divaricate ed entrambe le mani sul manico della spada.

Con un movimento rapido e deciso, Shaoran tagliò l'aria davanti a se e poi rimise la propria spada nel suo fodero, dietro alla schiena.

Tutti guardarono incuriositi non capendo che cosa aveva concluso il ragazzo, ma improvvisamente si sentì un rumore.

L'acqua del lago fu divisa a metà come se qualcuno l'avesse tagliata.

Shaoran riportò la propria mano davanti a se e la chiuse in un pugno, lasciando visibile solo l'indice e il medio.

Il ragazzo alzò le due dita e l'acqua, divisa in due, si alzò in alto come a formare due giganteschi muri d'acqua.

Il gruppo alle sue spalle non poteva credere a propri occhi: Shaoran solo con un movimento fatto nell'aria, aveva tagliato in due le acque del lago e poi gli aveva comandato di alzarsi.

L'unica a non esserne stupita, era Star che, lentamente, cominciò ad avanzare verso il sentiero dentro al lago, davanti a lei.

Shaoran si voltò verso i suoi compari: - Andiamo! -

Tutto il gruppo si mosse lentamente, insicuri che quei muri d'acqua potessero resistere al loro passaggio.

Shaoran e Star erano a capo gruppo e il loro passo era sicuro e deciso.

Shaoran continuò a camminare quando si fermò.

Rika gli andò addosso provocando una reazione a catena con il resto del gruppo.

- Clow? Mizuchi? -

I due si spostarono e raggiunsero il ragazzo che li aveva chiamati, inchinandosi ai suoi piedi.

- Tornate alla scuola, gli altri studenti non sanno di questa storia e potrebbero insospettirsi se non vi vedono passeggiare tra le mura dell'accademia...qui ci metteremo molto...-

L'uomo e la donna annuirono e lentamente ritornarono indietro, senza fiatare.

- Quanto a voi...- Shaoran si voltò e li osservò uno ad uno: - ...siete ancora in tempo per andarvene di qui. Non...- Shaoran si fermò un secondo e abbassò lo sguardo: - ...non sarà un bello spettacolo...-

Tomoyo strinse le mani alle sue amiche e poi sospirò: - Noi vogliamo aiutarvi! -

Shaoran annuì: - Bene, allora Naoko facci un pò di luce -

Naoko annuì e si concentrò: raggruppò le mani e, quando le mollò, una sfera prese forma cominciando a galleggiare in aria.

- SFERA ILLUMINA NOI E TUTTO QUELLO CHE CI CIRCONDA! -

La sfera obbedì alla sua padrona e sprigionò una luce potentissima, illuminando tutto quello che si trovava sotto il suo raggio d'azione.

Takashi osservò e poi fece un passo indietro, mentre Rika si portò una mano alla bocca.

Davanti a loro vi era un grossissimo portale che precedeva l'entrata in un grotta.

Il portale era stato scolpito e le sue sculture non erano di buon auspicio: corpi di persone morte erano mangiati da avvolti; serpenti lunghi metri e metri attaccavano creature innocenti e beate; mostri d'ogni genere, orribili, erano ovunque e, sullo stipite del portale, padroneggiava un scritta:

 

Il limite tra la luce e il buio,

 tra il bene e il male,

 tra il bianco e il nero

....il confine tra la morte e la vita....

entrate, ma non uscitene mai più!

 

- Il limite tra la luce e il buio, tra il bene e il male, tra il bianco e il nero...il confine tra la morte e la vita....entrate, ma non uscitene mai più!-

Shaoran tradusse l'antica scritta per i suoi compagni d'avventura, mentre Star cominciò a ringhiare all'odore della morte che il suo naso percepiva.

Chiharu tremava come una foglia e Tomoyo deglutì a fatica, mentre osservò uno strano simbolo, subito sotto alla scritta: era il tatuaggio di Shaoran e Sakura.

- Questo posto si è formato con la nostra maledizione...abbiamo aperto i cancelli della morte e quelli della vita e le nostre due corone si trovano li, in bilico. Basta solo un soffio per decidere le sorti delle intere galassie e quel soffio si deciderà stasera...-

Detto ciò il ragazzo si mosse all'interno della grotta, con al fianco Star mentre, un pò titubanti, anche il resto del gruppo entrò.

 

 

 

Meiling uscì dal suo nascondiglio e osservò il muro d'acqua davanti ai suoi occhi.

- E' lì dentro? -

Ssssi...

La ragazza si mosse lentamente, ma sentì delle voci e dei passi e, con uno scatto, trovò rifugio dietro ad un cespuglio.

Clow e Mizuchi fecero capolinea dal sentiero nel lago e lentamente si diressero verso il bosco per raggiungere la scuola di magia.

Quando la ragazza fu sicura di poter agire, uscì dal nuovo allo scoperto e si diresse all'interno del lago.

Camminò fino ad incontrare il grosso portale e sorrise.

