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Autore: MellyV    13/03/2012    7 recensioni
Raccolta Vegeta/Bulma.
Momenti di vita quotidiana.
[...]
Cap. 6 - Luce tra le tenebre.
Cap. 7 - Inutili chiacchiere.
Cap. 8 - Gli occhi suoi.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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.Vegeta
&Bulma.

Slice of Life

 Momenti di vita quotidiana }
                                          








Cap.4

Strana forma di gelosia.

Vegeta era un tipo che se ne stava in disparte.
Chiuso nel suo guscio di superiorità ed orgoglio, osservava con indifferenza e freddo distacco gli eventi e quella infima vita terrestre che gli scorrevano davanti agli occhi, giudicando la gente e le loro azioni assolutamente patetici.
Egli ricordava a se stesso che era un fiero Saiyan, e non solo; lui era il sovrano di un popolo orgoglioso ed estranea a simili comportamenti, troppo ridicoli e stupidi da poter considerare degni di nota, non in grado di poter essere all'altezza del proprio rango.
Ed infatti egli cercava sempre di passare il meno tempo possibile in quella casa, con quella famiglia troppo strana e fin troppo assillante per i suoi gusti.
Non si interresava di nulla; le uniche sue necessità erano quelle di poter continuare a fare un allenamento come si deve nella camera gravitazionale, e di trovare un pasto caldo in grado di ripristinargli le energie esaurite.
Il resto erano tutte schiocchezze.
Avrebbe voluto vivere con questo pensiero ancora per un pò, ma l'influenza dei terrestri l'aveva contagiato col tempo, ed egli non aveva nemmeno avvertito che la sua persona, o quanto meno il suo carattere, stava lentamente cambiando.
Certo, rimaneva sempre quella persona distaccata e fredda, rude negli atteggiamenti ed ancora fedele a quello ostinato orgoglio che lo caratterizzava, ma adesso le sue preoccupazioni non si limitavano solo ad avere un buon allenamento, a diventare più forte di Goku o a pretendere il dovuto rispetto che la sua persona meritava ma che quegli insulsi terrestri non gli mostravano, alimentando in lui la crescente voglia di farli fuori, un giorno, una volta per tutte.
La sua irascibilità s'era un pò placata, solo questo.
Ma erano trascorsi ormai parecchi anni da quando aveva messo piede per la prima volta su quel pianeta, ora era inutile ostinarsi a disprezzare qualcunque cosa non lo riguardasse in prima persona.
E col passare del tempo aveva capito che la sua attenzione, nel corso degli anni trascorsi sulla Terra, non era stata del tutto immune a ciò che gli era passato davanti agli occhi; la sua attenzione era stata sopratutto catturata da quella scienziata con la quale aveva deciso, tacitamente nel suo interno, di condividere l'esistenza.
Vegeta si ritrovò a pensarlo quando, comodamente seduto sul divano in salotto, l'aveva vista rientrare dopo un pomeriggio intero trascorso a fare compere sfrenate, come solo lei sapeva fare.
Aveva subito notato la nuova acconciatura dei suoi capelli, sempre in continua trasformazione, mai la stessa per più di un paio di mesi; fino al pomeriggio di quello stesso giorno li portava lisci e più lunghi dell'abitudinario taglio corto, che le era cresciuto nel corso del tempo, mentre ora li aveva mossi e voluminosi, con alcune ciocche lasciate libere che le incorniciavano il viso perfettamente ovale.
Al Saiyan quei capelli così lunghi non gli erano mai piaciuti; li aveva sempre considerati maledettamente ingombranti e noiosi. 
Ma Bulma questo non lo sapeva.
Dopo aver contato con lo sguardo le numerevoli buste di ogni grandezza contenenti indumenti o accessori delle migliori marche d'abbigliamento in circolazione, seguì silenziosamente ogni movimento della donna; notò come chiuse la porta con un piede calzante un tacco vertiginosamente alto, i movimenti goffi limitati dall'intralcio di quelle buste che la imprigionavano, e il successivo sbuffo che tesimoniò la fatica delle sue azioni.
