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Autore: Kotomy    05/02/2012    3 recensioni
E se un giocatore dell'Inazuma Eleven si innamorasse di una ragazza e se quest'ultima nascondesse un enorme segreto che porterà il giocatore quasi alla morte?
Piccola Modifica al capitolo 15 (Alla fine, la parte in cui parlo io, leggetela è importante!)
Un ultimo avvertimento: Visto che nn sono brava a descrivere le partite, nn ne metterò se non necessariamente!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Summer
 
Sono ancora qui in ospedale, sono l'unica che è rimasta. Prima c'era anche Nathalie, ma per la tristezza, per il colpo e per la stanchezza è svenuta e l'hanno dovuta portare in Hotel.
"Dai Summer vieni in Hotel" mi disse Suzette. Da dove era sbucata? Credevo fosse già in Hotel. "Cosa ci fai qui?" chiesi per avere spiegazioni "Ho aspettato la mia migliore amica" mi disse. 
Aveva veramente detto Migliore Amica? Nessuno mi aveva mai giudicata così. Tutti avevano sempre avuto paura di me e se non l'avevano era perchè non mi conoscevano veramente oppure mi evitavano semplicemente per la mia stranezza. "Scusa, ma rimango ancora qui" "Per favore, non farmi preoccupare" mi disse "TI HO DETTO CHE RIMANGO QUI!" urlai.
Ok, da adesso in poi mi avrebbe evitato come tutti gli altri. Ci ero andata pesante con il tono. "Ok, scusa" disse andandosene.
"Io continuo a credere che la tua amica ha ragione" mi disse qualcuno dietro di me. Mi girai. "Dottore, scusi ma non ho proprio voglia di discutere" risposi. "Scusi, vorrei parlare un po' io con questa ragazza" disse il padre di Axel spuntando da dietro il dottore con in braccio Giulia. Stava dormendo, era così bella. "Ok, cerchi di convincerla" disse andandosene. "Mi scusi signor Blaze, ma come ho già detto al dottore, non mi va di parlare" "Invece adesso tu mi ascolterai" mi disse serio. Lo guardai attenta. "E' importante per te lui?" mi chiese "Molto, per me lui è una persona importante, lui era e rimarrà sempre il mio migliore amico" L'avevo detto. Si, lui era ed è il mio migliore amico.
"Capisco... Nient'altro?" chiese "Si, nient'altro" risposi mentendo. "Ok, ma credo che Axel, sarebbe felice che tu ti ripossasi un po' " mi disse sorridendo. "Come fa?" chiesi "A fare cosa?" chiese "A sorridere in un momento così, so che quel sorriso è un sorriso pieno di tristezza è pur sempre un sorriso"  dissi "E' vero! Non so neanche io come faccio a sorridere, ma forse è perchè so che mio figlio è andato a fare compagnia a sua madre e a mia moglie... Non fraintendermi, sono molto triste ma però so anche che saranno per sempre i nostri angeli custodi" concluse dando un bacio sulla fronte di Giulia.
"Ok, andrò in Hotel, ma voglio dare l'ultimo saluto ad Axel" dissi "Vedrò che posso fare" sorrise, alzandosi ed andando verso il dottore. 
Ritornò dieci minuti dopo. "Vai pure" mi disse. 
Mi alzai e corsi verso la camera di Axel, mi fermai davanti alla porta. Rimasi li' immobile, non riuscivo ad aprire la porta, non ne avevo il coraggio.
"Non dovevi salutare per l'ultima volta il tuo migliore amico?" mi disse il padre di Axel dietro di me. Aprii la porta. Il suo corpo era immobile sul letto.
Mi avvicinai, mi piegai verso il suo viso, gli accarezzai la guancia ormai fredda. Pogiai le mie labbra sulle sue. Erano fredde come le guance ma non mi importava, perchè era l'ultimo bacio che avrei dato ad Axel!
Una lacrima scese giù bagnando il viso di Axel. Mi rialzai, mi girai e uscii.
Chiusi la porta dietro di me. "Io l'avevo detto che non era solo il tuo migliore amico" mi disse "Signor Blaze! Mi ha fatto prendere uno spavento" "Perchè menti al tuo cuore?" mi chiese "Io so di amarlo, quindi non mento a me stessa. Però le devo chiedere un favore" "Quale?" mi chiese "Non dica a nessuno di questo bacio, se Nathalie lo viene a sapere, mi ammazza" dissi "Stai tranquilla, il tuo segreto è al sicuro. Adesso, come avevi promesso, vai in Hotel a riposarti" disse.
 
