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Autore: LadyBones    07/02/2012    3 recensioni
Questa storia parla di Seeley e Temperance; due persone completamente normali intente a vivere vite diverse ma che per un caso fortuito si ritrovano improvvisamente uno di fronte all'altra. Cosa riserverà loro ancora il destino?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È poco prima dell'alba quando Temperance lentamente apre gli occhi. È stesa sul letto avvolta nel lenzuolo bianco. Un braccio intorno alla vita la tiene ferma impedendole di muoversi liberamente. Piano piano brevi immagini le ritornano in mente. Si morde il labbro interiore cercando di tirarsi su senza svegliare l'uomo steso al suo fianco.
Seeley dorme beatamente a pancia in giù, i capelli lievemente arruffati e sulle labbra un sorriso appena accennato.
Temperance rimane immobile a contemplarlo. Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ha condiviso il letto con un uomo? Quanto tempo era che non faceva l'amore? Da quanto tempo non si sentiva così desiderata?
Quell'uomo in poco tempo era riuscito a entrare nella sua vita e a capovolgerla completamente e la cosa più assurda è che lei glielo aveva permesso. Fin dal primo giorno si era detta di stare attenta a quello straniero dagli occhi nocciola ma proprio quegli occhi lentamente avevano finito per portarla ad un punto di non ritorno.
Con le dita accarezza la pelle liscia e accaldata del braccio di Seeley. Un brivido le percorre la schiena.
Inclina il capo quel poco che basta per guardare il suo volto e capire quanto l'uomo - che la stringe forte come per paura che possa scappare - sia diverso da Sully.
Non perché lui l'abbia abbandonata così da un momento all'altro, no. Sully era un brav'uomo e l'aveva sicuramente amata, almeno all'inizio, ma quando era con lui sapeva di non essere se stessa, sembrava che vivesse in una bolla di sapone.
Un fremito le corre lungo la pelle diafana diventando improvvisamente consapevole.
Consapevole che, forse, la vita vissuta fino a quel momento era solo una semplice illusione creata da lei stessa.
Questo voleva dire che tutto quello provato in tutto questo tempo non era amore? Allora che cos'era?
Improvvisamente i suoi occhi si velano di lacrime.
“Un bacio per ogni tuo pensiero...” sussurra la voce accanto a lei ancora lievemente impastata dal sonno.
“Eh? N-non era un penny?” chiede perplessa riprendendosi.
“Vero...ma i baci sono più divertenti...” le sorride malizioso.
“Pensavo solo che...insomma..l-le cose stanno cambiando...” sussurra appena abbassando lo sguardo.
“E questo ti dispiace?” chiede Seeley titubante trattenendo appena il respiro.
“Non lo so ancora...” ammette lei semplicemente.
“Mmm...magari potrei darti una mano a capire...” le risponde sorridendo mentre inizia a lasciare una scia di baci lungo il suo braccio.
“Davvero? E come vorresti aiutarmi?” sorride divertita.
“Ehm...conosco un modo...” sussurra Seeley prendendo a baciarle il collo.
Temperance inclina appena il capo permettendogli di avere un accesso migliore. Seeley l'avvicina a lui fino ad attirarla su di sé senza mai staccare la bocca dalla sua pelle candida.
Lei si solleva quel po' che basta per catturare le labbra arrossate di lui in un bacio appassionato. Lui risponde con la stessa passione lasciandosi travolgere dalle mille sensazioni di quel momento mentre con una mano inizia a tracciare una linea immaginaria sulla schiena nuda di Temperance.
Piccoli brividi iniziano a percorrere la sua pelle accaldata.
Con un unico movimento rotolano sul letto invertendo le loro posizioni.
Seeley si solleva sui gomiti osservando quegli occhi così intensi e penetranti mentre con la mano le scosta una ciocca ribelle di capelli.
“Stai tremando...” sussurra lui sfiorandole con le labbra la guancia lievemente arrossata.
“Le cose potrebbero sfuggirci di mano...potresti innamorarti di me...” si ferma un attimo cercando di calmare il respiro.
“...o potrei già esserlo!” la precede lui.
Temperance chiude gli occhi per un secondo cercando di ricacciare indietro le lacrime cercando di placare il tumulto nel suo cuore.
