Capitolo 2

Dark obsession

Naruto POV

...

'Forza, non essere nervoso, vedrai che andrà tutto bene! Dopotutto cosa potrebbe andare stor-'

THUMP-

“Ah, chiedo scu-”

“Ohi!! Guarda dove cammini, ritardato.”

Un ragazzo poco più alto di lui, dalla chioma di un particolare color nero che ricordava di aver già visto da qualche parte. Occhi che lo fissavano, neri e profondi, che volendo potevano divorarlo. Alterati... forse furiosi. Ma chi poteva dirlo?

Dopo questa analisi del personaggio di fronte a lui Naruto si ricordò dell'offesa ricevuta. Sentì il sangue andare al cervello ed i buoni propositi di non fare figuracce andare a farsi benedire.

“Ehi, cretino, ti sembra il caso? Ti stavo chiedendo scus-”

“Inutile, sparisci, mi stai solo disturbando.”

“Ma che modi sono? Manco ti avessi -”

“Ho detto sparisci.”

“Cavolo, non avrei mai creduto di incontrare un deficente del genere il primo gior-”

“Dileguati, sparisci, evapora! Cos'è, te lo devo scrivere?”

“E SMETTILA DI INTERROMPERMI, COGLIONE!”

“Ehi ehi ehi, che succede qui? Sasuke, stai già prendendo di mira il nuovo arrivato? Guarda che così lo spaventi.”

Neji apparve dall'edificio e sorridendo si avvicinò ai due. Al seguito Kiba, corrucciato e ben poco felice.

“Ha parlato colui che minaccia la gente per ogni inezia... Naruto! Cavolo, menomale che siamo nella stessa classe, sarei impazzito da solo con questo decelebrato!”

“Tzk. Gli stavo solo dicendo di sparire. Non sono dell'umore per fare da babysitter ad una scimmia bionda.”

“Ohi, e smettila con gli insulti! Che ti ho fatto di male?”

“La tua esistenza ha deciso di farsi notare nel momento sbagliato. Ecco tutto.”

“Oho! Certo che è raro vedere l'Uchiha così eloquente. Siamo di cattivo umore oggi, eh.”

Uchiha... Uchiha... al nome Naruto e Kiba sobbalzarono. Lo avevano già sentito da qualche parte.... ma in quel momento proprio non riuscivano a focalizzare dove.

“Niente che ti riguardi, Neji.”

“Come preferisci. Ma vedi di migliorare il tuo umore prima che inizi la lezione. Non voglio che le tue onde negative disturbino la mia quiete interiore.”

“Certo, come se in quel cervello ci fosse qualcosa di tranquillo... psicopatico...”

Kiba bisbigliò a Naruto.

“È un pazzo, te lo dico io... merda...”

Notando di essere osservato dall'interpellato decise di usufruire della presenza della dimenticata Hinata e di chiederle di scortare lui e Naruto in classe.

“Ah... ecco... veramente... prima dovreste passare dall'ufficio della preside...”

“No problem. Andiamo!”

oooooooooo

“Allora, spiegami un po', come vanno le cose con Neji?”

I due ragazzi camminavano dietro alla mora, seguendola a debita distanza, e bisbigliando per evitare che sentisse... dopotutto erano cugini e Naruto non era abbastanza sicuro che non avrebbe riferito nulla.

“Ah... non hai idea... ieri, dopo aver preso l'uniforme e cenato, ho scoperto che dovrò condividere la camera con lui... e non sai che inferno! È un maniaco dell'ordine... vuole che sistemi la mia roba perfettamente, che non tocchi le sue cose manco con il pensiero, che non mi muova troppo di notte perchè ha il sonno leggero, e cose così... e come se non bastasse ha deciso che lui dormirà nel letto di sopra... ma voglio dire, capisci che significa? Capisci?”

“Ehm... veramente no, che c'è di male a lasciarlo dormire nel letto di sopra?”

“Ma come fai a non capire, Naruto! Quello è il simbolo del potere! Chi dorme nel letto di sopra ha il perenne controllo della situazione!”

“Hmmmm, se lo dici tu...”

“Fidati, cavolo! E poi il suo atteggiamento è così assurdo... non fa altro che insultarmi e io ovviamente rispondo! Tzk, non ho intenzione di perdere uno scontro verbale con lui!”

“Perchè, ne hai mai vinto uno?”

“PARI! Sono sempre finiti PARI!!!”

