Al 64 Saint Gabriel's Road c’era una casetta adorabile, con un adorabile giardino e un’adorabile porta rosso scuro all’ingesso.
Era tutto talmente adorabile da sembrare finto..perfino in giardino sembrava surreale per quanto curato, però era vuoto. Non c’era nessuna automobile parcheggiata nel giardino di violette.
“cerchi i Jaxson?” urlò una signora cicciotta dall’altra parte della siepe, la vicina
“sì, sa per caso se sono in casa?” le urlai di rimando
“no tesoro, Mr. Jaxson sarà a comprare libri come al solito mentre sua moglie è sicuramente al negozio”
“la signora ha un negozio?”
“sì vende abbigliamento, vuoi l’indirizzo?” sorrise
“se non le è di troppo disturbo” sorrisi a mia volta
 
Rimasi circa venti minuti ferma immobile davanti al negozio della Signora Jaxson.
Rimasi ferma a fissare l’insegna pericolante grigio topo del Loge: il negozio dove avevo comprato i vestiti negli ultimi due mesi.
Quando entrai cercando di rallentare i battiti del cuore a mille Margaret mi salutò sorridende come sempre da dietro la sua abituale collana di perle.
“tesoro ciao” mi abbracciò “come stai? È un po’ che non passi a trovarmi. E’ arrivata della roba nuova e ti ho messo da parte una gonna che secondo me ti starebbe a meraviglia”
“ciao Marge” sorrisi a mia volta “in verità non sono venuta per i vestiti”
“ah no?”
“volevo farti una domanda” ansimai
“che succede piccola? Chiedi pure”
“come fai di cognome?”
“Jaxson bambina, perché?” rispose mentre sentivo le ginocchia cedere
“perché allora sei mia madre” sussurai
 
 
 
“ommiodio ancora non ci credo!” esclamò Liz
Erano passate delle settimane ormai da quando avevo conosciuto i signori Jaxson e la loro figlia di 13 anni.
Erano persone per bene che mi spiegarono come il mio improvviso arrivo li costrinse a fare una scelta della quale si pentirono subito dopo. Non ero assolutamente arrabiata con loro però, non si poteva essere arrabiata con persone così care.
Avevo subito tanti di quei scossoni emotivi in quegli ultimi due mesi, che avevo accettato l’idea di essere stata adottata. Volevo bene a mia madre, quello era anche fuori discussione, ma era morta molti anni prima e adesso un’altra donna chiedeva di poter entrare nella mia vita e farmi da madre.
“cosa?” risposi infilandomi in bocca quanti più popcorn riuscivo
“stasera trasmettono in tv il concerto il One Direction”
Sbuffai.
Liz era tornata subito dopo la chiamata che le avevo fatto. Mi ero scusata per come l’avevo trattata nell’ultimo periodo e lei mi aveva perdonato. Era venuta con me a conoscere i Jaxson, si era innamorata della piccola Hanna –voleva addirittura scambiarla con Claire – ed era andata a lavorare nel negozio di Mrge perché alla pizzeria lo stipendio era davvero una miseria. Una cosa che non mi aveva perdonato però, era Liam. Le avevo raccontato di come era venuto al locale e anche di come l’avevo schiaffeggiato e da allora faceva di tutto per farmi sempre avere la sua faccia davanti perché tanto “lo so che sei innamorata di lui, devi solo accettarlo e la tua cara amica Liz è qui apposta”. Ceeeerto.
“dai sta iniziando, vieni a vedere!”  urlò strappandomi di mano la ciotola dei popcorn
“ma io volevo vedere Harry Potter” protestai
“che palle, l’avrai visto mille volte! Silente muore, scoppia la guerra, Piton è sempre stato buono, Harry muore ma resuscita e alla fine Voldemort viene ucciso. Ron si sposa con Hermione ed Harry con Ginny, fine della storia”
Sbuffai ancora.
“guardaa, Liam non è bellissimo?” sorrise lei maliziosa proprio mentre lui attaccava WMYB
“e Niall è così carino” sussurò facendomi sobbalzare
“cos’hai detto?” esclamai
“niente niente” mormorò diventando rossa
“Niall? Ti piace Niall?”
“no che non mi piace! Ho detto solo che è carino” si alzò
“oddio, ti piace Niall!” le puntai il dito alzandomi a mia volta
“ma quanto sei infantile” alzò gli occhi al cielo “anche se fosse? Non potrà mai esserci niente tra noi e sai perché? Per colpa tua!”
“come scusa? Perché sarebbe colpa mia?”
“perché se tu non avessi mandato tutto a puttane con Liam adesso per me e Niall ci sarebbe una possibilità!” prese il cappotto
“non sapevo neanche ti piacesse! Perché non me l’hai detto? Da quanto va avanti questa storia?”
“da quanto? Dalla prima volta che l’ho visto! Lo sa perfino Claire.. solo che tu, miss lamiavitaèuncasinononhotempoperlamiamiglioreamica eri troppo indaffarata per accorgertene”
“Liz mi dispiace così tanto!” cercai di fermarla
“certo certo” uscì e si chiuse la porta alle spalle
Caddi sul divano con la testa tra le mani.
“You don’t know you’re beautiful!” la canzone era andata avanti nel frattempo
“ma vaffanculo Liam!” urlai spegnendo la tv



ps! lunedì vado fuori con la scuola (VIENNAAAAAAAAAAAA) e starò via tutta la settimana e ciò significa niente capitoli nuovi.
ci vediamo presto, un bacione @xlondoneye