I suoi occhi divennero rossi e la sua voce si fece più rauca: - Sssstasera giocheremo in casssa...-

La ragazza alzò le mani e subito il portale s'illuminò cominciando a tremare.

Tutte le bestie che erano raffigurate si staccarono completamente dalla dura pietra e presero vita.

I loro occhi risplendeva del rosso che Meiling aveva nei suoi e i mostri s'inchinarono ai suoi piedi.

- Figli miei, figli della notte, figli delle tenebre...ossstacolate il cammino al divino Sssol e alla divina Ssstella, affinchè io possssa raggiungere le corone prima di loro...-

I mostri annuirono e lentamente scomparirono nel nulla.

Meiling fece qualche passo e poi si fermò ad osservare il simbolo della maledizione.

- Ssssento aria di vittoria...- disse ridendo con gusto, mentre le tenebre l'avvolsero e la fecero scomparire.

 

 

Le pareti della grotta erano umide, a causa dell'infiltrazioni d'acqua del lago, e l'acqua ristagnava a terra in pozzanghere.

I ragazzi camminarono a lungo per uno stretto corridoio e raggiunsero la fine della grotta.

Davanti a loro una vastissima grotta con stalagmiti e stalattiti d'ogni forma e genere.

- Chiharu? Accendi questo -

Shaoran indicò una fessura all'interno della parete al suo fianco.

Chiharu obbedì e appena lo toccò, quello che vi era all'interno cominciò a bruciare diventando presto una fiamma viva.

La fiamma poi continuò ad accendersi lungo la parete e lentamente tutta la grotta fu illuminata da un gigantesco impianto d'illuminazione.

Le pareti era bianche candide, ma il fuoco vivo e acceso delle fiamma stonavano con i loro riflessi argentati: sembrava proprio che ci fosse un pò di paradiso e un pò d'inferno in quel luogo.

Shaoran si diresse lentamente verso il centro della stanza, seguito dalla pantera sempre in allerta.

Tomoyo e Rika si spostarono e cominciarono ad osservarsi intorno, mentre Chiharu e Takashi stavano vicini e cercavano di farsi forza l'uno con l'altro.

Naoko fu catturata dal brillare di una roccia.

La ragazza si avvicinò lentamente, come ipnotizzata e portava avanti la mano, decisa a toccare quella strana cosa che l'attirava tanto.

Shaoran si voltò di scattò: - NON TOCCARLA! -

Appena Naoko sfiorò la superficie della roccia, essa divenne un mostro che la afferrò per il braccio e la immobilizzò.

- NAOKO! - urlò Tomoyo andando in suo soccorso, ma la roccia al suo fianco prese forma e la bloccò insieme a Rika.

- ATTENTI! - urlò invano Shaoran, mentre un grosso serpente di pietra strinse insieme Takashi e Chiharu, quasi soffocandoli.

Shaoran fece un passo e mise una mano sull'impugnatura della sua spada, pronto ad aiutarli, ma...

- NON MUOVER UN SSSOL MUSCOLO! -

Quella voce..

Quell’esse sibilante...

Il ragazzo con un brivido che gli corse lungo la schiena, si voltò lentamente.

Star cominciò a ringhiare, mentre dal nulla comparvero altri mostri e una ragazza dai codini neri, gli occhi rossi e un lungo abito di merletti neri e piume di pavone.

- Meiling ti prego aiutaci! - disse Tomoyo, mentre il mostro la strinse di più.

Meiling la guardò e sorrise.

- No, Tomoyo...Meling è morta, quello che vedi è solo il suo corpo, ma l'animo è di...-

- DELL'UNICO E INDISSSCUSO VERO SSSOVRANO DELL'UNIVERSO, IN ALTRE PAROLE IO: SSSIR. HINAWA KINOMOTO! Vi ssono mancato divino Sssol? -

Shaoran guardò la figura della ragazza davanti a se con odio.

- Anche voi mi ssiete mancato e per fessteggiare quesssto giorno perchè non uccidere quesste graziose creature? -

Shaoran guardò i suoi compagni mentre soffrivano e sospirò: - Che cosa vuoi? -

- Voglio che tu sssvegli i due guardiani affinché io possssa rubare le corone...-

- MAI! -

Meiling lo guardò con i suo occhi color sangue: - Ah si? -

Dal pavimento della grotta uscirono due lunghe braccia che presero e immobilizzarono Star in una sola mossa.

- SAKURA! -

- Se non vuoi che la uccida subito, fa come ti dico...altrimenti il suo sangue scorrerà lungo le candide pareti di questo grazioso posto! -

Shaoran guardò la sua pantera che si dimenava, cercando di liberarsi, ma stretta era troppo forte.

- Allora Sol? Che cosa rispondete? -

Shaoran non avrebbe risposto affatto a quella domanda: rinunciare a Sakura e ai suoi amici o all'intero universo?

Questa volta era davvero spacciato ed aveva bisogno di un piano e in fretta!

 

 

  
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