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Autore: ari1293    06/03/2012    0 recensioni
Alessandra e Manuel, due anime profondamente diverse. Lei conduce una vita serena, lui è tormentato dagli avvenimenti del passato. Si incontrano casualmente, ma il destino aveva scelto di farli conoscere già da tempo. Si amano da subito, ma le complicazioni tra loro li faranno allontanare e pensare che non ci possa essere storia..In realtà, non comprendono che l'uno completa l'altro e che distanti, non possono nemmeno respirare..
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo terzo


Quella notte non riuscì a dormire come desideravo. Mi svegliai alle sei del mattino e presi tutta la calma del mondo per fare colazione e ripassare inglese. Non credevo al fatto di essermi alzata così presto.

I miei stavano ancora dormendo e Michele era rimasto da Giulia. Era bello non litigare con il fratello maggiore per colazione. Aveva un talento naturale a rompermi le scatole. Quando c'era con lui Giulia, allora io potevo respirare. Con lei avevo stretto subito amicizia. Aveva due anni in più di me, venti, e non sapevo come facesse a stare con quello scorbutico di mio fratello. Era una brava ragazza, educata e davvero simpatica. Appena potevamo, passavamo un po' di tempo fra donne e mi aveva raccontato che Mich era il ragazzo più dolce del mondo. Non ci credevo, ma sapevo che lui l'amava molto. Forse bisognava dargli un po' di fiducia.


Comunque, mi si prospettava una giornata davvero lunga. Dovevo trovare un modo per fare rimanere Elisa e Riccardo da soli, magari nella mia stanza, e sperare che Ricky fosse riuscito a fare intendere alla mia amica che aveva preso una sbandata per lei. Avevo già programmato il piano. Il giorno dopo avremmo avuto interrogazione di arte ed io ero una frana, perciò avrei chiesto ad Elisa una mano e quando fosse arrivata, con noncuranza le avrei detto che sarebbe arrivato anche Ricky, perché aveva bisogno per lo studio, non avendo tutti gli appunti necessari per l'interrogazione. Poi, avrei sicuramente escogitato un modo per lasciarli soli, no?


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Entrai a scuola in anticipo, ma trovai Elisa già in classe.

Ehi Eli! Ho bisogno di una mano per studiare arte. Oggi pomeriggio puoi venire da me?” le domandai speranzosa.

Ma sì, dai! Io ho studiato quasi tutto. Mentre ti aiuto, ripasso. A che ora facciamo?”

Va bene alle tre e mezza?” le sorrisi.

Certo!”


La mattina passò abbastanza velocemente. Il test d'inglese non era stato poi così orribile come mi ero aspettata. Tornando a casa, mi ritornò alla mente l'incontro con Manuel. Era difficile ammetterlo, ma non l'avrei più rivisto. Pazienza. Infondo non sapevo neanche quanti anni avesse. Immaginavo fosse più grande di me, ma non sapevo di quanto. Magari aveva trent'anni! Sembrava più uomo, che ragazzino. Forse era per questo che l'avevo trovato tanto interessante.


Entrai in casa e trovai mia madre in cucina. Era il suo pomeriggio libero. Faceva l'infermiera in ospedale. La salutai con un bacio.

Ciao Ale. Come è andata a scuola?”

Benone mamma. Ho fatto il test d'inglese. Penso sia andato bene” ammisi.

Okay, mi fa piacere. Ale, tra un'ora devo uscire con Simona. Rientro stasera. Voi riuscirete a badare a voi stessi, giusto?” mi domandò.

Simona era la vicina di casa, nonché l'amica più fidata di mamma. Per mia enorme sfortuna, era anche mamma di Luca. Davvero tutto il mondo è paese!

Purtroppo mamma faceva paragoni con i miei voti scolastici e quelli di Luca. Era una tortura! Per non contare che, a volte mi toccava uscire anche con lui, perché non aveva molta vita sociale. Uscire con Luca era estremamente rilassante. Parlava pochissimo! In poche parole, ti lasciavi i tuoi ampi spazi..

