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Autore: raimbowcomet    06/02/2012    12 recensioni
Dimenticatevi una Bella accondiscendente con tutti, vergognosa, con poca stima di se stessa e con uno scarso senso dell'equilibrio...nella mia storia è una ballerina provetta,ammessa alla Juliard per un anno di prova grazie ad un concorso, insieme un Edward musicista all'inizio strafottente ma rivelatosi il ragazzo perfetto, una Alice cantante con un brusco passato, una Rosalie e un Jasper attori ed un Emmett musicista pieno di allegria, il tutto condito con tanto tanto amore e una scommessa che li stravolgerà...
Ne succederanno di tutti colori a questi poveri ragazzi che cercheranno di entrare nel mondo lavorativo e dello spettacolo.
Cosa ne sarà del loro futuro? Sapranno scendere a compromessi per diventare quello che sognano di essere da una vita?
Ce la faranno? Oppure NO? sono TUTTI UMANI!!
naturalmente EdwardxBella JasperxAlice EmmettxRose
Leggete e recensite...è la mia prima ff.. spero vi piaccia!!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IL RITMO DEL CUORE'
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Capitolo 44 Buon lunedì :)
Sono qui e mi scuso per il ritardo ma non trovavo mai tempo per finire il capitolo! Ma stanotte mi sono messa d'impegno e et-voilà! Spero vi piaccia e non so che altro dire, ringrazio infinitamente _Kristal_ che ha iniziato a leggere la storia la settimana scorsa e ha recensito TUTTI i capitoli o_____O sono scioccata e troppo felice! Grazie mille cara, davvero. Well, vi lascio al capitolo senza ulteriori indugi.
Enjoy it xx











CAPITOLO 44
POV BELLA

Entrai di corsa nella scuola e mi precipitai in camera, raccogliendo le cose che mi sarebbero servite per la lezione mi cambiai velocemente, facendomi una coda e corsi a perdifiato fino all'aula di Classica, dove stava per iniziare la lezione.

