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Autore: ZuliYuki    08/02/2012    3 recensioni
Continuazione di "In the Darkness You can shine"
Il suo nome è Yuki Uchiha.
è scritto che distruggerà il mondo...e forse lo farà.
Cosa può cambiare un destino già segnato?
Forse un'amicizia profonda?
Forse un amore imprevisto?
O forse niente può cambiare il destino?
Ma la domanda principale è Esiste davvero il destino?
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Sono in ritardo?
Tantissimo lo so! chiedo venia, scusatemi.
sinceramente,
ZuliYuki
CAPITOLO 23 :
“Dream”



“Torna presto ...” Queste erano le ultime parole sussurrate da Neko, poco prima di vedere l'amica scomparire tra le chiome degli alberi.
Non poteva credere di averla lasciata andare così, senza replicare, senza seguirla per darle una mano. Forse era meglio così.
Si passò una mano tra i capelli, mentre con la coda giocherellava con la maniglia della porta accanto.
Seduta su un tavolo, con affianco Karin assisteva alle discussioni del team Taka sul nuovo piano.
Ora che Konoha era stata distrutta, cosa avrebbe combinato Sasuke.
C'era un aria triste in quella stanza, sui volti nemmeno un sorriso.
“Si vede che manca Yuki-chan ...” Commentò tra se Suigetsu.
Appoggiato contro il muro a mani incrociate lasciava il tempo passare, alla ricerca di qualcosa che attirasse la sua attenzione.
“In effetti è un mortorio qui...” Commentò sorridente Neko.
Juugo si unì al sorriso.
Sasuke stava seduto a cavalcioni sulla sedia, ignorando completamente i discorsi dei compagni.
“Sono felice di trovarvi ancora qui.”
A parlare fu Tobi, spuntato dal nulla più totale.
Neko fece un piccolo balzo per lo spavento, facendo cadere rumorosamente Karin per terra.
“Ehi! Ma sta attenta!” Fece la rossa mentre si aggiustava gli occhiali appena accaduti.
“Cosa vuoi?” Chiese Sasuke all'uomo appena entrato.
Colui che si faceva chiamare Madara, si guardò in torno.
“Uno, due, tre, quattro e … cinque. Ne manca uno.” Commentò rivolto ai ragazzi.
Neko incrociò lo sguardo di Sasuke, in cerca di una risposta sul da farsi.
“E con questo?” Fece lui, non troppo curante delle preoccupazioni della ragazza.
“Non avevo detto che nessuno poteva tradire l'Akatsuki?”
La sua voce era risoluta e calma, sapeva qualcosa che loro non sapevano.
Sasuke si alzò in piedi trascinando la sedia con un piede.
“È in missione.” Mentì, non seppe il perchè.
“In missione? Non mi sembri molto convinto, Sasuke”
Dove diavolo voleva arrivare?
Sasuke si innervosì.
Alzò le spalle cercando di sviare il discorso, ma fu interrotto.
“Ti ricordi cosa avevo detto riguardo a chi osava tradire l'Akatsuki?”
“Ehi!? Yuki non ha mai fatto parte di sto schifo di organizzazione!!” Partì spedita Neko, alzandosi di colpo, facendo cadere di nuovo Karin.
“A cuccia.” Le disse zittendola Tobi.
Neko emise una specie di ringhio trattenendo a stento la rabbia che portava in se.
L'uomo mascherato tornò a guardare Sasuke.
“Credi che non sia un uomo di parola?”
L'Uchiha non rispose, non per paura, ma per il semplice fatto che non sapeva cosa rispondere.
“Bene ...” Fece l'uomo dopo un paio di secondi.
Infilò una mano sotto il mantello, per poi sfilare due oggetti.
“Questo è per farvi capire che non scherzo.”
Lanciò a terra due lame.
Gli occhi di Neko si accesero in un istante.
“Ma … ma quelle sono di ...” Balbettò tremante.
“Yuki!” Commentò Juugo preoccupato.
Sasuke si chinò a terra per raccogliere i due involucri.
Estrasse la katana dalla fodera nera.
Una lama splendente d'acciaio si riflesse sul suo volto; il simbolo degli Uchiha brillava come noi mai, era come se al suo tocco si fosse caricata d'energia.
La chiuse, interrompendo quel attimo di estasi.
Estrasse anche l'altra.
Questa volta sentì una scarica di calore gli persuase il corpo in pochi istanti, mentre i suoi occhi si perdevano nell'immensa bellezza della lama rossiccia.
L'impugnatura cominciava a bruciare.
Non era lui a dare energia alla spada, era la spada a dare energia a lui.
Orochimaru, qualche anno prima, gli aveva spiegato che quella spada ha anche una funzione di riserva. Il proprietario immagazzina del Chakra al suo interno per poterne usufruire nel momento del bisogno.
