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Autore: Purple_Rose    20/03/2012    2 recensioni
Ed eccomi su Naruto! è la prima fic che faccio riguardo a quest'anime! Niente di particolare, la classica vicenda delle scuole: amicizie, amori, gelosie... un classico, insomma!
Scommetto che vorreste sapere qualcosa sulle coppie, vero? Beh... leggete e scopritelo! Buona lettura!
P.S. dimenticate le varie relazioni e le appartenenze ai villaggi, okay? Sarà una scoperta dopo l'altra!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 7: iniziano le lezioni

Mentre i primi due giorni all’accademia erano predisposti esclusivamente per ambientarsi, i giorni successivi avevano un solo nome: scuola.
Così, verso le 8:00 del mattino, dalle classi proveniva il classico brusio, meglio noto come il chiacchierio degli studenti.
Tra cui vi era un ragazzo non molto attivo, vista la testa posata sul quaderno di chissà quale materia e gli occhi serrati, che non lasciavano trasparire il color cielo di cui erano provvisti:
-Naruto? Ehi...-. Il compagno di banco, un moro occhi neri, non poteva fare a meno di ridacchiare vedendo l’amico con la classica bava da dormita. Doveva ammettere che si divertiva un mondo a punzecchiarlo con la matita, nell’improbabile speranza di un cenno di vita da quella parte:
-Naruuuuuto... Naruto!-. Lì accanto una ragazza dai capelli rosa osservava entrambi in modo diverso: con vari cuoricini attorno a lei alla vista del pigrone, con un’aura omicida nei confronti del “punzecchiatore”.
Poco lontano vi era una studentessa occhi bianco perla, praticamente nella stessa situazione della rosa, tranne ovviamente per il moro. Si era assicurata di avere un posto non troppo lontano, ma nemmeno troppo vicino al suo Naruto. Da una parte voleva ammirarlo in tutto il suo splendore, dall’altra preferiva evitare che il suo cuore esplodesse per ogni battito in più all’aumentare della vicinanza con il biondo:
-Naruto... Naruto... proviamo così-. Sasuke si avvicinò all’orecchio dell’amico, sussurrando:
-C’è un piatto di ramen davanti a te!-. Alla fatidica parola Naruto spalancò di colpo gli occhi, saltando sulla sedia:
-DOV...?-. Ma la sedia non fu così magnanima da tenerlo seduto dopo il risveglio e il biondo cadde all’indietro, prendendo una bella botta in testa. Tutta la classe scoppiò a ridere, mentre Naruto giaceva a terra, ancora stordito:
-... cosa?... come?... dove?... perché?... quando?...-. Il moro si era unito abbondantemente al coro di risate, mentre una familiare furia omicida stava prendendo possesso della rosa:
-BRUTTO...!-. Ma bastò che Naruto si alzasse, sorridendo imbarazzato, a far calmare Sakura
-Sto bene, sto bene...-. Il tempo di rimettere a posto sedia e studente e la porta della classe si spalancò: ne entrò un uomo dai capelli argentati e gli occhi neri, di cui uno non visibile poiché coperto come quasi tutto il resto del viso da una maschera nera. Sembrava un poco inespressivo e molto misterioso, cosa che non sfuggi agli studenti:
-Salve, nuovi arrivati. Sono Kakashi, e sarò il vostro insegnante per tutta la durata...-

-...dell’anno scolastico. Vi insegnerò tecniche avanzate da ninja, molto importante per la vostra formazione. Ogni giorno eccetto la Domenica sarà composto da cinque ore, più una pausa di un quarto d’ora dopo la terza...-. Davanti agli studenti vi era un uomo dall’aspetto eccentrico, accentuato dal liscio caschetto di capelli neri sulla testa, ma soprattutto da due enormi sopracciglia del medesimo colore che svettavano sulla fronte e che parevano volerla inghiottire.
Tra studenti, attenti alla discussione e alle sue sopracciglia, una bruna e una bionda si mandavano messaggi col cellulare riguardanti commenti sull’insegnante, un ragazzo dagli occhi bianchi sembrava incredibilmente concentrato dal discorso dell’insegnante, un ragazzo moro carnagione pallida dall’aria inespressiva e uno studente dai tratti selvaggi fissava il paesaggio fuori dalla finestra, pensando a quanto avrebbe voluto mangiarsi una bistecca...:
-... noi ci aspettiamo la massima puntualità e presenza riguardo alle lezioni. Se non per motivi di malattia, ogni studente tenuto ad arrivare in orario alle lezioni, pena una sospensione...-

Andiamo bene... scommetto che sarò sospeso ancora prima di dire la S di “sono in ritardo”!il biondo restava sconsolato ad ascoltare l’insegnante, che pareva volerlo condannare a morte:
-... inoltre è necessario sapere che i vostri voti devono mantenere una media sufficiente: un solo voto insufficiente e siete bocciati!-. Un coro di voci angustiate si levò dagli studenti, subito zittito da un colpo ben assestato alla cattedra dall’insegnante:
-Silenzio!-. La classe obbedì, inquietata. Kakashi tirò un respiro:
-Bene, grazie dell’attenzione, questo è tutto ciò che vi dovevo dire. Cominciamo col presentarci, ciò include nome e villaggio-. E ad uno ad uno gli studenti dissero ad alta voce il proprio nome, compresi quelli che già conosciamo:
-Naruto, Villaggio della Foglia-
-Sasuke, Villaggio della Foglia-
-Sakura, Villaggio del Fiore-
-H-Hinata, V-Villaggio della fiamma-

