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Autore: Suicidal_Love    29/02/2012    3 recensioni
Tre giorni dopo, Remus Lupin tornò al Ministero. Aveva deciso di non tornarci per un po’ in quel luogo ma l’immagine di Sirius che cadeva oltre al velo aveva tormentato il suo sonno fino a farlo impazzire lentamente. [Sirius/Remus]
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Titolo: Quill

Autrice: Suicidal_love

Rating: Verde

Paring: Wolfstar (Sirius/Remus)

Generi: Malinconico; Triste; Romantico

Contesto: Il Guerra magica / Libro 5-7/

Avvertimenti: Slash; Missing Moments; One-Shot

Note Autrice: E’ la mia prima Wolfstar quindi spero di essere stata abbastanza brava da non scadere nell’OCC rimanendo più o meno fedele a ciò che la zia Rowling ha scritto. La One-Shot ha come sfondo il quinto libro e ciò che Remus prova alla morte del suo migliore amico, ricordando infine un momento della sua adolescenza. Spero vi piaccia. Un bacio, Sui. Ah … Edian? Fottiti! Con tanto amore, Mimmi.

 

 

 

 

QUILL

 

I wish for one day I could go back.

In another life I would do things differently.

 

Tre giorni dopo, Remus Lupin tornò al Ministero. Aveva deciso di non tornarci per un po’ in quel luogo ma l’immagine di Sirius che cadeva oltre al velo aveva tormentato il suo sonno fino a farlo impazzire lentamente.

I suoi passi riecheggiarono per lo spazio vuoto e terribilmente silenzioso tant’è  che se chiudeva gli occhi poteva sentire l’eco della folle risata di Bellatrix Lestrange e l’anatema scagliato contro l’uomo che amava e al quale aveva negato ogni possibilità per una paura irrazionale che l’aveva stretto in una morsa ferrea per tutti quegli anni.

Si guardò attorno e si portò la mano destra a sfregarsi il braccio sinistro ancora ammaccato a causa di una maledizione scagliata da un mangiamorte e percorse quello spazio che lo separava dal velo rivivendo per ogni secondo la morte del suo migliore amico e la disperazione di Harry che ancora una volta aveva perso la sua ‘famiglia’. Ma non solo il figlio di James quel giorno aveva perduto qualcuno di importante … lui stesso si era visto scivolare via il più grande amore della sua vita sapendo che non sarebbe mai tornato.

Si sedette a terra e i suoi occhi color ambra si posarono oltre quel velo sentendo dei sussurri e sperando di scorgere la voce di quel maledetto cane del suo migliore amico che gli diceva che era tutto uno scherzo, che non se n’era andato per sempre raggiungendo James e Lily in un aldilà più sereno lasciandolo solo in quell’inferno.

Remus si morse l’interno guancia e si tolse la giacca logora e piena di toppe rimanendo con una camicia bianca ed un maglioncino beige simile a quello che aveva usato per anni durante la sua adolescenza ricevendo da James e Sirius il soprannome di ‘perfettino’ nei primi tempi quando ancora non conoscevano il suo più grande segreto.

Fece avanzare il braccio sano in avanti facendolo subito ricadere sul polpaccio in un breve schiocco che riecheggiò per le pareti ricordandogli che era l’unica persona vivente in quel luogo e chiuse gli occhi lasciando che una lacrima percorresse la sua gota segnata da cicatrici che gli ricordavano ogni giorno la sua maledizione più grande o almeno così aveva creduto fino a quel giorno.

“Avevi promesso che non mi avresti mai abbandonato” sussurrò al nulla lasciando che altre lacrime cadessero da quegli occhi stanchi e segnati da profonde occhiaie “sei un bugiardo Padfoot … non hai mantenuto la promessa” continuò lasciando che il capo si piegasse verso il basso.

Le lacrime continuarono a scivolare in un pianto silenzioso e la sua mente ritornò a parecchi anni prima quando frequentava ancora Hogwarts.

 

 

Era stata una bella serata, la solita festa di natale nella comune rosso/oro e Remus stava seduto ai piedi della poltrona dove James si sedeva solitamente per osservare Lily studiare e stava guardando i suoi regali con immensa gioia, mentre poco più in là Peter si gustava la sua scorta di caramelle di Mielandia che gli aveva regalato riuscendo a sgattaiolare da Hogwarts fino ad Hogsmade per fare i regali di natale mancanti a Peter e Lily alla quale aveva comprato un libro di fiabe e favole magiche che da tempo, la rossa, aveva adocchiato e per cui aveva espresso il desiderio di comprarlo non appena avesse avuto un po’ più di soldi.

