Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: londra555    17/03/2012    7 recensioni
AU nel mondo di Harry Potter. I nostri eroi alle prese con uno specchio magico. Sin dove potranno spingersi per salvare Brittany?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Santana Lopez'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Epilogo.
 
Santana si sistemava nervosamente la divisa di quidditch mentre usciva dagli spogliatoi. Aveva ancora tempo prima della partita ma non ne poteva più di vedere Puck che, in sala comune, saltava come un matto mentre Dave cercava di spiegargli che quello non era un riscaldamento adatto e soprattutto doveva risparmiare le energie per la partita.
Respirò profondamente un paio di volte cercando di concentrarsi e di pensare solo a quel dannatissimo boccino che sembrava odiarla durante le partite contro Corvonero. Svoltò l’angolo per infilarsi nel tunnel che portava direttamente al campo e ma si fermò di colpo quando vide una ragazza bionda poco distante che si guardava le scarpe. Sollevò un sopraciglio quando vide che si voltava per guardare lei e sbuffò infastidita. La stava evidentemente aspettando e, Santana, non aveva voglia di parlare con lei. Camminò a testa alta facendole un lieve cenno di saluto con la testa quando le passò al lato ma senza fermarsi, pregando, dentro di se, che la ragazza capisse il messaggio e la lasciasse in pace. Ma naturalmente non poteva avere questa fortuna.
-Dove vai? – le chiese.
-Al campo!
-Posso venire con te?
-No!
-Santana!
-Senti Quinn mi hai fatto una domanda e io ho risposto!
-Se vuoi prendere il boccino oggi dovresti calmarti! – esclamò con un sorriso la cercatrice di Corvonero.
Santana si fermò di botto e la guardò con la coda dell’occhio.
-Perché ti sembro tesa? – chiese istericamente.
-E’ incredibile! Hai ingannato uno specchio magico, sfidato tutti i divieti di Hogwarts, unito le quattro case in un’impresa disperata e adesso hai paura di me?
-Oh Fabray non so di cosa parli! Tu ti sopravvaluti! Ma esattamente cosa vuoi oggi da me? Dovresti solo pregare di riuscire a sopravvivere a questa partita perché posso assicurarti che sono disposta a manomettere i bolidi pur di vederti al suolo e Puck e Dave sono stati allenati a …
-Dave e Puck mi hanno detto che hai minacciato la loro virilità se provano anche solo a pensare di lanciarmi un bolide contro!
-Non so di cosa tu stia parlando! – borbottò Santana che aveva come regola di vita quella di negare anche l’evidenza.
Quinn sembrò voler aggiungere qualcosa ma un movimento alla fine del corridoio attirò la sua attenzione.
-Eccovi! – gridò Brittany mentre correva verso le due ragazze e le raggiungeva gettandosi al collo di entrambe contemporaneamente – Vi stavo cercando in sala Grande durante la colazione, ma c’era solo Puck che saltava.
Quinn guardò confusa Santana che sollevò le spalle e spiegò.
-Finn l’ha convinto che è un ottimo metodo di riscaldamento!
-Vi cercavo per augurarvi in bocca al lupo per la partita – continuò Brittany con un sorriso.
-Augurarci? – domandò a bocca aperta Santana incrociando le braccia infastidita.
Brittany abbracciò Quinn con forza ignorando la ragazza di Serpeverde.
-In bocca al lupo Quinn.
-Grazie, Brit.
-Brit? Non prenderti troppe confidenze con lei, per te è Brittany! – disse Santana mantenendo un tono infastidito e facendo sollevare gli occhi al cielo a entrambe le bionde davanti a se che sorrisero divertite.
-In bocca al lupo anche a te – sussurrò Brittany mentre si avvicinava alle sue labbra per posarle un lieve bacio, poi si allontanò con un sorriso e prese la sua sciarpa e la bacchetta per poi aggiungere – Guardate cosa mi ha insegnato a fare Kurt! – detto questo, dopo un rapido movimento del polso, la sua sciarpa di Tassorosso cambiò colore. Una metà era verde e argento e l’altra blu.
Quinn si mise a ridere vedendo il volto di Santana che, evidentemente, non gradiva la presenza del blu. Brittany sorrise di nuovo a entrambe e poi le salutò, dicendo che avrebbe visto la partita con tutti gli altri e che era emozionatissima. Mentre si allontanava Quinn vide con la coda dell’occhio che Santana estraeva la bacchetta e, rapidamente, colorava la sciarpa di Brittany interamente di verde e argento. Scoppiò a ridere, strappando un sorriso anche alla Serpeverde.