Va bene mamma. Lo facciamo sempre quando sei al lavoro. Ma Mich torna a casa?”

Sì, credo venga anche Giulia. Mich ha invitato un compagno di facoltà. Devono controllare un progetto insieme” dichiarò.

Ah, cavoli. Sai chi è? Perché comunque oggi pomeriggio vengono anche Elisa e Riccardo. Staremo in camera, così non daremo fastidio.”

Okay! Non so chi è il ragazzo. Comunque, cercate di non farvi riconoscere, te e Mich. Niente litigi, grazie!” mi ammonì.

Tranquilla. Oggi non ne ho il tempo” sorrisi e mi presi un piatto di pasta in cucina.


Di lì a poco sarebbe arrivata Elisa. Avevo avvisato Riccardo a scuola quella mattina. Per le quattro, sarebbe arrivato anche lui. Misi in ordine la mia stanza e preparai i libri sulla scrivania. Sentì qualcuno entrare in casa. Mi precipitai in cucina e trovai Michele e Giulia.

Ciao Ale! Ehi, oggi pomeriggio siamo venuti a romperti le scatole qui” mi disse Giulia, salutandomi con due baci sulle guance ed un abbraccio.

Nessun problema Giu. Oggi vengono anche due miei amici e staremo in camera, così non ci daremo fastidio a vicenda.”

Sì, sorella. Sparisci va! Così noi riusciamo a lavorare seriamente” mi incalzò Michele, sorridendo divertito.

Io gli feci una linguaccia.

Lasciai i due piccioncini da soli e cominciai a fare gli esercizi di matematica per il giorno seguente.

Elisa arrivò alle tre e trentacinque. Strano, cinque minuti di ritardo. Di solito era puntuale come un orologio svizzero.

Iniziammo a studiare arte sul mio fantastico letto matrimoniale. Non ero stata indecisa sul comprarlo quando mi avevano cambiato l'arredamento della camera l'anno prima. In realtà, il letto sarebbe dovuto essere ad una piazza e mezzo, ma avevo espressamente desiderato quello matrimoniale. I miei mi avevano guardato sconvolti, chiedendomi: “Non è che per caso ci porterai a casa un ragazzo dall'oggi al domani e dirai che viene a vivere con noi, vero?” Avevo riso e gli avevo risposto che semplicemente avrei potuto dormire più comodamente e forse piantarla di cadere giù dal letto durante la notte. Sembrava impossibile, ma in 18 anni della mia vita, ero riuscita a cadere dal letto all'incirca dieci volte.


Sentì bussare alla porta della camera. “Avanti!”

Ehi, ciao ragazze!” era Riccardo. Piccolo problema. Non avevo detto ad Elisa del suo arrivo! Lei lo guardò a lungo, evidentemente in soggezione e poi, lo salutò senza guardarlo negli occhi. Questo era davvero un buon segno. Se non guardi una persona negli occhi, è perché non vuoi far notare a questa che sei in difficoltà, il che vuol dire che questa persona un po' ti piace.

A questo punto, decisi di esporre il fatto.

Eli, mi sono dimenticata di dirti che a Ricky mancano degli appunti di arte, perciò ho pensato che potrebbe studiare con noi. Non ti da fastidio, vero?”

Elisa mi guardò interdetta “Ah..no! Va bene!”

Io sorrisi mestamente. Stava procedendo tutto liscio.


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Gli osservai mentre discutevano su un'opera artistica di Andrea Mantegna, “La Pala di San Zeno”. C'era sintonia tra loro, si vedeva. Solo che, sapevo che Elisa pensava che Riccardo si credesse eccessivamente intelligente e affascinante.

In realtà, lo era, ma diversamente dagli altri, cercava di mantenere i piedi a terra il più possibile e sapeva relazionarsi con il prossimo.

Decisi che era ora.

Ragazzi, vado un secondo in cucina a prendere qualcosa da mangiare.”