-Ino, Villaggio del Fiore-
-TenTen, Villaggio del Fiore-
-Neji, Villaggio della Fiamma-
-Kiba, Villaggio della Zanna-
-Sai, Villaggio della Radice-
-Bene, ora che ci conosciamo meglio, è il momento di iniziare a studiare! Fatemi sentire il potere della vostra giovinezza!-. L’insegnante alzò il pollice e fece l’occhiolino, mentre il suo sorriso era talmente splendente che da esso partivano alcune scintille. La classe si ritenne basita davanti a tale carattere, che sottolineava la sua aria inusuale. Con un po’ di scetticismo ognuno annuì, facendo sorridere l’insegnante ancora di più, ai limiti del possibile visto il sorriso già fin troppo smagliante:
-Allora cominciamo! Immagino che voi conosciate la geografia del nostro mondo, vero? Ma per sicurezza ve lo ripeterò...-

-...La nostra terra ninja è divisa in cinque paesi, uno per ogni elemento: fuoco, acqua, vento, terra e fulmine. In essi vi sono vari villaggi, per ogni paese ce n’è uno nascosto, possiamo dire la “capitale” del paese...-. Pian piano le parole dette dall’uomo capelli argentati si persero nella mente di Naruto, cercando inutilmente di trovare un posto in quella testa, dove il pensiero centrale era ancora il sorriso della dolce Hinata.
Hinata... mi chiedo come stai... aspetta, ma è nella mia stessa classe!Lentamente la testa del biondo si voltò in direzione di una graziosa mora, che pareva immersa nei suoi pensieri.
Pensieri rivolti allo stesso biondo.
Naruto... chissà che stai facendo... aspetta, ma è nella mia stessa classe!Anche Hinata si voltò verso Naruto.
I loro sguardi si incrociarono inevitabilmente.
Due vivaci occhi azzurri rivolti verso due singolari occhi bianco perla.
I due finirono in un altro mondo, dove vi erano solo loro due.
Avrebbero voluto colmare quella distanza che li separava.
Avrebbero voluto rimanere più vicini l’uno con l’altro.
Avrebbero voluto azzerare la distanza tra i loro visi e...:
- Naruto!-. Ma qualcuno non era del loro stesso avviso. L’interpellato balzò in piedi, facendo anche cadere la sedia all’indietro:
-Eh! Ah! Uh! Sì! Maestro Kakashi!-. La classe trattenne una risata, per non far arrabbiare di nuovo il maestro:
-Non ti distrarre e rispondi alla domanda!-. Naruto sbarrò gli occhi. Domanda? Quale domanda?... Oh, fantastico...:
-Ehm... il Villaggio della Foglia?-. Kakashi aprì la bocca per parlare, o almeno così parve dal piccolo spostamento della maschera, ma si bloccò:
-è... oh, è giusto. Il Villaggio nascosto del Paese del Fuoco è il Villaggio della Foglia-. Gli occhi del biondo si spalancarono. Fiu... che fortuna! Ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente! Anche Sasuke se n’era accorto. Ma tu guarda, la solita fortuna di quella testa quadra!:
-Per adesso non ti becchi una nota, lo so che non stavi ascoltando...-. Naruto ridacchiò imbarazzato, grattandosi la nuca. Ops, se n’è accorto...:
-Va bene, proseguiamo... come dicevo, oltre ai villaggi nascosti ce ne sono altri, tra cui possiamo ricordare...-. Il ragazzo dagli occhi azzurri rimise a posto la sedia e si sedette, preparandosi ad una Noia con la N maiuscola.
Pian piano le lezioni passarono, fino ad arrivare alla pausa di metà mattino, in cui era possibile uscire dalla classe:
-Andiamo, testa quadra, abbiamo promesso a Neji e gli altri di vederci... Naruto?-. Il moro passò una mano davanti al viso dell’amico con gli occhi aperti. Nessun cenno. Non capisco, se non ha gli occhi chiusi e non sta... un momento! Sasuke spalancò gli occhi e schioccò le dita davanti al viso del biondo, che si destò:
-Eh! Cos’è successo?-
-Non ci credo! Dormivi ad occhi aperti! Non lo facevi dalla prima media!-. Sasuke scoppiò a ridere, mentre Naruto cominciava ad infuriarsi di rabbia:
-Smettila!-
-Perché? Se no che fai? Ti riaddormenti?-. Il biondo non resistette:
-ORA TI FACCIO VEDERE IO!!!-. E prese a inseguire Sasuke, che ancora non la finiva di ridere.
Sakura e Hinata li guardavano da lontano:
-Certo che sono strani!-
-P-però simpatici...-
-Sì, è vero!-. le due ragazzi fissarono la scena divertite e non si accorsero che la loro attenzione era rivolta verso il biondo.
L’attenzione di entrambe.


  
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