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Autore: Danielle Petite    15/03/2012    2 recensioni
[EDITATA NEL 2021]
Sarah Moreau, una francesina metamorfomagus, affronta il suo sesto anno in una scuola nuova, completamente diversa dalla sua in Francia. Gli stendardi nella nuova scuola recitavano "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts" . Cosa si prospettava per lei oltre quelle mura? Il mondo magico stava per affrontare una nuova sfida di sopravvivenza ora che l'Oscuro Signore si era mostrato. Sarah sperava di essere al sicuro in quel nuovo posto...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
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Capitolo 2 - Prima Lezione

La Sala Grande era una sala enorme con 4 lunghi tavoli per le 4 casate più quello per i professori ed il Preside ed il soffitto era altissimo e per di più incantato. Sembrava di stare all'aperto perché rifletteva il cielo ed in quel momento era leggermente nuvoloso. A mezz'aria fluttuavano delle candele rendendo l'atmosfera ancora più magica. Dopo lo smistamento del primo anno, lungo i quattro tavoli al centro della sala gli studenti mangiavano e chiacchieravano generando un mormorio leggermente fastidioso.
Sarah stava addentando una coscetta di pollo quando vide entrare un ragazzo che si copriva il naso con un fazzoletto ricoperto di sangue. Quasi tutti, in sincrono, si voltarono verso il nuovo arrivato «E' Harry Potter!» ma non era solo, dietro di lui trotterellava Luna Lovegood. Harry andò a sedersi al tavolo dei Grifondoro accanto ad un ragazzo con i capelli rossi, Luna invece andò verso di lei.
«Ma dove sei stata? Eri dietro di me poi non ti ho vista più…» disse Sarah non appena Luna fu a portata d'orecchio.
«Oh, ero andata a controllare una cosa ed ho trovato Harry per terra con il naso rotto.» rispose Luna contemplando il banchetto «Poverino è sempre ricoperto di sangue…che fame!» cominciò a mangiare.
Sarah scrollò le spalle e continuò a mangiare e a chiacchierare con i compagni che le erano seduti di fianco, affascinati dai suoi poteri. A quanto le avevano detto era l'unica metamorfomagus di Hogwarts e in effetti si sentì molto osservata.
«Noi a Beauxbatons abbiamo una sala molto più grande di questa ma non mangiamo tutti insieme» spiegava ai compagni «I tavoli sono piccoli e circolari con sei posti, inoltre le tavole non si riempiono da sole ma veniamo servite da uno staff composto perlopiù da ragazzi» a questa affermazione le ragazze intonarono un «uuuuh!».
Alle sue spalle Sarah sentì qualcuno che le fece il verso imitando il suo accento. Si voltò e vide che era un ragazzo Serpeverde con dei capelli biondi da sembrare quasi bianchi. Aveva uno sguardo di ghiaccio e fece un ghigno maligno quando si accorse che Sarah lo aveva visto. Già aveva capito che quello lì era il bullo della scuola.
Fece per replicare ma fu interrotta «Dai Sarah, non gli dar retta, è solo uno sbruffone!» disse Alan, un ragazzo molto magro dai capelli castani con occhi a mandorla.
«Sbruffone a chi?» Il ragazzo Serpeverde si alzò e scattò verso di lui. Alan sobbalzò e tirò fuori la bacchetta per difendersi ma il ragazzo biondo non tirò fuori la sua.
«Non prendi la tua bacchetta?» disse Alan speranzoso.
«No, non ne ho bisogno.» rispose l'altro ghignando di nuovo. In un secondo alle sue spalle sembrò materializzarsi un uomo vestito completamente di nero con un naso adunco ed i capelli unticci che gli incorniciavano il viso.
«Sei fortunato che è il primo giorno e non posso togliere punti, ma non pensare che non ti terrò d'occhio alle mie lezioni. Malfoy torna al tuo posto.» Il ragazzo biondo guardò Alan sorridendo sotto i baffi e tornò a sedersi.
Alan si fece tutto rosso e cercò di farsi piccolo piccolo seduto al suo posto «Scusate ragazzi» disse con voce tremante.
«Tranquillo Alan, sappiamo che sei stato ingannato!» esclamò Sarah furiosa. I suoi capelli diventarono rosso intenso catturando gli sguardi di tutti.
«Sarah i tuoi capelli…» disse Luna sottovoce.
«Non mi importa!» guardò il ragazzo biondo con uno sguardo sprezzante «Come si chiama quello?» Lui la stava osservando, come tutti del resto. Decise di calmarsi, in fondo era il primo giorno non era il caso di mettersi ancora di più in mostra.
Fece un respiro profondo quando Luna le rispose «Draco Malfoy» 