Riandai in Hotel e trovai tutti in piedi. "Ragazzi, perchè siete tutti svegli?" chiesi "Stavamo aspettando che la nostra amica ritornasse dall'ospedale" disse Shawn "Stavate aspettando me?" chiesi "Si, non avremmo mai lasciato una nostra amica sola" disse Suzette abbracciandomi. "Ragazzi, non so come ringraziarvi... Nathalie dov'è?" chiesi "Beh, lei è a letto, visto che la scena in ospedale l'hai vista anche tu" "S..." non riuscii a finire la frase che la mia vista si appannò e l'unica cosa che mi ricordai era Alessandro che mi prendeva da dietro e mi portava da qualche parte.
 
POV Axel
 
"Dai! Non potete farmi questo! Ho scelto, ho fatto quella che volevate voi" "Mi dispiace Axel" mi disse l'angelo seduto in centro. "Vi prego, non potete fare un'eccezione?" "No, mi dispiac..." "Forse potremmo fare un'eccezione eccellenza. In fondo La signora Blaze è sempre stata fedele" "Ok, forse un'eccezione potremmo farla, ma non vi garantisco niente. Axel, sei pronto per ritornare sulla Terra?" mi chiese "Si" risposi convinto. Prima che iniziasse il rito, un angelo venne a portare una notizia. "Signore, mi scusi, volevo comunicarle che i passaggi per il mondo terrestre sono chiusi, se non per le creature angeliche" annunciò.
"Capisco... Vai pure!" disse l'angelo principale. "Allora?" chiesi. Non potevo credere di aver detto anche io la parola Allora. Quella malattia è contagiosa. "Mi dispiace Axel, non si può più andare sulla terra" disse "Ma dai!!!! Non ci posso credere! Tutte le sventure capitano a me" "Mi dispiace Axel" mi disse mia madre. "Adesso, non resta altro che procedere con la trasformazione" "Che trasformazione?" chiesi "Questa qui" rispose l'angelo principale, subito dopo dalla mia schiena spuntarono ampie ali bianche. "Ecco, questa è la trasformazione, adesso sei una creatura angelica" "Ma io non voglio essere una creatura angelica, io voglio essere un essere umano" "Senti Axel, non possiamo fare nient'altro" mi disse l'angelo principale. "Ne siete sicuri?" chiese mia madre "S..." "Signore, forse potremmo mandare Axel sulla terra come angelo custode visibile" "Buona idea" disse "Cosa vuol dire essere un angelo custode visibile?" chiesi "Significa che tu andrai sulla terra, come angelo custode di Summer White" "Cosa?!??!" "Hai sentito bene" "Ma io devo stare lontano da lei" "Potrai stare lontano da lei, ma dovrai sempre controllarla" mi disse "Capisco..." "Adesso passiamo alla completa trasformazione" aggiunse "Cosa vuol dire?" "Vuoi rimanere con le ali bianche?" mi chiese "No..." "Focalizza nella tua mente, le tue nuove ali" "Ok".
Immaginai le mie nuove ali... Erano molto più belle di quelle bianche. "Fatto?" mi chiese "Si" risposi "Tieni gli occhi ancora chiusi" disse schioccando le dita. 
"Ecco fatto" disse infine. "Cavolo!" dissi quasi urlando. Le mie ali erano diventate nere con il contorno rosso e alle fine di ogni piuma c'era disegnata l'immagine di una fiamma. Erano proprio come le volevo, anche se l'idea di avere le ali, non mi entusiasmava molto. 
"Adesso posso sapere come ritornare sulla terra?" chiesi "Aspetta, ci sono ancora alcune cosa che devi sapere" "Altre?" chiesi "Si... Primo, hai il potere di teletrasportarti per proteggere la tua umana, Secondo, puoi far scomparire le tue ali con un semplice schiocco delle dita, ma ricordati ti costerà energia, Terzo, Nessuno deve sapere cosa sei, Quarto, non dovrai baciare nessuna ragazza , perchè ti  provocherà parecchio dolore e Ultimo devi stare attento ai nemici" "Nemici?" "Si, Angeli Neri!" disse "E come faccio a riconoscerli?" "Prima di tutto, quando si trasformano hanno le ali nere, quest'ultime alla fine della piume hanno una specie di nube scura" "Capito, come faccio a sconfiggerle?" "Semplice, non dovrai mai lasciare la tua protetta da sola o se la lasci sola, devi sempre tenerla sottocontrollo" concluse "Ok, ho capito" "Bene e adesso focalizza l'immagine del tuo corpo in ospedale". Feci come mi aveva detto. "Fatto?" "Si" "Arrivederci Axel e ricordati se hai bisogno di aiuto basta chiamarci con questo bracciale" aggiunse. Sul mio polso comparve un polsino con uno stemma che aveva delle ali raffigurate sopra. 
 
