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Autore: lifeawakening    11/03/2012    9 recensioni
Rachel Berry aveva sempre saputo di avere poteri psichici. Credeva di sapere tutto della vita. Questo fino a quando uno spirito che si rifiutava di morire entrò nella sua vita come un treno. E solo dopo che Rachel se ne innamorò, capì la vita non va esattamente come previsto, e nemmeno la morte, se è per quello.
[Rachel+Ghost!Quinn]
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

"Okay, Rachel, ho finito di stirare la toga e l'ho appesa al piolo all'interno della tua auto," Hiram disse vivacemente, come la mora in questione scese di corsa giù per le scale davanti a lui ed entrò in cucina.
 
"Grazie, papà."
 
"E io ti ho preparato alcuni snack e altre cosucce da diplomata nella borsa e l'ho messa nel cofano dell'auto," Leroy gridò dalla porta, mentre faceva ritorno a casa Berry.
 
"Grazie, papà," Rachel disse con impazienza, ora nel salotto.
 
Hiram e Leroy si incrociarono nel corridoio e si scambiarono uno sguardo complice prima di fermarsi nella soglia del salotto a spiare la figlia, che aveva i piedi ben piantati davanti alla finestra.
 
"Arriverà, tesoro," Hiram assicurò alla figlia, mentre Leroy guardò l'orologio e scosse la testa.
 
Rachel stava per replicare frustrata verso Hiram quando colse un lampo di biondo sotto un cappuccio in una ragazza che stava correndo lungo la strada verso le scale del loro ingresso.
 
Rachel corse alla porta, facendosi strada a gomitate tra Hiram e Leroy nel corridoio, prima di lanciarsi ad aprire.
 
"Sei in ritardo," Rachel rimproverò.
 
"E tu sei impaziente come sempre," Quinn le rispose con un sorriso, mentre si tolse il cappuccio e si chiuse la porta alle spalle. Rimanere morta per dieci anni aveva avuto i suoi benefici, e Quinn aveva speso l'ultimo anno mettendo in pratica la sua "formazione da fantasma" - parole di Puck, non sue - per integrarsi nella società di Lima senza essere realmente notata. L’unico problema era che doveva indossare felpe con cappuccio anche quando c’erano 40 gradi.
 
"Allora?" Leroy chiese come lui e Hiram si presero per mano dietro Rachel, guardando con impazienza Quinn, "Dicci se siamo stati dei bravi insegnanti privati quest’anno."
 
Quinn incontrò gli occhi di Rachel e non potè fare a meno di sorridere di rimando al sorriso speranzoso che Rachel le stava mostrando. Dalla tasca della felpa rossa sbiadita, Quinn tirò fuori un foglio di carta arrotolato. "Voi due dovete per forza aver fatto qualcosa di giusto perché mi hanno appena consegnato il Certificato di Diploma da privatista," disse Quinn, aumentando gradualmente il tono di voce per l'eccitazione.
 
I Berry strillarono contemporaneamente prima di affogare Quinn in un abbraccio di gruppo. "Congratulazioni" e "Siamo così orgogliosi di te" le vennero gridati in coro dal gruppo prima che Quinn velocemente si allontanasse e tirasse fuori il suo cellulare per controllare l'ora.
 
"Rachel..."
 
"Lo so," la bruna la interruppe. Corse in cucina e afferrò le chiavi prima di raggiungere di nuovo il gruppo alla porta. "E' il mio turno di diplomarmi", disse Rachel, mordendosi il labbro nervosamente.
 
"Ci saremo, non appena apriranno le porte al pubblico, dolcezza", disse Hiram.
 
"E tu sei sicura di non poter venire?" Rachel chiese, rivolgendosi a Quinn.
 
La bionda sorrise dolcemente, ma scosse la testa. "Ne abbiamo già parlato, Rachel, è troppo rischioso. Ci sarà troppa gente e qualcuno mi riconoscerebbe sicuramente, specialmente i genitori di Puck. Sarò qui quando torni, però, e spero di aver finito di preparare le valigie per allora."
 
Rachel annuì con riluttanza prima di simulare un sorriso nervoso sul volto e abbracciare entrambi i suoi padri. Quinn la accompagnò verso la sua auto e afferrò la sua mano prima che ci salisse.
 
"Ce l'hai fatta, piccola. Ti stai diplomando."
 
"Ce l'abbiamo fatta entrambe, Quinn. Finalmente ci siamo riuscite! Non mi resta che superare la cerimonia, e so che tu...!"
 
"Sarò lì con lo spirito", Quinn disse divertita, ridendo come Rachel fece una smorfia e scosse la testa.
 
Le due si guardarono con dolcessa prima che Rachel prendesse la mano di Quinn tra le proprie.
 
Quel giorno segnava un anno e mezzo di loro due insieme come coppia. Il resto del penultimo anno di Rachel e il loro ultimo anno di liceo era trascorso senza intoppi e senza che accadesse nulla di paranormale.
 
Rachel la strinse di nuovo. "Solo, fai attenzione", sussurrò.
 
