Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Valar Morghulis    29/02/2012    2 recensioni
Attenzione: storia di mia pura invenzione che ha come protagonista un personaggio di Naruto.
La storia del passato di Madara Uchiha. Come è nato, come ha passato la sua infanzia...
Tutto questo per capire come è diventato l'uomo spietato che ha ucciso suo fratello, l'uomo spietato che ha scatenato la quarta grande guerra ninja.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Tobi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Uchiha Madara'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
the story

10° Capitolo



Era terrorizzante.
L'ira di Akuma era un qualcosa di davvero orribile. 
Tutto ciò che era presente nel suo cammino finiva in minuscoli pezzettini, la sua rabbia non tralasciava niente e nessuno.
Misaki, impaurita, aveva messo al sicuro Izuna e Madara nella camera da letto e si era messa davanti alla porta come una specie di guardia del corpo. Osservava inerme l'opera di distruzione messa in pratica da l'uomo, dal demonio, che aveva amato.
In un lampo Akuma le si era parato davanti, negli occhi scintillava lo Sharingan.
<< Spostati >> un sibilo che sembrava un ordine. La fece rabbrividire ma non si mosse di un centimetro.
Avrebbe protetto i suoi bambini a costo della vita, non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male.
<< No >> disse fredda attivando il Byakugan.
Con un ruggito rabbioso Akuma si scagliò su di lei, pronto a uccidere. Rapida Misaki si spostò quanto bastava a non farsi colpire, non si allontanò dalla porta della camera continuando a custodirla.
In quel momento non erano più i due fidanzati felici di qualche anno prima, erano solo due nemici pronti ad assassinarsi a vicenda.
Solo un Uchiha contro una Hyuuga.
Veloci e leggeri i due iniziarono a combattere, alternavano ninjutsu a taijutsu. Le loro tecniche erano potenti e, molte volte, precise. 
Nonstante la grande forza di volontà, Misaki stava soccombendo alla furia cieca di Akuma. Ma non mollava, non si sarebbe mai arresa, non si sarebbe mai piegata davanti a lui.
Preferiva la morte.
Lo guardò negli occhi e reprimette una smorfia di disgusto quando incontrò quelle iride scarlatte, così simile al colore del sangue. Lui la fissò con un ghigno che non prometteva nulla di buono.
Ignorando il dolore che le ferite le procuravano si lanciò nuovamente all'attacco.
<< 
Jukenho Hakke Rokujūyon Shō >> pronunciò a fatica concentrandosi al massimo per riuscire a vedere i sessantaquattro punti di fuga del sistema circolatorio del chakra.
Sorrise vittoriosa quando colpì Akuma, certa che sconfinggerlo sarebbe stato più semplice.

Il sorriso però le si congelò sulle labbra quando l'Uchiha scomparve da sotto i suoi occhi. Solo allora comprese l'aria trionfale di Akuma poco prima.
L'aveva guardato negli occhi, lui aveva lo Sharingan attivato. 
Era caduta trappola di un genjutsu.
"Che stupida che sono" pensò Misaki sconcertata mentre si guardava attorno in preda al terrore.

"E se, mentre ero qui in preda all'illusione, lui è andato da Madara e Izuna? No, no, no. Non può far loro del male, non può"  lacrime  di disperazione le rigarono il viso mentre correva versa la camera da letto. Il cuore era intrappolato in una morsa dolorosa al pensiero che ai suoi bambini fosse successo qualcosa.
Le sembrava di soffocare al solo pensiero, moriva lentamente in quei pochi secondi in cui era all'oscuro del loro destino.
Prima che potesse anche solo sfiorare quella maledetta porta che la separava da loro una mano serrò il suo braccio. 
Il respiro le si mozzò in gola. Il cuore prese a batterle forsennato e la paura le attanagliò lo stomaco.
Chiuse gli occhi e deglutì mentre sentiva la morsa sul suo braccio farsi più forte e dolorosa.
Un attimo dopo si sentì sbalzare in aria e atterrò sul pavimento, dall'altro lato della stanza. Un gemito di dolore fuoriuscì dalle sue labbra.
Un forte bruciore si espanse su tutto il braccio destro e quando provò a muoverlo questo si intensificò. Misaki aveva un frattura, la ragazza ne era consapevole.
Come ben sapeva che sarebbe stata piegata dalla forza schicciante di Akuma, ora che combattere le sarebbe stato più difficile. Non avrebbe potuto più proteggere i suoi bambini, sarebbe stata inutile come lo era sempre stata.

