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Autore: Bennu     28/02/2012    3 recensioni
Wammy's House. Mello, Matt, Near e Beyond BIrthday. Quattro piccole pesti di otto anni non sanno come passare il tempo, così, L, cercando di risolvere quei momenti di puro casino e distruzione totale, decide di raccontare loro delle favole....molto particolari. [ATTENZIONE: linguaggio un po' scurrile]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, L, Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi è mai capitato di scrivere intensamente così tante pagine di una storia demenziale che avete quasi paura che qualcuno possa aprire il file e avere la conferma della vostra insanità mentale? E vi è mai capitato che, dopo tutta quella fatica nel comporle e nel nasconderle, vi si bruciasse di colpo il computer?
Dopo mesi di assenza posto la nuova favola raccontata da un Elle un po' nevrotico in un momento strano. Piccola premessa per chi potrebbe essere interessato.
E' la quinta volta che riscrivo questo capitolo perchè ogni volta, per una ragione sempre diversa dall'altra (salta la corrente e non avevo salvato, si brucia il computer, i miei due gatti  mi mangiano i cavi dell'alimentazione del pc...) non sono mai riuscita a postarlo -.- Già.
Le canzoni che troverete all'interno del testo, sono di DJ Matrix.
Detto questo,  vi ringrazio per tutte le recensioni che mi avete lasciato, sono state una più bella dell'altra. Colgo l'occasione per salutare chi ha scoperto questa serie di favole da fuori di testa da poco e mando un super abbraccio a chi, ancora, me le legge.
Vi lascio alla lettura e non vi annoio oltre.
Un bacio, Bennu


