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Autore: TheRipper    23/03/2012    0 recensioni
Remus Lupin ha una figlaistra?! ebbene sì! in questa FanFiction ce l'ha e si chiama Emily.
questa è la sua storia, come ha raggiunto Hogwarts e come si relazionerà a poco a poco con i suoi studenti, in particolare con i gemelli Fred e George Weasley nei quali desterà immediatamente molta curiosità... i "legami" della giovane non finiranno mai di stupirvi e imparerete a conoscere nuovi personaggi mai menzionati e neanche pensati dalla regina J.K.Rowling
Sperando che vi piaccia, vi regalo il primo capitolo
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Era una mattina come le altre al numero 12 di Grimmauld Place , l’ordine si riuniva quasi tutti i giorni e Fred e George stavano perdendo la pazienza: odiavano stare chiusi dentro quella casa a farsi insultare da Kreacher, gli scherzi da fare erano quasi tutti finiti e anche l’ispirazione per creare qualche strano intruglio stava per esaurirsi.
“Molly, tesoro!” Arthur Weasley era appena entrato in casa e aveva richiamato l’attenzione degli abitanti.
“Arthur! È con te?!” chiese Molly Weasley agitata.
“sì cara! È qui con me!” confermò gioviale l’uomo.
Ron e Hermione si guardarono negli occhi : doveva per forza trattarsi di lui!
Si precipitarono dal signor Weasley senza esitazione.
“Harry! Ah… no…” la delusione nella voce di Hermione si fece sentire e l’ospite che aveva seguito Arthur se ne accorse.
Anche i gemelli e Ginny li avevano raggiunti e si chiesero chi fosse stato il misterioso *non Harry*
“Emily! Tesoro quanto sei cresciuta!” Molly si fece strada tra i ragazzi per andare ad abbracciare l’accompagnatore di Arthur nascosto da un mantello viola scuro di velluto.
Il cappuccio scivolò per la troppa foga dell’abbraccio di Molly e scoprì il volto di una ragazzina dagli occhi verdi, un nasino all’insù, le labbra carnose e i capelli bruni, raccolti in una treccia che scendeva lungo la spalla destra.
“Molly…” quell’estranea fece un debole sorriso,come se non riuscisse a fare di meglio e ricambiò con molto meno slancio l’abbraccio.
“mamma” chiamarono in coro i gemelli
“sì cari?”
“chi è questa bambina?” chiese George avvicinandosi e piegandosi sulle ginocchia.
C’era molta differenza d’altezza tra loro, erano praticamente i due poli opposti delle altezze: George era troppo alto e Emily troppo bassa.
“ba- bambina?!” la nuova arrivata diventò rossa di rabbia e vergogna
“Oh George non dire assurdità!” lo ammonì divertita la madre “Emily non è una bambina! Ha la stessa età di Ron”
“cosa?!” stavolta a parlare fu Fred che si mise subito nella stessa posizione del gemello “ma dai! Avrà sì e no dodici anni!”
I pugni della ragazza si strinsero
“io ho quindici anni” spiegò con voce ferma e decisa
“beh…” sorrise George “io sono…”
“…George!” concluse Fred “e io sono…”
“Fred!” affermò l’altro gemello porgendo la mano alla ragazza che si limitò ad osservarli esterrefatta
“Emily…” rispose lasciandoli con le mani a mezz’aria
“tesoro, loro sono Ron, Ginny e Hermione” s’intromise Molly
“molto piacere” rispose la ragazza guardando i tre grifondoro senza mai mutare la sua espressione.
“beh, Arthur porterà i tuoi bagagli in camera e io vado a cucinare! Vi lascio a fare conoscenza!” disse la signora Weasley prima di scomparire in cucina seguita dal marito
La strana ospite si guardò intorno, visibilmente a disagio e Ginny si sentì in dovere di rompere il ghiaccio
“beh, sei… una strega?”
La ragazza annuì con un’espressione seria, Ginny si sentì in difficoltà
“non… non ti ho mai visto a Hogwarts…”
“infatti. Ho sempre studiato a casa.”
