ice princess - capitolo due


 

« Okay, per oggi basta così, vieni quì » L'allenatore mi chiamò con i suoi soliti toni severi, che comunciavo ad odiare sul serio, mi avvicinai a lui, premendo una mano sul mio braccio, era caduta e cominciava a bruciarmi, probabilmente mi stava uscendo anche sangue, ma in questi casi devi stare zitta e annuire, nient'altro.
« Perchè ti tieni il braccio? »
« Prima, quando sono caduta mi son fatta male »
Mi tolse la mano per vedere, per poi alzare le spalle e rimettermi la mano.
« Mettilo sotto l'acqua fredda, non è nulla, solo qualche gocciolina di sangue »
« Certamente »
Lo salutai e mi diressi verso lo spogliatoio, mi guardai allo specchio, indossavo il vestito che avrei dovuto indossare alle Nazionali, era azzurro con dei brillantini, mi sentivo bene, mi stava bene. Sciolsi i miei lunghi capelli castani, mi rivestii e uscii dalla palestra, erano le otto meno un quarto, presi l'iPod e cominciai a dirigermi verso casa di Louis, come detto da Liam il giorno prima, spero di non fare la figura della cogliona che si presenta senza preavviso, perchè sicuramente Liam si sarà dimenticato.
Citofonai e sentii delle urla, qualcuno aveva urlato "Chi va ad aprire? Sto facendo la tovaglia, mascalzoni" Era una voce facilmente riconoscibile, stridula ma allo stesso tempo piacevole.
Per mia fortuna mi aprì la porta Liam, sorridi.
« Mi ero dimenticato »
« Torno a casa? »
« Scherzi?! Entra su » mi baciò una guancia per salutarmi, per poi farmi entrare, indossavo la mia tuta di patinaggio azzurra, poggiai la borsa atterra.
« Casey! Caseeey! » Vidi Harry avvicinarsi a me, sorridendo, mi salutò per poi allontanarsi di nuovo.
« Chi era Payne? » domando Louis dalla cucina, a sentire quella voce sentii un brivido percorrermi la schiena ma cercai di non dare spettacolo.
« La Payne minore, Sergente» rispose Harry ridendo, per poi vedere Louis sbucare fuori dalla cucina, avvicinandosi a Liam.
« Avvisarci, no?! Adesso non so se basta la pasta »Sbuffò, ridendo, indicando la cucina per poi continuare « Mannaggia a te, Liam » risi per la scena.
« Comunque, buonasera Casey, se vuoi metterti qualcosa di più comodo Harry ha qualcosa per te, vero Harry? »
« Sergente, mi scusi, perchè le mie magliette? Non saranno troppo puzzolenti? » rise per poi prendermi per mano e dirigermi su in camera sua.

« Allora, gialla, blu..» iniziò ad elencare dei colori guardando le maglie.
« Niente blu e azzurro, ne ho le palle piene » ammissi guardandolo. Aveva due occhi meravigliosi.
« Verde »
« Hazza, la prima che vedi va benissimo, davvero » dissi, sedendomi sul letto.
« Ma sei castana quindi il verde non ti dona, facciamo viola, il viola for.. » scoppiò a ridere, porgendomi una maglietta presa a caso.
« Non fare il sapientino di abbinamenti, che non lo sei a-ffa-tto »
Cominciai a togliermi la maglietta, vidi Harry avvicinarsi a me, magari avrei fatto bene a farlo uscire.
« Che hai fatto al braccio? » disse prendendomi il braccio, aveva le mani tremendamente calde.
« S-sono caduta, non è nulla di che »annuì, mettendomi la sua maglia velocemente.
« Come vanno gli allenamenti, Cas? »
« Una schifezza » ammisi.
Si siede accanto a me, guardandomi.
« Liam dice di lasciare e trovare un altro allenatore » annuì.
« Che io sappia, quì non ci sono molte scuole dove fanno il pattinaggio sul ghiaccio »
« Significa che mi sopporterò quel.. essere » dissi, ricevendo un bacio sulla guancia come risposta.
« Domani pomeriggio tieniti libera »
Non so, Harry era sempre quello che mi stava più vicino escludendo Liam. Era quello che sentivo di più, invece Louis era totalmente indifferente.



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