“Certo, come preferisci”

Naruto trattenne una risatina. Certo la sistemazione di Kiba non era delle migliori, ma sembrava divertente. Poter battibeccare con qualcuno senza paura che si offendesse o si imbarazzasse era di certo una cosa che già gli mancava della sua casa. Ne aveva avuti di battibecchi con il padre, tutti finiti in risate e stupide battutine e allusioni che duravano per gli anni a venire.

Si prese la testa tra le mani e cercò di pensare a qualcos'altro. Non era certo il momento di fare i nostalgici!

“Siamo arrivati... eh... io allora vado in classe... sono... sono sicura che la preside vi scorterà... a dopo Naruto... Kiba...”

“Hm, grazie mille Hinata! A dopo!” Naruto la congedò con un cenno della mano, dopodiché guardò negli occhi Kiba ed entrambi annuirono.

Kiba bussò alla porta della presidenza ed attesero. Dopo pochi istanti senza alcuna risposta bussò di nuovo.

Niente.

“Oh, al diavolo le buone maniere.” Naruto aprì la porta e, facendo attenzione più a dove metteva i piedi che a dove andava, andò a sbattere contro qualcosa... qualcuno...?

'Eh no, non di nuovo, la devo smettere di sbattere contro la gente! Sta diventando una pessima abitudine...'

Naruto fece per chiedere scusa, quando notò che la sua testa era ancora appoggiata a qualcosa di morbido, soffice e caldo.

'Ma che diav-'

“Ohmerd-NARUTO!”

Kiba tirò prontamente il biondo per un braccio scollando così, il suo volto da quella morbidezza.

“Bel modo di presentarsi ragazzi!” La donna di fronte a loro si mise a ridere e indicò ai due di accomodarsi nell'ufficio. Non appena posò lo sguardo sulla donna capì con cosa si era scontrato poco prima. E, oh sì, il suo volto divenne di un rosso quasi accecante.

“Potresti illuminare un intero stadio con questa faccia che ti ritrovi.”

L'Inuzuka ridacchiò ed entrò nello studio, seguito da un imbarazzatissimo Naruto.

'Fantastico. Non poteva andare meglio. Sono fottuto. Mi sono giocato l'anno.'

“Ehi.”

Shikamaru, seduto in una delle poltrone, li salutò con un cenno della mano. L'espressione annoiata come sempre. Gli altri due si chiesero se Nara avesse mai provato a divertirsi. Sempre considerato se “divertimento” rientrava nel suo vocabolario.

Sembrava sempre così annoiato e disinteressato.

“Suppongo che voi due siate Naruto Uzumaki e Kiba Inuzuka, dico bene?”

I due annuirono.

“Ottimo allora ci siamo tutti. E smettila di fare l'imbarazzato Uzumaki, ho intenzione di sorvolare e dimenticare il piccolo incidente di poco fa.”

Kiba e Shikamaru si fecero sfuggire una risatina.

“Ha-ha, divertente. Bastardi!”

Naruto mise un mezzo muso ma non appena la preside si rimise a parlare riprese la sua solita dignità e si mise ad ascoltare.

“Io sono Tsunade, preside di questa scuola da ormai 40 anni-”

“40 anni?! Cavolo, devi essere parecchio vecchia allora! Non l'avrei mai detto! Dovresti avere come minimo l'età di mia nonna!”

I tre ragazzi si misero a ridere finchè la donna non decise di usare la targhetta sul suo tavolo come giavellotto. Non si sa se per abilità o fortuna (sfortuna?) ma la suddetta targhetta colpì in piena fronte Naruto, facendo sobbalzare la sua testa all'indietro.

“Auch, ma che...!”

“Ora che ho di nuovo la vostra attenzione direi di procedere. Come sapete siete tutti e tre nella stessa classe. Solitamente gli exchange student vengono smistati in classi diverse, ma essendo voi casi speciali di borse di studio per meriti artistici siete stati piazzati nell'unico corso adeguato della scuola. Dovrete seguire tutti i corsi della vostra classe ed essendo passata solo una settimana dall'inizio della scuola non credo avrete problemi a recuperare le lezioni. Troverete il calendario delle vacanze e degli eventi speciali in fondo al corridoio a destra.”

La donna finalmente respirò e concluse ciò che aveva da dire.

“Tutto qui?”

“Tutto qui. Ah, e benvenuti a Konoha!”

Sorrise ai tre per poi accompagnarli nella loro aula.