A Hermione dava particolarmente urto quella tizia : sembrava una tipa con la puzza sotto al naso, li guardava come se fossero la feccia del genere magico.
“e come conosci nostra madre e l’ordine?” domandò Fred
“i tuoi genitori ne fanno parte?” chiese George
Emily sbarrò gli occhi di scatto, un morso di rabbia le pervase lo stomaco e un’espressione cupa calò sul suo volto
“i… i miei genitori? Non credo siano tipi da ordine della fenice…” rispose infastidita
Hermione non poté sopportare altro: ma chi si credeva di essere quella nanerottola?
“saranno di un rango troppo elevato per abbassarsi ai livelli dell’ordine no?” sbottò
Tutti nella stanza la guardarono perplessi, la ragazza dalla mantella di velluto si avvicinò a lei
“se proprio vuoi saperlo, Hermione Granger, mio padre era un babbano che è morto prima di sapere che esistessi e mia madre è… beh vorrei dire la stessa cosa ma purtroppo non è così! Non sarebbero mai stati in grado di elevarsi ai livelli dell’ordine!” disse tra i denti
La giovane Grifondoro era sconvolta: non si sarebbe mai aspettata una reazione simile e soprattutto non si sarebbe mai aspettata che una perfetta sconosciuta la chiamasse per nome.
“woh!” gridò Fred “Hermione! Ti ha azzerato!”
La strega si limitò a guardare Emily negli occhi
“mi… mi dispiace… non lo sapevo…”
“non potevi saperlo…” fu la risposta comprensiva e tranquilla di Emily “io… credo andrò a sdraiarmi un po’” disse congedandosi
Una volta assicuratosi di aver visto sparire la mantella, Ron commentò
“a me fa paura quella lì! Non mi stupirei se fosse imparentata con Piton!”
Le ragazze risero ma i gemelli si guardarono negli occhi pensierosi
“è così carina…” disse Fred
“… e neanche un sorriso?” chiese George
“no! Non va!” risposero all’unisono.
Decisero di seguirla in camera e di approfondire la conoscenza, si pararono di fronte alla porta e bussarono
“avanti” disse la voce dall’interno della stanza.
Emily si voltò e vide sbucare le due teste dei gemelli
“possiamo?!” chiesero con un sorriso
La strega rimase scandalizzata per un momento e per qualche secondo non rispose, poi scosse la testa come per svegliarsi da un pensiero troppo profondo
“ce-certo!”
I gemelli Weasley non se lo fecero ripetere due volte e fecero irruzione nella piccola stanzetta, George si sedette sul letto e Fred si appoggiò sulla scrivania
“allora Emily!” esordì uno dei due “come mai non ridi mai?!”
“se non c’è nulla da ridere perché dovrei farlo?”
“perché senza una risata la vita non è bella!” rispose il gemello seduto con un sorriso
“non credo che la vita sia bella per tutti sai?”
Adesso la ragazza aveva assunto un’espressione malinconica, si sfilò la mantella posandola sulla sedia e i gemelli non poterono fare a meno di notare come fosse ben proporzionato il suo corpo : l’accoppiata calzoncini corti color sabbia e stivaletti neri scamosciati con il risvolto alla caviglia, metteva in evidenza le gambe snelle e il sedere sodo mentre la maglietta nera con lo scollo a V risaltava la vita stretta e il seno né troppo grande né troppo piccolo.
“è tua madre che ti ha trasmesso questo pessimismo?” chiese Fred dopo aver deglutito rumorosamente
“l’unica cosa che mi ha trasmesso mia madre è l’odio…”
“ma l’odio ti logora piano piano” protestò George “e se tua madre è così serpe allora non vorrebbe nient’altro che vederti logorata! E tu non vorresti mai darle una soddisfazione simile vero?!”
Emily sgranò gli occhi e fissò George : com’era possibile che lui, un ragazzo appena conosciuto avesse capito più cose di lei di quante non ne avesse capite lei stessa?