La mattina successiva Alan, Sarah e Luna fecero colazione in tutta fretta perché avevano perso tempo a cercare i libri di Luna che le erano stati nascosti da qualcuno. Il loro orario prevedeva la mattina trasfigurazione con la Mc Granitt e incantesimi con Vitius mentre il pomeriggio due ore di difesa contro le arti oscure con Piton. 
«Ma uffa! Oggi dobbiamo rivederlo già!» disse Alan scoraggiato dopo aver saputo delle lezioni del pomeriggio.
Si avviarono verso l'aula di trasfigurazione e scoprirono di dover dividere l'aula con i Grifondoro. Sarah e gli altri presero posto in prima fila perchè stranamente era vuota, tutti avevano occupato solo i banchi in fondo.
«Su avanti, venite avanti!» la porta alle sue spalle si aprì ed entrò la Professoressa McGranitt. «Oh, a quanto pare non avete avvisato la nuova arrivata che trasformo in fenicotteri quelli dei primi banchi» disse facendo l'occhiolino a Sarah.
«Non fate gli sciocchi e venite avanti!» ordinò. Adorava già quella donna.
Un paio di ragazzi si fecero coraggio e si sedettero accanto a loro. Vicino a Sarah si sedette una ragazza Grifondoro dai capelli arruffati e dall'aria saccente «Piacere, io sono Hermione Granger, tu devi essere quella nuova venuta da Beauxbatons...»
«Si, esatto. Sono io» le voci erano già arrivate a tutti «Sarah Moreau, piacere» si strinsero la mano.
«Bene ragazzi, benvenuti al sesto anno. Quest'anno vi saranno insegnati gli incantesimi non verbali, sapete tutti cosa sono vero?» un coro di «Siii» si levò dall'aula.
Sarah non potè fare a meno di sbuffare, ma per fortuna nessuno la vide. A Beauxbatons le erano stati insegnati gli incantesimi non verbali già dal 4 anno.
«Gli incantesimi possono anche essere lanciati senza l'utilizzo della voce, l’effetto che si ha con gli incantesimi non verbali è il medesimo di quello ottenuto con quelli verbali ma, si ha il vantaggio di cogliere l’avversario di sorpresa, poiché, non potendo udire la formula, non ha sentore di quale magia si sta per praticare. La formula è enunciata in entrambi i casi, ma nel primo, viene pronunciata ad alta voce dopo essere stata pensata, nel secondo le labbra non fanno alcun movimento, è direttamente la mente a muovere i fili dello spazio e del tempo per sprigionare la magia. Ovviamente, per scagliare gli incantesimi non verbali la concentrazione deve essere superiore e, di conseguenza, anche l’abilità del mago. La maggior complessità degli incantesimi non verbali è provata sia dal fatto che solo maghi potenti ed esperti ne fanno uso abitualmente sia dal fatto che questa tecnica raffinata è insegnata alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts a partire dal sesto anno»
La professoressa Mcgranitt si prese una pausa per vedere l'effetto delle sue parole sugli studenti. «Chi vuole essere il primo a provare?»
Una sola mano si alzò, quella della ragazza seduta accanto a Sarah. «Bene Signorina Granger venga vicino alla cattedra».
La ragazza si alzò «Bene, voglio che faccia volare questa piuma….la formula la conosce vero? Vingardium Leviosa. Faccia lo stesso gesto che fa normalmente solo che non deve emettere una parola. Cominci si concentri.»
La Granger era tesissima le si vedeva la vena del collo gonfia e le smorfie che faceva. Sarah non potè fare a meno di ridere a quella buffa scena, anche se l'aveva vissuta anche lei un paio di anni prima.
« Signorina Moreau che ha da ridere vuole provare lei?» La professoressa l'aveva vista.
«Mi scusi professoressa mi è scappata, non capiterà più»
«Si sta rifiutando?» chiese la Mcgranitt ignorando le sue scusa.
«No professoressa» si alzò e si mise vicino la compagna Grifondoro.
«Prenda la bacchetta» ordinò la professoressa.
In quel momento realizzò che nel trambusto della mattina aveva scordato la bacchetta nel baule.
«Ehm…mi scusi l'ho scordata nel dormitorio» a queste parole la classe cominciò a ridere a crepapelle.
«Non siamo qui per scherzare signorina Moreau!» Sarah aveva capito cosa stava per succedere, e non l'avrebbe permesso di nuovo. « cinque punti…»
All'improvviso zittirono tutti. Sarah fissò il suo sguardo sulla piuma. Si concentrò al massimo e disse mentalmente vingardium leviosa. Si levò lentamente fluttuando nell'aria. La professoressa la guardò stupefatta e dopo una lunga pausa disse «Cinque punti a Corvonero….».
Nessuno esultò, nessuno disse una parola Sarah aveva le orecchie rosse quasi non sentiva più. Disse l'unica cosa sensata che le venne in mente «Grazie professoressa, la prossima volta non dimenticherò più la bacchetta promesso».
La Grifondoro era seccata glielo si leggeva in faccia.
«Quando ha imparato ad usare incantesimi senza bacchetta e per di più non verbali?» chiese la professoressa.
«L'anno scorso mi sembra» ci pensò su «Si, l'anno scorso ci hanno insegnato ad usare gli incantesimi senza la bacchetta, mentre l'anno prima quelli non verbali».
«Bene! Siamo in ritardo! Ragazzi per la prossima volta voglio che tutti sappiano usare almeno un incantesimo in maniera non verbale!» la professoressa sembrò quasi offesa. Sarah immaginò che non si aspettava minimamente di essere indietro con il programma rispetto alle altre scuole
Le ragazze si sedettero di nuovo ai loro posti e la lezione continuò fino al suono della campanella.
«Brava! Sei stata fantastica!» esclamò Alan, stavolta raggiante. Le lezioni successive procedettero senza particolari complicazioni e andarono tutti a letto stanchissimi.

 
  
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