Il problema era che la lama rilasciava energia solo sotto forma di calore, per cui il proprietario doveva essere in grado di trasformarla.
“Puoi tenerle … tanto a lei non servono più.”
Neko si accese di rabbia. Strinse i pugni tremante.
“Cosa cazzo stai dicendo?”
Guardava per terra, mentre la sua coda si muoveva avanti ed in dietro.
Tobi si girò verso di lei.
“Avete capito benissimo. Questo è quello che capita a chi lascia l'Akatsuki.”
“No! Non puoi averlo fatto!” Rispose Suigetsu esterrefatto.
Juugo guardò la ragazza poco distante, le sue orecchi si drizzarono , mentre i suoi canini crescevano lentamente, insieme alle unghie affilate.
“Non può essere vero... no ...no ...”
Alzò lo sguardo verso quell'uomo. Quell'uomo che osava dire,che la ragione della sua vita era stata appena uccisa, in così poco tempo?
“IO TI AMMAZZO!!!”
Scatto verso di lui caricando il pugno.
“Fermala!” Ordinò Sasuke rimasto impassibile.
Juugo afferrò la ragazza aiutato da Suigetsu.
I due tentavano di tenere ferma la ragazza mentre lei si dimenava.
“Lasciatemi andare!!! Devo ucciderlo!!”
“Non fare stronzate ...” Gli sussurrò il ragazzo d'acqua.
Ma lei non demordeva.
D'improvviso i due furono buttati a terra dall'improvviso aumento di volume del corpo della ragazza.
Una bestia di due metri e mezzo comparve ruggendo.
Le quattro zampe si poggiarono sul pavimento, ancorandosi con le unghie.
Prese lo slancio e ripartì alla carica, mostrando tutti i denti all'interno dell'enorme bocca animale.
Lo scatto avvenne in pochi secondi, ma Tobi riuscì comunque a smaterializzarsi in tempo.
La tigre gli passò attraverso, schiantandosi sulla parete opposta.
“Sasuke … vedi di tenere a bada il gatto,per favore.”
E scomparve.
Neko tornò umana, mentre stava inginocchiata a terra riprendendo fiato.
Era tutta sudata e le sue mani non smettevano di tremare per la rabbia.
“Codardo ...” Disse stringendo i pugni.
Poi guardò Sasuke esterrefatta.
“E tu … non dici niente?”
“...”
Suigetsu si avvicinò per aiutarla ad alzarsi, ma lei rifiutò alzandosi da sola.
Calpestò i frammenti di muro frantumati per l'impatto, trovandosi a pochi centimetri da Sasuke.
“Non dici nulla?” Richiese furiosa.
Cercò di perforare il suo volto impassibile con la furia del suo sguardo, ma nulla.
Non riusciva ad arrivare fino in fondo all'oscurità del buio dei suoi occhi.
“E cosa dovrebbe dire?! Scusa … mica è colpa sua se quella scema di Yuki si è fatta ammazzare!”
Neko si girò contro la ragazza che aveva parlato con quel tono superficiale.
Karin stava davanti a lei, chiedendosi del perché avesse parlato,spaventata per la figura della ragazza.
“Ora … dobbiamo scoprire perché quel tizio ha mentito.”
“Mentito?” Chiesero in coro i tre.
Sasuke annuì, anche lui sapeva che aveva mentito.
Neko estrasse dalle mani di Sasuke la spada, mostrando tutto lo splendore di quella lama.
“La fiamma vitale di questa lama è ancora accesa, così la fiamma vitale di Yuki.”
Prese la fodera legandola dietro la schiena, proprio come la portava la proprietaria e ripose la lama al suo interno.
Sasuke le passò anche la Katana degli Uchiha, ma lei si rifiutò.
“Quella tienila tu … sarai tu a ridagliela.”
Lui la strinse in mano quasi spaventato dalla portata di quella lama, ma annuì.
“Io vado a cercarla … chi viene con me?”
Juugo alzò immediatamente la mano guardando Sasuke.
“Mi dispiace, ma come team abbiamo il dovere di aiutarla … e questo lo sai meglio di me.”
Anche Suigetsu si unì al gruppetto.
“In fondo, non ci costa nulla,no?”
Karin si mise accanto a Sasuke dicendogli:
“Io faccio quello che decidi tu.”
Sasuke strinse di nuovo la spada che teneva tra le mani.
Avrebbe voluto rimanere impassibile, ma come poteva?
Appena aveva udito le parole dell'uomo mascherato aveva sentito il respiro mancargli e il cuore battere all'impazzata. Tutto ciò ,si era fermato dopo che Neko aveva smentito la morte di Yuki.
“D'accordo. Domani mattina discuteremo sul da farsi, è inutile parlarne adesso è tardi e dovete riposarvi.”
Il team Taka annuì.
Neko sorrise.
Forse era più umano di quel che pensava.