“Ragazzi, un momento di attenzione! Vi avevo già annunciato che ci sarebbero stati degli scambi culturali che coinvolgevano la nostra scuola. Ebbene da oggi ospiteremo questi tre ragazzi. Uzumaki Naruto, Shikamaru Nara ed Inuzuka Kiba. Comportatevi bene ed aiutateli a recuperare.”

Sielnzio. Gli studenti attesero che la preside dicesse altro, ma niente, la donna guardò per aria un momento e poi uscì dall'aula. Un pensiero comune pervase le menti di tutti.

'E...? Tutto qui?'

Il silenzio nell'aula venne interrotto dal professor Kakashi.

“Ahem. Bene, allora direi che potete andare a sedervi vicini ai vostri rispettivi fratelli ospitanti. Sarà più facile così recuperare le lezioni.”

Naruto sentì distintamente l'urlo interiore di Kiba. Il biondo decise che dopotutto le sue figuracce non erano niente in confronto a ciò che l'Inuzuka stava sopportando. Gli diede una pacca sulla spalla e si incamminò.

Ora, deducendo che l'umore di Naruto era decisamente migliorato grazie al fatto di doversi sedere accanto alla dolce e apprensiva Hinata, e che per puro caso Kiba fosse giusto di fronte a lui, era possibile distruggere tutto ciò con uno sguardo?

Ebbene sì.

Due occhi del colore della pece. Per la seconda volta quel giorno lo stavano scrutando e... odiando.

Perchè quelle perle portassero così tanto odio, Naruto non lo capiva. Sapeva solo che in quel momento non c'era niente di peggio, neanche il fratello ospitante di Kiba poteva competere.

Nel banco direttamente dietro il suo sedeva lui, il pallido stecchino che quella mattina aveva osato insultarlo e rovinargli l'umore. Beh, ci era riuscito di nuovo.

I due si scambiarono uno sguardo ben poco amichevole finchè Naruto non si girò disgustato, per poter seguire ciò che il professore stava dicendo.

Si ritrovò Kiba a fissarlo con uno sguardo eloquente. 'Siamo sulla stessa barca, amico!'

Naruto sospirò rassegnato a quelli che sarebbero stati i 12 mesi più stressanti della sua vita.

“Na-Naruto, c'è qualcosa che non va?”

“Eh? Ah! No no, tranquilla, tutto ok, solo un po' stanco per colpa del fuso orario!”

E decise di concentrarsi definitivamente sulla lezione del professore, cercando di ignorare quello sguardo che gli stava pian piano corrodendo la spina dorsale.

oooooooooo

Non appena la campanella annunciò l'inizio della pausa pranzo i tre ragazzi decisero di chiamare una “riunione strategica” da come l'aveva soprannominata Kiba.

“Ok. Rivedendo la situazione direi che siamo accerchiati dal nemico, l'unico al sicuro è Shikamaru e- Oh, me ne daresti una?”

“Fai pure.”

“Omnomnomnom... Dicevo... L'unico fuor- Ehi, un momento, ma te chi sei?”

Accanto ai tre si era piazzato un ragazzo decisamente robusto che stava sbranando un pacchetto di patatine. Naruto e Kiba iniziarono a fissarlo come se fosse un fantasma.

“Ma quando è arrivato?”

“Sono sempre stato qui.”

“Ah.”

“Già.”

“Che dialogo intenso. Comunque, lui è Choji, trattatelo bene.”

“Omcrunch, piacere.”

Choji continuò ad ingurgitare patatine e i tre decisero di non farci troppo caso. Dopotutto sembrava innocuo. Almeno Shikamaru era capitato con qualcuno umanamente sopportabile. Non sapeva quanto era fortunato.

“Ahem, dicevamo. Naruto, che facciamo se quei due si coalizzano e decidono di farci espellere, o peggio, impazzire?”

“Sei paranoico. Che vuoi che facciano, non credo che abbiano così tanto tempo libero da sprecare ad annoiarci.”

“Omnom e poi quei due non si coalizzerebbero mai. Crunchomnom sono rivali da sempre.”

“Beh potrebbero sempre decidere di sfidarsi a chi ci fa espellere per primo!”

“Oh per carità, Kiba! A che livelli può arrivare la tua immaginazione? Andiamo a perlustrare la scuola invece che parlare di stupidi complotti. E poi ho fame, cerchiamo la caffetteria.”

Naruto fece per uscire dall'aula quando venne fermato da una ragazza dai capelli stranamente rosa.

“Ehi, aspetta! Sei il nuovo arrivato, Naruto, giusto? Hinata ha detto che ti aspetta all'ultimo piano. Voleva parlarti in privato o qualcosa del genere, sembrava preoccupata.”

