Capitolo
2
“Non
indovinerai mai cosa mi è successo prima, Drake!”
"Hai
incontrato un ragazzo,adesso sei pazzamente innamorata di lui e hai
intenzione di sposarlo?”tirò a indovinare il
biondo sorridendo
compiaciuto alla giovane.
Hermione,
dal canto suo, lo guardò scioccata a ciò che
aveva detto; tuttavia
quando Draco iniziò a ridere, la strega li diede un leggero
schiaffo
sul braccio, per poi seguirlo poco dopo.
Uhm
no! Bhe, ho incontrato un ragazzo, ma non lo amo! E non lo
stò
certamente per sposare, poiché ha già una
ragazza...Comunque, lui è
un mago, Drake! O era? Sta di fatto che è andato ad
Hogwarts!”
Cosa
intendi dire con “era”? le domandò il
ragazzo.
“Bhe
vedi...E' stato trasformato in vampiro nel 1918 e quindi non sa se
è
ancora un mago o no...Ma conosceva Dumbledore. Sa di Harry, Ron, te e
me.”
Draco
sollevò un sopracciglio e stava giusto per dire qualcosa,
quando fu
interrotto dall'arrivo della professoressa che diede inizio alla
lezione.
Draco
e Hermione stavano giusto entrando nella classe della loro terza ora,
quando la strega, esaminando la stanza, vide Edward seduto accanto a
una ragazza dai capelli castani. Hermione andò lì
e la giovane si
presentò:
“Ciao, io sono Bella Swan.”
Il nome suonò più
che famigliare alla strega
“Conosci
Jacob Black?”
le
domandò A quella frase, Hermione vide Edward irrigidirsi e
si
domandò quale ne fosse il motivo mentre Bella, gettato uno
sguardo a
terra, annuiva.
“Tu
sei quella che li sta facendo perdere la testa, vero?!”
urlò
Hermione, mentre il viso di Bella si alzava bruscamente.
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“Scusa?”
“Mi
hai sentito bene! Voi ragazzi eravate sempre insieme, poi tu,
all'improvviso, hai smesso di parlargli. Ma adesso proverai di nuovo
a essere sua amica!” Hermione concluse guardando molto male
la
ragazza di fronte a lei.
“Non
vedo come questi possano essere affari tuoi.” disse Bella,
guardando a sua volta storto la strega.
“Questi
sono affari miei. Vedi, Jacob è mio cugino e tu non ti
metterai a
fare casini nella mia famiglia. Ho così tanti modi di
vendicarmi che
tu non hai idea. Quindi, qualsiasi cosa tu voglia farli che possa
farli male, ti suggerisco di fermarti prima che tu abbia la
possibilità di scoprirlo.”
La
strega finì il suo discorso dando un'ultima occhiata alla
ragazza
che aveva spezzato il cuore a suo cugino, dopodiché
passò oltre e
prese posto in un banco vicino a una bionda con gli occhi color oro
come quelli di Edward.
“Mi
piaci già! Neanche a me piace quella lì e il tuo
urlarle dietro mi
ha illuminato la giornata. Comunque, io sono Rosalie.” disse
la
ragazza.
“Bhe, nessuno può fare casini con la mia famiglia
e
farla franca. Comunque io sono Hermione e so già che tu sei
una
vampira.” disse la riccia, dandosi un occhiata all'indietro.
“Come?”
“Ho
avuto la prima ora di lezione con Edward e lui mi ha raccontato
tutto, visto che io sono una strega e ha pensato che io sapessi
già
tutto. Oh, ti suggerisco inoltre di non andare a dire a nessuno che
lo sono.”
Dopo aver sentito ciò, Rosalie guardò da un'altra
parte e tenne segreta la loro conversazione dal resto della classe.
Durante
la lezione,Hermione si guardò intorno e vide Draco seduto
vicino a
Daphne; i due sospiravano, mentre le loro teste erano lì
vicine,
l'una accanto all'altra. La strega spostò ancora lo sguardo
e notò
Bella guardarla storto, mentre Edward la fissava, ma in un modo
piuttosto strano.
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La
giovane li sorrise, cosa che fece imbestialire Bella, che la
guardò
sempre più male. Hermione tornò a guardare Bella
e, se uno sguardo
potesse uccidere, la babbana sarebbe già andata all'altro
mondo. La
riccia ritornò a guardare la lavagna, continuando a prendere
appunti, mentre il resto della classe stava tranquillo fissando
interrogativo Draco e Daphne, le strane occhiate di Edward e Rosalie
e quelle storte di Bella.
In
seguito, Hermione non ebbe altre lezioni con Bella o i Cullen,
così
il resto della giornata fu abbastanza tranquillo, eccetto le glaciali
occhiate di Swan all'ora di pranzo.
Mentre
il gruppo dei nuovi arrivati a Forks a fine giornata entrava nelle
proprie macchine e si dirigeva verso casa, Hermione ripensava a
quella strane persone e al loro fascino silenzioso, nessuno nell'auto
sentì che loro stavano ascoltando:
”Hermione,stai
bene?”
“Si
Luna, sto bene. Ho avuto solo un interessante incontro oggi.
Ricordami di chiamare zio Billy quando siamo a casa,ok?”
“Certo.”
I
ragazzi non dissero più una parola fino a quando non furono
a casa e
Luna ricordò alla ragazza quello che doveva fare.
Il
telefono suonò per un paio di momenti fino a quando una
bassa voce
rispose:
“Hey zio Billy, sono Hermione. Ho incontrato Bella Swan
oggi e non credo che combinerà più casini per
quanto riguarda
Jacob. Pensavo solo volessi saperlo. Puoi dire a Jake che ho
incontrato anche un ragazzo che si chiama Edward Cullen e una ragazza
chiamata Rosalie Hale.”
Uno
strano silenzio impregnava la fine della conversazione:
“Zio
Billy, ci sei?”
“Si,
Hermione. Voglio che stai lontana da Edward Cullen e da tutti i suoi
parenti. Loro non sono normali. Non posso dirti cosa ci sia di
sbagliato in loro, ma non voglio che ti ronzino intorno,
okay?”
“Per
quanto io ti voglia bene e ti rispetti, zio Billy, non credo sia tuo
diritto dirmi cosa devo fare. Sembrano brava gente e ho intenzione di
conoscergli meglio. Mi dispiace se non approverai, ma non
c'è niente
che tu possa dire per farmi cambiare idea.”
“Stai solo
attenta, okay?”
L'uomo
disse esattamente ciò che Hermione voleva.
“Bhe,
spero che tu passi una buona giornata, ma sappi che più
tardi ti
voglio parlare, va bene? Ti voglio bene, Hermione.”
“Anch'io
ti voglio bene, zio Billy. Dirai quella cosa a Jake da parte
mia,vero?”
Billy
rispose di sì e entrambi riagganciarono.
A
quel punto Hermione andò nella propria camera per fare i
compiti, ma
non riuscì a focalizzarvi la propria attenzione,
poiché continuava
a pensare a occhi dorati e capelli bronzei.