Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: hale    14/03/2012    2 recensioni
Mi ha chiesto perdono.
Io gli ho risposto che avvolte le scuse non guariscono le ferite.
La storia è stata modificata, leggerla qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1421627
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo due
You're Insecure

You don't know you're beautiful
If only you saw what I can see
You'll understand why I want you so desperately
Right now I'm looking at you and I can't believe
You don't know you're beautiful
That's what makes you beautiful 


Image and video hosting by TinyPic
Julie's Chapter.

"Harry, fai vedere tu la casa alla ragazza. Io ora devo andare." Disse Susanne al figlio per poi scomparire dietro la porta di casa. 
Ero sola, con quella bellezza indescrivibile. 
L'imbarazzo aveva preso il sopravvento. 
"Piacere, mi chiamo Harry." Mi porse la mano il riccio. 
"Piacere, Julie." Gliela strinsi, fortunatamente quella stessa mano non era sudata a causa dell’agitazione.
Fece un sorriso, giusto per sdrammatizzare. A stento ricambiai. 
Ci incamminammo e mi fece visitare, stanza per stanza, tutta la casa.
L'ingresso era immenso. Era un'enorme atrio, entrati in casa ti ritrovavi 10mq di spazio e davanti a ciò delle ampie scale che portavano al piano superiore. 
A destra si trovava l'ingresso della cucina e la sala da pranzo. A sinistra il salone e il primo bagno. 
Al piano superiore si trovavano tre stanze per gli ospiti, la stanza dei genitori di Harry con bagno, il secondo bagno e due stanza particolari. Una di esse era piena di strumenti musicali e libri di musica mentre l'altra conteneva giochi e intrattenimenti. 
Mi innamorati dell'ultimo piano. Terminate le scale ti ritrovavi in un corridoio, a sinistra potevo raggiungere la stanza di Harry ed a destra la mia camera. 
"La mia camera è in fondo al corridoio, per qualsiasi cosa puoi chiedere a me." Disse Harry, indicando con il dito la porta della sua camera.
Per galanteria ringraziai. Percorremmo il resto del corridoio, giungendo l’altra stanza.
"E.. Questa è la tua stanza." Ribatté il ragazzo, aprendo la porta di fronte a noi. 
Rimani si a bocca aperta, quella stanza era enorme. Vidi già tutte le mie valigie poggiate sul pavimento, tranne una lasciata stranamente fuori dalla stanza. 
Feci per prenderla ma Harry mi precedette.
"Ci penso io." Sorrise. "Ora ti lascio sistemare le tue cose." Detto ciò, chiuse la porta e scomparve dietro di essa.
Rimasi per una manciata di secondi appoggiata alla porta per osservare ogni angolo della stanza. Era molto illuminata grazie alla porta finestra che conduceva ad una terrazza la quale si affacciava sulla campagna.
Non vidi armadi nella camera, vidi una porta scorrevole con sopra un biglietto. In esso c'era scritto: "Questo è un piccolo regalo per la nuova arrivata. Susanne." Aprii la porta scorrevole e oltre essa trovai una vera e propria cabina armadio. Avrei potuto urlare, dalla gioia, ma non volevo risultare pazza il primo giorno in questa nuova casa, o castello.
Dopo quasi tre ore di sistemare la mia nuova dimora potevo dire di aver concluso il mio lavoro, quasi.
Sentii bussare alla mia porta.
"Signorina, la cena è pronta." Mi sorrise la domestica.
Rimasi un po' perplessa, ma dopo ringraziai.
Di solito ero abituata agli urli di mia madre quando mi dovevano avvisare di un pasto pronto. Posai una foto assieme a mia madre sul comodino accanto al letto. La osservai e sorrisi malinconica per poi uscire dalla stanza e raggiungere la famiglia Styles per la cena.
Mi sedetti a tavola e salutai i genitori di Harry.
Successivamente quest'ultimo si sedette di fronte a me. 
Avevo il suo sguardo addosso, una sensazione piacevole ma mi attribuiva una certa tensione.
"Hai spiegato a Julie come si chiude la porta finestra?" Chiede il signor Styles al figlio.
"Dopo cena lo faccio." Rispose lui dopo averci pensato bene.
Bene, dovrà entrare nella mia stanza e vedere tutte le mie cose, pensai.
Finito di mangiare portai il mio piatto in cucina ed aiutai la domestica, io sono contraria a troppa schiavitù. 
"Ti faccio vedere come si chiude la serratura." Sentii quella voce profonda alle mie spalle. Mi voltai e mi ritrovai Harry che mi attendeva. Ci dirigemmo nella mia stanza.
"Dopo ciò, chiudi questa, giri la chiave due volte e la lasci in orizzontale. E' raro che i ladri entrino ma non si sa mai, mia madre è molto protettiva." Disse Harry.
Annuii con la testa. 
"Ah ti informo che mia madre ogni santo Sabato fa una cerimonia in casa." Mi informò, non contento della cosa.
"Ma domani è sabato, che cerimonie sono?" Chiesi.
"Nulla di che, amici dei miei genitori e i loro figli vengono qua e.. Sprecano un pomeriggio." Rispose gesticolando con una mano con una smorfia in viso.
"Ah capito. Ed io sono invitata?" Continuai, al quanto in imbarazzo.
"Certo, vivi qui, sei più che invitata." Sorrise. "Vestiti più elegante che puoi, mia madre ci tiene." Mi avvisò poi.
Feci cenno di sì con la testa.
Lui si grattò la testa: "Bene.. Ora ti lascio riposare, sarai stanca."
"Sì.. Abbastanza." Confessai io, scostandomi i capelli, attirando lo sguardo di Harry.
"A domani, buona notte." Mi sorrise.
"Buona notte." Ricambiai.
Uscì e chiuse la porta.
Lo fissai finché non lo vidi più. 

 


Spalsh.
Ecco il secondo capitolo, premetto che non mi aspettavo delle recensioni.
Grazie mille, spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento.
E' un po' corto, rimedierò nel prossimo se ci riesco c:
Seguitemi su Twitter @AnotherHoran
Un bacio, Ale.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: hale