It started out with a kiss
Lo vede
entrare in casa sua e di Louis e quasi gli prende un colpo, quando
sorride.
«Che
diavolo
hai fatto?» sbotta Louis saltandogli praticamente
addosso, mentre Zayn e
Liam si richiudono la porta alle spalle. Lui arrossisce, un
po’, sorride ancora
-e, diamine, si nota così tanto- e si
gratta la nuca, in imbarazzo.
«È
un
coglione» asserisce Zayn con fermezza, passando davanti a
tutti e andando
dritto verso la cucina. Liam lancia un’occhiata di traverso a
Louis e Harry -fatelo
ragionare voi, sembra dire con gli occhi- e poi segue
l’amico.
«Se
l’hai
fatto per quelli che ti hanno criticato, Zayn ha ragione: sei un
coglione»
prorompe Louis, guardandolo con le sopracciglia aggrottate. Se li
trascina
entrambi -Niall che lo guarda male e Harry che è ancora
troppo interdetto per
capire di doversi spostare dall’ingresso- in cucina e si
siedono attorno al
tavolo. Zayn si sta preparando una tazza di tè.
«Non
l’ho
fatto per nessuno, Louis. L’ho fatto per me» dice
Niall, pacato, e Harry pensa
che ha una voce strana, con quel coso tra i denti, e che deve
assolutamente
levarselo.
«Che
cazzata» borbotta piano Zayn, dando loro le spalle mentre
versa l’acqua
riscaldata in una tazza. Liam lo guarda male, ma comunque sembra
pienamente
d’accordo, perché non lo riprende -e lui lo
riprende sempre quando eccede nei
suoi attimi di indelicatezza.
«Devi
togliertelo» sono le prime parole che Harry rivolge a Niall
da quando è entrato
in casa sua e di Louis. Niall lo guarda quasi incazzato -forse si
aspettava
almeno da lui un po’ di appoggio- ma poi sbuffa e scrolla le
spalle -e la luce
chiara del sole che filtra dalle finestre si incastra nei suoi capelli
e Harry
si perde un attimo a guardarli, rischiando di perdersi la domanda che
segue.
«E
perché?»
«Perché
sei un coglione» afferma Zayn, e dallo sguardo scocciato di
Niall Harry capisce
che deve averglielo ripetuto almeno mille volte da quando si sono visti.
«Perché...»
ci pensa. Ha baciato una ragazza con l’apparecchio soltanto
una volta, quando
aveva quattordici anni. Si è procurato un taglio alla lingua
profondo come un
cratere e da allora ha evitato tutte le ferraglie dei dentisti e le
ragazze che
se le portavano dietro.
«Perché
è
inutile. Sei perfetto così».
Liam
annuisce con foga, Louis gli scompiglia i capelli e fa un versetto di
apprezzamento e Zayn affoga il viso nella tazza di tè.
Niall, invece, si
spettina i capelli con sguardo infastidito. Harry vorrebbe tanto
vederlo
arrossire.
«Che
vi
importa? Lo devo portare io, non voi. È solo uno stupido
apparecchio».
Probabilmente gli altri non lo notano, ma cavolo, Harry la sente
benissimo, quella
linea di differenza tra la sua voce prima e la sua voce adesso.
Gli
sembra di star ascoltando una salamandra intrattenere un pubblico di
mosche con
un discorso sul perché sia importante per i rettili
sdraiarsi a prendere il
sole e sul perché non abbiano bisogno della crema solare.
«Sei
un
coglione» mugugna Zayn dietro la tazza con le saette
colorate, e Niall a quel
punto sembra non farcela più, perché si alza di
scatto -facendo raschiare la
sedia duramente contro il pavimento-, lancia un’occhiata tra
la delusione e lo
sconforto ad ognuno dei suoi amici e poi esce dalla cucina.
Harry per
un attimo pensa che gli sia capitata tra le mani la scena perfetta: si
alzerà,
andrà dovunque Niall si sia rifugiato, lo troverà
a piangere e, per consolarlo,
finirà col baciarlo. Niall non lo rifiuterà e si
toglierà quello stupido
apparecchio, perché Harry -per quanto gli voglia bene- non
avrà intenzione di
baciarlo ancora con del ferro sui denti.
Poi invece
Louis si alza e il castello di carte in cui dimorano le sue fantasie
crolla su
se stesso senza emettere alcun suono.
«Vado
a
parlargli» annuncia il guasta-sogni con una delle poche
espressioni serie che
Harry gli vedrà fare in tutta la vita.
Eh no, col
cazzo.
«Lascia,
vado io» Harry si sente molto stupido mentre si alza, blocca
Louis per un
braccio e tutti lo fissano. Ma poi niente, il suo Boo Bear fa un verso
vago e
si risiede, Zayn si alza per posare la tazza finita nel lavandino e
Liam si
passa una mano sul collo. Harry si sente molto fortunato.
Niall
è
nel giardino sul retro. Harry ci ha impiegato almeno dieci minuti a
trovarlo
-di solito nei film la fanno così facile-
e quando finalmente lo trova
non sta piangendo -ha soltanto gli occhi lucidi.