“cre-credo di sì Fred…”
“George” la corresse il ragazzo
“George!” ripeté soprappensiero lei
“beh, io invece sono Fred e vi dico che sento un odorino che mi fa pensare che la cena è pronta!” un debole sorriso si fece largo tra le labbra di Emily e i gemelli Weasley lo notarono : si guardarono e si lanciarono un’occhiata compiaciuta
“ti metterai in mezzo a noi!” annunciò Fred mentre scendevano le scale
“o… ok!” la strega non si riuscì a spiegare perché davanti a quei due la sua sicurezza se ne andava a farsi esorcizzare.
Passò la serata a guardare il piatto e ad ascoltare i racconti di Molly e Arthur, pensando sempre a quei due che le stavano vicino : erano stati molto carini a farla sentire a proprio agio, in fondo non la conoscevano e avrebbero potuto giudicarla come aveva fatto Hermione.
“ho sentito dire che qui c’è la mia nipotina…”
Gli occhi di Emily si alzarono di scatto e videro, appoggiato allo stipite della porta della cucina, Sirius Black
“Sirius!” scattò in piedi e lo abbracciò stretto “sono contenta di vederti!”
“contenta?” fece Ron a bassa voce “ma se neanche ha sorriso! Figuriamoci se fosse stata triste cos’avrebbe fatto!”
“taci Ronald! Ci stiamo lavorando!” lo ammonirono i gemelli all’unisono
“Hey Sir! Ora tocca a me però!”
La ragazza riconobbe subito la voce che aveva amichevolmente rimproverato Sirius, si staccò dall’abbraccio di felpato e sorrise: finalmente sorrise spalancando le labbra, mostrando i denti perfetti, dando la conferma ai gemelli di quanto una risata potesse influire sulla bellezza di una persona
“REMUS! OH REMUS!”
Corse per agganciare le braccia al collo del lupo mannaro e non smise un attimo di sorridere
“piccola! Come stai?” le chiese con dolcezza
 “ora che ci sei tu molto meglio!”
Remus Lupin! Ecco la risposta alle domande di Fred e George Weasley!
Dopo cena, quando tutti stavano andando a dormire, i gemelli Weasley lo fermarono
“Remus possiamo parlarti?” chiese George
Il mago annuì
“cosa sai dirci su Emily?” domandò Fred
“che non dovete toccarla neanche con un dito altrimenti vi crucio!”
“Rem, seriamente!” rise George
“è una storia non molto breve…”
“abbiamo tempo!” risposero in coro
L’uomo li portò in salone e li fece sedere
“Emily… da dove posso iniziare? Beh Emily ha una storia un po’ particolare: sua madre ha ucciso suo padre Cole perché era un babbano, sapete? Quella strega faceva parte del *team voldemort* perciò… beh odiava tutti i babbani!”
“e perché allora ci ha fatto un figlio?!” chiese Fred
“Oh un figlio non era certo nei suoi programmi! Quella donna era spaventosa: si divertiva con le sue prede prima di ucciderle! Una notte si divertì anche con Cole e il poveraccio non riuscì a raccontarlo il giorno dopo. Quando scoprì di essere incinta, volle subito abortire ma Sirius le fece una fattura : legò la vita della strega alla vita della bambina che portava in grembo così lei non poté disfarsene!”
Gli venne da ridere vedendo le facce interessate dei gemelli, che non si perdevano una virgola del suo racconto.
“Una volta nata, però, non la volle con sé: non poteva crescere una figlia che non fosse purosangue! Fu così che l’adottai e la crebbi come una figlia. Conosce vostra madre perché quando venni ad insegnare ad Hogwarts si offrì di ospitarla.”
“quindi è praticamente la tua figliastra!” esclamarono sorpresi!
“ma che cosa c’entra Sirius? Insomma come conosceva quella strega?” domandò Fred
Lupin sospirò
“quella strega… era Bellatrix Lestrange”
  
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