-In bocca al lupo per la partita, San. Cerca di stare tranquilla, non rendermi le cose troppo facili!
-Fabray, se credi di prendere il boccino ti sbagli di grosso! – le rispose questa volta con un sorriso rilassato.
-Andiamo in campo – disse solo la Corvonero mentre si voltava per percorrere l’ultima parte del corridoio.
Ma la mano di Santana si strinse intorno al suo polso facendola girare. Quinn la guardò con curiosità e spalancò la bocca per lo stupore quando questa l’abbracciò.
-Grazie Fabray.
-Per averti tranquillizzato prima della partita?
Sentì il sorriso della Serpeverde sul suo collo.
-Perché, senza di te, non l’avremmo mai salvata.   
 
 
 
-Brittany smetti di chiudere gli occhi! – urlò Kurt cercando di attirare l’attenzione della ragazza tra le urla di incoraggiamento del pubblico.
La ragazza di Tassorosso spostò appena una mano scoprendo solo l’occhio destro e borbottando qualcosa.
-Non ti sento! C’è troppo caos, sembra che ci sia tutta Hogwarts qui! – continuò Kurt mentre Blaine e Mercedes al suo fianco gridavano al rapido passaggio di Quinn e Santana che volavano fianco a fianco marcandosi per evitare che gli sfuggisse il boccino che ancora non si era fatto vedere.
-Ho detto che quei bolidi mi fanno paura! Hai visto ha quasi staccato la testa a Puck!
-No, Brit, gli ha solo sfiorato la cresta e, credimi, se gliela avesse tolta il mondo ci avrebbe guadagnato!
-Hanno visto il boccino – urlarono contemporaneamente Sam e Blaine.
-Quinn è in vantaggio! – esclamò Finn mentre si teneva alla balaustra delle tribune con forza.
-Ma si stanno dirigendo in picchiata al suolo! – gridò Brittany che aveva deciso che non avrebbe mai più visto una partita di quidditch in vita sua.
-Si, ma adesso virano, stanno seguendo la traiettoria del boccino – spiegò Tina che aveva finalmente smesso di fissare estasiata Mike che stava dando il meglio di se davanti ai tre cerchi.
-Quando virano? –urlò Brittany spaventatissima vedendo le due ragazze sempre in rotta di collisione velocissima verso il suolo e riportando le mani a coprire gli occhi, aspettando il boato che sarebbe seguito al loro schianto.
-Hanno virato! Hanno virato! E Santana ha preso vantaggio! – gridò Sam prendendo una mano di Brittany perché guardasse con i suoi stessi occhi.
-Vengono da questa parte! – esclamò Kurt mentre il boccino si dirigeva a velocità folle verso la loro zona delle tribune, seguito da vicino da Santana e Quinn che avevano un’espressione concentrata.
-Ci stanno venendo addosso! – Sugar strinse il braccio di Finn che ululò dal dolore.
-A destra! A destra! – urlò Rachel mentre si sbracciava con le mani per indicare a tutti che il boccino aveva virato improvvisamente.
Poi ci fu un boato enorme e tutte le tribune si misero in piedi. La partita era finita. Il boccino si trovava saldamente tra le mani della sua nuova proprietaria che lo sollevava in aria con un sorriso di trionfo. Poi questa si voltò verso le tribune e volò fino a quel gruppo eterogeneo che gridava e applaudiva. Saltò sulla scopa e, al volo si lasciò cadere in mezzo a loro dove venne stretta da un abbraccio comune. Si staccò a fatica per avvicinarsi a Brittany e darle un lieve bacio.
-Hai vinto, San! – esclamò questa con entusiasmo.
-Lopez! Vieni giù da li che la coppa ti aspetta! – gridò con un sorriso Quinn che si era avvicinata seguita da Mike, Puck e Dave.
Santana allungò la mano che venne stretta dalla cercatrice di Corvonero.
-Bella partita Fabray! – riafferrò la scopa e planò sul campo per sollevare la coppa al cielo.
-Adesso andiamo in sala comune a festeggiare! – urlò Puck tra gli applausi dei Serpeverde.
-Puck io vado da Brit. Ci vediamo dopo! – disse Santana.
-No, no! Scordatelo tu sei il capitano e vieni con noi! – disse con un sorriso Dave.