“Sapevo che non mi avresti deluso.”
Sasuke si bloccò di colpo mentre apriva la maniglia della sua stanza.
La ragazza gatto che aveva parlato si trovava proprio dietro di lui.
“Questo era quello che voleva la squadra. In più, per il momento, non ci sono missioni per la mia causa... quindi non vedo perché accontentarvi.”
“Accontentarci? E tu, Sasuke? Tu,da solo cosa avresti fatto?”
La sua voce era bassa ma penetrante ,la sentiva fino al fondo dello stomaco.
“Io? Io non mi sarei mai ritrovato in questa situazione.”
“Non l'avresti lasciata andare?”
Parlare con Sasuke era molto estenuante per Neko, doveva tirargli fuori le parole con la forza.
“Suppongo ...”
“E perché l'hai fatto,allora?”
Non rispose,aprì la porta e si chiuse all'interno della stanza.
“Ma che diavolo ne so...” Commentò.
L'unica cosa di cui era assolutamente certo era che aveva sonno e quel letto soffice lo stava chiamando verso di se.
Si accasciò sopra cercando di levarsi di dosso ogni pensiero ed ogni ricordo della giornata, ma era difficile, troppo difficile.
Si chiese come doveva essere poter leggere nelle menti di tutti quelli che si incontravano.
Conoscere i lori pensieri, i dubbi, le paure e i loro ricordi. Probabilmente lui non sarebbe mai riuscito a dormire. Aveva già i suoi di problemi, ci mancavano solo quegli degli altri.
Chiuse gli occhi cercando di sprofondare nel sonno più totale, certo del fatto di non riuscirci.

“Sasuke ...”
Aprì gli occhi, tornando alla realtà.
A quanto pare aveva dormito davvero. Dal buio che proveniva di fuori doveva essere circa mezza notte.
“Sasuke ...”
Sentì una voce femminile chiamarlo.
Pensò subito alla voce di Yuki, ed al fatto che poche sere avevano dormito insieme.
Guardò acconto a lui, ma non vide nessuno.
“Sasuke ...” Fece di nuovo la voce, lontana ma chiara.
Si alzò.
Karin che si era di nuovo intrufolata in camera sua?
Nella stanza nessuno.
“Sasuke ...”
Il suo nome veniva ripetuto in continuazione.
Si infilò una maglietta e si diresse verso la porta, certo di essere completamente pazzo.
Aprì la porta e si sporse nel corridoio, illuminato da una strana luce azzurrata.
“Sasuke ...”
Vide per terra un fiore, o meglio un orchidea bianca che illuminava il corridoio, era come se brillasse di luce propria.
Si stava sicuramente sognando.
“Sasuke ...”
La voce proveniva da destra.
Seguì il corridoio in quella direzione, trovando sul percorso altre orchidee, come se fossero li per indicargli retta via.
“Sasuke ...Sasuke...”
Una porta apparve difronte a lui. Interamente ricoperta da quei fiori luminosi era chiaramente il luogo da cui proveniva la voce.
Socchiuse gli occhi a causa della troppa luce emanata dai fiori; poi scostò un paio di petali ed afferrò la maniglia, aprendo delicatamente.
Una luce blu invase il suo corpo mentre entrava nella stanza misteriosa.
Un giardino mistico, circonfuso da un aria profumata si apriva dinanzi a lui.
Anche un ruscello dalle acque azzurre scorreva vicino ai suoi piedi. Era quello a fornire la maggior parte della luce.
“Sasuke ...”
Ora la voce era chiaramente più vicina, un paio di metri forse.
Seguì il corso delle acque fino ad arrivare ad una cascata.
Lì in mezzo, su uno scoglio stava seduta una giovane donna.
I capelli neri, lunghi … la pelle bianca e i suoi occhi neri fecero avvenire in lui una strana sensazione di dejavù.
Non riconobbe immediatamente la donna, però notò che anche lei in qualche modo sembrava brillare.
Era forse uno spirito? In fondo era solo un sogno, poteva essere qualunque cosa.
“Oh ...ciao, sei arrivato finalmente Sasuke.”
Fece la donna appena accortasi della sua presenza.
“Chi sei tu?” Chiese sentendosi un po' stupido il ragazzo.
“Io sono … Amai Uchiha, piacere.”

   
 
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