Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: letsdancestyles    23/03/2012    14 recensioni
"Aveva quasi tutto: ragazze, soldi, un bel faccino, una bella voce, carattere, simpatia, fama per quanto fosse possibile.
Forse l'unica cosa di cui era sprovvisto era il cuore".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo due: These violent delights have violent ends and in their triumph die, like fire and powder, which, as they kiss, consume.


Entrò nella sala, si sentiva così potente.
Sapeva di averle tutte ai suoi piedi, alcune ragazze lo guardavano con la coda dell’occhio, altre lo fissavano spudorate e poi c’erano quelle che si guardavano tra di loro e facevano calare il silenzio quando passava.
Quelle erano le sue preferite, quelle erano sempre pronte a chiudersi con lui nello stanzino.
In effetti quello era come ogni liceo, con tutti i cliché che ne derivavano.
Non era uno di quei licei in cui tutti aiutano tutti e ci si siede attorno a un’enorme tavolata raccontandosi i propri problemi e si piangeva e si stava meglio, no.
Era un liceo come un altro, persone come altre, problemi come altri e come gli altri nessuno li raccontava.
Tutti i ragazzi che non parlano dei loro problemi hanno davvero una vita perfetta? Non credo proprio.
Eccoli: il tavolo dei patiti di chimica, quelli che vivevano per lo skate, gli sportivi, le ragazze facili e il suo tavolo.
Will stava giocherellando con le bacchette della batteria mentre chiacchierava con Hayden . Dal tono della conversazione sembrava che stessero parlando di ragazze, delle sue ragazze.
Sì avvicinò e si sedette poggiando il mento sul dorso della mano destra e allargando la bocca in un sorriso.
«State parlando di me, vero?»lanciò un’occhiataccia ai due che fecero roteare gli occhi «Sapevo di attirare le ragazze ma non pensavo di avere un tale sex appeal anche con i ragazzi.»
Hayden guardò il ragazzo negli occhi «Ma per favore, smettila Narciso e parliamo di cose serie. Quale sarà la nostra prossima mossa? Non che suonare nel tuo garage non sia emozionante, anzi mi eccita da matti ma vorrei suonare a qualcosa che non sia vecchi quadri, auto e motoseghe.»
«Io mi preoccuperei delle motoseghe.»sbottò Will.
Harry fece un sorriso forzato e guardò dritto Haydn «Lo so, dobbiamo registrare ‘First Date’. C’è una specie di ballo tra un paio di settimane, potremmo fare qualcosa qui, non mi direbbero mai di no.»
«Stai attento, lo specchio potrebbe caderti addosso e potresti morire.» Disse sbeffeggiandolo Will.
«Sei un simpaticone.» rispose allargando le mani «intanto quella mi sta mangiando con gli occhi.» e indicò una biondina al tavolo degli studenti di chimica.
La ragazza lo osservava quasi in trance, Hayden non capiva quello che Harry faceva alle ragazze, quello che faceva alle persone.
Era impossibile non prestargli attenzione, un bel ragazzo, con una bella voce, nonostante tutto intelligente, simpatico, divertente, forse l’unica cosa che gli mancava era il cuore.
Non poteva avere tutto, non di certo.
E trattava le ragazze come vestiti, lui non l’avrebbe mai fatto, ecco perché non aveva successo con le ragazze, avrebbe dato qualsiasi cosa per somigliare almeno un po’ ad Harry Styles.
Mentre era perso nei suoi pensieri il moro si era avvicinato al tavolo e stava chiacchierando con la biondina, non era nemmeno così carina.
Le stava sussurrando qualcosa contro l’orecchio e le sue labbra toccavano la pelle della ragazza mentre lei nitriva come una bambina.
E la sua sfacciataggine lo irritava terribilmente ma, nonostante tutto, non poteva fare a meno di ammirarlo.
Era la legge della natura, i ragazzi volevano essere Harry e le ragazze…
Le ragazze volevano Harry.

