Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: AnnieJ    08/02/2012    1 recensioni
A mezzanotte Al si ritrova nelle dimensioni di un neonato con tanto di pannolino, freccia a forma di cuore e arco.
Insieme ai suoi migliori amici: Rose Weasley e Scorpius Malfoy cercherà di tornare normale.
**
Non riesco a mettere più di un personaggio, sono imbranata.
Comunque dovrebbe essere:
Albus Potter, Rose/Scorpius, un pò tutti.
E' una commedia romantica
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angoletto: Ehm, ehm. Potete uccidermi se volete, me lo merito x questo gigantesco ritardo. Nell'ultimo periodo avevo perso l'ispirazione e mi ero depressa.
Avevo anche pensato di cancellare la storia, ma vedendo che voi continuavate a sostenermi mi sono commossa. Devo ringraziare sopratutto bess_Black che con il suo messaggio mi ha dato la forza di continuare. Mi dispiace molto e so che non mi perdonerete mai. Bhe, diciamo che questo capitolo è incentrato soltanto sulla Rose/Scorpius. Quei due devono muoversi, ma purtroppo io li ho fatti troppo ottusi.


Pov.Scorp
Doveva essere all’incirca mezzanotte e la stanza era illuminata solo dalla fioca luce della luna che aveva reso le cose intorno a me argentate.
Tutti i ragazzi dormivano:James grugniva e sbavava sul suo cuscino, se solo le ragazze lo vedessero così…; Fred continuava a mormorare il nome di una certa Amy con un sorriso idiota stampato in faccia, mentre non sapevo esattamente cosa stava facendo Al.
Io non riuscivo a dormire; l’angoscia mi opprimeva il cuore e in più, ogni volta che chiudevo gli occhi, vedevo continuamente le mie visioni, soprattutto e purtroppo la prima.
Si era fatta sempre meno sfocata, come se stesse per succedere e questo non mi piaceva per niente. Non mi piaceva, perché non doveva succedere.
Io non potevo essere innamorato veramente di Rose Weasley.
Era l’unica persona di cui non dovevo innamorarmi secondo mio padre.
Lui era profondamente cambiato da quando era ragazzo e aveva cercato di rendere onore all’ormai distrutta famiglia Malfoy.
Aveva cercato di rendere la mia vita migliore della sua e per questo l’unica promessa che gli avevo fatto dovevo mantenerla.
Mi appoggiai al davanzale della finestra immerso nei miei pensieri.
Mi chiedevo come la luna, cioè un ammasso di roccia dura e fredda, fosse riuscita a conquistare il cuore di poeti e musicisti. Io non era mai riuscito a mostrare mai la vera parte di me stesso, ero diventato duro e scontroso e solo Al era riuscito a far uscire la mia vera personalità. Non si era basato sui pregiudizi. Anche per quella tappa della Weasley, anche se molti pensavano il contrario, il suo odio non era basato sui pregiudizi, ma dal fatto che era molto competitiva e anche lei aveva fatto una promessa a suo padre.
Il primo giorno di scuola era salita sul tavolo della sua casa, cioè Grifondoro, urlando ai quattro venti che mi avrebbe battuto in qualunque cosa. Sorrisi, pensando che io non avrei mai avuto il coraggio di fare una cosa del genere. Non c’era casa più azzeccata per lei.
Bhe, era riuscita a battermi in tutto, tranne che in Storia della magia e Aritmazia in cui era un disastro. In quelle materie ero riuscito a stracciarla, ma anche nell’altezza, cosa non molto difficile, anche un puffo riuscirebbe a superare quella carotina.
Al contrario di quello che pensava lei, io non la odiavo, semplicemente mi divertivano le sue espressioni furiose e preoccupate.
Inoltre, anche il suo coraggio e la sua determinazione mi avevano da sempre impressionato.
Bha, ma cosa vado a pensare? Stare con Al mi sta facendo diventare troppo sentimentale.
“Dimenticati di lei”dissi a me stesso.
Presi un profondo respiro e feci finta che Rose Weasley non esistesse.
Ci stavo quasi riuscendo ad auto convincermi , quando la porta si aprì con un leggero cigolio e due occhi di un azzurro cielo si pararono davanti a me. Ma non è possibile, certo che attiro tutta la sfiga dell’universo!
Io sto facendo tutto per dimenticarmi e lei cosa fa? Entra nella mia stanza con in faccia quell’espressione buffa e con addosso un pigiama con le mucche?
Mi resi conto di quello che avevo visto e mi misi a ridere. Pigiamino con le mucche + espressione preoccupata = una bomba divertente assicurata.
James alzò di un poco la testa dal cuscino e io e Rose trattenemmo il respiro.
Falso allarme, si girò dall’altra parte russando più forte.
La carotina mi tirò un pugno sulla spalla; come poteva quell’esserino minuscolo  avere così tanta forza?
“Ma sei un cretino?”mi bisbigliò”Si può sapere perché non stai dormendo?”
“Potrei farti la stessa domanda”.
Ci lanciammo degli sguardi di sfida, ma io lo distolsi subito dopo.
Mi sentivo a disagio con quegli occhi azzurri che mi scrutavano; avevo timore che riuscisse a scorgere quello che provavo per lei.
