La sveglia suonava sul suo comodino,e la costrinse a sbarrare gli occhi.Si girò verso di lei e prese ad osservarla.Erano le 7.30 precise,nè un secondo di più nè uno di meno.
Socchiuse gli occhi,e cercò di convincersi di una cosa:era solo un sogno,l'ennesimo sogno.
Eppure sembrava cosi reale e magico,non come gli altri:questa volta lui sembrava davvero vicino a lei,il suo respiro vicino al suo corpo,il suo sguardo catturare i suoi occhi.
Ma lui viveva a troppi km di distanza perchè fosse realmente lì.E no,Niall Horan non sapeva nemmeno della sua esistenza.
"Alzati o farai tardi!" gridava sua madre dall'altra stanza.Era ancora sotto shock per ciò che aveva sognato.Non perchè c'era lui,quello succedeva sempre.
Ma per il semplice fatto che sembrava davvero essere affianco a lei,pronto a tirarle su il morale in un momento di tristezza.Era lì per riportare gioia in quella vita,per far ritrovare il sereno in un mondo di nuvole.
"Fraa!Guarda che ho trovato!" gridò sua sorella che era già miracolosamente vestita.Lei non era mai la prima ad essere pronta,era sempre cosi svogliata di prima mattina,con gli occhi gonfi di sonno.
Ma quella volta spruzzava gioia da tutte le parti. "Che succede?" "Guardaaa,ho ritrovato il braccialetto!" Quel braccialetto non era uno qualunque.
Lo aveva lasciato cadere,forse di proposito,Harry Styles quel 3 ottobre,in cui 2500 ragazze circa si erano recate allo Shu cafè per vederli anche solo per tre secondi.
E c'erano anche loro,per quell'autografo.L'incontro era stato breve,ma perfetto.Solo al ricordo le mancava il fiato.Ma,proprio mentre si stavano allontanando da loro,
proprio quando tutto sembrava finito,ci fu un dettaglio,un semplice dettaglio.Ad Harry cadde un braccialetto di perline. Sua sorella fece per raccoglierlo,porgendoglielo.
Ma lui lo rifiutò dolcemente,e glielo mise al polso,sorridendole. "Tienilo" accennò in inglese.Poi la guardia scostò le due sorelle dal ragazzo.
Per lui loro erano due delle tante,solo leggermente più fortunate.Ma non poteva capire l'importanza di quel braccialetto,che era diventato la cosa più importante per loro.