Seeley la stringe di nuovo a sé e lentamente iniziano ad amarsi.




Venerdì sera.
Caroline, Angela e Cam sono tutte riunite a casa di quest'ultima per il loro solito incontro.
“Qualcuno ha sentito Temperance?” chiede la padrona di casa non vedendola arrivare.
“Nonostante sia mia nipote non ho idea di dove sia finita...” afferma Caroline scoraggiata sgranocchiando delle noccioline salate.
“Prima sono passata da casa sua ma non c'era...” sussurra ammiccando Angela in piedi davanti alla finestra.
“...ora che mi ci fai pensare oggi non era neanche in ospedale...” afferma Cam sospetta.
“Che sia con quel suo amico?” sogghigna Angela continuando a sbirciare attraverso il vetro freddo.
“Me lo auguro per lei altrimenti in quanto sua zia mi sentirò in dovere di farle un discorsetto...” alza il sopracciglio seria.
“Oh eccola, eccola...è da sola...” risponde eccitata Angela prendendo posto sul divano.
Velocemente la porta di ingresso si apre mentre Temperance fa il suo ingresso nell'atrio della casa. Si disfa della giacca posandola delicatamente sull'appendiabiti.
“Ciao a tutte...scusatemi per il ritardo! Ho avuto da fare...” sorride la donna salutando le sue amiche.
“Doveva essere qualcosa di interessante visto la tua aria così...come dire...felice?!?”la punzecchia Caroline invitandola a sedersi.
“Ah...ehm...solo un impegno...” si giustifica Temperance accomodandosi di fianco ad Angela.
“Parecchio importante e impegnativo da costringerti a non venire a lavoro oggi...”indaga Cam divertita.
“Si, mi spiace per oggi ma è stato...ehm...qualcosa di improvviso...” abbassa lo sguardo appena.
“Interessante...ma toglici una curiosità per caso il tuo impegno si chiama Seeley?”ammicca Angela sporgendosi verso di lei.
“Ehm...mmm...ahm, no! No, perché dovrebbe?” sussurra lei lievemente imbarazzata afferrando uno dei bicchieri posati sul tavolino di vetro.
“Perché non sei mai stata brava a mentire, cheriè! Vuota il sacco!” la fulmina con lo sguardo sua zia.
Temperance beve un sorso di quel liquido arancio mentre tre paia di occhi sono puntati su di lei. Posa il bicchiere e fa un bel respiro.
“E va bene...mi arrendo...” ammette lei in un sospiro.
Piccoli gridolini di gioia si spandono per tutta la casa travolgendo del tutto Temperance.
“Io lo sapevo!” esulta Angela fiera dell'amica.
“Avanti racconta...” la incoraggia Cam con gli occhi luccicanti.
“Ecco...è una lunga storia anche se è iniziato tutto qualche giorno fa...” sussurra sfregandosi le mani per l'agitazione.
“Inizia dal principio...” Angela le accarezza una spalla per rassicurarla.
“Dopo che S-sully se n'è andato ho cercato di rintracciarlo e ho scoperto che si trovava a Washington e sono riuscita a avere il suo indirizzo...così...beh così ho iniziato a scrivergli...” sussurra con un filo di voce.
“Ti ha mai risposto?” chiede Cam incuriosita.
Temperance beve un altro sorso di aranciata prima di rispondere.
“No! All'inizio pensavo che mi stesse ignorando ma poi, qualche giorno fa, ho scoperto che in realtà non le ha mai ricevute...”
“Allora che fine hanno fatto?” domanda Angela puntando i suoi occhi sull'amica.
“Sono arrivate a Seeley. Si era trasferito da poco in un nuovo appartamento che era stato occupato in precedenza da Sully...” fa spallucce lei.
“Ha iniziato a leggerle, non so perché a dire il vero e poi è venuto a cercarmi per ridarmele.” continua Temperance.
“Finalmente un uomo da poter definire tale! Mi fermo qui senza andare oltre che è meglio...” sussurra soddisfatta Caroline mandando giù del vino.
La nipote la guarda di sbieco scuotendo la testa.
“E tu cosa hai fatto?” la incita a continuare Angela.
“L'ho mandato via! Ero arrabbiata perché aveva letto qualcosa di personale e perché Sully non sapeva nulla, poi però...” si ferma un attimo.