-Cosa? No, vado da lei e poi anche Kurt mi vorrà vedere e io…
-Hanno ragione loro! Devi venire con noi nella nostra sala comune! E’ tradizione di Hogwarts che il capitano della squadra vincitrice tenga un discorso alla sua casa! Avrai tempo per vederli dopo la festa, magari domani! – esclamò Rachel mentre Santana veniva sollevata sulle spalle di un paio di robusti Serpeverde che la portavano in trionfo. La ragazza riuscì a lanciare un’occhiata disperata al gruppo di amici che stava poco distante e che scherzava con Mike e Quinn che ancora indossavano la divisa e stringevano le scope nella mano destra. Fece appena in tempo a vedere Brittany che la salutava con la mano e le sorrideva.
 
------------------------------
 
La sala comune dei Serpeverde era una bolgia. La coppa passava di mano in mano mentre i giocatori, che sembravano essere diventati i nuovi eroi, venivano abbracciati e ricevevano pacche sulle spalle. Santana era circondata, si accorse che aveva ancora il boccino stretto nella mano e lo lasciò volare via approfittando degli ultimi residui di magia che gli restavano. Approfittò della confusione che il piccolo oggetto dorato aveva creato per sgattaiolare verso la porta, stava per uscire con un ghigno di trionfo quando fu fermata da Dave, Puck e Rachel che la guardavano in cagnesco.
-Dove stai andando? – chiesero praticamente allo stesso tempo.
Santana si vide in trappola e sollevò le braccia in segno di resa. Si doveva arrendere al fatto che non l’avrebbero fatta andar via. Si voltò lentamente.
-Vai a cambiarti e a farti una doccia! Non pensare di scappare dalla festa! – la minacciò Puck puntandole un dito contro.
La ragazza sospirò dirigendosi verso i dormitori. Se non poteva scappare tanto valeva arrendersi e godersi la festa.
L’acqua calda della doccia batteva sulla sua pelle ambrata e, Santana, chiuse gli occhi con un sorriso. Come sempre nell’ultimo periodo ricordò quella notte. Non sapeva quanto tempo fosse passato prima che arrivassero tutti gli altri che si erano riuniti, in attesa di notizie, nell’aula di trasfigurazione. In mezzo a quel caos aveva solo capito che l’urlo dello specchio si era sentito in tutto il castello ma non ebbe il tempo di preoccuparsi per le conseguenze di ciò che avevano fatto e per le spiegazioni che sarebbero state necessarie perché immediatamente dopo la stanza fu invasa dai professori e dal preside. Il professor Shuester, con uno strano pigiama giallo con sopra disegnato un tasso, aveva detto qualcosa sul fatto che alcune studentesse di Tassorosso erano corse da lui per informarlo che nel loro dormitorio era apparso dal nulla un letto in più. I momenti che seguirono furono concitati e tutti si ritrovarono nell’ufficio del preside che cercava di capire cosa fosse successo. Alla fine era stata la Sylvester a prendere in mano la situazione, dando la parola a Rachel che, nonostante la situazione, non aveva perso la sua parlantina. Fu una lunga notte e dovettero rispondere a una quantità di domande che sembrava infinita. Alla fine vennero mandati nei loro dormitori in attesa della convocazione delle loro famiglie.
Santana, come tutti, pensò che quell’iniziativa non prometteva niente di buono e che sarebbero state prese delle misure disciplinari importanti. Per questo si sorprese quando, dopo una riunione lunghissima, si ritrovò davanti sorrisi amichevoli e strette di mano di congratulazioni per il coraggio dimostrato. I signori Lopez erano raggianti e orgogliosi, Santana quasi si dimenticò di respirare quando le dissero che volevano conoscere questa ormai famosa Brittany perché doveva essere una persona splendida. Alla fine aveva annuito guardandosi intorno per cercarla ma, incredibilmente, non era da quelle parti. Provò a cercare Kurt finché Sam non gli spiegò che era rimasto nell’ufficio del preside con i suoi genitori e Brittany stessa per discutere alcune cose. Santana si riavvicinò ai signori Lopez per chiedere a loro cosa stesse succedendo ma, prima di poter aprir bocca si trovò investita da un forte abbraccio. Riprese a fatica l’equilibrio e strinse a se Brittany che rideva felice. Quando si allontanò da quella stretta le presentò i suoi genitori e sorride vedendo la bionda arrossire sino alla punta dei capelli.
