Sono stesa sul divano e noto che tutto appare un po’ svanito, la luce che entra dalle finestre è intensa quindi non dev’essere esattamente presto.
La testa mi pare molto pesante, vorrei quindi alzarmi per andare in bagno e per mangiare qualcosa, ma mi sorprendo di scoprire che quella stanza non è a me familiare, non sono in casa mia.  Un ragazzo sta dormendo, è seduto per terra con la schiena poggiata al divano e la testa inclinata indietro, sulle mie cosce.. le mie gambe sono scoperte, io sono in mutande.
“Che cosa hai combinato ieri sera?! “  Eccola è lei, la mia carissima coscienza, non mi abbandona più ormai (facendo eccezione per ieri sera ) .
Qualunque cosa sia accaduta, non me la ricordo. Ho ben presente l’incontro con lui, l’inizio del film, i primi sorsi da una bottiglia di Jack Deniels ,che a quanto aveva detto lasciava lì per le sue serate in quella vecchia casa, e ho ricordi anche relativi a qualche bacio.
Tornando al presente, scosto la sua testa dai morbidi ricci, liberando le mie gambe  e mi alzo. Dopo essere andata in bagno per vedere le mie condizioni, mi dirigo in cucina e preparo un caffèlatte.
“Buongiorno Roxy, hai dormito bene ?”  mi fa l’occhiolino.
“Ciao Harry, a essere sincera non ho dormito molto bene, anzi credo di non avere esattamente dormito”  
Ride, credo che lui sappia bene cos’è successo, anzi sicuramente lo sa, e si diverte anche sapendo che io al contrario di lui non ne sono a conoscenza.
“Ok, abbiamo fatto sesso vero? Sai qualcosa mi ricordo anch’io “
“Si lo abbiamo fatto, e a dire la verità la cosa che mi ricordo meglio è la tua espressione soddisfatta mentre sei giunta all’orgasmo” risponde lui, divertito.
“Sai che queste cose potrebbero benissimo non essere vere, e tu me le racconti solo per tirartela un po’ da bravo ragazzino presuntuoso? Magari non mi è piaciuto …” Questa volta sono io a fargli l’occhiolino, e sorrido maliziosamente.
Si avvicina a me e comincia a farmi il solletico sui fianchi,  mi volto verso di lui, poggiando la schiena sul bordo dell’isola.   “Allora dovrò rifarlo, per farti ricordare e capire che non sono per niente male”  afferma, già vicinissimo alle mie labbra.
“Sogna, sogna. Mi spiace ma questa volta devo scappare” ho infatti appena notato, guardando l’orologio appeso alla parete, che è mezzogiorno e mezza. Torno a guardare i suoi occhi, sono meravigliosi, potrei rimanere a guadarli a lungo, ma non voglio mostrarmi interessata quindi scivolo via da lui,  indosso in fretta il vestitino della sera precedente e mi avvicino alla porta.
Prima di uscire lo chiamo, arriva quasi subito. Senza esitazione bacio quelle labbra, così invitanti, lo faccio con desiderio, dopo di che ci stacchiamo. “Ciao Harry, è stato un piacere conoscerti. Ah comunque quello che è successo in questa casa rimane in questa casa”
Lo lascio con queste parole, chiudendomi la porta alla spalle.
Busso all’abitazione accanto, sperando che qualcuno mi apra.
Sun si sporge fuori per vedere chi sia e mi lascia spazio per entrare;
“ Lo sai che è quasi l’una di mattina e io non ho la minima idea di dove tu sia stata tutta la notte?”
“Ciao mammina cara, stanotte ho dormito dalla mia amica del cuore Sally” la prendo in giro con una vocina scema.  Scoppiamo in una risata, “Comunque ho dormito nell’abitazione qui in parte, dato che tu avevi le chiavi”
“E chi ti ha fatto entrare? “
“Un ragazzo, non lo avevo mai visto da queste parti, dice che quella è la casa di sua nonna. “
“Invece che sapere di chi è la casa preferirei sapere chi è questo ragazzo, com’è e cos’è successo “ mi fa un sorriso a 32 denti, dichiarando tutta la sua curiosità.
“Non è successo niente di che…” rispondo vaga, lei non so come riesce sempre a intuire qualcosa, forse sarà per il tono della mia voce, me non credo. Forse mi conosce bene, e ormai ci sono poche cose che riesco ancora a nasconderle;
“Sicura? “
“Ok ok, è successo ma io avevo bevuto un po’ quindi non mi ricordo niente”
Si mette a ridere, “Potresti scrivere un libro: come andare a letto con un completo sconosciuto che più sconosciuto non si può”
“Si ma tu lo dovresti vedere, è un bel ragazzo e poi ha l’aria affidabile, ha un viso molto dolce. Che credo di aver visto già da qualche parte, mi è come familiare “
“Qual è il nome di questo sconosciuto-conosciuto? “ domanda divertita
“Harry… comunque parlami un po’ di te, com’è andata con Matt?”
“Diciamo che ci siamo divertiti.. ho passato la notte da lui, sono tornata tre ore fa. Dovevo sapere in balia di quale destino tu fossi capitata”
“Sono qui, sana salva e stanca. Faccio una doccia! “ annuncio trionfante, salendo le scale per il piano superiore.


 

Ecco a voi il secondo capitolo.
Spero vi piaccia, so che forse non sono tanto brava a scrivere però farlo mi piace, è un po’ uno sfogo,
e poi mi prendo bene a scrivere questa storia; sperò che anche voi vi appassionerete.
Un abbraccio (: