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Autore: smarties89    11/03/2012    3 recensioni
Una ragazza irlandese, sola, a Los Angeles, per tentare la carriera di giornalista...ma cosa accadrà quando scoprirà di avere dei vicini di casa molto, ma molto particolari?!?!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BECKY

 Dopo aver svaligiato il supermercato e aver impiegato un'ora buona per sistemare tutto nel mio mini appartamento, cominciai a pensare alla serata che mi aspettava: sarei andata a cena da tre ragazzi, tre sconosciuti, che per quanto ne sapevo potevano essere dei killer che mi avrebbero potuto uccidere, fare a pezzetti e nascondermi nel congelatore!

Però c'era stato qualcosa che mi aveva fatto capire che erano delle brave persone...forse un po' pazze, ma comunque innocue.

Cominciai a scervellarmi per decidere cosa indossare per quella cena: non volevo strafare, del resto mi sarei recata nella loro casa che distava circa due metri dalla mia, ma allo stesso tempo volevo fare colpo. In particolare su quel tipo tutto riccioli...quel Slash...che poi, ma che razza di nome è Slash?

Alla fine optai per un gonnellina di jeans, una maglietta rossa e le converse dello stesso colore; alle 8 in punto suonai il campanello e mi venne ad aprire un tipo mai visto con i capelli rossi e una bandana azzurra in testa.

 

Scommetto che tu sei la nuova vicina di casa!Avevano ragione gli altri...niente male davvero!”

 

Dopo essere diventata di ogni colore, balbettai: “Ehm...sì, sono Becky, la nuova vicina”.

 

E io sono Axl, bellezza, piacere di conoscerti.”

 

Ehi ehi ehi, pel di carota, vedi di tenere l'uccello nei pantaloni perchè non è decisamente roba per te questa!! Ciao dolcezza” disse Slash, dandomi un bacio sulla guancia “Non fare caso a questo megalomane! E' convinto di essere il più figo del mondo e che ogni ragazza gli debba cadere ai piedi!”

 

Io mi limitai a sorridere timidamente, lanciando una nuova occhiata al rosso: e come dargli torto? Che fosse figo da star male non c'erano dubbi...con quei pantaloni di pelle che lasciavano poco all'immaginazione e che gli fasciavano il sedere in un modo strepitoso...e che sedere...“Ma che vado a pensare???Stupida che non sono altro!”

 

Dai ragazzi, basta che me la scioccate! Certo che arrivare a Los Angeles e scoprire subito che ha voi come vicini di casa è davvero un bel trauma!” disse una ragazza carina, con un caschetto marrone e un gran sorriso. “Piacere honey, sono Adriana, la ragazza di Steven!”

 

Piacere, sono Becky!” risposi sorridendole a mia volta: mi ispirava fiducia quella ragazza.

 

Mi venne presentato un altro ragazzo, Izzy, un tipo piuttosto taciturno e pacato.

Mentre aspettavamo che Duff, con un bellissimo grembiulino giallo a fiorellini, preparasse la cena, cominciai a parlare con i ragazzi del perchè mi trovassi a Los Angeles. Gli raccontai del mio stage e del fatto che fossi in cerca di un lavoro.

 

Ehi, nel locale dove lavoro io, il Rainbow, stanno cercando una cameriera! Domani vieni con me al lavoro che ti metto una buona parola con il capo!” mi disse Adriana facendomi l'occhiolino.

 

La ringraziai molto: ero stata davvero fortunata! Ora dovevo solo sperare nella bontà del padrone del locale.

Dopo una cena a base di pasta decisamente disgustosa (Duff in cucina proprio non ci sapeva fare), i ragazzi si misero a raccontarmi della loro band: i Guns n' Roses.

 

Sai, siamo piuttosto conosciuti qui in giro! Suoniamo spesso in un locale o nell'altro e riscuotiamo sempre un grande successo..ovviamente grazie a un cantante come me!” disse Axl, modesto come suo solito.

 

Ma stai zitto, pel di carota, che se non ci fossimo noi che ti accompagniamo con la musica sembreresti un ubriaco da strapazzo che canta in un vicolo puzzolente!” gli rispose Slash.

 

A proposito di ubriachi da strapazzo...le birre sono finite!” uscì dal nulla Duff.

 

Eh sì, sono finite man, ora dovremo passare al buon vecchio zio Jack!” per la prima volta nella serata, Izzy prese la parola con questa perla di saggezza.

 

Dopo poco, erano tutti piuttosto brilli, me compresa; Steven cominciò a darci dentro con Adriana sul divano, incurante delle altre persone che erano lì.

Izzy e Duff si stavano fumando beatamente una canna, e io continuavo a ridere per tutte le sciocchezze che dicevano Slash e Axl.

A un certo punto, vidi solo Duff che si alzava per andare verso il telefono e parlare con qualcuno; dopo circa mezz'ora, si presentarono alla porta tre ragazze. O meglio dire, tre fotomodelle, che mi fecero sentire una vera schifezza. Le tre si lanciarono subito su Izzy, Duff e Slash, che andarono a rintanarsi nelle varie stanze della casa.

 

Forse...forse è meglio che vada...” dissi ad Axl.

 

Ok, ti accompagno a casa.”

 

Axl, abito dall'altra parte del pianerottolo!” risposi ridendo.

 

Beh, metti che appena esci sbuca un killer dalla scale?” Mica voglio averti sulla coscienza!”

Va bene va bene, mio salvatore andiamo!”

 

Uscimmo dall'appartamento e andammo nel mio; senza sapere bene il perchè, forse l'alcool o chissà quale momento di follia, lo invitai ad entrare.

Mi buttai sul divano, cominciando a sentirmi poco bene a causa di ciò che avevo bevuto; Axl se ne accorse e si sedette vicino a me, abbracciandomi dolcemente.

Dopo un attimo, sentii le sue labbra sulle mie: avevano un buon sapore, di fumo, di whisky e chissà che altro; senza pensarci troppo risposi al bacio schiudendo le labbra e lasciando che la sua lingua cominciasse a giocare con la mia.

Dopo un attimo mi trovai distesa sotto di lui, che aveva cominciato a spogliarmi continuando a baciarmi e lasciando sulla mia pelle tracce bollenti delle sue mani, che scorrevano abili sul mio corpo.

Non sono mai stata una ragazza facile, una che andava con un ragazzo che manco conosceva solo così, per sfizio; ma quella sera lo feci.

Non lo fermai, non mi fermai e ci ritrovammo a fare sesso tutta la notte; fino a che, verso le 4 del mattino, non ci addormentammo distrutti sul mio divano. 

  
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