“...però hai cambiato idea!” finisce per lei Cam.
Temperance risponde annuendo semplicemente.
“Perché?” si incuriosisce sua zia.
“Ehm...io...non lo so! Ho cercato di trovare una risposta ma non ci sono riuscita...”sussurra incerta.
“Ti dispiace di aver cambiato idea?” chiede Cam.
“No, di questo ne sono sicura!”
“Ti piace?”
 arriva al sodo sua zia Caroline.
“Oh...ehm...non lo so...cioè...credo...non ne ho idea...” sussurra stropicciandosi gli occhi.
“Mi piace il modo in cui mi fa sentire, come se fossi davvero importante. Ascolta tutto ciò che dico anche se la maggior parte delle volte credo non capisca tutti quei termini scientifici. Mi permette di essere me stessa e sembra preoccupato se non lo faccio o se qualcosa non va e questo mi piace...mi fa sentire capita ma...ma...”
“...ma non sai se ti piace o meno...” conclude Cam per lei.
C'è un momento di silenzio dove i pensieri di tutte e quattro le donne, sebbene in modo diverso, sono diretti verso l'uomo del mistero.
“Vi siete baciati?” chiede tutto d'un tratto Angela non riuscendo a trattenersi.
“Ehm...si...” risponde titubante abbassando lo sguardo imbarazzata.
“Dal tuo tono sembra esserci dell'altro...” indaga sua zia.
Temperance fa spallucce cercando di non rimanere intrappolata in uno dei loro sguardi.
“...perché c'è dell'altro!” specifica Cam sorridendo.
“Non capisco a cosa vi riferite...” sussurra Temperance.
“Oh mio Dio...ci sei andata a letto!” esclama Angela su di giri.
“Bè...ecco...l'avete detto voi che non sono brava a mentire quindi...” lascia cadere la frase a metà.
“Noto con piacere che l'educazione impartitati in questi anni ha dato i suoi frutti! Inizio a capire come si sente un genitore orgoglioso di sua figlia!” esclama Caroline fiera.
“Ohohoh...che aspetti a raccontare?” l'ammonisce Angela.
“Non ci penso neanche...” scuote la testa convinta, Temperance.
“Avanti com'è stato?” chiede Cam ansiosa.
“No, mi dispiace ma non dirò una parola a riguardo...sono cose...private!” sorride divertita Temperance.
“Sei una guasta feste!” Angela le lancia un cuscino.
“Va bene gente! Possiamo finalmente buttare questi libri!” esclama sollevata Caroline.
“Perché dovremmo buttarli?” chiede sua nipote perplessa.
“Cheriè pensi davvero che avessimo tutta questa voglia di leggere libri anziché spettegolare liberamente?!? Dovevamo trovare un modo per distrarti ma adesso c'è qualcosa di meglio che ti tiene impegnata...” afferma soddisfatta.
“Bè grazie per essermi state vicine in quest'ultimo periodo anche se molto spesso credo di essere stata un po' odiosa...” ammette sinceramente.
“Solo un po'?!?” la prede in giro Cam.
“Propongo un brindisi...ai nuovi incontri...” solleva il bicchiere Angela.
“...ai grandi ritorni...” la segue a ruota Caroline.
“Io direi di aggiungere anche...il destino!” conclude Cam.
“Il destino non esiste!” la corregge immediatamente Temperance.
“Cheriè non credo che tu sia nelle condizioni per controbattere soprattutto visti gli ultimi avvenimenti!” sottolinea sua zia.
“Senza contare che sei a casa mia e in quanto ospite sei pregata di non infrangere le mie ultime illusioni!” le fa l'occhiolino Cam.
Sorridono divertite mentre tutte insieme svuotano i contenuti dei loro bicchieri.




È sera tardi quando Temperance torna a casa. È sulla via del ritorno non molto lontana dalla sua meta quando la sua mente ritorna ai discorsi precedenti.
Aveva ammesso se stessa e alle sue amiche quello che fino a poche ore prima aveva solo pensato senza avere il coraggio di dirlo ad alta voce.
Continua a camminare fino ad arrivare davanti alla facciata color crema della sua abitazione. Le luci sono spente e il tutto intorno a lei sembra silenzioso. Guarda quella grande costruzione e per la prima volta si rende conto delle sue effettive dimensioni. Vuota.
