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Autore: Giuls_breath    29/02/2012    2 recensioni
Seguito di BD con delle modifiche.
Sono passati 9 anni dalla nascita di Renesmee ed è vissuta circondata dall'affetto della sua famiglia e dalla forte amicizia con Jacob Black.
Cosa succederà quando lui le parlerà dell'imprinting e ci saranno altri personaggi pericolosi tra loro??
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Il giorno dopo mi svegliai con qualche decimo, 37.4,37.7 o giù di lì.
Ero stesa nel letto e mia zia Alice mi portò una tisana calda.
Ormai mi ero rintanata nel mio guscio sotto il piumone nella mia stanza dalle pareti color pesca.
Quello era il mio mondo ora.
“Piano guarirà quella ferita.” Disse zia Alice “Vedrai.”
Annuii solo mentre bevevo.
“So che non dovrei dartela perché stai soffrendo per colpa sua,ma.. ho una vostra foto.”
Me la porse: avevo il pannolino e una magliettina che mi copriva da sopra,Jake mi teneva in piedi per le braccia tenendomele sollevate,sorrideva e io con lui guardandolo negli occhi.
Deglutii qualcosa di amaro che era salito fino in gola,poi dissi:”Grazie.”
Accarezzai il posto nella fotografia dove si trovava Jake.
“Mi dispiace che tu stia soffrendo così tanto.”
Scossi la testa senza distogliere lo sguardo dalla foto e dissi:”Non fa niente.”
Rimasi in silenzio a fissare la foto e mia zia se ne andò lasciandomi sola.
Ora mi sentivo peggio.
Jacob c’era stato fin dal momento della mia nascita,era prima mio fratello,poi il mio migliore amico e infine il mio ragazzo,ne avevamo passate così tante e gli volevo così bene indipendentemente dall’ amore che provavo per lui; ora era diventato il nulla all’improvviso e senza un valido motivo.
Nascosi la foto nel cassetto del comodino e mi stesi su un fianco con il piumone addosso e spensi la luce.

Il giorno dopo rimasi a casa da sola e aprii il cassetto del comodino c’era un album con tutte le nostre foto e con la mia famiglia,da quando ero nata ad oggi: com’ero diversa da allora.. 9 anni fa e la mia scrittura cambiava con il passare delle foto e del tempo per diventare quella attuale.
Accanto ad ogni foto c’era una piccola didascalia scritta all’inizio dalla mia famiglia .. poi ne vidi una con accanto la scrittura di Jacob: “oggi io e Nessie eravamo nel parco in città e un cane voleva stare per forza vicino a lei,abbiamo chiesto al padrone se poteva farci una foto a noi tre insieme.” 
Com’ero diversa e che espressione buffa!
Ora che ricordavo anche Jacob ne aveva una di queste foto e io gliel’avevo data perché ero contenta che il mio ‘fratellone’ avesse una foto di noi due insieme..
Bussarono alla porta.
Scesi le scale e aprii: era Nicholas.
Incrociai le braccia con espressione dura.
“Nessie scusami. Ero solo .. arrabbiato.” Disse con espressione dolce. “Mi dispiace molto.”
Lo guardai solo e dissi:”Vieni dentro.”
Entrò e disse:”Come stai? Sono 3 giorni che manchi da scuola. E.. beh.. mi manchi.” Disse.
Lo guardai e ammisi:”Un po’ anche tu.. anche se.. sono ancora un po’ arrabbiata con te per quello che hai detto.”
“Ho detto una stronzata. I licantropi sono pur sempre parte di me.” Fece una pausa “E ora anche parte di te.” Disse.
Sollevai la testa e lo guardai i miei occhi trovarono subito i suoi castani intenso,scossi la testa:”Non più.”
“Non capisco.”
“Jacob mi ha lasciata.” Abbassai lo sguardo e dissi:”E senza neanche troppi preamboli.”
Non disse nulla,rimase fermo davanti a me.
“E’ stato duro con te?”
Lo guardai e scossi la testa. “No. Ma non si è preoccupato del fatto che potesse ferirmi o meno. L’ha detto solo. E mi avrà già dimenticata.”
“Parli perché lo sai o.. perché lo supponi?”
Non risposi.
Quella sera stava con Daiana ma non era detto che avesse consumato.. o forse si?
“Non lo so.” Dissi.
Mi sedetti sul bracciolo del divano in salotto e poi lo guardai.
Mi si avvicinò e mi accarezzò il viso.
“Ma tu scotti!” esclamò.
“Si. Ho la febbre.”
“Ti porto su.” Disse prendendomi in braccio.
Mi piaceva stare tra le sue braccia erano calde e poi sapevano di muschio e .. sembrava anche di legno.
Mi adagiò sul letto e mi coprì con il piumone,poi prese una sedia e si mise accanto a me.
Lo guardai e dissi:”Forse è meglio che tu non mi stia così vicino.”
“Tranquilla. Ho due tipi di vaccini io.” Sorrise innocentemente.
Mi accarezzò la mano che usciva dal piumone e disse:”Appena guarisci voglio che andiamo al mare. Non ti porto alla riserva tranquilla.” Disse interpretando la mia smorfia come un non volere andare al mare.
“E allora dove?” chiesi.
“Sarà una sorpresa.” Disse.
Mi diede un bacio sulla guancia e poi disse:”Ora rilassati un po’.”
“Potresti.. tranquillizzarmi un po’ tu con il tuo potere?” chiesi.
“Certo.” 
I suoi occhi cambiarono espressione e la tranquillità mi pervase. Mi addormentai subito mentre stringevo ancora la mano a Nick.


Mi svegliai e trovai mio padre accanto a me.
“Ciao piccola.” Disse.
“Ciao papà.”
“La febbre è scesa. Come ti senti?”
“Senza forze. Avete incontrato Nicholas?”
“Si. Ti vuole bene quel ragazzo.”
“Gli hai letto nella mente?”
“Si. Non sono contento che sia per una parte un licantropo,ma apparte quello mi sembra apposto.”
“Si.”
Mio padre restò in silenzio accanto a me.
Aprivo e chiudevo gli occhi cercando di riprendere contatto con la realtà.
Finivo per dormire spesso e pensare continuamente a Nick.
Ormai era diventato importante per me.


Già aggiorna?!?!? 
Starete pensando,ebbene si eccomi qui con il nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto e che
lasciate una recensione.

  
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