Con difficoltà arrivò al divano, posando su di esso le buste pesanti e guardandolo poi di sottecchi.
- Grazie per l'aiuto, comunque. - ironizzò sfinita e infastidita, dirigendosi successivamente in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e placare la tortura che la gola secca le procurava.
Vegeta spostò lo sguardo sulle buste sparpagliate di fianco a lui, inarcando un sopracciglio nel momento in cui si rese effettivamente conto di quanta roba avesse acquistato.
Con disinvoltura frugò in una di esse, estraendo con le dita un reggiseno in pizzo bianco e il successivo cartellino con sopra scritto l'elevato prezzo che Bulma aveva pagato senza curarsene.
- A che ti serve tanta roba? Sono cose inutili. - concluse poi, gettando l'intimo nella sua busta rosa.
Sentì Bulma deglutire frettolosamente, e il successivo rumore tonfo del bicchiere posto all'interno del lavabo.
- Che ti importa? Lasciami comprare quel che voglio. - rispose infine, ritornando in salotto e non degnandolo di uno sguardo.
Appoggiata al braccio del divano, sfilò le costose scarpe dai piedi e calzò le comode pantofole lasciate, prima di uscire, vicino al camino.
Si interessò dunque ai suoi acquisti; Vegeta rimase ad osservarla mentre sistemava il casino che aveva creato, ammirando le cose che aveva acquistato e frugando nelle buste tutta eccitata, cosa alla quale egli rispose facendo roteare gli occhi visibilmente infastidito da quel comportamento ridicolarmente infantile.
Bulma avvertì le reazioni negative del Saiyan, ma non diede loro troppo peso; con entusiasmo tirò fuori da una nera ed elegante busta un meraviglisoo vestito rosso, dal corpetto a cuore ricamato in finiture di color oro, il tutto impreziosito dal tessuto in seta foderata, ammirandolo e rigirandoselo tra le mani con un sorriso soddisfatto sulle labbra rosse.
Vegeta la guardò sovrapporre l'abito al proprio corpo, facendolo ben aderire alle forme prosperose che possedeva, lisciando la gonna con la mano ed assumendo successivamente una posa fotografica.
Il Saiyan aggrottò la fronte nel momento in cui constatò con gli occhi di quanto l'abito fosse spaventosamente corto; lo immaginò indosso alla donna lasciarle le lunghe gambe scoperte, e il solo pensiero lo infastidì profondamente.
- Dove vuoi andare con quel coso? - le domandò schietto e frettoloso, con in mente ancora l'immagine della scienziata avvinghiata in quel minuscolo abito, visione che alimentò in lui un forte disagio.
Bulma alzò gli occhi nel momento in cui sentì la voce dell'uomo, catturando nel suo timbro un accenno di impazienza e disappunto.
- L'ho preso perchè mi piaceva, non devo indossarlo per un evento in particolare. - rispose calma, allontanando il costoso abito dal proprio corpo e riposandolo accuratamente nella rispettiva busta nera.
Vegeta sbuffò sonoramente e volse la testa di lato, corrugando la fronte e fissando un qualsiasi punto immaginario in grado di poterlo distrarre dalla visione mentale della donna con indosso quel vestito troppo succinto.
L'azione non passò inosservata a Bulma, che prese confusa ad osservare l'uomo; appoggiò una mano sul fianco, ed inarcò un sopracciglio con fare interrogatorio, fissandolo con insistenza e cercando di captare i suoi pensieri.
Successivamente osservò la grande busta nera davanti a sè, ed un pensiero azzardato le attraversò fugacemente la testa; sorrise maliziosamente, sistemandosi poi dietro l'orecchio un ciuffo ribelle scivolato sul viso, senza distrarre gli occhi cerulei dall'immagine dell'uomo comodamente seduto sul divano davanti a lei.