Wammy’s  House – Cucine
Se ti stai chiedendo come mai siamo nelle Cucine della Wammy’s...lascia che ti risponda che francamente non lo so. Ok? Non ne ho idea.  Insomma non c‘è sempre un perché a tutto, chiaro? Quando cade una mela per terra non c’è un perché! Stai pensando alle leggi della gravità di Newton? Ah, dilettante! Ma dov’eri quando l’insegnante di fisica ha palesemente messo in chiaro che l’unica cosa che ha sbattuto per terra fu proprio la testa di Newton dopo che un’anguria caduta dall’albero delle angurie lo centrò in pieno? Cosa?! Non esistono gli alberi di angurie? Ma se ce n’è uno proprio dietro di te! Io da qui lo vedo!
Ah-ah! Ti sei girato  vero? Lo sapevo. Comunque, non divaghiamo su quella che è la tua ( e la mia, non sentirti offeso, anche io ero in bagno quando il Signore distribuì i cervelli. Ero quella che ti teneva la porta, ricordi?) ignoranza...Ma torniamo a noi. Sì, dunque, stavo dicendo…Ah, sì!
Cucine della Wammy’s…Hai presente quel luogo pulitissimo e iper-ordinato in cui tutto brilla e splende? Quello in cui c’è una cella frigorifero che è grande quanto la mia e la tua cameretta? (Ps: la mia è minuscola, non so la tua.) Ma sì, quel posto in cui se entri senza cuffietta e mascherina appare subito il tizio delle Ricola, con il cravattino rosso e con la croce bianca stampata sopra, a dirti che lui è svizzero e che l’igiene viene al primo posto e quindi devi usare Calfort per la lavastoviglie che quando l’accendi, se glielo chiedi, ti porta anche su Marte, il Cif per il lavandino nel quale ti ci puoi specchiare, lavandino OVVIAMENTE in acciaio inox a 364 carati (...non commentare, la storia è la mia, io mi sono fatta una canna e correggo il rhum con il caffè quindi sì, l’acciaio si misura in carati), Napisan  per lavare il grembiulino che devi indossare e la fiamma ossidrica per lavarti le mani? Hai presente? Sì?...Bene! Allora dimentica tutto! Tutto, tutto! Sì, cancella le ultime venticinque righe di cazzate che ho scritto.
Oh, avanti, non lanciarmi maledizioni,  in fondo lo sai anche tu che ti sei divertito a leggerle, no? No? No.
Perché, vedi, le Cucine della Wammy’s erano il luogo che più si avvicinava all’Inferno. Pile di pentole incrostate e puzzolenti accatastate una sull’altra e una dentro l’altra, lavandini che avevano visto la guerra del ’15 –’18 , guerra famosa nel quale Watari si era distinto per aver nutrito quei soldati a suon di colli di tacchino, proiettili e zolle di terra;  Insomma, una cucina nella quale tutti avevano il terrore di entrare, una cucina talmente tanto fetida che il servizio sanitario non aveva bisogno di andarla a vedere che non era a regola: si metteva controvento e sentiva l’olezzo dei sette nani, tra i quali c’era un nano morto, che ne proveniva! Sì, dai, un po’ come quando la tua prof di matematica non si lava e ti dice di avvicinarti! Aveva più o meno lo stesso odore! Come? La tua prof non ha quell’odore? Se, se..vai a scuola, poi domani me lo fai sapere..anzi, guarda bene, perché probabilmente, oltre che single, avrà anche i baffi..Pensa che anche i topi avevano fatto le valigie e si erano trasferiti..Ah, se ti interessa sono qui con me. Ti salutano.
Comunque, in questo dolce..ssee…scenario, si sentivano le urla di  quattro  splendidi mostri.
-Ma perché siamo finiti qui dentro?!-
Sbottò la voce di un incavolato Mello.
-Perché ci tocca pulire  le pentole ?!-
Continuò.
-Perché tu e Matt avete iniziato a lanciarvi le cose da mangiare in mensa.-
Spiegò un pacatissimo Near seduto sul lavandino che versava il detersivo Ava-come-lava, con dei guanti in lattice giallo talmente tanto lunghi e grossi che sembravano quelli che usava nonna Abelarda, la nonna di cappuccetto rosso quando doveva fare le pulizie di primavera nel bosco.
Detersivo che, tra l’altro, non era nemmeno adatto per i piatti ma, nonostante tutto, era pur sempre lui il discepolo di Elle.
-Ma non è vero! Volevo solo dimostrare a quel citrullo che la minestra era così collosa che potevamo attaccarci i manifesti! Vero o no, citrullo?
-Fì, Fì!-
Rispose un Matt sdentato che aveva perso i due incisivi, (hai presente i denti davanti? Sì, quelli che ti fanno sembrare un coniglio? Ecco, quelli), a causa di una dolce patatina lessa da otto chili che non si era cotta restando in superficie e che aveva la consistenza di una pietra di granito del gran Canion. Ed era così dura, ma così dura che Watari, per cercare di ricavare un po’ di soldi, perché sì, la crisi aveva colpito anche la piccola e tenera Wammy’s  aveva prima cercato di spacciarla alla Nasa per un meteorite  proveniente da Marte e, non essendoci riuscito, l’aveva fatta partecipare al Guinnes dei primati come patata più dura del mondo. Se guardi c’è ancora. Sì, sì, si chiama Jimmy. Jimmy Potato.
-Beh, ma almeno potevate evitare di riempire anche Beyond!-
Li rimproverò Near terrorizzato da una bolla unticcia che minacciava di esplodere sporcandolo.
-Ma non l’abbiamo fatto apposta! Era sulla traiettoria!-
E tutti e tre si girarono verso un Beyond Birthday che, afferrato il doccettino mobile del lavandino, usandolo il lavello come vasca da bagno e il doccettino come microfono cantava a squarciagola come un folle: - Diveterete Traaaans! Papaparapapà! Vale come stai, questo pome morirai, ho visto le tue foto nelle epigrafe dai gay!-
I tre lo guardarono inorridito. La sua follia aveva toccato vertici mai visti e dopo quella pseudo battaglia di cibo in mensa, essendo diventato una specie di mostro di fanghiglia marrone (minestra), aveva deciso che un lavandino sarebbe diventato il suo bagno.
E continuava a cantare come un povero ebete.
- Ehy ragazzi andiamo in piazza c'è un concerto emo-punk dove cantano ragazzi ke somigliano a dei trans e canzoni più sfondate del 3x3 dei punk e dimmi ke ci fanno quaaaaa.....-
Mello gli si avvicinò e cercò di farlo stare zitto ma quello lo liquidò schizzandolo d’acqua e gridando, come se avesse avuto davanti una folla di fans impazziti.
-Ringraziamo e salutiamo i Brocchi del Colleeeeeeege!!-
E si fece anche il verso.
Mentre questa scena di ordinaria follia andava avanti da ore, perché sì, in ore di lavoro avevano messo il detersivo nel lavandino e immerso la spugna nell’acqua, il che era tutto dire, sentirono che, all’interno della cucino era entrato qualcuno..o qualcosa.
Near cacciò un urlo e si arrampicò sul lampadario, in stile Tarzan.
-UN TOPO! C’E’ UN TOPONE!-
- Che figo! DoFe? DoFe?!-
Disse un Matt super eccitato.
-Io lo schiaccio!-
Gridò un eroico Mello afferrato il manico della scopa Vileda, super allungabile, super estendibile, super cattura polvere e, da oggi, anche super schiaccia topi.
-  Su le mani genteeeeh!-
Completò l’opera un BB esaltato e troppo preso nel suo concerto mentale.
Ma, improvvisamente, tra le pentole, spuntò un ciuffo nero.
-Vestito da straccione con il ciuffo in giù, lancia una moda che tra un po’ non va piùùù!-
Cantò BB mentre Mello stampò la scopa Vileda in fronte ad un Elle che ululò come il lupo sfortunato de “La spada nella roccia”.
-Mocciosi smonchi, sbolenchi, rompi@é2£!@#! E ç*:°_668)&%$!-
Ebbene sì. Anche Elle-colui-che-ne-dice-delle-belle ogni tanto si lascia andare.
Comunque, catturata l’attenzione di quei tre, rimesso in sesto, riacquistata la solita calma ordinaria, dopo essere scivolato ull’acqua che prontamente Bb aveva rovesciato un’ora prima per terra, arrancò al lavandino e, sedendoci sopra a cavalcioni con la grazia con la quale, Samara, di The Ring risaliva il pozzo, li guardò.
-Sapete bambini cosa ci vorrebbe per allietare questo momento?-
-No.- Near.
-No.- Mello.
-NO.- Beyond.
-Una FtoFia?- Matt.
Ci fu un caricone sul povero coppino di Matt, coppino ormai inesistente. Infatti, se guardi bene, anche Ohba e Obata hanno modificato il suo personaggio facendolo diventare gobbo.
-Oh, ma che bell’idea! E visto che siete qui impegnato a lavare i piatti, vi racconterò la celebre storia di Alice nel Paese delle Stoviglie!-
-Ma non era Alice nel Paese delle Meraviglie?-
-Cosa?! La conosci già?! Allora taci!-
-Ma..-
-C’era una volta..-