Lupin si mordicchio l’interno guancia e il suo sguardo cadde sul maglioncino compratogli da James da Stratchy&Sons che aveva posato sulle ginocchia assieme ad una elegante piuma d’oca color oro con striature nere ed il pennino in vero argento abbinato al miglior inchiostro ed una scatoletta color carbone in velluto per contenere l’oggetto.

Carezzò la piuma sorridendo a quel regalo che Sirius gli aveva fatto quell’anno senza il consiglio di James scrivendo nel biglietto di auguri che il colore della piuma gli aveva ricordato i suoi occhi. Arrossì e il suo sguardo cadde su Padfoot che assieme a Prongs rovistava nella scatola che lui aveva regalato ad entrambi riempiendola di articoli di Zonko e che aveva fatto fatica a trascinare quella sera fino al piccolo alberello che avevano fatto con tutti coloro che erano restati a scuola per le vacanze.

Ripose con cura i suoi regali di lato e si alzò da terra andando alla finestra ed osservando con un certo timore la mezza luna che alta nel cielo faceva da guardiana ai fiocchi di neve che stavano cadendo al suolo già candido. Si strinse nelle spalle e sobbalzò quando pochi minuti dopo sentì una mano posarsi sul suo fianco e un petto appoggiarsi alla sua schiena.

“Manca ancora un po’ alla luna piena Moony sta tranquillo” lo rassicurò Sirius portando la mano libera ai suoi capelli scompigliandoli.

Remus sospirò e volse di poco il capo scorgendo quegli occhi neri fissi sulla sua più grande nemica.

“Già … inizio a sentirmi irrequieto però …” spiegò tristemente prima che il suo migliore amico lo abbracciasse “sta tranquillo Remus … non ti lascerò mai … te lo prometto … non ci sarà mai una luna piena che affronterai da solo” disse con voce morbida prima di venir interrotto da James che li coinvolse in un abbraccio di gruppo in cui i suoi famosi occhiali caddero a terra rompendosi per la sedicesima volta in quei primi mesi scolastici.

Il lupo mannaro sorrise e si chinò a raccoglierli –non prima di essersi staccato da quelle due piovre- e li rimise sul volto di James tirando fuori la bacchetta e pronunciando ‘Oculus Reparo’ lasciando che sul volto dell’amico di dipingesse una smorfia compiaciuta.

“Se non fossi innamorato della Evans mi sposerei con te lo sai?” disse scatenando le risa di Sirius e Peter.

“Allora dovrò comprarmi il corredo da matrimonio visto che ho i miei dubbi che Lily sarà mai tua” replicò alla battuta ricevendo una pacca sull’avambraccio da Peter e di nuovo la mano di Sirius finì fra i suoi capelli.

“Taci Moony! Se tu mettessi una buona parola con Lily penso sarebbe più disponibile nei miei confronti!” ribatté piccato, annuendo convinto facendo ridere il castano che scosse il capo sconsolato “io l’ho fatto ma devi TU dimostrarti più … maturo e smettere di prendere in giro Piton, per esempio!” disse Remus in risposta prima di dare le spalle a James, non prima di avergli fatto una linguaccia, salendo su al dormitorio.

Non appena si buttò sul suo letto sentì da basso la voce lamentosa di Prongs blaterale qualcosa sul fatto che era un insensibile e che proprio come Lily non lo amava. Remus rise di gusto e si rialzò infilandosi velocemente il pigiama notando già l’ora tarda e si mise sotto il pesante piumone tirando le tende del baldacchino per non far penetrare i raggi lunari che tanto odiava.

Solo ore dopo sentì le tende scostarsi e quando aprì gli occhi si ritrovò il viso di Sirius a pochi centimetri dal suo mentre lo fissava con uno strano sguardo che mai gli aveva visto in volto e che non sapeva decifrare.

