Lo poggiai sul tavolo e con un coltello prelevato dalla cucina ridussi a brandelli lo spago, poi strappai la carta e mi trovai una scatola con l’enorme scritta nera “Schecter”.
Chi diamine mi aveva regalato una Schecter? Le opzioni erano poche.
Aprii lo scatolone e ne estrassi una custodia rigida nera. La aprii e trovai una Schecter Syn custom dal color legno tutta ricoperta di cellophane. Una chitarra così combinata non mi era mai arrivata.
Cominciai a togliere lo spesso strato di plastica e quando finalmente la tirai fuori mi venne un colpo: sulla paletta c’era aerografato il deathbath di Jimmy.