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Autore: bulma_89    27/02/2012    15 recensioni
Ben trovati, questa fan fiction è il proseguimento di "Adesso sei mia".
"Sulla strada che portava a Mystic Falls Caroline pensava.
Teneva lo sguardo ben puntato fuori dal finestrino, quando non era impegnata a fissare l’ibrido che guidava l’automobile che li stava conducendo a casa o l’ibrido che le sedeva al fianco...Con la coda dell’occhio guardò l’autista dell’auto, era giovane, obbediente ed asservito. Ed era uno dei fedelissimi del suo compagno, il millenario re dei vampiri e dei licantropi Klaus. "
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Adesso sei mia'
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8. In love ―

 

                                                                                          Non sono un santo e te l’ho detto

                                                                                                Non l’ho nascosto fin dal primo

                                                                                               giorno in cui ti ho conosciuta e ti ho                                                                                                                                                                                              rivelato che son pazzo,

                                                                                              Ma sono pronto a dimostrarti che c’è                                                                                                                                                                                             altro

                                                                                              E vorrei tanto regalarti tutto il meglio                                                                                                                                                                                            che mi porto dentro e cancellare il resto

 

                                                                                                Tutto non è niente; Modà    

 

 

Caroline si chiuse la porta della sua stanza alle spalle e sorrise.

Aveva diversi motivi per essere felice. Non era più ottenebrata da una fame insolente e potente, si sentiva piena di forze e radiosa, aveva di nuovo l’amore di Klaus.

Era quindi in uno stato idilliaco che non si prova tanto spesso.

Con un tonfo si gettò sul letto della sua camera quasi cinguettando. Riavere Klaus, aver fatto nuovamente l’amore con lui l’aveva fatta sentire più completa.

Un bussare alla porta la distrasse dalle sue fantasie; ― Caroline posso entrare? ―.

― Mamma? Certo vieni pure ―.

Liz Forbes entrò nella stanza di Caroline e fu immediatamente sorpresa dall’espressione estatica che vide sul volto della figlia.

― Caroline cara, cosa ti è successo? Fino a poco fa stavi male, avevi un aspetto sciupato… ―.

La giovane vampira si sollevò a sedere sul letto.

― Mamma sto bene. E’ stato Klaus, mi ha dato il suo sangue ed ora mi sono ripresa perfettamente ―.

― Lo vedo ―. Lo sceriffo Forbes osservò il volto della figlia; era convinta che la sua gioia non dipendesse solo dal fatto di essere guarita.

E… Tra te Klaus? ―.

Caroline fece cenno a sua madre di accomodarsi al suo fianco.

― Mamma ora so che nonostante tutto ciò che Klaus è, mi ama sinceramente ―.

― Caroline ma… ―, intervenne Liz.

La vampira fermò sua madre con un gesto. ― Mamma Stefan mi ha teso un tranello. Mi ha usata per fermare Klaus e i suoi ricatti ma lui ha scelto di proteggere me invece che i suoi interessi. Ho dubitato di lui, ma non avrei mai dovuto farlo ―.

Liz si torturò le mani, nervosa. ― Non posso fare altro che fidarmi di te Caroline. Non posso più giudicare la tua storia d’amore con lui se questo ti rende così felice ―.

― Oh mamma! Sapevo che avresti capito ―, esclamò Caroline stringendo una mano a sua madre.

― Klaus non è certo un santo ma sono convinta che sia meno demone di quello che tutti qua a Mystic Falls credono ―, aggiunse la vampira. Poi Caroline si alzò, improvvisamente sembrava pensierosa.

― Adesso devo parlare con Elena ―.

Liz guardò la figlia tra l’ammirazione e il disagio. Ammirazione perché sua figlia era diventata una donna a tutti gli effetti e disagio perché questo la faceva sentire ormai sorpassata.

― Si ―, riprese Caroline come parlando a sé stessa, ― Questa guerra deve finire ―.

Afferrò la giacca e aprì la porta della stanza. Prima di uscire però la sua testa bionda fece nuovamente capolino nella porta.