Mi ritrovai in ospedale, era mattina, lo intuivo dal calore che c'era sulla mia pelle e i raggi che me la illuminavano. Stavo per aprire gli occhi ma Summer entrò nella stanza, così decisi di tenerli socchiusi, per vedere cosa avrebbe fatto.
Andò verso il cassetto e mise una lettera dentro. "Ciao Axel, vedi questa è la lettera che avresti dovuto leggere appena ti saresti svegliato, ma a quanto pare il destino ha voluto che tu non la leggessi" disse Summer. Si staccò e si avvicinò a me, mi accarezzò la mano e sentii che una sua lacrima me la toccò percorrendomela. 
Aveva la testa china e vedevo che le lacrime riempivano il suo viso come l'acqua riempie un torrente.
Si girò e mentre stava per lasciare la mia mano, strinsi la sua. La vidi sussultare e quando si girò, mi alzai anche se a fatica e le sorrisi. 
Vidi sgranargli gli occhi. "Buongiorno" dissi "N-Non P-può E-essere!" urlò. "Cosa?" chiesi "Tu non puoi essere vivo! A quest'ora tu dovevi essere morto e messo in una bara!" continuò. "Vedo che mi vuoi molto bene, visto che mi vuoi morto" "AXEEEEELLLLL!!!!!" urlò sedendosi vicino a me. Stavo per abbracciarla ma si alzò e corse via. 
 
