-Più veloce Woods!- Gridò Liam.
Clare correva a più non posso con la palla in suo possesso, facendola palleggiare contro il campo lucido e nuovo della palestra. Cercava di non farsela portare via, ma dato che erano già in tante a marcarla, la passò a Christyna.
-Grey vai a canestro!!- La incitò Louis.
Christyna, con un bel tiro di sospensione, fece canestro. Sorrise, poi lei e Clare si battterono il cinque; avevano fatto un bel lavoro di squadra. Ormai era quasi da due mesi che frequentavano le lezioni pomeridiane, e inutile negarlo si divertivano davvero proprio.
Le due ragazze, seguite dalle altre a fine allenamento si diressero negli spogliatoi per fare la doccia e cambiarsi.
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-Christyna, hai finito?- Domandò impaziente la mora.
-Non ancora, se vuoi vai pure avanti ti raggiungo fuori-
-D’accordo-.
Clare stava passando davanti allo spogliatoio, quando vide una figura femminile appoggiata al muro accanto. Aveva l’aria seccata, quasi si fosse persa ad aspettare qualcuno là dentro.
Bionda, le arrivava all’incirca alle spalle con i tacchi. Si poteva notare dall’inizio che portava capi d’abbigliamento firmati, dalla testa ai piedi.
-Hai tanto da guardare, stangona?- Disse viscida la sconosciuta, quasi volesse far capire a Clare che la sua presenza non era gradita.
-Figurati, me ne stavo andando- Rispose a tono l’altra.
Appena finita la frase che Liam uscì dallo spogliatoio, e gli occhi di quella vipera bionda si illuminarono.
Gli afferrò il viso e lo baciò con foga, non curandosi del fatto che Clare era ancora lì davanti.
Qualcosa dentro Clare cominciò a farle male. Ma che cosa?. Vedere Liam nelle mani di quell’arpia la faceva sentire triste,infelice, ma perché?. Non erano nemmeno amici, lui era solo il suo coach.
-Andiamo Amanda- Disse Liam sorridente.
Così i due se ne andarono mano nella mano, non degnando Clare nemmeno di uno sguardo, nemmeno di una parola.
La mora si decise ad uscire dalla palestra, seguita da Christyna, che intanto l’aveva raggiunta.
-Sai  Clare? Stavo pensando che Louis è proprio carino. Hai visto oggi? Mi ha incitata a fare canestro e ce l’ho fatta- Gli occhi le brillavano, si vedeva chiaramente che aveva preso una cotta per Louis.
-Andiamo Grey, è il nostro coach, stava solo facendo il lavoro per cui è pagato-. Annunciò con una nota di disprezzo la mora, quasi volesse convincersi delle sue parole.
-Sì, forse hai ragione Woods. Però a me piace, e non posso negarlo.-
Clare si sentì chiamare da qualcuno, una voce familiare: Era Liam.
-Woods, posso parlarti un momento?- chiese il ragazzo.
-Certo- rispose dolce lei.
-Sei convocata alla partita della prossima settimana-
-C-c-c-coosa?! I-i-io non posso! Non sono pronta!- Esclamò la mora.
-Si che lo sei, ti ho osservata agli allenamenti-
-Non so giocare ancora bene Liam! Non puoi chiedermi di partecipare ad una partita quando non conosco ancora le regole in generale.- Clare era fuori di sé, una cosa che odiava era proprio quando le chiedevano di fare qualcosa di cui non ne era pienamente capace.
-Infatti, questa settimana avrai degli allenamenti extra a casa mia-
-Devo proprio?- La mora era seccata.
-Sei una delle migliori che abbiamo, dovrebbe essere un onore per te partecipare a questa partita.- La rimproverò severo Liam.
-E allora va bene, ci sarò- Si arrese. Tanto lui l’avrebbe costretta comunque, l’avrebbe stremata a forza di ripeterglielo e se non avesse accettato, glielo avrebbe rinfacciato durante gli allenamenti.
-Ora va meglio. Lunedì pomeriggio da me alle tre. Sii puntuale. Ciao Woods- le fece l’occhiolino e se ne andò ancor prima che la ragazza potesse replicare.
 
 
                                                                     ***
-Papà tra poco esco!- Gridò Clare dalla sua camera.
-Va bene, ma non fare troppo tardi questa sera-
La sera lei e Christyna sarebbero andate in un locale: l’”Havana”. Volevano uscire un po’ dagli schemi e rilassarsi per una sera, magari si sarebbero anche divertite.
Cominciò a truccarsi, poi si vestì. Nulla di particolare, non amava stare al centro dell’attenzione. Ovviamente i tacchi  se li poteva scordare, causa statura.
Dopo che Christyna la passò a prendere, si diressero verso l’”Havana”. All’entrata c’era parecchia gente, tutta ammassata che aspettava di entrare.
Quando fu il loro turno, varcarono la porta e si diressero al bancone per prendere qualcosa da bere.
Clare si guardava attorno, giusto per dare un’occhiata a chi c’era anche se era un po’ difficile a causa delle luci psichedeliche.
Posò il bicchiere, girò la testa verso destra e fu lì che vide l’ultima persona che desiderava vedere:
Amanda.
La bionda la squadrava dall’altro in basso con disprezzo, poi convinta andò verso Clare.
CLARE WOODS:

AMANDA:
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Hey Ciao! Ecco qui il primo capitolo della storia.
Se riceverà recensioni positive la continuerò, quindi ditemi che ne pensate!
Alice.