Quando a loro si avvicinarono anche gli Hummel e naturalmente Kurt, Brittany si staccò da Santana per passare una mano sulle spalle del ragazzo che ricambiò la stretta con un sorriso enorme. La ragazza di Serpeverde li guardò accigliata aspettando una spiegazione. “Adesso Kurt è mio fratello” quelle erano state le esatte parole di Brittany. Ma le dovette ripetere un paio di volte prima che effettivamente Santana capisse cosa intendesse. E anche così le furono necessari diversi minuti prima di reagire abbracciandoli entrambi.
Alla fine, quando ormai tutta Hogwarts sapeva cosa fosse successo quella notte con dovizia di particolari, il preside prese una decisione che non aveva precedenti nel castello. La coppa delle case sarebbe stata assegnata a pari merito a tutte le case visto che avevano collaborato in quella che veniva considerata una vera e propria impresa magica.
Santana scosse la testa mentre usciva dalla doccia e si rivestiva in fretta. La coppa della casa era stata assegnata a tutti ma la coppa di quidditch era di Serpeverde e doveva andare a festeggiare. Anche se non aveva perso le speranze di riuscire a scappare più tardi.
Percorse il corridoio che portava nella sala comune persa nei suoi pensieri, per questo motivo non si accorse subito che qualcosa non andava per il verso giusto. Ma, più si avvicinava più si rendeva conto che mancava qualcosa. Mancavano le voci allegre e festanti dei suoi compagni di casa, il corridoio era avvolto in un silenzio irreale. Accelerò il passo con una punta di curiosità che si trasformò in un moto di preoccupazione quando entrò in una deserta sala comune. Si guardò intorno come se si aspettasse di vederli comparire dal nulla da un momento all’altro. Attraversò la porta sperando di trovare qualcuno a cui chiedere spiegazioni.
Sentì una stretta allo stomaco mentre si rendeva conto che lo strano silenzio sembrava seguirla. Hogwarts non era mai silenziosa, mai. Nemmeno durante la notte. Qualcosa andava male. Provò a mantenere la calma e cercò di non correre lungo i vari corridoi che trovava sempre deserti. Alla fine puntò decisa verso la torre di Grifondoro. Avrebbe minacciato la Signora Grassa sinché non l’avesse fatta passare e avrebbe trovato Kurt per dirgli che stava succedendo qualcosa di strano.
Quando vide apparire davanti a se le scale, trovandole deserte, si fece prendere dal panico e si lanciò di corsa trovandosi davanti al ritratto che nascondeva la sala comune di Grifondoro. Sollevò lo sguardo.
-Devo passare, non so la parola d’ordine ma …
Le parole le morirono in gola quando si accorse che la Signora Grassa non era al suo posto. Si guardò intorno spalancando gli occhi. I quadri erano tutti vuoti. Non c’era nessuno. Sentì il cuore batterle nel petto con maggior forza. Si ricordò di quello che le aveva raccontato Brittany dello specchio. Diceva che c’era Hogwarts, solo senza tempo e vuota. Santana sentì un brivido di paura che le percorreva lentamente la spina dorsale. Cos’era successo? Si trovava dentro lo specchio? Non poteva essere vero. L’avevano distrutto, Kurt l’aveva infilzato con la spada di Grifondoro. Lei l’aveva visto diventare polvere argentata. Aveva visto Brittany uscire fuori dalla luce della luna, finalmente libera. Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi. Non c’era nessun rumore nell’aria. E se tutto quello che aveva vissuto fosse un’illusione crudele dello specchio? Strinse i pugni e si lanciò di nuovo lungo quelle scale, percorse altri corridoi passando davanti ad aule vuote e silenziose. Non c’era nessuno, solo silenzio. Senza sapere come si trovò a passare davanti alla porta in legno della Sala Grande e si fermò di colpo. Sfilò lentamente la bacchetta. Li c’era qualcuno, o qualcosa. Sentiva un lieve brusio che proveniva da li dentro. Si appoggiò lentamente alla porta avvicinando l’orecchio ma non riusciva a distinguere il rumore. Chiuse gli occhi con forza per calmarsi, poi prese un profondo respiro e la spinse con forza.
Quello che successe poi si potrebbe definire come un’esplosione. Appena mise piede dentro si accorse che c’era tutta Hogwards, studenti, professori, fantasmi, tutti i personaggi dei quadri per i quali erano stai preparati delle speciali cornici che erano state appese alle pareti. Non appena la videro apparire dalla porta scoppiò un fragoroso applauso, il cielo del soffitto, che per l’occasione era una meravigliosa notte stellata, si riempì di fuochi artificiali. Santana frastornata si diresse verso una ragazza dai capelli biondi che avrebbe riconosciuto tra mille. Si accorse rapidamente che anche tutti gli altri erano seduti insieme. Fu accolta da sorrisi e saluti entusiastici.