Provò a rialzarsi, stringendo i denti e ignorando il dolore ma un piede si posò con grazia sull'arto spezzato, premendo con forza.
Un urlo di pura agonia si espanse nell'abitazione che, poco dopo, cadde in un silenzio soffocante.
Con movimenti precisi Akuma si apprestò a darle il colpo di grazia, non gli serviva più quella sciocca ragazzetta Hyuuga. Aveva adempiuto al suo compito e per lei era ora di soccombere, per sempre.
I respiri soffocati e pieni di sofferenza di Misaki lo fecero tentennare per qualche secondo, un lampo di incertezza passò nei suoi occhi nuovamente neri, il cuore prese a battergli in un modo più lento e faticoso, come se qualcosa lo stesse pressando. Si sentiva quasi oppresso da un qualcosa di strano che gli serrava con forza la gola e lo confondeva. Perché la vista di Misaki riversa a terra gli scatenava questa tempesta dentro? Con forza scosse la testa, cercando di scacciare quella insolita sensazione, estranea prima d'ora.
Ma prima che potesse anche solo scagliarle contro il petto il kunai appuntito si sentì perdere l'equilibrio, l'arma affilata gli fu tolta con violenza dalle mani pallide e scaraventata in un angolo buio della stanza.
Gli occhi di Akuma si ridipinsero immediatamente di un cremisi intanso mentre con rapidi sguardi cercava il nuovo pericolo.
Quando lo trovò quasi scoppiò a ridere, una risata velenosa e di scherno alla vista della piccola ed esile figura che si trovava davanti in posizione di attacco.
Madara. Madara era andato a salvare sua madre.
Con una mossa repentina si lanciò sul figlio, sbalzandolo in alto per poi atterrare su di lui con forza e facendogli sbattere la testa con forza sul pavimento. Madara non emise alcun suono cercando immediatamente di liberarsi dalla stretta del padre. Sgusciò via dalle sua braccia grazie al suo fisico minuto da bambino e si mise in posizione di difesa stringendo tre le dita della mano uno shuriken.
Era pronto a tutto pur di difendere le persone che amava, anche a dare la vita se necessario.
Seguiva i movimenti del padre -no, di Akuma- con occhi attenti facendo attenzione a non dargli mai le spalle e a non guardarlo mai negli occhi. Osservava i movimenti dei piedi, delle braccia, del busto, ma mai del viso. Sapeva fin troppo bene che se lo avesse fatto non avrebbe avuto scampo. Il Mangekyou Sharingan non perdona.
Tentò vari affondi, schivati senza alcuna difficoltà, e ne parò altri violenti e mirati a provocare ferite mortali.
Dopo l'ennesimo attacco, che lo fece andare a sbattere contro un mobile, sentì una rabbia violenta impossessarsi del suo piccolo corpo. Sentì un piccolo fastidio agli occhi e iniziò a vedere rosso, ogni cosa aveva sfumature scarlatte a causa dell'ira che lo avvolgeva.
Si sentiva inutile e debole. Era sensazione orribile per lui. Odiava la sua debolezza come odiava Akuma.
Però, qualche secondo dopo, si ritrovò ad ammirare l'espressione sbigottita dell'Uchiha. Akuma lo fissava come se vedesse un fantasma, lo rimmirava come se lo avesse visto per la prima volta. Come... come quando era nato.
<< Non ci posso credere. Tu... tu hai lo Sharingan. Ma come? >> farfugliò avvicinandosi lentamente e chinando lentamente il capo da un lato, un lampo di confusione saettò nei suoi occhi.
Non poteva assolutamente crederci, Madara era troppo piccolo per aver già attivato lo Sharingan. Aveva solo otto anni! Alcuni membri del clan Uchiha ne erano sprovvisti nonostante l'età adulta raggiunta. Come era possibile che un marmocchio lo avesse sviluppato così presto, era a dir poco ridicolo! Eppure lo aveva davanti agli occhi, le iridi di Madara erano di un profondo cremisi  macchiate solamente da tre tomoe nere. 
Madara aveva lo Sharingan.
Questo, però, ebbe solo il potere di fare adirare ai massimi livelli Akuma. Non poteva sopportare che un moccioso sbeffeggiasse in quel modo il glorioso clan Uchiha. Il suo amato e adorato clan.
La furia cieca la pervase e lo spinse a gettarsi contro di lui, urlando senza parole, in un gesto di rabbia assoluta. 
Prese alla sprovvista Madara che non ebbe il tempo di difendersi, troppo frastornato dalle recenti e sbalorditive scoperte. Si stagliò davanti al suo corpicino estraendo con  un movimento fluido la katana che portava legata alla vita.
Per la prima volta i loro sguardi si scontrarono e fu Sharingan contro Sharingan. Il più forte avrebbe vinto, il più debole sarebbe morto. 
Entrambi capirono in quel preciso istante chi sarebbe sopravvissuto.
Con un movimento repentino Akuma abbassò la lama con forza e violenza sulla sua vittima. 
Orrore e paura dilagarono negli occhi di Madara. Akuma ghignò soddisfatto.
Sangue caldo e scarlatto macchiò il viso eburneo di Madara quando la katana penetrò nella carne.
L'odore di pulito di Madara fu per sempre annientato da quello di polvere e sangue di Akuma.*
Era la fine e lo sarebbe stata per sempre.




 *Fa riferimento all'ottavo capitolo.

Angolo autrice:

Sono tornata con un nuovo capitolo, contenti? 
Mi scuso per l'immenso ritardo ma ho avuto un blocco e non riuscivo più a scrivere due parole di fila, per fortuna lo superato e sono tornata a scrivere più ispirata che mai! 
Ringrazio chi ha letto lo scorso capitolo, soprattutto Hikari93  che ha recensito.
E' la prima volta che scrivo qualcosa sui combattimenti, spero di aver scritto qualcosa di decente e non una marea di cavolate.
Un altro ringraziamento speciale va a tutti quei brani di musica classica che mi sono ascoltata mentre scrivevo. Grazie davvero.
Mi scuso per eventuali errori grammaticali e non.
Vi assicuro che cercherò di postare il prossimo capitolo al più presto, l'ho già iniziato a scribacchiare su un foglio quindi credo che aggiornerò a breve. Vi 
Madara: O almeno spera.
Giusta osservazione Madara. Ah, vi avviso che il prossimo sarà l'ultimo capitolo, poi ci sarà l'epilogo e questo obbrobrio finirà. Lo giuro.
Madara: Vi prego di lasciare una piccola recensione per far sapere cosa ne pensate di 'sta cosa.
Ora vi lascio in pace.

Baci (Ossequi )
Angel_Madara12 ( Madara Uchiha )

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Valar Morghulis