Balice nel Paese delle Stoviglie

C’era una volta….Una dolce ragazzina che siccome ho il raffreddore  e non ho pagato i diritti di proprietà della storia, chiameremo..Balice!

-Cooosa? Raffreddore? Ma non è vero!-
-Sì invece, senti? Etcì!-
-Cazzate…-
-B..credo che si parli di te..-
-Cosa?! Come?! Chi fece il mio nome invano?!-
-Eccolo che parte per la tangente..-


Balice  era una fanciullina dolce e indifesa, con gli occhi rossi iniettati di sangue e i capelli chiarissimi..di un nero intenso!
-Ma che problemi ha con i colori?! Prima la ragazzina
biondissima con i capelli rosso fuoco, adesso questa con i capelli
chiarissimi di un nero intenso!-
-Ma sarà daltonico..-
-Ragazzi..ma a nessuno è venuto in mente che B non è per
nulla dolce e indifeso?-
-In effetti..e-ehi…posa quel coltello..WAAAH!-
 

Una dolce fanciulla che si divertiva a fare a pezzi tutti gli animaletti e…

-No Elle! Ci sono i bambini!-


Ehm..che si divertiva a rincorrere i coniglietti dolci con una mannaia…

-..Elle..ci sono sempre i bambini!-


…che…che…e che cazz..

*Salta la linea e appare lo schermo diviso in bande colorate con la critta “Stiamo lavorando per voi mentre si sentono sproloqui e scongiuri da parte di Elle che non ripeterò ma che farebbero arrossire anche un marinaio*

ehm..cooomunque, Balice, quel giorno, era molto  distratta e non riusciva a  seguire la lezione di storia: per lei era più divertente intrecciare le margheritine e giocare con Oreste, il suo gattino.
-B..da quando intrecci le margherite e giochi con il tuo gattino Oreste?-
-Io sapevo che tu fumavi le margherite!-
-CaFFo MeFFo! Folo le Fiolette Fi Fumano!-
-…Disse l’esperto..-
-B! Hai un gaFFino? Che fiFo!-
-Eh? Ah…sì..Oreste…il gattiiino…ceeerto..-
-Ragazzi…ma Oreste non era anche il nome di quel cameriere con
il quale B giocava sempre e che è sparito da un giorno all’altro..?-
O.O - lo so che è anche la tua faccia… è anche la mia.
-Silenzio! Sto raccontando la storia! Dicevo..-
 
E ancora più divertente era immaginare un mondo dove anche le forchette e i cucchiai possono parlare. Un Paese delle Stoviglie che si può vedere solo con la fantasia...