POV Summer
 
"AXEEEELLLLL!!!!!" urlai. Non ci potevo credere, era veramente vivo, era Axel quello che mi aveva rivolto la parola.
Mi sedetti vicino a lui, stava per abbracciarmi, ma mi alzai e crosi fuori. Dovevo dare la notizia a tutti! Dovevano saperlo tutti!
"Summer, hai finito?" mi chiese Xavier "A-Axel è..è..." "Morto! Axel è morto!" rispose Nathan "No! Axel è vivo!" urlai "Summer, hai bisogno di più riposo, credo che ieri svenendo tu abbia perso parecchio senno" mi disse Jordan. "Ehi ragazzi, possiamo riandare in Hotel?" chiese qualcuno dietro di me. Quella voce, era la voce di Axel. "Non ci credo!" disse Mark "Questo è frutto della mia immaginazione!" continuò Shawn "Credo che questo in cui mi trovo sia solo un sogno" concluse Nelly... 
"Signor Blaze!!!!! Dottore!!!" urlò Silvia. Arrivarono tutti e due correndo e appena videro Axel davanti a loro, in piedi che respirava, rimasero immobili. 
"Figliolo! Sei vivo!" disse il padre abbracciandolo. "Si, perchè dove avrei dovuto essere?" chiese Axel "Niente, pensavo che a quest'ora fossi diventato un angelo e stessi facendo compagnia a tua madre" disse. 
Vidi Axel bisbigliare qualcosa. Tutti andarono ad abbracciare Axel, a parte me e Nathalie. Non era felice che il suo ragazzo era vivo? Si che era felice, perchè dal suo viso iniziarono ad uscire delle lacrime. La guardai, lei ricambiò lo sgaurdo e si buttò tra le mie braccia. Si stava sfogando con me, anche se non era la persona più adatta, visto che avevo cercato di rubargli il ragazzo parecchie volte.
 
POV Axel
 
"Figliolo! Sei vivo!" mi urlò mio padre abbracciandomi. "Si, perchè dove avrei dovuto essere?" chiesi. Volevo far finta di non sapere niente della mia morte. "Niente, pensavo che a quest'ora fossi diventato un angelo e stessi facendo compagnia a tua madre" mi disse. "Hai azzeccato tutte le parole che hai detto a parte quelle dopo angelo" bisbigliai
"Ragazzo! Questo è un miracolo!" disse il dottore. "Capisco... Non so di che parliate, ma capisco" dissi.
 "Devi riposare adesso" mi disse mio padre. "Ok, vado a prendere i vestiti, mi vesto e vado in Hotel a riposare" dissi. Feci come avevo detto. Prima che uscii dall'ospedale, Nathalie si buttò tra le mie braccia. "Axel, mi sei mancato! Ti amo!" mi disse. 
Ecco il dolore, ma non doveva venire solo al bacio? Chi lo sa.
Appena rientrai in Hotel, tutti mi guardarono. A quanto pare la notizia della mia morte si era sparsa un po' dapperttutto. "Vado in camera mia" dissi. Avevo voglia di volare, non so perchè, anzi forse un perchè era quello della novità. 
Entrai nella mia stanza, ma prima che mi feci spuntare le ali, qualcuno bussò alla porta. "Chi è?" chiesi "Sono io, Summer" disse.
Cavolo! Proprio lei! Proprio la mia... com'è che l'avevano chiamata? Ah si, protetta. 
"Entra pure" dissi. Aprì la porta ed entrò. Aveva un sorriso pieno di tristezza sul viso. "Senti Axel... Io non volevo mandarti all'ospedale quella sera" mi disse "Stai tranquilla, so che non sei stata tu, ma l'altra ragazza" dissi "Però quella ragazza, fa sempre parte di me e quindi è come se fosse stata colpa mia" "Ti ho detto di no!" urlai "Ok...." "Senti Summer, tu non mi dovevi dare una cosa?" "Una cosa?" chiesi "Una lettera, dentro ad una busta rossa" dissi. Appena nominai quella lettera, vidi arrossirla. "Oh, ecco... Tieni!" disse dandomi la busta e scappando via. 
Aprii la busta ed iniziai a leggere la lettera.
 