― Ah, ci vediamo per cena mamma! ―.

 

Elena aprì la porta di casa e si trovò di fronte Caroline.

― Care! Che fine avevi fatto? Non ti abbiamo visto ieri a scuola ―.

― Fammi entrare Elena, ho bisogno di parlati ―.

Elena annuì lievemente con il capo e si scostò per fare entrare l’amica. Poi incrociò le braccia al petto e guardò Caroline che si era accomodata sul divano.

― Che succede? ―.

La vampira bionda fissò Elena in tralice.

― Stavo male Elena. Ho passato una settimana d’inferno in cui non sono riuscita a nutrirmi ―.

― Sul serio? Perché non me ne hai parlato? ―.

Caroline scosse la testa; ― Tu hai già abbastanza problemi ed inoltre la causa del mio malessere aveva un nome: Klaus ―.

Elena si appoggiò con la schiena contro al muro, attenta a quello che Caroline le stava dicendo.

― Il sangue di Klaus non è un sangue comune, questo lo sappiamo entrambe. Ha salvato Damon dal morso del licantropo così come ha poi salvato me. Evidentemente non ha soltanto questo potere ―.

― Spiegati meglio ―, la incitò Elena.

― Quando siamo stati via, a Parigi, io mi sono nutrita solamente del suo sangue e ne sono diventata dipendente tanto ché al ritorno non riuscivo più a vivere con il sangue umano ―.

― Oh mio dio… Klaus ti ha vincolata! ―, esclamò Elena scioccata.

― No, non l’ha fatto di proposito. Non lo sapeva neppure lui visto che è diventato ibrido da poco tempo ―.

Elena sospirò passandosi una mano tra i capelli.

― Io invece penso proprio che lo sapesse e che l’abbia fatto apposta ―.

Caroline si alzò dal divano; ― No Elena, non è così! Io ne sono convinta perché sono certa che Klaus mi ama davvero ―.

Elena Gilbert si voltò verso Caroline, l’espressione cupa e scettica. ― Certo come amava la sua famiglia tanto da ucciderla e rinchiuderla dentro a delle bare ―.

― Okay, okay. Non è mister rigore morale ma cosa c’è di strano? E’ un vampiro millenario e Stefan non è certo migliore di lui! ―.

― Che intendi dire? ―, chiese Elena immediatamente all’erta.

Stefan mi ha usata contro Klaus. Mi ha minacciata di morte puntandomi un paletto al cuore, se Klaus non avesse smesso di ricattarlo per la storia delle bare ―.

Elena rimase per un attimo spiazzata e le sue parole tentennarono.

Cosa… No, non credo che Stefan arriverebbe a minacciarti… ―.

Caroline incrociò le braccia al petto.

― Invece si Elena. Credo che i nostri uomini abbiamo entrambi delle cose da farsi perdonare ―.

Elena lanciò un occhiata penetrante all’amica; Caroline riprese.

― Ci serve un patto: Io terrò Klaus lontano dai suoi propositi di creazione di ibridi con il tuo sangue e tu convincerai Stefan a riconsegnargli le bare con la sua famiglia ―.

Elena scosse la testa con decisione. ― Oh no Caroline, Stefan non mi ascolterebbe, sai che ha spento i suoi sentimenti per me ―.

― Anche io lo pensavo riguardo a Klaus ma non era così; Elena sono sicura che Stefan ti ama ancora ―.

L’amica mora alzò gli occhi verso la vampira, una lieve luce di speranza li aveva scossi.

Ma… ―.

― Niente ma! Dobbiamo provarci Elena o questa storia non finirà mai ―.

Elena sospirò e poi alzò gli occhi.

― Okay, volesse il cielo che questa assurda storia terminasse! ―.

Caroline rise e poi chiudendo le palpebre esclamò dentro sé: “Si!”.

 

Quando rientrò a casa si trovò un sacchetto di carta sopra al letto. Curiosa Caroline guardò cosa conteneva.