-Vedere solo con la fantasia eh?
E allora come lo chiamiamo questo posto eh?!-
-…Cucine..?-
-Grazie Near..simpatico come un  dito in un occhio..
Io sono l’occhio e tu il dito!-
Ma, un momento! Che cosa ci faceva  lì un coniglio bianco, candegginato con il panciotto e un grande orologio che, per l’occasione, chiameremo BiancoNear? Stava correndo e continuava a ripetere: "E' tardi! Ho fretta! Mi sporco! Che schifo la terra!" Balice avrebbe voluto parlare con lui per chiedergli dove sta andando.

-Ma perché il roditore mi ricorda qualcuno?-
-Dove va il coniglio?! Eh? Dove va il coniglio?!-
-..B…calmati..non c’è nessun coniglio con il panciotto…-
-E quello in pentola?!-
Quello è il coniglio al saccoccio..-
Coniglio al Saccoccio Knorr…Perché la nostra priorità e il tuo benessere in cucina!-
-Elle…ma che diavolo..?-
-Oh, ragà, la Wammy’s è a corto di soldi. Se ci infilo la pubblicità ci pagano!-
-Come?! Siamo al verde?!-
-Come? Cosa? Volete sentire la mia storia?-
-Elle-colui-che-è-senza-rotelle!-
-Dicevo…-

Il BiancoNear, però, non voleva  saperne di fermarsi e si infilò in un'apertura buia e stretta…
-Che schifo, Near..-
-Cosa?-
-Le tue porcate potevi andare a fartele in privato no?-
-Eh?!-
-MeFFo ha raFione! InfilarFi in un’aperFura FtreFFa e  buia…
Almeno poteFi andare a farlo con meFFo dieFro un cespuglio!-
-Maaatt! Chi ti dice che quell’apertura fosse la mia?!-
-AlloFa l’ammetti! L’hai ammeFFo!-
 La bambina…
-Ancora con questa storia?! Io sono un ragazzo! Ragazzo!!
R-a-g-e-r-t-s-z-z-o-H!-
-..Oh no, ancora con il suo spelling…-
-Chi devo spellare?!-
-Lo dicevo io che tutto quel caffè non ti faceva bene..-
… sapeva che non avrebbe dovuto, ma lo seguì… prima di scivolare in una profonda buca.

-Ma Beyond!-
-Oh, no, ancora quel tono! Va che questa volta io non ho strappato
il vestito a nessuno eh!-
-Ma da quando te la intendi con Near?-
-Eh?!-
 -Fi, dai! FiFolaFe nella Fua buca…eeeeeh?-

A un tratto,  Balice sentì qualcuno starnazzare come un’aquila spennata e seguendo quel dolce starnazzo fastidioso, impugnato il suo coltellaccio Miracle Blade, testato dallo chef Tony, che taglia non solo la carta, ma anche l’acciaio, il legno  e le pietre seguì il frastuono e vide spuntare un sorriso e poi, attorno al sorriso un gatto.  Anzi, uno StreMatt-o! 
-Un che?-
Uno StreMatt-o! Ma non l’hai visto il documentario?-
-E’ una creatura stramba e molto, molto, decisamente,  molto stupida!-
-Ah, come Matt!-
-Ehi!-
-Esatto! Vedi che hai capito tutto dalla vita?-
Lo StreMatt-o può apparire, sparire, alzarsi le orecchie con la coda e fare cento altre cose strane… E, cosa non meno importante, indossa una ridicola pelliccia a righe!
-Da quando i gatti indossano pellicce?-
-Aaah..Fear, Fear..-
-Near..-
-Quello che è…il freddo ha preso tutto..anche gli StreMatt-i!-
-Ma che cosa vuol dire?-
-Ah! Non Fi contFaddiFe il Faggio!-
-…-

-Ciao Balice, io sono lo StreMatt-o!-
-Ma non sai che li righe andavano di moda qualche anno fa?-

-Non è FeFo che le FiFhe eFano di moda l’anno FcoFso!-
-Mi spiace Strascemo, è proprio così!-
-Nuo!-


-Non è vero!-
-Sì, invee!-
-Nooooooooo!-
-………………Se.-
-E allora? Vogliamo parlare di te, invece? Sei bassa, spettinata e sembri anche pazza!-
Balice sgranò gli occhi.