“Ah, deve essere per colpa di quel deficente dietro di me che mi fa saltare i nervi...”

“Ma parli di Sasuke-kun?”

“Sasuke, Salmone, o come cavolo si chiama, il tipo tutto emo e depresso!”

“Ehi, come osi!!! Sasuke-kun è stupendo, non osare parlar male di lui! Devi essere ceco per non vedere il suo splendore! La sua mente è brillante ed il suo fascino accecante!” (lol, fa pure rima!)

La ragazza iniziò a volteggiare al solo pensiero di colui che doveva essere il suo idolo.

“Ma che è, uno di quei vampiri sbrilloccicosi gay?”

“Non ti azzardare a insultarlo! Sasuke-kun è tutt'altro che gay, è la virilità fatta uomo!”

“Ehm, ok se lo dici tu. Ora dovrei andare. L'ultimo piano, giusto?”

“Eh? Ah, sì! E vedi di non far preoccupare troppo Hinata! È una persona molto sensibile!”

Naruto finalmente uscì dalla classe, lasciandosi dietro tutti gli altri diretto solo verso l'ultimo piano.

oooooooooo

“Ah, Naruto! Scu- scusa se ti ho fatto chiamare così all'improvviso... è che... ecco... mi sembravi un po' giù...”

“Nah tranquilla ti ho detto! È solo un po' di sonno arretrato!”

Decise che era meglio non dirle che il moro lo disturbava psicologicamente. Di certo, se lo ignorava, le cose sarebbero andate meglio e non avrebbe nemmeno dovuto parlarci. Tutto sarebbe andato per il meglio.

“Ah, ok! Sono felice di sentire che stai bene!”

Hinata sorrise dolcemente, lievemente imbarazzata. Le gote rosee e gli occhi espressivi la resero più carina di qualsiasi altra ragazza che Naruto avesse mai visto.

'Sono extrafortunato. Decisamente! Che Sapuke, Sasuke, oh quello che è, si fotta!'

“Beh, se non ci sono problemi allora possiamo andare indietro dagli altri! Scommetto che anche loro hanno fame!”

“Ecco... vedi... c'è un'altra cosa. La nostra classe sta organizzando una mostra d'arte e dato che hai ottenuto la borsa di studio per le tue doti pittoriche... ecco... mi chiedevo se ti andava di entrare a far parte del mio gruppo... vedi... anche io studio pittura e...”

“Certo! Non hai neanche bisogno di chiedere! Dimmi solo ciò che devo fare e ci sto!”

Il volto della ragazza si illuminò ancora una volta e Naruto decise che sì, era decisamente carina.

“Oh, grazie mille Naruto! Non-non ci avrei mai sperato! Dopo le lezioni seguimi e... sì... ehm... ti presenterò gli altri membri che partecipano al concorso!”

“Hm, ok! Ahem... ora però andiamo a mangiare? Potrei svenire se non ingerisco qualcosa.”

“Eh?Ah! Ce-certo! Andiamo!”

oooooooooo

'Merda merda merda! Che ho fatto di male per meritarmi questo?'

Questa non sel'era aspettata. Almeno non da Hinata. Non che ne avesse colpa, certo, lei non poteva sapere cosa gli girava per la testa... Però non sel'aspettava.

*Note dell'autrice *

Ed ecco a voi, come da programma, il secondo capitolo!!! Non credevo che sarei stata capace di mantenere il ritmo, ma sono stata colpita dall'ispirazione ed eccomi qui xD Comunque, prima di tutto ringrazio di cuore Nene, Yumi e Laura!! Non avete idea di quanto siate utili uwu9
E poi, veniamo alla storia xD Come qualcuno avrà notato, ho cambiato da verde ad arancione... primo per il linguaggio volgare dei ragazzuoli e secondo perchè tra qualche capitolo diventerà rossa uwu beh... qualche... diciamo un po' xD odio far andare le cose troppo in fretta, sarà una cosa casuale e naturale uwu

Che altro? Beh, le cose non stanno andando troppo bene per Naruto... c'è un lato positivo e negativo in tutto... e che sarà successo di così orribile? Non è difficile intuirlo, ma vi lascio in un mistero mezzo svelato uwu

E per finire: RECENSITE! Non avete idea di come mi rende felice vedere le recensioni! Mentirei se dicessi che non sto incollata al pc e controllo ogni 5 minuti efp >_> (povera disgraziata...)

Alla prossima!!!
Bye bye!