“Pad … che succede? Hai avuto un incubo? Peter russa di nuovo?” domandò già pronto ad effettuare un incantesimo silenziante al letto di Pettigrew memore di quando Sirius, mezzo addormentato, aveva tentato di silenziarlo con l’unico risultato che il russare era diventato di un volume talmente alto che James era caduto dal letto trascinandosi dietro le coperte e Padfoot era saltato sopra il corpo di James schiacciandolo in una sorta di grottesca scena finita con Sirius a gambe all’aria e James sotto il letto alla ricerca della dignità perduta agli urletti lanciati ed il povero Peter attaccato al baldacchino che urlava qualcosa sul fatto che la fine del mondo era prossima.

“No, voglio …darti il mio regalo di natale” rispose il moro e Lupin aggrottò la fronte non riuscendo a capire cosa intendesse.

“Me l’hai già fatto il regalo … è stato bellissimo” proferì sincero e grato di quella piuma d’oca che sicuramente avrebbe tenuto con cura ed amore.

“No … io ….” Sirius si chinò sulle sue labbra e Remus sgranò gli occhi quando capì ciò che stava succedendo. Il suo migliore amico, Sirius Black, lo stava baciando. Era un bacio casto in cui Remus sentì le morbide labbra di Padfoot massaggiare le sue senza chiedere l’accesso con la lingua e mordicchiando, infine, il labbro inferiore tirandolo lievemente prima di staccarsi. “Buon Natale Moony” disse l’amico con un sorriso lasciando che sul volto di Remus si dipingesse una maschera d’orrore. Poggiò le mani sulle spalle nude di Sirius e lo spinse lontano da sé.

“Che … c-che cosa credi di fare? Lo trovi divertente?” domandò arrabbiato e Sirius aggrottò la fronte.

“Ti ho dato un bacio. E’ … perché dannazione mi piaci Moony!” replicò il moro mettendosi in ginocchio sul materasso e facendo un incantesimo silenziatore di fretta non volendo svegliare gli altri due amici.

“COSA? Oh per favore Sirius non dire scemenze! A quanti hai detto questa frase?” domandò scocciato sapendo già la risposta.

“I-Io … ma con te è serio! Sei il mio migliore amico!” rispose Sirius mordendosi il labbro inferiore e sporgendosi in avanti prendendo il viso di Remus fra le mani e poggiando la fronte contro quella del compagno “non ti prenderei mai in giro … lo sai … io non ti lascerò mai Remus te l’ho detto qualche ora fa alla finestra!” continuò venendo nuovamente scacciato via dal castano.

“Sei un idiota! Solo una settimana fa ti sei dichiarato alla Vance ed ora vieni a dirmi questo?” Remus lo guardò dritto negli occhi nel fare quella domanda.

 “Rem” disse Sirius “la Vance era solo divertime …” il castano lo bloccò furioso “HAI DETTO LA STESSA COSA ALLA VANCE RIGUARDO LA JOHNSON” urlò infine.

Sirius chinò il capo e poggiò le sue labbra sull’angolo della bocca dell’amico e lo lasciò solo senza aggiungere altro.

Remus semplicemente si infilò nuovamente sotto le coperte e guardò il nulla pensando a come Sirius poteva aver avuto il coraggio di fare quella dichiarazione a lui che era quasi un fratello e con il quale aveva condiviso sei anni di scuola con feste, punizioni e le sue trasformazioni.

Nascose il suo viso nel cuscino e lo strinse maledicendo Sirius e la sua stupida dichiarazione, lasciando che tutto gli scivolasse addosso come una cascata d’acqua.  Il giorno dopo quando incontrò il suo sguardo fece come se nulla fosse non riuscendo però a non far battere il suo cuore più velocemente ogni volta che il moro gli stava vicino … perché infondo si era innamorato di Sirius Black.

 

 

Remus alzò lo sguardo e si asciugò via le lacrime alzandosi e recuperando la sua giacca sorridendo tristemente al velo. Tirò fuori dal taschino un astuccetto vellutato e ne estrasse una piuma, quella stessa piuma solo più consumata e fece una smorfia divertita.

Salì i gradini e con un incantesimo fece una piccola incisione vicino a quell’arco in pietra.

Eternamente tuo.” Moony

Poggiò la piuma vicino alla scritta ed annuì dando le spalle alla tomba del suo grande amore andando ad affrontare quella guerra che aveva visto morire James, Lily e Sirius. Lo doveva a loro, lo doveva a tutti coloro che come lui avevano perduto qualcuno di importante.

Sorrise e sparì da quel luogo non notando che accanto alla sua scritta se ne aggiunse un’altra.

Ti aspetto.” Padfoot

 

THE END

 

   
 
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