Quinn trattenne il respiro e rapidamente si gettò in avanti, avvolgendo Rachel in uno stretto abbraccio prima di tirarsi indietro e catturare rapidamente le labbra di Rachel nelle sue. Mentre si allontanò, urtò leggermente il naso di Rachel e quindi lasciò un bacio contro la frangetta della bruna, le labbra si soffermarono lì e formarono un sorriso.
 
"E poi... New York."
 
Rachel chiuse gli occhi e rimase stretta nell'abbraccio di Quinn per un attimo ancora. "E poi New York."









 





 

Spiegazione sul finale da parte dell’autrice 

Domanda anonima: “Nessun finale tragico?”
 
Ho ricevuto un bel po’ di domande come questa, anonime e non anonime, che mi chiedevano il motivo per cui avessi deciso di finire Deus Ex Machina così.
 
Ho voluto mettere allo stesso livello voi-lettori con me-scrittrice e discutere le ragioni che stanno dietro la mia decisione perché so di non aver terminato la storia nel modo in cui tutti si aspettavano. Tutto qui, penso. Non ho mai vacillato nella mia decisione di dare a questa storia un lieto fine, e sapevo che sarebbe stata la strada più difficile da percorrere. Non è divertente? Che il lieto fine sia difficile da raggiungere, intendo, è proprio il tipo di mondo in cui viviamo. Noi non vogliamo mai il lieto fine perché sembra sempre impossibile da raggiungere, giusto?
 
So che ho creato una pillola difficile da mandare giù all’inizio, rendendo Quinn un fantasma, e ho continuato ad accrescere la dose di “incredibilità” capitolo dopo capitolo, ma l’unica cosa che vi ha trattenuti è stato il rapporto tra Rachel e Quinn. Alla fine della storia ho dato loro il lieto fine. No, non l’ho fatto per i lettori. Per essere onesta, ho faticato tantissimo a scrivere l’ultimo capitolo perché sapevo che tutti voi avreste preferito o vi sareste aspettati che Quinn andasse oltre, Rachel morisse, ecc.. perché non avreste potuto immaginare un altro modo in cui la storia potesse terminare. Questo è esattamente quello a cui ho pensato quando ho scritto il finale.
 
L’intera storia costringe le persone a mettere da parte le proprie convinzioni per mettersi nella posizione dei personaggi. Ho presentato la religione e la visione Cristiana del loro dio, la fede negli angeli, nominato i demoni, il potere della scienza, e la fede in non credere assolutamente in nulla. Ho fatto in modo di rimanere vaga per tutta l'intera storia su questi argomenti, ed è così che ho gestito il finale. Avrei potuto scrivere che la mano di Dio era scesa in Terra per salvare l’anima di Rachel dall’ultima Ombra, che il secondo in cui Rachel era morta e la maledizione spezzata l’Infermo si era aperto e aveva risucchiato l’Ombra prima che potesse reclamare l’anima di Rachel, oppure avrei potuto scrivere che l’anima di Rachel si era trasferita in Quinn che l’avrebbe custodita. Capite cosa voglio dire? Il finale spetta interamente al lettore. Non posso dirvi che Dio ha salvato Rachel, se non credete in Dio, e non posso nemmeno dirvi che la scienza ha salvato Rachel, se non credete nella scienza. L'unica cosa che volevo era farvi capire che non abbiamo idea di dove finisca il bene e inizi il male in questo mondo.
 
Non è mai stata una questione di scrivere un finale "credibile", era una questione di scrivere come la storia è finita. La storia di Rachel e Quinn è finita così. Onestamente non posso dirvi l’esatta ragione per cui ho deciso di salvare Rachel e Quinn, perché non la so. Tutto quello che so è quello che sanno Quinn, Rachel, e tutti coloro che ho inserito nella storia. Sia che vogliate credere alla spiegazione di Quinn e Puck oppure, semplicemente, vogliate accettare la vittoria del bene sul male come Rachel, è una vostra decisione. Non è mai stata mia intenzione forzare i miei lettori a credere ad una determinata spiegazione, ho solo voluto presentare la storia sperando che piacesse. :)
 
Lifeawakening










 


NdT: Vorrei ringraziare le più di 90 persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate! Grazie di avermi seguita nella traduzione di questa splendida storia!! Soprattutto ci tengo a mandare un enorme bacio virtuale a lilien, LittleTwilightLove, LondonEye, fluorescentadolescent, Rob_94, UseSomebody90, Slushie, caso, ManuKaikan, youfoundme, Achel, koa89 e annaflash che hanno recensito!!  :* Senza il vostro appoggio avrei smesso già dal secondo capitolo!!  217 pagine di Word di traduzione!! Alla faccia del mio vecchio prof d'inglese del liceo che mi metteva a stento la sufficienza! [si strofina le mani con soddisfazione stile Mr Burns dei Simpsons!] 

Se qualcuno/a fosse interessato a tradurre un'altra delle storie di Lifeawakening (A. Kline su fanfiction.net), è pregato di contattarmi. 

Un bacio a tuuuuutti e alla prossima (se ci sarà),

Claude :)


 

   
 
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