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Autore: PansyParkinson18    19/03/2012    0 recensioni
Uno sbaglio, quello più grave commesso fino ad allora, lo avrebbe rovinato, e questo, Draco, lo capì già all'inizio. Un centimetro, e tutta la sua autostima, la sua forza di autocontrollo svanì, proprio come la sua sicurezza. Un bacio che non doveva esserci, uno che diede al suo peggior nemico. Tutta la sua fatica sarebbe stata nulla, non sarebbe servita a niente, e i suoi proggetti, sarebbero svaniti, proprio come il suo essere un Serpeverde. Com'era potuto accadere? Anche gli sbagli avvenivano per una motivazione, e forse, era successo tutto per amore, per invidia, per sfortuna. Le lacrime bagnavano il suo viso, ogni cosa che faceva non era sufficiente per rendere orgoglioso suo padre, e se non bastava voler seguire le sue orme da mangiamorte, allora, non lo avrebbe reso fiero sentirsi dire che suo figlio Draco Lucius Malfoy, aveva baciato Harry Potter. Respirò a fondo e si affacciò dalla finestra, sperando, che quella limpida luna, avrebbe aggiustato tutto.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Mi svegliai quando sentii il mio telefono squillare. Lo impugnai e lo portai all'orecchio rispondendo con voce piuttosto assonnata. Stranamente, Lord Voldemort, mi aveva convocato, e a giudicare dal suo tono di voce, non era per una festa. Mi vestii, e prima di uscire, diedi un bacio a Potter, che sembrava piuttosto incuriosito dalla telefonata che ricevetti qualche minuto prima che si svegliasse. Chiusi lentamente la porta alle mie spalle, e con molta fretta m'incamminai verso la dimora del Lord. Spalancai le porte con un po' di timore, ma entrai comunque. Mi ritrovai davanti a lineamenti freddi, ad una pallida carnaggione e a dei gelidi occhi che sembravano tremendamente delusi. C'era anche mio padre, che aveva il capo chinato verso il basso. M'inginocchiai senza abbassare il volto, un'azione piuttosto sconsiderata e molto pericolosa. Voldemort mi venne vicino, e fece alcuni giri attorno a me. << Stavolta hai commesso uno di quegli errori imperdonabili, hai reso disonore a tutti, alla tua famiglia, a me. >> Non riuscivo a capire a cosa si stesse riferendo. Non poteva saperlo. Non riuscivo a crederci. Che avesse scoperto di me e Potter? << Alzati.. >> Sentii quella parola che mi fece rabbrividire, ma, in caso di necessita, avrei potuto afferrare la bacchetta che tenevo nella tasca posteriore dei miei neri pantaloni, e sferrargli un incantesimo. Deglutii, poi sospirai. << Sai chi è Harry Potter? >> Sentii i miei neuroni andare a fuoco, esplodere dalla rabbia che si fondeva con il terrore. << Si >> << Non ti ho sentito! >> Stretti le mani, e lasciai quasi dei segni su di esse. << So chi è Potter! >> Alla mia esclamazione, il suo tono di voce, divenne molto più acuto. << Allora sai benissimo che è il mio più terribile nemico... >> Feci segno di acconsenso con il capo. Mia madre singhiozzava con le lacrime agli occhi, mio padre neanche mi guardava, insomma, ero come un babbano, uno sporco traditore. << Che te lo dico a fare? Il tuo "amore" ti avrà già avvisato... >> Non potevo ucciderlo perché non avevo abbastanza potere per farlo, ma potevo nascondergli l'evidenza. << Non capisco a che voglia mirare. >> S'inginocchio davanti a me, mentre con quelle unghie, troppo lunghe o troppo fredde, mi scheggiò il viso. << Come, non sai che io e lui possiamo provare le stesse cose? Sentire gli stessi piaceri, le stesse paure... Ma ieri, sentii ripetute senzazioni mai provate. Mi venne la voglia di inarcare la schiena molte volte, di godere, di baciare qualcuno dalle labbra carnose ma fine. Di tirare ancora e ancora dei capelli biondi. >> Ero fottuto. Mi aveva scoperto, ma avrei pagato per ciò che avevo fatto. Potter... Stavolta, mi hai davvero condannato a morte. << Eri con Potter ieri sera, e sai il lato peggiore della cosa? E' che tu eri il più promettente dei miei seguaci, ed ora, mi hai completamente pugnalato alle spalle, portandotelo a letto! >> << Padrone io... >> Non mi lasciò terminare la frase, che subito prese le sue vecchie sembianze, ed io, rimasi completamente a bocca aperta. Mi tirò fortemente i capelli guardandomi negli occhi. << Tuttavia, non posso ucciderti, sei troppo prezioso per lui, e non farlo soffrire sarebbe un'occasione sprecata, perciò, per un lungo periodo, tu starai con me, in fondo, se non ti è dispiaciuto fare l'amore con lui, non ti dispiacerà farlo con me. >> Pensai a tutto ciò che meritava di sentirsi dire, ma sapevo bene, che se non lo avrei soddisfatto, avrebbe ucciso Harry, e questo non doveva accadere. << Papà... >> Riuscii solo a dire questo, ma mio padre, era troppo fedele a Voldemort, e sapevo, che non avrebbe preso le mie parti. Sentii l'urlo di mia madre, camuffato, dai passi veloci, che scortarono mio padre fuori dalla stanza. << Sai che i tuoi genitori non possono niente, vero Draco? >> Nonostante non volessi crederci, quella, era la verita, e non potevo altro che guardarla in faccia e affrontarla da uomo. << Se questa è la mia punizione, è giusto che debba affrontarla... >> << Sarai mio >> Sentire ciò, mi fece crollare, caddi a terra con le lacrime agli occhi, piangendo, pensando a ieri, a Potter, a quanto lo amavo.
  
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