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Autore: La Chiave di Do    12/03/2012    4 recensioni
Il cielo era un’esplosione boreale. Grigiazzurro come acquamarina di notte, ma ferito da larghi solchi brillanti, di un rosa intenso, quasi fluorescente, fiammate; e i due colori si fondevano talvolta in un amplesso violetto.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Turner, Nuovo personaggio
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Out of nowhere.'
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It's like you're trying to get to heaven in a hurry,
[...]
it might not hurt now but it's going to hurt soon.




*


“Sarebbe il metodo piu’ rapido per arrivarci, hai ragione.”

La ragazza si volto’ improvvisamente per capire chi avesse parlato.

Era convinta di essere sola, sul tetto di quel mondo che avrebbe voluto vedere capitolare da un momento all’altro, padrona della propria vita fragile: sarebbe caduta lei, e tutto quello schifo l’avrebbe seguita nel buio.

Si aspettava alle sue spalle un vecchio moralista, pronto a porgerle una mano per salvarla, ma non lo trovo’.

Al suo posto c’era un ragazzo.

Sulla ventina, non alto, non bello, troppo magro, i boccoli scuri gli ricadevano sulle spalle e sulla fronte coprendogli gli occhi.

Aveva un sorriso indecifrabile, come la gioconda, ma innegabilmente piu’ affascinante.

“Chi sei?” gli chiese con un tono piu’ disperato che intimidatorio.

Il ragazzo non rispose, le si avvicino’ con le mani in tasca.

“Non ti avvicinare!” gli intimo’.

Ma quello non si fermo’.

Sali’ sul parapetto accanto a lei stringendosi nel maglione troppo largo, lasciando che il vento gli portasse via i capelli dalla fronte, scoprendogli due grandi occhi neri, tondi, le ciglia cosi’ folte e scure da farli sembrare femminili.

“E’ bellissimo” disse con quella voce calda e un po’ roca “ci credo che vuoi andarci”.

Sorrideva, il piccolo stronzo, contro vento.

“Cos’è bellissimo?” ribattè lei asciugandosi le lacrime “Se sono qui è proprio perché non vedo proprio niente di bello in tutto questo!” gridava, ma non se ne rendeva conto.

Lui apri’ gli occhi e tiro’ fuori una mano di tasca; punto’ l’indice contro il cielo in fiamme.

“Guarda!” le ordino’.

Guardarono, insieme.

Il cielo era un’esplosione boreale. Grigiazzurro come acquamarina di notte, ma ferito da larghi solchi brillanti, di un rosa intenso, quasi fluorescente, fiammate; e i due colori si fondevano talvolta in un amplesso violetto.

Il ragazzo abbasso’ il braccio e si sedette sul muricciolo, dondolando le gambe nel vuoto.

Lei senza un motivo preciso si sedette al suo fianco e insieme guardarono in basso: la città sembrava il mondo intero e come il mondo non brillava di luce propria, ma rifletteva l’arancio delle nuvole agonizzanti.

“Trenta metri non bastano per morire” le disse.

“Ne bastano meno” ribatté lei memore di lunghe ricerche al riguardo.

Il ragazzo ride, e aveva una risata dolce e stupida.

“Non per morire abbastanza”.

Lei non capi’.

“O sei morto o non lo sei, che significa non abbastanza?”

Per la prima volta quegli occhi enormi incrociarono i suoi, brillando di viola nel riflesso del tramonto.

“Puo’ non fare male, sul momento” sussurro’ piu’ con gli occhi che con le parole “ma farà male presto.”

Di nuovo il ragazzo si alzo’ in piedi e getto’ indietro la testa in un lungo sospiro; le porse una mano per farla rialzare al suo fianco.

La strinse, come se capisse di cosa avesse realmente bisogno.

“C’è un modo piu’ facile” le disse con un piede già nel vuoto.

“Quale?”

Le labbra del ragazzo s’infransero sulle sue senza dolcezza, senza sensualità; era delicato, era violento, come uno schianto.

Solo allora la ragazza mori’, senza paura.

*
 

          La Chiave di Do.

Non so, di preciso, che cosa sia. E' uscita da sola mentra guardavo il tramonto.
Ho avuto paura fin dal primo momento,  scrivendola,  perchè sapevo di stare parlando di me stessa, e di un Alex
che inrealtà altri non è che la persona che Alex sta a rappresentare per me. Una persona che mi ha salvato la vita,
realmente. E che poi ha iniziato ad uccidermi,  nel piu' dolce del modi.  O meglio, questa è l'unica spiegazione che
ho trovato a tutto cio'.  E vi prego, ascoltate questa,   leggendo o rileggendo,  è cosi' dolce e triste da mitigare un po'
di tutto questo strazio: http://www.youtube.com/watch?v=tWQfYSrehc4

   
 
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