Ecco come le sembra la sua casa a quest'ora della notte. Vuota e senza vita. Non che un oggetto inanimato abbia vita si dice lei ma ormai quella non è nient'altro che un posto dove ritornare la sera a dormire. Un posto come un altro.
Temperance la osserva da lontano. Si infila le mani in tasca e ritorna indietro. Questa è una di quelle sere in cui non ha voglia di restare sola, così riprende a camminare. Non si era mai posta, in tutti questi mesi, il problema della solitudine ma adesso?
Adesso aveva provato qualcosa di diverso e il desiderio di ripetere quelle sensazioni la spingeva a camminare e camminare fino a raggiungere la sua nuova meta. Lui.
È sicura di questa decisione almeno all'inizio. Ora, di fronte alla porta della sua stanza le mani iniziano a sudarle. Che cosa pensava di fare? Quale scusa avrebbe usato per giustificare la sua presenza lì a quell'ora di notte?
Le nocche della sua mano destra stanno per sfiorare il legno scuro quando si scosta velocemente prima che sia troppo tardi.
“Stupida...” sussurra a denti stretti infilando la mano in tasca abbassando la testa in direzione delle sue scarpe.
“Che stai facendo?” una voce divertita a qualche metro di distanza da lei la fa sussultare.
“Che ci fai lì?” chiede cercando di sembrare il meno imbarazzata possibile.
“Aspettavo che ti spostassi dalla porta per farmi entrare...” sussurra Seeley appoggiato allo spigolo del muro.
“Oh...scusa!” si tira indietro lei arrossendo.
“Comunque non hai risposto alla mia domanda...” le fa notare lui facendosi spazio per aprire l'ingresso della sua camera.
“Io...ero venuta a cercarti! Da quanto tempo eri lì?” sussurra lei tutto d'un fiato volgendo lo guardo altrove.
“Meglio che tu non lo sappia...perché stavi titubando?” le chiede invitandola ad entrare.
Temperance scivola all'interno della stanza illuminata da un filo di luce guardandosi intorno.
“Perché non sapevo quale scusa inventarmi per giustificare la mia presenza qui...”ammette in un sussurro.
Seeley la osserva muoversi all'interno della sua stanza soffermandosi sui suoi lineamenti perfetti.
“Non c'è bisogno di inventare scuse...se vuoi vedermi vieni a cercarmi e basta...d'accordo?” le propone lui notando il suo imbarazzo.
“Tu farai lo stesso?” chiede lei voltandosi per guardarlo negli occhi.
Lui annuisce semplicemente ricambiando il suo lungo sguardo.
“Posso restare qui con te stanotte?” chiede all'improvviso come se si fosse ricordata in quell'istante.
Seeley le si avvicina e la bacia con delicatezza lasciando scivolare ai suoi piedi la giacca beige. Le sfiora la spalla scostandole i capelli per poi lasciarle una scia di baci lungo il collo. Si avvicinano al letto mentre i loro abiti cadono ad uno ad uno sul pavimento freddo.
Lui le accarezza il seno mentre un brivido li attraversa entrambi. Temperance si impossessa delle sue labbra assaporandole con calma venendo ricambiata. Lentamente iniziano a fare l'amore come se fosse l'unica cosa importante. Intrecciano le loro dita quasi ad avere paura di perdersi mentre l'onda della passione li travolge.




“Perché hai letto le mie lettere?” chiede in un sussurro Temperance lasciandosi cullare dall'abbraccio di lui.
Seeley le bacia la fronte accarezzandole i capelli,
“Ho aperto la prima per curiosità...l'ho letta e ho capito di non essere il solo a soffrire per amore. Più la rileggevo e più capivo di sentirmi legato a te e la cosa più assurda è che una volta averla richiusa continuavo a sentire il tuo profumo...” sussurra appena.
“Non volevo restare da sola...è per questo che sono venuta a cercarti!” ammette sinceramente stringendosi un po' di più a lui.
Seeley continua a tenerla stretta mentre lei lentamente chiude gli occhi scivolando tra le braccia di Morfeo.
Lui la bacia ancora una volta accarezzandole la spalla nuda.
“Ti amo...” sussurra appena è consapevole che lei non stia ascoltando.
   
 
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