Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: anteros    19/03/2012    1 recensioni
Il problema? Il mio cuore ancora batte per lei. Le mie labbra ancora cercano le sue. I miei occhi annegano nei suoi. Sono ancora innamorato di lei, come dieci anni fa.
'Sono Justin Bieber, ho milioni di ragazze ai miei piedi' Peccato che lei non fosse in quei milioni.
Ma per lei sarò sempre il suo chastin, e per me la mia pixel. Anche se quel bacio non lo scorderò mai.
«Ti voglio bene Justin.» Disse lei scoccandomi un sorriso.
«Ti voglio bene anch'io Pixie.» Dissi io, abbassando lo sguardo, perché incapace di mentire.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Pixie? Amore, dai sbrigati!» Pixie. Ma che razza di nome è Pixie? Non so papà, un nome più normale, tipo, non so ...Jenna ? 
«Eccomi, sono pronta!» Urlai io, mentre stavo ancora allacciando le Nike in verità. Che palle andare a scuola. 
«Andiamo tesoro, è tardi!!» Sbraitò lui. E' una palla ancora più assurda se tuo padre è il tuo professore di letteratura.
Salii in macchina sorridente, mentre mio padre invece sembrava di aver visto un fantasma. Okay, stamattina doveva fare un compito in classe, farà dieci minuti di ritardo, pazienza. 
Ormai gli alunni ci sono abituati, e tutti mi riconoscono come: 'quella che ci salva da interrogazioni'. Sì, insomma.
In realtà mi chiamo Pixie Spark, ed abito in California. Già, la bella, soleggiata e calda California, ma se vogliamo essere precisi la bellissima, famosissima, soleggiatissima Los Angeles. Dove l'odore di salsedine e la brezza marina t'inebriano la mente. 
«Pixie, se domani farai tardi come oggi giuro che ti lascio a piedi.» Disse lui, dopo non so quanti minuti di silenzio tombale. 
«Papà, hai detto così anche ieri...» Bisbigliai io. Ormai era la solita routine: io faceva tardi, mi minacciava di non accompagnarmi più ma alla fine si torna a punto e a capo.
Accendo la radio,e cerco una frequenza stabile. 
"Abbiamo qui una pop-star di fama ...mondiale, sì! E ha soli diciassette anni! Justin Bieber!"
"Justin, come mai qui a Los Angeles?" Chiese il radiofonico al cantante. Un attimo, Los Angeles?
"Ma niente, Jerard, il tour è stato molto stancante e quindi..." Non riuscii a sentire il continuo della frase perché mio padre spense tutto, essendo arrivati.
Entrati corriamo nelle rispettive classi, io in terza lui in quarta. Salutai con un bacio sulla guancia il mio adorato "prof" e andai in classe, dove la professoressa Cooper era già intenta a spiegare cosa successe nel 1492 a Cristoforo Colombo. Molto interessante, pensai non appena mi sedetti accanto ad April. 
Oh April, April, perché sei tu April? Okay, mio padre mi ha fissato troppo con Shakespeare. La ragazza con il nome di un mese è una coglionazza con occhialoni da nerd e vestiti color arcobaleno. Non che la mia migliore amica. Pixie ed April, April e Pixie amiche da quando giocavamo nell'erba del parco accanto casa sua, con le barbie ed il tè. 
Volevamo tanto sembrare bambine Londinesi, con il mignolo alzato mentre tenevamo la tazza in mano, parlavamo con tono solenne e alquanto strambo. 
Ora siamo disordinate, rozze e la parola 'raffinate' non sappiamo minimamente cosa significhi. 
April è mora, e dietro gli occhiali nasconde dei meravigliosi occhi verdi, luccicanti come smeraldi. 
Io sono una tipa. Non vi basta? Okay, sono un incrocio tra un labrador ed un pastore tedesco. 
Sì, sono una burlona. 
Okay, okay. Sono mora, una mora anonima, e ho degli occhi azzurri, degli occhi omonimi. Sì, qui in California ce ne sono a bizzeffe con occhi azzurri. 
Mio Dio, forse non avranno qualche schizzetto di verde, blu e giallo, ma ce ne saranno a milioni con questi occhi. 
«Allora Pixie, cosa si fa stasera?» Mi chiese April, mentre masticava del pane. Forse ha saltato una regola del galateo leggendolo.
«Non so... un attimo. Stasera vengono degli ospiti a casa, nuovi vicini, o roba simile. Ma posso chiedere a papà se puoi venire anche tu!» Dissi io, sbottando una della mie idee luminose. (Sì, 'Cattivissimo me' ha effetti collaterali su di me.) Cerco papà in mesa, e dopo averlo trovato io ed April lo implorammo, e lui da bravo padre disse di sì, e da professore stronzo disse che ci avrebbe interrogato l'ora dopo. 
 
 
Look at me now, yeah. (?) 
Non so assolutamente cosa dire, spero vi piaccia. 
Per il nome mi sono ispirata a Pixie Lott, non so perché :'D 
Alla prossima brò! (?)
  
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