SET BELLA

Cercai di regolarizzare il respiro e solo successivamente bussai alla porta per poi entrare. Tutte le ragazze partecipanti al corso erano alla sbarra a riscaldarsi mentre Victoria stava sistemando un CD nello stereo:
-Puntualità Bella...- mi reguardì.
-Si scusi moltissimo ma purtroppo abbiamo avuto un problema alla macchina, siamo riusciti a farla ripartire solo ora.- inventai la prima scusa che mi sembrava credibile alle orecchie di un'insegnante e misi su la miglior faccia dispiaciuta che conoscevo.
-Oh allora non fa nulla, vai pure a riscaldarti ma le prossime volte partite con più anticipo, sai che devi seguire tutte le lezioni.- annuii e mi diressi verso una sbarra e iniziai a riscaldarmi onde evitare strappi muscolari. Alzai il viso e incontrai due occhi celesti terribilmente vuoti. Mi scrutavano con sospetto e scherno mentre la proprietaria ciarlava altezzosamente con la sua amichetta Jessica.
-Ha la faccia sconvolta, non si era bloccata la macchina, stava litigando con il suo bel ragazzo, fidati di me...- disse Tanya allungandosi per toccare i piedi con la punta delle dita.
-Come fai a saperlo?- le domandò di rimando.
-Mh... chiamiamolo sesto senso...- sorrise melliflua e sospirò aprendosi in spaccata. Cosa le faceva pensare che avessi potuto litigare con Edward? Per le stupidaggine che aveva combinato? Quanto poteva essere stupida una ragazza, mi chiedevo io.
Restai zitta e continuai a riscaldarmi, in quelle ore dovevo pensare solo ed esclusivamente alla danza, non potevo deludere le aspettative dei miei genitori e dei professori. Era stato certamente un privilegio essere ammesse alla Juliard per quello stage di un anno, non mi sarei fatta sbattere fuori per un litigio con un'oca.
Iniziammo la lezione e mi posizionai lontana da lei, cercando di prestare la massima attenzione, mi estraniai dal mondo come sempre, ogni volta che dovevo ballare era così. Finimmo i vari esercizi e poi passammo alla preparazione di una piccola coreografia che come ogni settimana avremmo dovuto mostrare davanti a tutti. La imparammo tutte ma questo era il turno di Angela e di Jessica di dimostrarla, danzavano in coppia.
Anche se mi seccava ammetterlo, Jessica era abbastanza brava ovvio, altrimenti non sarebbe stata ammessa. Tutti noi eravamo lì per un motivo: ci avevano ritenuto meglio degli altri candidati esaminati e scartati, superiori e con la stoffa per andare avanti; non importava poi che tipo di persone fossimo nella vita privata, a loro importava farci diventare dei professionisti. Angela risultava più gradevole di Jessica, era più delicata, più leggiadra, in perfetta armonia con il pezzo romantico che Victoria aveva scelto. Alla fine delle molteplici prove applaudimmo le due ragazze e la nostra insegnante fece le solite raccomandazioni congedandoci.
Entrate in camerino mi spogliai con calma: Edward sarebbe stato trattenuto dal professore di pianoforte perchè dovevano rivedere un pezzo, per cui non avevo nessuna fretta dato che ci saremmo incontrati direttamente a cena.
Mi sfilai lo scaldacuore e il lieve gonnellino di chiffon e li ripiegai con estrema lentezza riponendoli nella borsa, mentre si andava via via diffondendo il chiacchiericcio nello spogliatoio. Cercavo di non prestare attenzione alle varie voci che si sovrapponevano ma ovviamente non riuscii a non ascoltare attentamente quella di Tanya, a pochi metri da me mentre mi sfilavo scarpette e body.
-E' troppo in sovrappeso per fare la ballerina- fece indicando una nostra compagna di corso, Clary, la quale si girò verso di lei e arrossì abbassando la testa. Non era in sovrappeso, era semplicemente molto morbida, con le curve accentuate, ma naturalmente per una ragazza come Tanya voleva dire essere obese. Il suo concetto di 'fisico da ballerina' era un po distorto in mio parere, evidentemente non aveva mai visto ragazze realmente grasse.
-Invece io trovo che non ci sia nulla di sbagliato nel suo fisico.- decretai ad alta voce togliendomi le calze e cercando i pantaloni. La ragazza strabuzzò gli occhi e si affrettò a vestirsi, onde evitare altri spiacevoli commenti sul suo fisico.
-Per poter fare la ballerina è necessaria leggiadrezza e...- iniziò a sparlare ma mentre ultimavo di vestirmi la fermai:
-Si vede che non capisci proprio nulla. Una ballerina potrà essere bravissima tecnicamente, magrissima e leggiadra, ma se è incapace di trasmetterti delle emozioni e balla meccanicamente allora tutti quei pregi non serviranno mai a niente. Dovresti impare a pensare di più prima di dare fiato a quella bocca succhia cazzi che ti ritrovi.- sorrisi finta e afferrando la borsa uscii chiudendomi la porta alle spalle, lasciandole tutte a bocca aperta.


Entrai in camera furiosamente e mi stesi sul letto affondando il volto nel cuscino. Strillai attutendo la mia voce e sbattei la testa più volte. Quanto si poteva essere stupide da uno a mille? Come poteva una ragazza gioire nel disprezzarne pubblicamente un'altra? Era impossibile, si. Eppure guardando Tanya, i suoi occhi, mi accorgevo che forse le mancava qualcosa, sfogava così le sue mancanze. Non le bastava una famiglia e la danza? Certo, io ora che avevo trovato Edward potevo dire che non mi sarebbe più bastato nulla senza di lui ma il ballo era una parte fondamentale della mia vita e lo era sempre stata, fin da quando ero piccolissima: mi aveva salvato nel vero senso della parola, mi aveva strappato dalla solitudine e mi aveva reso dapprima una bambina felice, poi una ragazzina appagata. Nessuno aveva da ridire quando danzavo. Lo facevo con l'anima, come se fosse l'unica cosa che davvero meritava la mia attenzione in quei pochi minuti. Mi sentivo libera, neanche una preoccupazione, nessun peso sullo stomaco, la gola stretta dalla solita morsa.
La danza era sempre stata al primo posto nella mia vita. Sempre.
Ora invece, diciamo che aveva trovato pane per i suoi denti. Non era stata sostituita, poichè i tipi di felicità che provavo quando danzavo e quando mi trovavo con il mio ragazzo erano decisamente diversi, ma finalmente c'era qualcosa che mi faceva sentire in pace con me stessa allo stesso modo.
Mentre mille pensieri mi affollavano la testa decisi di farmi una breve doccia, per poi scendere a cena. Riflettei molto lasciando che l'acqua quasi bollente penetrasse in ogni poro della mia pelle, bagnandomi il viso e appesantendomi i capelli.
Quando ormai mi decisi ad uscire la mia pelle urlava pietà, ma mi sentivo decisamente meglio. Mi asciugai i capelli e infilai un paio di jeans e una maglia, con un paio di ballerine, tanto non saremmo usciti quella sera dato che il giorno scuola avremmo avuto scuola. Presi una felpa e mi avviai verso la sala dei pasti, ma fortunatamente incrociai Alice vicino all'ascensore. Stavo già cambiando strada, scegliendo le scale, quando mi si affiancò e mi guardò con una faccia che non prometteva nulla di buono. Se pensava di farmi venire i sensi di colpa si sbagliava proprio. Le avevo detto che non le avrei parlato finchè non avesse preso una decisione, e così sarebbe stato.
-Ancora arrabbiata?- mi chiese; non le risposi ed entrammo nell'ascensore.
-Qualcosa mi dice di si- ridacchiò nervosa. Continuai con la tattica del mutismo e presto si spazientì:
-Bella senti, siamo diventate molto amiche, sei praticamente una sorella per me e non mi piace che tu non mi sostenga! Ci tengo molto ad averti vicina!
Non le rispondere. Non le rispondere. Sta zitta.
-Non capisco perchè tu non voglia ipoteticamente vedermi felice...
-Felice? Felice con quel deficiente? A questo punto se decidi di tornare con lui sei tu la stupida e sarete una coppia perfetta!- strillai girandomi e alzando il viso di scatto- non capisci cazzo, non capisci! Lui non ti ama!
-Cosa te lo fa pensar...
-Il fatto che quando ha scoperto che eri incinta ti ha abbandonato come si fa con i cani in strada! Finito il tempo del giocattolo nuovo si butta via no? E' questo quello che vuoi? Non credo ci penserà due volte a farlo di nuovo sai? Però la vita è la tua, decidi tu ovviamente! Almeno datti una mossa e non far soffrire troppo Jasper, non lo merita. Pensavo foste perfetti insieme, ma evidentemente non mi ero accorta di quanto tu fossi egoista in realtà.- conclusi in tono amaro.
-Egoista? E' una così brutta parola? Solo perchè una volta vorrei essere felice?
-La felicità delle volte non si cerca nel passato!- alzai nuovamente il tono della voce mentre le porte dell'ascensore si spalancavano.
-La felicità... pensaci bene Alice, quante volte ti sei sentita realmente felice nella tua vita? E quante di quelle volte sono ricollegate a Jasper?
-Molte, quasi tutte da quando l'ho conosciuto.- abbassò la testa.
-Bene, allora ti sei data la risposta da sola. Pensa a quello che vuoi davvero perchè dopo potresti pentirtene e sarebbe troppo tardi. Ah si, ricordati che camera nostra è off-limits: dormirai con Jasper volente o nolente, non mi importa se nello stesso letto oppure no, ma starete nella stessa stanza, non rinuncio alla mia intimità con il mio ragazzo per te se ragioni così.
Dapprima un lampo di rabbia le attraversò gli occhi, che successivamente diventarono freddi come il ghiaccio.
-Come preferisci- uscì e si diresse dalla mia parte opposta.