Riccardo mi osservò e capì all'istante. “Vai pure Ale. Noi continuiamo a studiare”

Okay” uscì dalla stanza, senza notare l'espressione terrorizzata di Elisa.


Giulia e Mich erano sul divano. Mich si stava lamentando che l'amico era in ritardo. Andai in cucina, riflettendo su quanto tempo avrei dovuto concedere a Riccardo ed Elisa per stare da soli. Tifavo tantissimo per quella coppia. Li adoravo entrambi e speravo potesse nascere qualcosa tra loro.

Il campanello suonò per l'ennesima volta. Doveva essere il tipo.

Ale! Puoi aprire tu la porta? Stiamo già lavorando al progetto” mi domandò Mich.

Okay, vado” risposi scocciata.

Andai ad aprire la porta e..oh cazzo! Penso che ebbi un principio di collasso. Non credevo a ciò che stavo vedendo. Quegli occhi, quel volto e quel naso! Non sapevo che fare. Sarei potuta restare lì un'eternità ad ammirarlo. Dovevo svegliarmi dalla mia trance, ma come?

Indossava una camicia blu e azzurra a quadri e un paio di jeans scuri. Aveva il gel tra i capelli ed erano acconciati verso l'alto. Mi scrutò e mi sorrise. Cavolo, perché! Aveva un sorriso mozzafiato ed era pure altro! Non mi sentivo molto bene..

Ohi! Beh, ci si rivede! Così sei la sorella di Michele, Alessandra. Il mondo è proprio piccolo” mi offrì la mano ed io lo guardai confusa.

Dovevo fare un passo indietro. Il giorno prima mi aveva guardato come se fossi un fantasma, e adesso faceva il carino con me? Ma cazzo! So perché lo faceva: non voleva lo sbattessi per strada a calci nel sedere!

Comunque, decisi che una stretta di mano non mi avrebbe fatto male, anzi..

Eh, sì. Sono Alessandra” evitai di guardarlo. Dovevo essere rossa per la vergogna, scaturita dalla sua troppa bellezza. “Mich e Giulia sono in soggiorno, in quella direzione” la indicai e chiusi la porta alle sue spalle.

Ah, grazie. Vado, che sono già in ritardo”

Okay, ciao”

Dopo di che, me ne fregai di Elisa e Riccardo ed entrai nella mia stanza. Stavano ridendo di qualcosa. Entrata, mi guardarono e mi chiesero all'unisono “Che hai?”

Si guardarono e scoppiarono a ridere. Notarono che io non risi con loro, ma mi limitai a lanciarmi sul letto. Così Elisa mi domandò “Ma Ale, stai bene?”

Io risposi “No, lui è qui.”

Fine


Hi girls! Prima di tutto, vorrei scusarmi per non avere postato per tutto questo tempo, ma sono stata davvero impegnata in queste settimane; tra la scuola e la patente, ho avuto poco tempo per scrivere. Anzi, condivido con tutte voi la notizia: ho preso la patente! Vi assicuro che non ci credo ancora. Sono una tale imbranata a guidare -.-

Bene. Non sono qui per parlarvi di me, ma dei personaggi della storia. Ecco Manuel che fa di nuovo capolino nella vita di Alessandra. Questa volta, sembra piacevolmente sorpreso nel vederla, ma chissà se d'ora in poi sarà sempre così, o tra loro ci saranno a lungo alti e bassi..boh!

Che ve ne pare di questo capitolo? Mi piacerebbe leggere molte recensioni. Sono rimasta un po' delusa di non aver ricevuto nessuna opinione del secondo capitolo :(

Ho paura che questa storia possa farvi schifo e sinceramente, potrebbe anche essere. Mi piacerebbe anche sapere se la trovate stupida. Non me la prendo, anzi, magari capisco che devo impegnarmi di più e cerco di migliorare. Ci tengo davvero alle vostre opinioni. Adesso vado. A presto, mie care lettrici xD

  
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