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Autore: Simo_R    05/02/2012    1 recensioni
Questo è un racconto di una semplice ragazza che vive un'avventura che ha più lati negativi che positivi,ma quando c'è l'amicizia..o l'amore di mezzo,non c'è giusto o sbagliato,nè razionale o irrazionale.Tutto è possibile. Un incontro,un cambiamento inaspettato,Spero vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO
 << Cosa sei? >>
 << Non posso dirtelo. >>
Mi guardò con i suoi occhi color fuoco togliendomi il respiro.
Sospirai.
 << Sai che puoi dirmelo >>
 << Io...sono.. >>
Stava per ammetterlo,la creatura dalle grandi ali bianche mi stava parlando del suo volo, ed io sentì battere il mio cuore fortissimo.

 
 
 

CAPITOLO 1
 
Guardavo fuori dal finestrino della macchina il ponte Silver Bridge immenso e metallizzato, sospeso decine di metri sopra il fiume. Ero un po' a disagio,d'altronde pochi anni prima erano morte 42 persone in seguito al crollo della struttura.
Entrammo nella piccola città di Point Pleasant, nel West Virginia. Era solo uno dei tanti posti dove mia madre mi trascinava a causa del suo lavoro incostante.
Una serie di villette a schiera e tipiche case americane post-colonialismo si susseguivano con piccoli negozietti e poche tavole calde.
Era il tipico centro di pochi abitanti sempre attenti all'ultimo pettegolezzo.
Arrivammo alla nostra casa bianca e l'auto si fermò nel vialetto. Beh, almeno qui non era male, e l'estate poteva essere piacevole, se ci sarebbe stata un'estate.
La mamma è un agente immobiliare, guadagna modestamente ma è un'itinerante, viene spostata in continuazione dal suo direttore per seguire i luoghi più redditizzi, ma non vedevo come Point Pleseant potesse aiutare. Mia madre è giovane, bella, anche se di una bellezza sfiorita. Riuscì a ribellarmi una volta e a farle capire che una vita da vagabonda era impossibile, doveva discuterne con il suo capo e lo fece, ma sono in dubbio su cosa gli disse precisamente dato che è follemente innamorata di lui. Al massimo avrà sbattuto le ciglia per tutto il discorso. Richard, il direttore della società, non lo sopporto, è l'ennesimo donnaiolo per niente affascinante che sfrutta i suoi dipendenti fino all'esaurimento, ma è l'unica fonte di guadagno che c'è, l'unico lavoro.
 
Scendemmo dall'auto ed iniziammo a portare dentro gli scatoloni pieni delle nostre cose, delle nostre vite. Aprì la porta e guardai il salotto vuoto con il camino polveroso su un lato ed un bancone di marmo che divideva la cucina dal resto della stanza. La casa aveva due piani, camere da letto e bagni di sopra, cucina e salone di sotto insieme ad un piccolo studio che sarebbe servito a mia madre, pochi mobili, solo i letti senza materassi, ovviamente. La ditta di trasloco avrebbe recapitato tutti i nostri oggetti entro una settimana, nel frattempo dovevamo dormire in un sacco a pelo.
 << Beh, non è male >>
 << Umh . >>  Mia madre notò il mio carente entusiasmo e mi guardò con tristezza. Posò gli scatoloni e mi abbracciò.
 << Tesoro, ti giuro che questo è l'ultimo posto dove andremo, sono sicura di aver convinto Richard, non ci muoveremo più da qui >>
 << Si, come no... bella prospettiva.. >> 
 << Davvero, questo centro è soggetto a grande turismo per quella leggenda di una farfalla, o qualcosa del genere.. >>
 << Già >> , sospirai.
 
Salì in camera mia, perlomeno era spaziosa e c'era una finestra che dava sul giardino della facciata destra della casa. Gettai il borsone per terra e ne uscì il sacco a pelo e una tuta che avrei usato come pigiama. Posai la lampada sul pavimento e finì di leggere 'Il Giovane Holden'. Poco dopo chiusi il libro troppo distratta per seguire le avventure del povero ragazzo. Mi seddetti sul bordo della finestra a rimirare il cielo scuro e la luna quasi invisibile dietro la coltre di nuvole, iniziai a pensare, pensare che avrei dovuto ricominciare tutto da capo, trovare un lavoro, ambientarmi, riuscire simpatica alla gente del posto, bla, bla, bla.. e poi partire di nuovo. Sentì la guancia umida, non me ne ero nemmeno accorta subito. In quel stesso istante entrò mia madre
 << Piccola.. >>  disse con voce colma di tristezza,
 << bussare è diventato un optional? >> , non volevo che mi vedesse piangere. Potevo soffrire io, ma non veder lei soffrire, questo mai.
 << Hai la mia parola, non ci sposteremo più da qui. Richard mi ha dato un posto fisso nella filiale di Point Pleseant.. >>
 << già, bella notizia >> , mi guardò con sguardo sofferente, sapeva anche lei che nulla era sicuro. Nessuna certezza. Mi diede un bacio sulla fronte e andò a dormire. Piansi fino ad addormentarmi.

   
 
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