-Cosa… - iniziò ma dovette fermarsi per schiarirsi la voce – Cosa sta succedendo?
-Festa! – urlò Puck – Hai pensato davvero che in un anno come questo avremo potuto festeggiare solo noi Serpeverde!
-Ti stavamo aspettando San! In fondo sei tu quella che ha scoperto lo specchio, unito questo gruppo eterogeneo e rischiato la vita per salvare Brittany. Ma soprattutto sei tu che hai preso il boccino oggi! – disse Quinn facendo partire un altro applauso.
Sollevarono i calici in un brindisi. Santana sentiva la mano calda di Brittany stretta nella sua e sentiva il suo cuore che si calmava. Vide con la coda dell’occhio Kurt che si avvicinava a lei con uno sguardo perplesso.
-San, stai bene? – le domandò piano.
-Cosa? Si certo che sto bene!
-Eri pallidissima quando sei entrata e stringevi la bacchetta. Eri spaventata? – domandò con un sorrisino ironico.
Santana scosse rapidamente la testa.
-Io pensavo … - si fermò spalancando gli occhi. Non poteva raccontare a Kurt che aveva temuto di essere dentro lo specchio. L’avrebbe presa in giro per il resto della sua vita. – Pensavo che sarebbe stato meglio festeggiare solo con i Serpeverde – finì con un sorrisino di sfida.
Kurt scosse la testa mantenendo il sorriso.
-Brittany! Santana dice le bugie al tuo nuovo fratello! – disse a voce alta facendo voltare la ragazza di Tassorosso e Santana deglutì visibilmente prima di lanciargli un occhiata omicida per poi voltarsi verso la bionda che la guardava delusa.
-BritBrit! Sta scherzando! Non lo farei mai, lo sai! – disse dolcemente sollevando le mani mentre cercava di colpire con un calcio Kurt che ridacchiava alle sue spalle.
Brittany la guardò con un espressione seria poi si aprì in un enorme sorriso lanciandosi tra le braccia di Santana.
-San?
-Dimmi.
-Ti amo, grazie per avermi salvata!
-Ti amo anch’io – le sussurrò mentre chiudeva gli occhi.
-E mi piacerebbe uscire con te!
Santana la guardò confusa.
-Cosa vuoi dire?
-Che Kurt mi ha spiegato che, dato che lui è il mio fratello maggiore devi chiedere il permesso a lui prima di invitarmi ad uscire!
Santana spalancò la bocca prima di voltarsi verso il ragazzo di Grifondoro che cercava di trattenersi e non scoppiare a ridere.
-Tu! Cosa le hai detto?
-Beh San, sono un fratello responsabile e devo sapere chi frequenta la mia sorellina!
-Fratello maggiore? E’ stata cinquant’anni in uno specchio! – gli disse a voce bassa in modo che la ragazza non la sentisse.
-Non cambiare argomento! Sto aspettando! – disse Kurt sollevando le spalle.
-Cosa? Non vorrai davvero che …
-Vuoi che le dica che sei poco gentile con me? – la fermò lui.
-Posso uscire con Brittany, caro, fastidioso, fratello maggiore?
-Troppo ironica! – disse lui alzando le spalle.
Santana si passò una mano sul volto e si voltò verso Brittany che la guardava in paziente attesa. Sospirò prima di rivolgersi di nuovo verso il ragazzo.
-Per piacere, mi daresti il permesso per poter portare Brittany a Hogsmeade sabato prossimo?
-Troppo falso! – Kurt cercò di non sorridere alla vista dello sguardo omicida di Santana.
-Kurt, sono totalmente innamorata di questa ragazza. Sono così innamorata che, invece di trattarti come ti meriti, sto cercando di essere gentile. Quindi adesso, visto che oltre a essere il suo nuovo fratello sei anche il mio migliore amico, potresti darmi il permesso di baciarla? Perché ti giuro che non ne posso più!
Kurt scoppiò a ridere e poi sorrise annuendo. Santana si voltò di nuovo, le mise le braccia intorno al collo e l’attirò piano a se.
-Credo di aver avuto il permesso! – le disse sulle labbra. 
 
 
 
 
 
NOTE: siamo arrivati alla fine! Grazie a voi per aver seguito la storia e felice St. Patrick’s day!!!
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: londra555