- Perchè lo vuoi sapere? - domandò, senza abbandonare quella posa arrogante e sicura di sè che Vegeta odiava tanto, perchè nascondeva chissà quali contorti pensieri e supposizioni, e lasciava trapelare quella fastidiosa aria di sfida che lo irritava profondamente.
Il Saiyan le riservò un occhiata torva ed infastidita; meditò per un istante su cosa risponderle, prendendosi la dovuta calma che necessitava per evitare di dirle qualcosa che potesse andare oltre i limiti di una conversazione normale.
Poi il precedente pensiero della donna con indosso quel vestito miseramente corto si rifece vivo nella sua mente, ed egli automaticamente gettò un occhiata alla busta nera che aveva di fianco, meditando sul fatto che magari avesse potuto incenerirlo seduta stante ed evitare tante inutili complicazioni, ma il successivo pensiero inerente al fatto che Bulma gli avrebbe evitato di dormire nello stesso letto per chissà quanto tempo riuscì a calmarlo ed a scartare questa opzione.
Ricambiò dunque alla donna lo stesso sguardo intriso di sfida, aggrottando la fronte e irrigidendo la mascella.
- Scordati di indossarlo. -
Nonostante avesse previsto il motivo di quel comportamento inusuale, Bulma sgranò gli occhì per un attimo visibilmente sorpresa e colpita dalla schiettezza con la quale il Saiyan le aveva rivolto quelle parole.
Lo vide corrugare le sopracciglia ed increspare le labbra, assumendo un'espressione decisa e, lei lo sapeva bene, non avrebbe potuto contrastarlo in nessuna maniera.
La superiorità dell'uomo e la sua autorità si fece palpabile nell'aria, e Bulma dovette sottostare alla sua decisione, perchè sapeva che non avrebbe potuto fargli cambiare idea.
Ma siccome amava questo lato nascosto dell'uomo, che nonostante usasse atteggiamenti e modi non adeguati riusciva comunque a mostrarle interesse nei suoi confronti a modo suo, Bulma sentì la naturale necessità di stuzzicarlo al fine di trarne una piccola rivincita personale.
Incrociò dunque le braccia al petto, ghignando maliziosamente.
- Sarai mica geloso? - sbottò poi furbamente, osservando la reazione stupita dell'uomo, che non appena aveva udito quelle parole azzardate s'era alzato frettolosamente dal divano con l'intento di abbandonare quanto prima il soggiorno, in modo da potersi dileguare da quella situazione fin troppo ridicola per i suoi gusti.
Ed egli non voleva assolutamente apparire ridicolo.
- Allora sei geloso! -
I suoi passi impazienti vennero interrotti dalla voce stridula di Bulma, che aveva cominciato a sghignazzare soddisfatta della sua ripicca.
Vegeta si voltò stringendo i pungni, mentre una vena cominciò a pulsargli freneticamente sulla fronte ampia.
- Ci tieni alla tua pelle? - sbottò quindi infastidito, contenendosi nel tono, che però apparve fin troppo nervoso, e nell'atteggiamento, reprimendo con forza tutta la sua crescente ira.
Ma quando suo malgrado vide che le sue parole minacciose non avevano minimamente sfiorato il buon senso di Bulma, che continuava splendidamente a sghignazzare coon gli occhi lucidi e le gote rosse, constatò che quella donna un giorno l'avrebbe fatto diventare pazzo, se già non lo era.
- E comunque rifatti i capelli corti, che stavi meglio! - sbottò infine, abbandonando il soggiorno a gran passi e rosso di rabbia contenuta, mentre sul viso rilassato di Bulma andava allargandosi un sorriso sereno.
















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Quarto capitolo inserito.
Ho qualche dubbio riguardo questa one-shot, perchè avendo trattato di una forma strana di gelosia risulta difficile cercare di rendere immutato il carattere freddo di Vegeta .
Quindi spero vivamente di non essere caduta nell'OOC, perchè io odio l'OOC.
Ma a parte questo, è piaciuto il capitolo? 
Spero di sfornarne uno nuovo in tempi  brevi; la scuola mi sta letteralmente ammazzando.
Detto questo, alla prossima!
MellyVegeta.

 
  
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