Chapter two

- Sono proprio degli stronzi - dissi  mentre, abbattuta, andai al tavolo degli sfigati in cui c’era il mio migliore amico: Joshua. Era un ragazzo alto 1.85, occhi verdi, con gli occhialoni e i capelli neri unti tipo Piton di Harry Potter. Faceva parte di tutti i gruppi di scienze, chimica e fisica esistenti nella scuola.

 

 

Arrivata al tavolo, raccontai la mia vicenda a Joshua, che sembrava comprendermi ma dopo il mio sfogo lui disse – Lo mangi quell’hamburger? – Non c’era speranza, ogni tentativo di dialogare con lui era inutile, pensava solo mangiare!

Ad un certo punto vidi arrivare un ragazzo molto carino: biondo, abbastanza alto. Era un nuovo ragazzo, sembrava irlandese. Aveva due pezzi di pizza in mano, forse uno per la sua ragazza.Un tipo così carino doveva avere per forza una fidanzata. Mi ispirava amicizia, avevo voglia di andargli a parlare ma Joshua mi fermò

 – Bianca sei stata invitata alla festa di Kate Carter? - Kate Carter era una ragazza del gruppo di Tiffany, più precisamente la sua migliore amica, una ragazza popolarissima. Solo Tiffany la superava in  popolarità. Riflettei un attimo e poi ricordai – Ah si, mi ha invitato solo perchè l’aiuto con i compiti di spagnolo. Che falsa! - dissi, forse urlando troppo perchè alcuni ragazzi si voltarono a fissarmi, ma non mi importava. 

Joshua mi guardò storto –  E' la festa più figa di tutto l’anno, dobbiamo andare per forza -. 

Mi aveva convinta.

Mentre pensavo alla festa, mi ricordai di quel biondino. Dov’era finito? Non lo vedevo più. Mannaggia a me: era entrato e uscito e io non l’avevo manco notato. Sento che lo rivedrò.

 Le ultime tre ore passarono molto velocemente e dopo scuola tornai a casa.

 

- Ciao mamma! - entrai, sbattei la porta e salii le scale che portavano al primo piano, dove c'era la mia stanza. Avevo previsto un pomeriggio di immersione nello studio, dovevo superare l’anno per forza.

Mia madre urlò che era pronto: aveva apparecchiato la tavola per me e lei. Mentre mangiavamo mi informò che non dovevo entrare in cucina tutto il giorno perchè doveva cucinare per degli ospiti che sarebbero venuti a casa stasera.

Annuii mentre addentavo una coscia di pollo. Mamma non mi aveva rivelato ancora chi fossero questi ospiti misteriosi. " Chissà chi sono! " pensai tra a me e me. 

Passai il pomeriggio a studiare, visto che il giorno dopo avevo interrogazione di fisica. Solo dopo mi accorsi che erano già le otto e mezzo. Sentii suonare al campanello e mi affacciai dalle scale per vedere chi erano gli ospiti, visto che non ero in condizioni adatte per farmi vedere in pubblico.

 

 

 

Piccolo spazio di merifede

Salve a tutti, ecco il nostro secondo capitolo. Commentate dai, è sempre gradito sapere che cosa ne pensiate, sia se è qualcosa di brutto, sia se è qualcosa di bello.

Grazie :D