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Autore: __Lily    05/02/2012    6 recensioni
Quando la raggiunse, la baciò come mai prima aveva fatto. Poi, mano nella mano si incamminarono alla panchina, dove poco prima sedeva il ragazzo biondo.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ospedale di Londra

 

Dopo tutti i vari esami, Lily era stata ricoverata nel reparto di maternità nella stanza numero 12 dell’Ospedale dove lavorava suo fratello e pure Scorpius. Fuori, tutti i suoi parenti stavano aspettando di conoscere Aries, ma quelli più curiosi ovviamente erano Lily e Scorpius. La cosa che sorprese di più Lily, fu che tutti i Malfoy – Lucius e Narcissa inclusi – erano venuti lì, ad attendere la nascita di una nuova Malfoy. In camera insieme a lei e Scorpius c’erano pure Astoria e Ginny, mentre tutti gli altri stavano aspettando fuori, e Lily aveva paura che li avrebbero mandati via, poiché erano troppi. Erano passate sei ore dal suo ricovero, e ogni ora il dolore era sempre più frequente e duraturo. La sua ginecologa l’aveva controllata ogni ora, e aveva rassicurato la ragazza riguardo alle condizioni di Aries. Stava bene, e tutto stava andando come doveva andare. Ma in quel momento, un’altra fitta la costrinse a stringere forte la mano a Scorpius e a respirare come gli avevano detto di fare. I capelli rossi erano appiccicati alla fronte a causa del sudore, e ogni volta che aveva quei dolori, vedeva la faccia di Scorpius diventare più cupa, e i suoi occhi intristirsi. Ma poi passò, e finalmente poté parlare.

 

« Cosa c’è che non va? » disse, voltandosi verso Scorpius e vedere quegli occhi grigi e bellissimi più tenebrosi che mai. Era preoccupato.

« Niente.. tu non devi pensare a niente, chiaro? »

« Scorpius, ti conosco troppo bene e non sai dire le bugie.. non a me almeno » disse, accarezzandogli la mano.

Lui fece un mezzo sorriso, e il cuore di Lily si pienò di gioia. Voleva vederlo sorridere, gli sarebbe bastato per sempre.

« Avanti, sputa il rospo » continuò la rossa.

« E’ che.. » ma si bloccò. Non voleva preoccuparla.

« E’ che.. cosa, Hip? »

« Non sopporto di vederti soffrire così » disse lui, guardando per terra.

Lily di tutta risposta gli sorrise e gli diede un bacio sulla fronte, prima di scompigliargli i capelli biondi e sentirne il profumo.

« A me non interessa.. e poi tra poco non avrà importanza perché la conosceremo ».

A quelle parole il ragazzo sollevò la testa dal pavimento, e si sentì un po’ meno in colpa per aver pensato una cosa del genere. Astoria dal canto suo – come Ginny – guardò Scorpius con aria meravigliata, era la prima volta che lo vedeva così.. felice e al tempo stesso preoccupato. Era davvero molto fiera di lui.

 

Ai Tempi di Hogwarts;

« Scorpius, dove credi di andare?! » urlava una ragazza dai capelli rossi, rincorrendo il ragazzo biondo per tutta Hogwarts.

« Lasciami in pace Potter! Non voglio il tuo aiuto, proprio non lo capisci?! » rispose lui.

« Non m’importa se non vuoi essere aiutato, io lo farò lo stesso! »

« Perché?! »

« Perché io ti amo razza di idiota! E non ti permetterò di autodistruggerti! ».

Lui rimase fermo sulle scale, lei gli si avvicinò e poi insieme, mano nella mano, uscirono e andarono a sedersi sotto alla grande quercia che si trovava nell’immenso prato del castello.

« Un giorno ti sposerò Potter » disse lui, accennando ad un sorriso debole.

« Ne sei così convinto Malfoy? Se c’è una cosa che ho imparato.. è proprio che niente dura » gli rispose lei, senza distogliere lo sguardo dagli occhi grigi di lui.

« Non hai fiducia in te, se parli così. Tu non mi sembri affatto una stupida, perciò non ti ci comportare »

« Vedo che ti è tornato un po’ di buonumore.. »

Lui si sdraiò sopra alle gambe di lei, mentre le sue mani gli accarezzavano i capelli biondi e finissimi, che sotto la luce del sole sembravano quasi bianchi.

« Se un giorno avrò una bambina, le darò il suo nome » disse in un sussurro il giovane Serpeverde.

« Se un giorno avrai una bambina, sarà fiera di essere tua figlia » gli rispose lei, per poi baciarlo.

 

 

Ospedale di Londra, dieci ore dopo;

« Io vado a chiamare la dottoressa, così ti da qualcosa.. » disse il biondo alzandosi dalla sedia, ma la mano di lei lo fermò. Non voleva che se ne andasse.

« No.. sai che non voglio medicinali.. ti prego, rimani qui con me »

« E va bene, rimango qui Luna » gli rispose, passandole una mano sui capelli.