La osservai allontanarsi e come in trance raggiunsi la sala dei pasti, sprofondando nel mio solito posto. Odiavo essere dura ma tenevo troppo ad Alice per permetterle di rovinarsi nuovamente la vita. Mi ricordo come era i primi tempi in cui si siamo conosciute: felice si, ma solo apparentemente, invece ora con Jazz vedevo i suoi occhi illuminarsi e i suoi lineamenti addolcirsi al solo nominare il ragazzo. Cosa c'era che non andava bene? Perchè James era tornato a sconvolgere il suo equilibrio proprio ora? Da quanto mi risultava non si era iscritto nella nostra stessa scuola, dove alloggiava? Era qui solo di passaggio? Voleva convincerla a tornare a casa? Mi stava fumando il cervello con tutte quelle domande, ne ero quasi certa.
Qualcosa mi sfiorò il braccio e rabbrividii istantaneamente. Mi rilassai solamente quando notai che il mio ragazzo si mise seduto accanto a me prendendomi tra le sue braccia:
-Ciao.- sussurrò sul mio collo, lasciando un dolce bacio.
-Ciao.- soffiai restituendogli il bacio; sorrise e respirò tra i miei capelli puliti:
-Mhhh, fragola- le mie labbra si incresparono lievemente mentre mi stringeva a sè.
-Come è andato il pomeriggio?- gli chiesi.
-Bene, il prof mi ha detto che ho fatto un buon lavoro.- rispose gonfiando il petto fiero, con un ghigno tale da far venire la voglia di prenderlo a schiaffi- te?
-Oh, lezione come sempre e poi nulla di speciale...- tergiversai per non dirgli nulla sulla discussione con sua sorella- ma ti avverto che questa sera dormirai con me, non con Jasper, hai capito?- lo informai.
-Oh, ma credevo che Alice...
-Non mi importa di tua sorella- lo interruppi- scusa ma in questo momento deve passare del tempo con Jasper per capire, non può fuggire, dormiranno in letti separati ma almeno arriveranno a una specie di confronto. E poi non voglio cambiare le nostre abitudini.- arricciai il naso e me lo baciò:
-Hai ragione amore, come sei saggia.- scherzò e gli diedi un colpetto sul petto.
-Non portarmi in giro.- fece il sorriso sghembo che mi faceva tremare le gambe e ringraziai mentalmente il fatto di essere seduta, altrimenti non avrebbero retto.
Continuammo a parlare e a coccolarci teneramente fino a che arrivarono tutti: l'ultimo fu Jasper che si sedette lontano da Alice e ci rivolse un triste sorriso.
Ecco, avrei voluto dirle, guarda cosa gli stai facendo.
Era sempre stato un ragazzo timido ma questo non gli aveva impedito di stringere immediatamente amicizia con noi e di conquistare il cuore di Alice; sapevo che lei lo amava ancora, quel sentimento che li legava non poteva essere scomparso da un giorno all'altro, doveva soltanto fare chiarezza e riprendersi dall'emozione.
Per questo dovevano passare del tempo insieme e confrontarsi.
Finimmo di cenare e ci ritirammo nelle nostre camere; io e Ed facemmo a turno per il bagno e finalmente ci infilammo sotto le coperte: faceva abbastanza freddo, così infilai un pigiama lungo di raso nero.
-Ma tutti quei completini super sexy per quando li tieni?- fece lo sbruffone attirandomi a sè con un sorriso illegale.
-Per quando non dovrò congelarmi- sorrisi acida e affondai il volto sul suo petto.
Sospirò furbo e ci coprì con la coperta:
-Credi che risolveranno?- non ci fu bisogno di dire di chi stesse parlando.
-Lo spero.- sospirai.
Per un po parlammo del più e del meno, o meglio, sussurrammo, per non rompere quell'atmosfera così magica. Era così facile mettermi a nudo con lui, mi capiva perfettamente e mi supportava in ogni cosa. Iniziai a sbadigliare e a sentire gli occhi pesanti e come sempre mi carezzò i capelli e mi baciò la fronte:
-Dormi bambolina.- mi ordinò dolcemente. Aveva ragione, ero così stanca, anche se il desiderio di avvertire il suo corpo molto più vicino al mio si stava risvegliando.
Era più di una settimana che non eravamo... intimi... e i miei ormoni iniziavano a ribellarsi. Fortunatamente il sonno ebbe la meglio e, coccolata dal mio amore, mi addormentai.








Well.
Non c'è molto da dire su questo capitolo, è di passaggio ma serviva (a causa del discorso Bella/Alice in cui lei ha detto una cosa che farà riflettere la nostra cara ragazza u.u) per risolvere il guaio con Jazz. So che vi ha divertito la parte con Tanya in fondo su, e la parte dolce con Ed, che è sempre più awwwwwwww *_________*
Personalmente mi è piaciuta la parte dove Bella spiega qualcosa in più su cosa è la danza per lei, bhè ci ho messo quello che vuol dire per me, quindi... :)
Nel prossimo avremo finalmente un confronto tra i due piccioncini Jazz/Al e sapremo come andrà a finire la faccenda. Chiedo scusa in anticipoper il ritardo ma è periodo di pagelle e qualcosa mi dice che il pc sarà sequestrato fino a data indefinita -.-
Come sempre il potete contattarmi qui Athena Efp e il mio gruppo feisbuck dove siete le benvenute, lo sapete *-*
A presto care, un bacione immenso.
Athena
   
 
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