Um, interessante”, pensò quando estrasse una bottiglia di plastica piena di un liquido rosso e denso.“ La mia merenda!”.

Oltre al sangue c’erano poi due buste chiuse di colore rosso accesso alle quali era stato allegato un biglietto. Da Klaus ovviamente.

 

Mia dolce Caroline ho pensato di farti un regalo. Come vedi ci sono due buste uguali ma contengono cose diverse. Tu dovrai sceglierne una ed aprirla, ricorda, una soltanto!

Quando l’hai fatto vieni da me e portamele entrambe.

Ah, dimenticavo, la bottiglia contiene un settanta percento del mio sangue e un trenta percento di sangue umano, spero che possa nutrirti senza arrecarti danni.

 

Tuo,

 

Klaus

 

Caroline lesse quelle parole e sorrise. Poi la sua attenzione si spostò sulle due buste. La vampira le soppesò con le mani ma anche tastandole sembravano identiche all’interno.

Fece un  veloce ambarabacicciccò mentale e poi ne scelse una. Con trepidazione l’aprì, emozionata.

Dall’interno fecero capolino due biglietti.

― Oh mio dio! Due biglietti per Tokyo! ―, esclamò Caroline quasi saltellando.

Veloce come era arrivata uscì di casa, non prima di aver bevuto il suo sangue-medicina e di aver preso con sé entrambe le buste rosse.

 

Quando arrivò da Klaus lui la stava già aspettando sulla porta. Aveva un sorriso furbetto sul volto.

― Allora ―, chiese, ― Cosa hai scelto? ―.

Caroline gli sventolò i biglietti davanti alla faccia e poi gli stampò un bacio sulle labbra.

― Come hai fatto a sapere che desideravo andarci? ―, chiese Caroline ridendo.

― Oh, io so molte cose, mio amore ―.

Klaus la strinse a sé, annusando il profumo dei suoi capelli.

Qualche secondo dopo però Caroline si riscosse e lo guardò negli occhi con aria interrogativa.

― E nell’altra busta, cosa c’era? ―.

Klaus sollevò gli angoli della bocca, enigmatico.

― Quella la teniamo per una prossima volta ―.

― Ma io adesso sono curiosa, voglio sapere cosa contiene! ―.

Klaus infilò le dita tra i capelli della vampira. ― Caroline ridammi quella busta e preparati, partiamo domani ―.

Caroline scrollò le spalle e sbuffò mentre allungava la busta ancora chiusa a Klaus.

― Brava ―, le disse lui, ― E adesso aspettami un attimo qua, arrivo subito ―.

Caroline si appoggiò al muro ed incrociò le braccia al petto, fintamente scocciata.

Klaus sogghignò e rientrò in casa. Aprì il cassetto di uno scrittoio e vi fece scivolare dentro la busta rossa.  Prima di richiuderlo, però, sbirciò all’interno della busta e con un sorriso osservò l’oggetto che aveva nascosto e ricoperto da carta perché non si avvertisse la consistenza dall’esterno.

Qualcosa di sottile e infinitamente delizioso.

Una piccola fedina d’oro accompagnata da un rubino rosso come il fuoco tintinnò leggermente mentre l’ibrido Klaus richiudeva il cassetto con un sorriso.

 

 

 

N.d.A. Mie care ed affezionate lettrici, siamo giunte al termine di questa fic.

Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta e che vi abbia fatta emozionare. Io ringrazio tutte per le vostre recensioni e per il solo fatto di aver speso del tempo per leggermi.

Se volete aggiungetemi tra gli amici di facebook (tramite la mia pagina autore su EFP), mi farebbe piacere conoscervi!

 

Per ultima cosa voglio dedicare questa fan fiction a Lisa Jane Smith autrice della saga “Il diario del vampiro” senza la quale adesso non saremmo qui a disquisire su Klaus, Caroline and Co. Per me è un autrice valida ed ingiustamente da molti bistrattata.

 

A presto e grazie!

 

Lua

 

   
 
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