Stava soffrendo, era evidente e lui si sentiva impotente perché non poteva fare niente di niente per aiutarla e ciò andava contro i principi di un medico. Lily si rigirava nel letto, senza trovare pace ne una posizione. Spesso Ginny e Astoria l’aiutavano ad alzarsi e le facevano fare qualche passo per la stanza.

« Vuoi alzarti tesoro? » domandò Ginny, guardando la figlia. Anche lei non poteva vederla in quelle condizioni.

« Si.. ma solo un po’ mamma ».

Scorpius gli tirò giù le coperte e lei si mise a sedere sul letto e poi sorretta da lui e da Ginny si alzò, facendo qualche passo per la stanza e poi accadde. Lily era al centro della stanza, un po’ lontana dal letto quando all’improvviso le si ruppero le acque. Guardava per terra, e ancora non riusciva a rendersi conto della situazione, quando poi iniziò ad andare giù di peso e come già era successo a Villa Malfoy, Scorpius corse subito lì e l’aiutò a tornare al letto. Corse fuori e andò a chiamare la dottoressa Fincher, mentre Ginny e Astoria aiutavano Lily a trovare una posizione.

« Dov’è Scorpius? » chiese lei con il fiatone.

Non aveva mai provato tanto dolore, quello era più dolorose della Maledizione Cruciatus, e Lily essendo un Auror una volta l’aveva sperimentata.

« E’ andato a chiamare la dottoressa, arriva subito » le disse Ginny accarezzandole la fronte.

Scorpius entrò nella stanza correndo, con al seguito la dottoressa e altri medici.

Lily teneva stretti i lembi delle lenzuola e cercava di farsi forza. Era arrivato il momento. E in quel preciso istante, Aries divenne più vera che mai. Stava per nascere.

« Lily, adesso devi fare dei bei respiri e spingere forte.. Okay? » le disse la dottoressa.

Lei annuì e basta, era troppo doloroso anche il solo parlare. Scorpius era tornato a sedere vicino a lei e gli avevo preso la mano tra la sua.

« Coraggio, adesso è ora di spingere Lily! »

La ragazza strinse forte la mano di Scorpius e iniziò a spingere e il dolore si triplicò, era più forte e più acuto che mai, ecco un’altra contrazione e un’altra ancora. L’aria gli veniva sempre meno e faceva un po’ fatica a respirare. Si sentiva fuori dal suo corpo, al passaggio della testa della piccola lanciò un urlo che fece gelare il sangue nelle vene a Scorpius, ma non riusciva più a trattenersi. Sentiva che Aries stava uscendo, e ne era felice, felice più che mai. Non gli importava tutto quel dolore, perché a breve l’avrebbe conosciuta. Vide che la dottoressa stava iniziando ad estrarla.

« Forza Lily, stai andando benissimo ancora una spinta! » le disse, incoraggiandola.

La ragazza prese fiato, strinse forte la mando di lui e quella della madre e poi spinse e urlò, e spinse ancora. E poi alla fine, con un urlo quasi disumano diede l’ultima spinta e finì tutto. Mentre riprendeva fiato, mentre Scorpius le accarezzava la fronte, la sentì piangere. Era nata.

« Voglio vederla » disse debolmente.

La dottoressa la avvolse in un asciugamano e gliela passò. Era davvero piccola e anche tutta sporca, ma a lei e Scorpius non importava, era la loro bambina. E così, fece ciò che aveva desiderato fare da tanto tempo, abbracciarla forte e baciarla. Anche Scorpius la accarezzava e le dava dei baci nelle sue piccole manine.

 

 

Ospedale di Londra, un’ora dopo.

« Eccoci qui, tutte belle e profumate » disse la dottoressa Fincher, porgendo la neonata ai neogenitori. Le avevano messo un tutina bianca, con disegnato un coniglietto. Lily la prese con timore, come se avesse paura di vederla scomparire nel nulla. Era perfetta, era bellissima, non aveva nulla che non andasse. Aveva i capelli biondi e sotto la luce già si vedevano le sfumature rossicce e le pochissime lentiggini che aveva ereditato dai Weasley, i suoi occhi erano grigi come quelli di Scorpius e magnetici.

« Devo sapere il nome e il cognome » disse la dottoressa.

« Aries » rispose Scorpius, senza togliere gli occhi da sua figlia, l’unica donna che avrebbe amato oltre a Lily. « Aries Malfoy » concluse lui, dando un bacio sulla fronte alla figlia che con la sua piccola manina stava giocando con i capelli rossi, lunghi e profumati di Lily.

 

 

 

[Angolo autrice: E come tutte le storie, pure la mia è arrivata alla fine. Spero di avervi deluso.. spero che la storia si stata di vostro gradimento. Ringrazio inoltre tutti quelli che mi hanno seguita dall’inizio alla fine, si qui su EFP che su Facebook.. Grazie di cuore a tutti voi!

 

Lily

 

  
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