Ciao Axel,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che è passato un mese e tu sei di nuovo in ottima salute e in ottima forma. 
Volevo chiederti perdono dal più profondo del mio cuore. Se non fosse stato per colpa mia adesso tu saresti sveglio e allegro come sempre.
Forse è arrivato il momento di spiegarti un po' di cose, ma lo farò solo quando starai bene e riuscirai di nuovo a giocare allo sport che ami.
Quando mi hai detto del viaggio, non ci potevo credere; Anzi credevo che non ti importasse più niente di me e sinceramente pensare questo, 
mi ha portato a non avere più fiducia in te. 
Però quella sera, la sera dell'incidente tu mi hai fatto capire, che facevi così solo perchè volevi proteggermi e non volevi farmi soffrire.
Sono stata una stupida a non capirlo prima, e questa mia stupidaggine mi ha condotto anche a liberare la parte di me, che conosci bene, e a farti del male.
L'ultima cosa che volevo era farti del male. Ma come avrai capito non ci sono riuscita.
Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? Beh, è stata la prima volta che ho pianto davanti a qualcuno. Credevo di essere una ragazza forte, ma 
incontrarti mi ha fatto cambiare idea. Ogni volta che ti vedevo non so perchè ma mi sentivo a disagio, invece quando non c'eri.. sentivo la tua mancanza.
Poi è arrivata Suzette che mi ha fatto capire, che tu sei la persona più speciale per me. Vuoi sapere perché? Perchè tu sei la persona per cui il mio 
cuore batte. Dopo, è arrivata Nathalie. La persona che mi ha fatto perdere tutte le speranze di riuscire a conquistarti. 
Adesso basta annoiarti. Voglio che tu ti rimetta presto e che torni da noi, da me. 
Un'ultima cosa..... Una cosa che mi devi promettere che rimarrà sempre nel tuo cuore.
TI AMO! 
Queste due parole, sole possono sembrare inutili, anzi non hanno nessun significato. Ma se ascoltate e lette insieme, possono 
riempirti il cuore di tutto l'amore che ha dentro la persona che le ha pronunciate o scritte.
                                                                                                                                          Con amore, Summer
 
Quella era una lettera di Summer in cui diceva che mi amava.
Misi la lettera dentro al cassetto della mia stanza e in una frazione di secondo mi ritrovai a volare su, in aria. Le mie ali nere, si piegavano al ritmo del vento.
Non era facile, come immaginavo volare. Anzi era piuttosto difficile, anche perchè dovevi coordinare braccia e gambe. 
 
Volai sopra alle Hawaii per un bel po' ti tempo, quando mi accorsi che il mio polsino iniziava a diventare caldo. Lo girai verso di me e vidi che le ali si erano trasformate in uno schermo.
Quello schermo mi stava facendo vedere una cosa che non mi piaceva affatto. Summer era con Alessandro. Lui le stava dicendo qualcosa, ma lei scuoteva la testa.
 
Ritornai in Hotel il più presto possibile. 
TOC TOC. Neanche il tempo di rientrare che già bussano alla porta. "Chi è?" chiesi "Sono io, Mark... Mi chiedevo se avevi voglia di fare una partita" mi disse. "Scusa, ma adesso non posso" dissi velocemente "Ok, allora sarà per la prossima volta" "Senz'altro" risposi conludendo la conversazione. 
Mi misi velocemente un paio di jeans, erano strappati. Presi una camicia, abbottonai tutti i bottoni a parte i primi due, uscii dalla stanza e scesi giù.
 
"Allora? Mi avevi promesso che avresti fatto una foto con me" "E' vero!" "Di' cheese!" disse Alessandro. 
 
POV Summer
 
"Allora? Mi avevi promesso che avresti fatto una foto con me" mi disse Alessandro "E' vero!" risposi. Dopotutto non avevo tutti i torti, l'ultima volta l'avevo lasciato con la macchina fotografica in mano. "Di' cheese!" mi disse. 
Mentre stava per scattare la foto, qualcuno mi tirò via e la macchina fece la foto. Mi accorsi che aveva il flash. Mi girai per vedere chi mi aveva appena salvato. "Axel!" "Scusa se ti ho preso così, ma mi sembrava che non fossi tanto contenta di fare quella foto" mi disse. "Sapevo che eri speciale! Non come gli altri" 
 
 
Allora che ve ne pare? Sappiate che ci ho messo un sacco a scriverlo, perchè il mio pc me l'ha cancellato per tre volte di seguito. Quindi spero che i miei sforzi di riscriverlo due volte, non siano stati vani. 
   
 
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