**

Nicole varcò la soglia del locale, non era tanto spazioso ma a pranzo non c’era nessuno.
Era un posto tranquillo per mangiare, pensare, aspettare la fine delle lezioni o osservare adorabili coppiette, no okay forse non così adorabili, non adorabili per niente in effetti.
C’era il tipo della band. Con quante ragazze l’aveva visto nell’ultimo mese?
E quella era Emma, l’aveva conosciuta al corso di spagnolo, era una ragazza carina ma molto timida e anche molto riservata ma c’era cascata anche lei, come tutte.
Cosa avrebbe dato per essere al suo posto?
Forse tutto.
Forse nulla.
Le storie una botta e via non erano per lei, o almeno lo credeva, come poteva saperlo? Non aveva esperienze in materia.
Il moro le stava divorando le labbra e si avvicinava sempre di più, facendola indietreggiare verso la rete mentre lei si nascondeva sotto la frangetta.
Si fermò e le sorrise sulle labbra.
Non doveva farsi vedere, non poteva ma voleva rimanere lì, voleva capire perché tutte cadevano ai suoi piedi.
Con le mani che teneva sui fianchi esili l’avvicinò al suo corpo.
Non era di certo la migliore ma non era male, solo baci, si poteva fare.
Lei si staccò dal bacio «Scusa devo andare.» e si allontanò rimettendosi a posto gli occhiali.
Si stiracchiò mostrando i muscoli delle spalle che erano rimasti leggermente contratti.
Era davvero molto alto, non se ne era mai resa conto; in effetti non lo conosceva, se non di vista e lui non si era nemmeno mai accorto della sua esistenza, non che Nicole volesse. Non provava niente per quel ragazzo, ma forse si sentiva un po’ esclusa. Non era mai stata “una delle tante”.
Rimaneva lì mentre il suo ego si gonfiava ricordando tutte le ragazze che aveva fatto innamorare e mentre lei cadeva a pezzi, rimanendo lì ad osservare la vita degli altri.
Poi cominciò a camminare ed entrò dalla porta che dava sul cortile.
Lei tirò un sospiro di sollievo, aveva temuto che l’avesse sentita quando si era fermato improvvisamente.

**

Hayden stava entrando in classe mentre una brunetta lo sorpassò quasi perdendo l’equilibrio.
Si voltò con un sorriso gentile «Scusami»e arricciò le labbra «ero di fretta.»
Hayden la guardò negli occhi, due pozze verdi lo guardavano sorridendo.
Velocemente andò verso il suo posto senza dargli modo di rispondere.
Come aveva potuto non notarla prima?
Quegli occhi verdi lo scrutavano dal banco divertiti.
Harry entrò nell’aula allargando le braccia verso Haydn e dandogli un leggero colpetto dietro la testa.
«Ce l’ho fatta.»gli soffiò in un orecchio.
«Mhm.»rispose mentre tornava al suo posto, qualche banco dietro alla mora.
Il professor Blain continuava a blaterare qualcosa riguardo i verbi irregolari, o gli aggettivi irregolari, qualcosa di irregolare.
All’improvviso Nicole vide un ciuffo di capelli a pochi centimetri dal suo naso. Era quello della band, Styles, che le sventolava un bigliettino davanti alla faccia.
- Non sono cieca, idiota. -
«Sì?»Nicole alzò un sopracciglio.
«Non è che potresti…?»e indicò con l’occhiolino l’altro membro della band.
Nicole fece un sorriso tirato «Okay.»e il moro chinò la testa per ringraziarla.
Poi dovette ridargli il bigliettino di Haydn e una volta che il riccio ebbe risposto ripassarlo al biondino.
«Non sono un postino, diamine!»e alzò gli occhi al cielo.
«Styles? Monrow? Volete illuminarci con i vostri discorsi? O altrimenti potete tranquillamente continuarli in corridoio.»
Il riccio era rimasto con la bocca spalancata e la ragazza era arrossita.
Lei di certo non si faceva mai richiamare dai professori.

**

Sfortunatamente la cartella sbattè contro il pomello della porta e i pochi quaderni caddero per terra.
Nicole si abbassò per riprendere il contenuto della borsa e una mano le si avvicinò.
Sembrava una di quelle scene dei film romantici, un tocco e si sarebbero trovati.
La mano nel frattempo era scivolata sulle sue spalle e l’aveva leggermente spinta in avanti facendole perdere l’equilibrio.
Troppo bello per essere vero.
«Hey…hey…HEY!»qualcuno la stava scuotendo.
«Ci vedo, ci sento, sto bene, Dio” sbraitò Nicole.
Non si girò e continuò a raccogliere i quaderni, si alzò e si ritrovò all’altezza delle scapole di un ragazzo. Posò lo sguardo su quel collo, perfetto e suoi riccioli che gli pendevano dalla testa.
Alzò gli occhi, un sorriso impertinente le mozzò il fiato. Lo mozzò? Era il sorriso più bello che avesse mai visto.
«Volevo scusarmi per…ehm…prima…non mi hai più calcolato, mi stavo divertendo in realtà, mi spiace ma comunque Blain è isterico.»
E sbattè le ciglia.
Non l’aveva mai guardato da così vicino.
Era…bellissimo.


_________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Allora, ciao a tutte!
Appena ho postato il capitolo non avevo inserito lo spazio dell'autrice perchè dovevo scappare a un corso d'inglese, sorry. ahahahaha
Anyway volevo ringraziarvi tantissimo per le 500 visite al primo capitolo, per chi ha messo nelle preferite, chi ha recensito, chi nelle seguite e chi nelle ricordate.
E anche a chi ha solo aperto la pagina, va. ahahahahahah.
Davvero non me l'aspettavo proprio, vi ringrazio tantissimo.
Spero tanto che questo capitolo vi piaccia e niente.
See u later. xx
P.S. Vi voglio tanto bene. (?)

  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: letsdancestyles