-Matt! Come hai potuto?!-
-Oh, per una volta quella frase non è abbinata al mio nome!
E poi..poi..poi..poi!-
-…Ah-ha… Ssse…
-Come ho poFuFo faFe coFa?!-
-Dirgli che era matto, brutto, spettinato, disordinato,
sanguinolento, pazzo, irrimediabilmente psicotico e sociopatico?! Come?!-
-…-
-Ah…scusa B…ma..tutti lo pensano..e io lo dico..vedila così…^^”-

-Oh…dai..scusa Balice…non volevo..-
si scusò lo StreMatt-o.
-Scusami un cazzo! Vieni qui che ti spello!-
Fu così che, iniziato un dolce e innocente inseguimento all’ultimo sangue, lo StreMatt-o e strascemo, corse a cercare rifugio dal Cappellaio Matto.

Ehi! Io non Fono FraFemo!-
-Oh, sì he lo sei! E sei anche fuori moda, sputacchioso e senza quei denti
sembri il nonno brutto del cugino di Rocula!-
-Ma non era Dracula?-

Dietro una cancellata di forchette e cucchiai, una lunga tavolata al quale il Cappellaio stava cantando da solo, un’allegra canzone, accompagnato dall’allegro fischio addolorato di povere teiere abbandonate sulla fiamma.
 -Io sono Elle-colui-che-attira-le-ielle! Se passa un'ambulanza toccate ferro, se passa un carro funebre toccatevi le palle, se ti cade uno specchio hai sette anni di sfiga, se un gatto nero passa cambia direzione, l'ombrello aperto in casa porta male..-

-E che cazzo..-
-Adesso ci tocca una toccata di maroni generale!-
-Ma di chi sono queste mani?!-
-FcuFa meFFo ^^-
O.O  è ancora la tua faccia eh? La mia  è indescrivibile xD

-Cappellaaaaaiooooooo!-
Lo StreMatt-o saltò letteralmente in braccio al Cappellaio, perché il suo cervello, delle dimensioni di una nocciolina bruciata, gli aveva fatto dimenticare che poteva nascondersi evaporando e, quindi, cercava protezione in quell’essere strano con una pila di cappelli uno sopra l’altro.
-Oh, Balice! Sei qui giusto in tempo per festeggiare il non-compleanno!-
-Il non-compleanno? E che è?-
-Ma come non lo sai?-
-No, B, non lo so!-
-L l non-compleanno è tutti i giorni in cui non si compiono  gli anni. E sono tanti, ben 364! Ma allora oggi è anche il mio non-compleanno! Fatemi gli auguri!-
-Qualcuno glieli faccia prima che inizi a farci a pezzi
a ritmo di “Tanti non auguri a te!”-

Balice, che si era consumata il vestito a furia di toccarsi per evitare un’ondata anomala di sfiga, decise di lasciare quel covo di passi e vide un piccolo tunnel formato da due piati…
-Ma due piatti non possono formare un tunnel!-
-…Senti, piccola cimice albina, anche tu dovresti
stare zitto mentre io racconto storie e invece continui a parlare!-
- …ma…-
-Bla-bla-bla-bla!-

 Al di là di quel passaggio c'è un giardino di tazze bianche, ma tre carte da gioco, l'Asso, il Due e il Tre di Fiori, le stavano dipingendo di rosso in fretta e furia.
 -Di rosos le tingerem! Né blu, né ner, ne arcobalen! Di rosso le tingerem! Il fatto è che abbiamo piantato per sbaglio tazze bianche!-
Spiegò il Tre a Balice, mentre la regina le voleva rosse! In quel momento squillarono le trombe: stava arrivando proprio la sovrana... e anche BiancoNear! Finalmente il mistero è risolto: è il trombettiere di corte.