Si siede
accanto a lui, improvvisamente agitato: cosa deve dire? Come deve
cominciare il
discorso? Quanto deve aspettare prima di poterlo baciare? Vorrebbe
tanto che
stesse piangendo, in questo momento -sarebbe tutto più
semplice, sì, Niall
sarebbe scosso e forse si dimenticherebbe di rifiutarlo mentre lui
cerca di
appropriarsi delle sue labbra.
«Fa
un
male cane» confessa Niall, interrompendo
quell’assurdo silenzio e quel
contrastante marasma di pensieri all’interno del cervello di
Harry.
«È
uno dei
tanti svantaggi. Non capisco perché tu lo voglia
tenere». Non doveva cominciare
così il discorso. Doveva essere qualcosa come
«Tranquillo, andrà tutto bene.
Passerà presto» e poi «Ma non
potrò baciarti se lo terrai. Non preferiresti
togliertelo?»
«È
solo
per un anno, Harry. Non darà fastidio a nessuno».
«A
me darà
fastidio».
Cristo, ma
l’ha detto davvero? Deve
morire, ora. Qualcuno venga a prenderlo e a pestarlo a sangue.
«Anche
a
me, da quello che ho capito. Mi tireranno di nuovo gli elastici fra un
paio di
mesi e farà di nuovo maledettamente male».
Niall non
lo guarda e sembra totalmente ignorare la sua imbarazzante confessione.
Harry
vorrebbe sospirare di sollievo e allo stesso tempo tirare un potente
scrollone
all’amico, perché è davvero tonto,
quando vuole.
«Fa
tanto
male?»
Niall
sospira e annuisce, e poi lo guarda. Gli occhi di Niall sono azzurri -e
Harry
non ha mai pensato una cosa tanto banale.
Sei un
coglione, Harry Styles.
Il biondo
si stringe nelle spalle, senza distogliere lo sguardo. Sporge il labbro
all’infuori in un bellissimo broncio.
«Posso
sopportare» dice. E poi si avvicina. E poi lo bacia.
Harry sta
pensando ad un treno in corsa. Sta pensando ad un treno in corsa che
sbuffa
fumo a intervalli irregolari. Sta pensando che il suo cuore
è come un treno in
corsa, che sta per esplodere, che è prossimo ad un burrone e
non riesce a
rallentare.
Oltre a
questo, Harry non riesce a formulare molti altri pensieri coerenti. Uno
di
questi riguarda il fatto che non vede l’ora di ficcargli la
lingua in gola -e
poi pensa che non è delicata, come cosa, che Niall si
è appena messo l’apparecchio
e che lui non vuole perdere l’uso di quel muscolo. Poi
riflette brevemente sul
fatto che lui e Niall non si baciano. Si baciano lui e Louis, ogni
tanto, per
scherzo, perché Louis è un coglione e lui lo
asseconda; si baciano Zayn e Liam,
un sacco di volte, perché Liam e Zayn hanno uno strano
rapporto e lui non ne
vuole sapere di più. Ma lui e Niall non si baciano, di
solito.
«Oh»
è
l’unica cosa che esce dalle labbra di Harry, quando queste
non sono più
impegnate a sfregarsi contro quelle dell’amico.
«Oh»
gli
fa il verso Niall, e poi scoppia a ridere di gusto, buttando indietro
la testa
e mostrando la gola. Harry pensa che la sua risata è
bellissima, che
l’apparecchio si nota di meno -o forse è lui che
lo nota di meno, perché ora
non riesce a guardare altro se non le sue meravigliose labbra
screpolate e
tutto il resto appare irrilevante- e che Niall è arrossito.
«Ti
toglierai l’apparecchio?» chiede Harry,
perché non sa più cosa dire e deve
distrarsi dalla meravigliosa luce che brilla nello sguardo del biondo.
Niall
arriccia il naso.
«Può
essere».
«Sei
un
coglione».
Niall lo
guarda, e per un attimo Harry pensa che si sia incazzato. Poi invece il
biondo
ride e gli dà una lieve spinta. Il cuore di Harry
è definitivamente caduto
dentro il burrone e non ha neanche tanta voglia di risalire.
E
alloraaaa! Eccomi qua, bellezze mie :3 Oggi sono di
buon umore, ma penso che presto peggiorerò,
perché devo ancora cominciare i
compiti ._. Ma a voi non interessa, quindi passiamo a qualcosa di
più
costruttivo.
Questa
OS all’inizio mi piaceva da impazzire. Sul serio,
quando l’ho scritta non vedevo l’ora di
pubblicarla, perché me n’ero innamorata
-della serie “viva la modestia”. Ma ora, dopo un
paio di giorni, non mi piace
più così tanto. Rileggendola mi è
sembrata banale e anche troppo lunga. Quindi,
vi prego, ditemi che non fa così schifo :D
Per
il nostro amato Horan con l’apparecchio, ho visto
questa foto qui
e poi boh, Niall e
Harry hanno fatto tutto il resto (soprattutto Harry, già
._.). Per il titolo,
la canzone è presa da un verso di questa
meraviglia,
ma non è che c’entri
poi molto con la storia, la stavo solo ascoltando mentre scrivevo :P
Infine,
ringrazio tutti gli angeli che hanno
preferito/seguito/ricordato e recensito la scorsa
shot. Spero che anche
questa vi faccia piacere :D
Un
bacione
_ki_