CACCIA A SAN VALENTINO:







Mancava una settimana a San Valentino e nel dormitorio femminile di Serpeverde regnava una confusione assoluta. Le ragazze erano prese a fare regali al proprio compagno, tutte tranne una, Astoria Greengrass. Un giorno, mentre rientrava nella sua stanza, Astoria trovò un pezzo di cioccolato alla vaniglia sul suo cuscino, così decise di chiamare sua sorella.

«Daphne, sai per caso chi ha messo questo pezzo di cioccolato sul mio letto?»

Sua sorella si voltò e le sorrise.

«Avrai un ammiratore segreto. Non ne ho idea, a me non è mai successo.»Astoria guardò meglio, ma non trovò alcun biglietto che potesse farle capire chi era il misterioso ammiratore.

«Non c’è nemmeno un biglietto e poi i maschi non possono entrare nel dormitorio femminile.»

Sua sorella si mise a ridere e poi le rispose.

«Andiamo, siamo a Serpeverde. Qui ogni ragazzo trova un modo per entrare nelle camere delle femmine. Non ti preoccupare, prima o poi lo scoprirai. Nessuno ragazzo fa qualcosa del genere, se non vuole farsi scoprire.»

Astoria fece un cenno di assenso con la testa e poi riprese la sua solita routine.

Questo episodio, nei giorni seguenti si ripeté svariate volte. Un giorno prima di San Valentino però, oltre la solita barretta di cioccolato alla vaniglia, Astoria trovò un bigliettino che conteneva le seguenti parole:



SONO GIORNI CHE TI LASCIO QUESTI REGALI E TU ANCORA NON HAI CAPITO CHI SONO. MAGARI NON TI INTERESSO, MA SE MI SBAGLIO, TI ASPETTO DA MADAMA ROSMERTA DOMANI ALLE 16.00 IN PUNTO.



Astoria non si aspettava un invito per il giorno di San Valentino e la cosa l’aveva lusingata. Il giorno dopo quindi si preparò per l’appuntamento e si diresse verso I Tre Manici di Scopa. Quel giorno c’era un gran vento e i suoi capelli svolazzavano nell’aria. Arrivata al locale, entrò e vide tutte le festose decorazioni di San Valentino che la padrona aveva appeso. Si guardò in giro, ma non riusciva a vedere nessuno che conoscesse e si convinse che era stato solo uno stupido scherzo. Stava per andarsene, quando Madama Rosmerta le si avvicinò e le parlò.

«Se state cercando qualcuno che non è in sala, allora pensò che voi siate la giovane Astoria. Venite, il vostro accompagnatore vi aspetta nella saletta privata.»

Entrata nella saletta vide, con sua enorme sorpresa, Draco Malfoy seduto all’unico tavolino presente e gli si avvicinò.

«Sei tu? Io non credevo fosse possibile, insomma tu non sei solito fare sorprese del genere.»

Draco la guardò e le sorrise, poi prese a parlare.

«Astoria, so che non merito la tua compagnia, ma vorrei tanto che tu mi dessi il permesso di corteggiarti. Sei stupenda oggi, nonostante il vento ti abbia scompigliato i capelli.»

Astoria lo guardò e poi parlò.

«Devo sembrarti un cespuglio, ma toglimi una curiosità, come hai fatto a sapere qual era il mio cioccolato preferito?»

Draco rise e poi rispose.

«Sai le sorelle servono anche a questo.»

Astoria non riusciva a credere alle sue orecchie, sua sorella le aveva mentito, ma in fondo era contenta di questo, perché l’aveva portata dal suo Valentino segreto. Avrebbe ricordato quel pomeriggio come il più bello della sua vita e ne era assolutamente sicura.