-Near, ma sei un venduto!-
-Ma…-
-Ma, ma, ma, sempre sto ma! Compra una vocale!-
-..MaH..?-
-La acca non è una vocale! E come fanno a dire
che sei il più intelligente?!-
-Mazzette, mio caro, mazzette!-
-Oooh…-
“Sta arrivando la regina!”
Quando la regina, piccola, bionda e capricciosa, che noi chiameremo Mer..
-Merdaccia!-
-Matt…vuoi che ti spacchi anche gli altri denti che ti rimangono?
Così poi, puoi mangiare la cioccolata con la cannuccia?-
-Fo!-
….ReginaMello!
-Ah-ha! Allora anche tu sei una ragazzina in questa storia!-
-Ma MeFFo è FempFe una femmina neFFe FtoFie!-
-Io…vi…uccido…-
ReginaMello  vide Balice e le chiese se sa giocare a “Conad! Il detersivo per piatti più economico del mercato!” ricordandole che dove c’è Conad c’è casa!

-Elle…-
-Siiiiii?-
-Quella era la pubblicità della Barilla.
Dove c’è Barilla c’è casa..-
-Doh!-

….. Comunque che è una specie di golf.

-Cioè lavare i piatti è come giocare a golf?-
-OFFio! A golf colpisci le palline e le mandi in buca,
nel laFaFe i piaFFi li FompFi e li butti! OFFio!-
-…E c’avrà anche lui ragione no?-

 La bambina conosceva il gioco e non aveva nessuna voglia di giocare…così... la partita ebbe inizio!
-Ma se non sapeva giocare?-
-E stai zitto che così finisce sto supplizio! Ti prego! Ti pago!-
Nel Paese delle Stoviglie, “Conad! Il detersivo per piatti più economico del mercato!”, è un gioco praticatissimo e vince chi riesce a lavare più piatti nel minor tempo possibile!
Balice però non è nemmeno capace di aprire il rubinetto dell’acqua!
Tutti avevano una gran paura di ReginaMello, così fanno sempre in modo che vinca, anche se non lo meriterebbe.  L'unico a non temerla è lo StreMatt-o:
 -Potremmo farla arrabbiare sul serio!-
Propose ad Alice, apparendo dietro la sovrana.
-Eh! Lo FtremaFFo è l’unico impaFido
eFoe deFFa StoFia!-
-Grazie della lavata di faccia, strascemo!-

-No. No..fermo..ehi, non farlo..non farmi venire lì a trasformare la tua coda in una sciarpa..No!-
Esclamò la bambina cercando di fermarlo. Troppo tardi! Lo StreMatt-o agganciò il vestito di ReginaMello ad un mestolo.

-Ad un mestolo…-
-Sì..ad un mestolo.-
-Un…mestolo..-
-…Se…Hai presente..-
-So cos’è un mestolo!-

 La sovrana fece per appenderlo... finendo a gambe all'aria, una posa davvero poco dignitosa per la Regina di Cuori mentre lo StreMatt-o….


-E poi? Che succede?- Saltò per aria Mello.
-Balice perde la testa?-  Chiese un pacato Near con gli occhi così fuori dalle orbite che Ah! Mi ha cecata! Non  leggere! Potrebbe cercare anche te!
-Eh?! Io perdo la testa?! Eh?! Ah?! DimmeloooH!- Gridò BB facendo diventare sordo anche te che stai leggendo.
Elle-colui-che-non.finisce-le-storielle, guardingo come una pantegana, si avvicinò alla porta della cucina e, spente le luci, cacciata qualche bestemmia perchè non trovava le pile da inserire nella torcia da posizionarsi sotto il mento, una volta infilate e accesa la torcia, accuratamente messa in una posizione che lo faceva sembrare Edward di Twilight dopo che aveva preso una padellata in faccia d a una Bella al quanto incazzata, li guardò, e con voce profonda e tenebrosa disse:
-Beh, ragazzi…vi lascio immaginare…ReginaMello a gambe all’aria…lo StreMatt-o sparito…fate un po’due conti…Mwuahahahah..-
E dopo essersi schiantato contro lo stipite della porta mancata di pochi centimetri, lasciò la cucina.

-Fenti MeFFo…-
-Che schifo! Stammi lontano..-
-Ma..-
Schifo immenso e assoluto! Super schifo! Schifissimoooo!!-

  
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