All’inizio sembrò scossa dalla mia reazione, ma poi si riprese e disse:”Ho pensato…” “ Tu pensi sempre troppo”Mi tirò un pugno sull’altra spalla.
“Oh, ma vuoi star zitto e lasciarmi parlare per una volta!”
Sogghignai al suo sbuffo e lei mi guardò con sguardo misto tra il divertito e l’irritato.
Continuò a parlare senza aspettare una mia risposta.
“Dobbiamo per forza prendere la Mappa del Malandrino per riuscire a tenere sotto controllo gli studenti di Hogwarts e quindi…”
“E quindi la vuoi rubare a James, stai diventando proprio una brava serpe”dissi con orgoglio accarezzandole la testa, prima di beccarmi un pugno, questa volta sullo stomaco.
“Sei veramente irritante!”
Finii a terra per il dolore e lei senza preoccuparsi troppo mi superò con un balzo facendo finire il suo mini-piede sul mio naso.
“Ahia”
“Oh, scusa.”rispose lei con un sorriso beffardo.”Non l’ho fatto apposta”
Era incredibilmente diabolica quando voleva.
Con passo felpato si avvicinò al letto di James.
Le sue mosse erano così silenziose che mi richiamavano l’immagine di un felino pronto all’attacco.
Prese da sotto il letto, il baule di suo cugino con delicatezza e lo aprì.
Dalla sua smorfia di orrore doveva proprio esserci uno schifo dentro.
Mi alzai con fatica dal pavimento e andai a vedere.
All’interno c’erano carte di caramelle, cioccolatini mezzi-mangiati e una quantità immensa di fogli stropicciati.
Trovare la Mappa era più complicato di quello che pensavo e in più eravamo al buio.
“Dai, metti la mano dentro e cercala!”m’incitò la rossa.
“Scusa, perché dovrei farlo io?”le chiesi con disappunto”E’ stata tua l’idea!”
“Fallo e basta”disse con un tono terrificante che non ammetteva obiezioni.
Con delicatezza infilai la mano in quel lerciume e indovinate dov’era la mappa? Sul fondo, ovvio.
La tirai fuori con cautela, per evitare di essere attaccato dai cioccolatini rosicchiati che cercavano di scappare.
“E muoviti!”
Cercò di prendermi la mappa dalle mani, ma io la alzai in modo che non ci riuscisse.
“Eh no, carotina!”dissi prendendola un po’ in giro”Ora devi dire la parolina magica”
Sapevo che il suo orgoglio le avrebbe reso questo compito difficile e quale migliore vendetta di questa?
Deglutì e mormorò qualcosa che certamente non poteva percepire nessuno.
“Cosa non ho sentito?”
“Gr-gr-grazie”mormorò sottovoce.
“Non ho capito bene, scusa”
“Invece tu hai capito benissimo, bifolco che non sei altro!”
Cercò di tirarmi un altro pugno, ma io la precedetti e le fermai la mano indemoniata.
Lei mi guardò con uno sguardo perplesso e capii che stava cercando di scacciare un pensiero che si era introdotto prepotentemente nella sua testa.
La guardai stupito e i nostri sguardi s’incrociarono.
Succedeva piuttosto spesso ultimamente e mi stavo veramente scocciando.
“Che state facendo voi due?”Una voce assonnata ci fece trasalire, ma non vedemmo nessuno.
“Ehm, ehm, sono qui!”
La voce proveniva dalla poltrona, dove stava Al.
Mi sentivo un bambino che era stato beccato a rubare le caramelle e non capivo il motivo.
In fondo non stavo facendo niente di male.
Guardai Rose che avevo lo sguardo perso nel vuoto e decisi di prendere in mano la situazione.
“Abbiamo preso la Mappa del Malandrino per riuscire a controllare tutti gli studenti di Hogwarts”risposi.”Così sarà più facile fare il nostro lavoro”.
“E’ troppo intelligente per essere stato ideato da te!”disse sbadigliando”Ovviamente sarà stata Rose a idearlo”.
“Ehi”
“Non ho ragione?”chiese con un tono saccente.
“Sta un po’ zitto e va a dormire”dissi tirando un cuscino nella sua direzione.
“Ah, aiuto sto soffocando”gemette lui.
Oh, merda, stavo uccidendo il mio migliore amico.
Con un balzo mi diressi verso la poltrona e il cuscino mi arrivò in faccia.
“Scherzetto”disse ridendo piano.
“Adesso ti soffoco veramente!”
“Ehm, ehm, pronto ci sono anch’io, lo sapete?”chiese Rose un po’ indignata.
“Non è colpa mia se tu eri entrata in un altro mondo”. Mi guardò male, ma non mi rispose con un insulto.
“Vabbé io vado”disse così velocemente da non lasciarmi il tempo di dire di aspettare.
Ma un momento, perché doveva aspettare?
Scacciai via quel pensiero, però ero ancora visibilmente teso.
Perché ha voluto andarsene così in fretta?
“Ehi, amico”
“Sì?”gli chiesi.
“Che cosa sta succedendo tra voi di due?”
“Vorrei tanto saperlo anch’io Al”
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AnnieJ